Cancro bancarelle. In attesa di eliminarle basterebbe applicare il regolamento comunale per metterle in difficoltà

22 gennaio 2016

Proprio ieri abbiamo ricevuto una mail da parte di un cittadino che ci ha raccontato l’ennesima brutta storia che riguarda i “furgoni bianchi”. Per chi non lo sapesse (o non abita a Roma) con questa dicitura si indica l’esercito cafone che ogni giorno invade strade e marciapiede della nostra città riducendola ad un mercato indecoroso e pericoloso.
Mmm, ma non è che siamo noi che abbiamo la fissa con l’idea di una città dignitosa, decorosa e sicura? Insomma, penserà qualcuno, “Roma nun è Copenaghen” (e manco Londra, Berlino, Parigi, Bruxelles, New York, Oslo…).
E perché no? Perché siamo rassegnati ad una città che è ostaggio di una cricca di criminali che si servono della politica per svolgere i propri affari.
Si chiama “commercio a rotazione” e si legge “bancarelle”. Posti dove la gente pensa di fare l’affare della vita e non si chiede che cosa sta comprando (e soprattutto quanto vale), in un momento storico dove si trovano le stesse cose a meno prezzo ovunque.
Il tutto nasce da un equivoco imbarazzante, equivoco non casuale. Questi signori del suq la mattina devono scaricare le loro merci per approntare i loro orridi banchetti, e la sera devono caricare di nuovo quella restante per fare ritorno nei magazzini.
COME SI SVOLGE QUESTA OPERAZIONE?
Non sta scritto da nessuna parte.
Nel regolamento non c’è scritto, non viene affatto preso in considerazione il problema di come si svolgono le operazioni di carico e scarico delle merci, non c’è la previsione di aree dedicate al carico e scarico. Quindi tutto avviene a danno della viabilità e della sicurezza per i cittadini. E visto che non sta scritto da nessuna parte, i camion dopo l’operazione di scarico non vengono quasi mai spostati ma anzi, si appropriano delle aree circostanti il banco occupando posteggi senza pagare la sosta, occupando marciapiede a danno dei pedoni, rallentando il traffico e impedendo una corretta visuale a danno della sicurezza di tutti posizionandosi in mezzo alla carreggiata: ogni giorno, ad ogni ora.
D’altronde è proprio il regolamento esistente che non viene rispettato. Basta solo che leggiate questi articoli per capirlo:
Art.13, punti 2 e 3:
  • è fatto divieto assoluto di appendere merci od altro agli ombrelloni di copertura od alle tende mantovane o pensiline, ad eccezione dei posteggi ubicati nel raggio di metri 50 dai mercati giornalieri;
  • gli operatori devono attenersi, nell’esposizione delle merci e nelle operazioni di vendita, alle comuni regole relative all’igiene, all’abbandono dei rifiuti e al rispetto del decoro della città, ai sensi di quanto in ogni caso disposto dai vigenti regolamenti comunali e dalla normativa del settore.
e ancora…
  • I Municipi provvedono ad individuare, con apposita segnaletica, i posteggi
    concessi ed in generale le aree di sosta per l’esercizio del commercio su aree pubbliche ricadenti nel proprio territorio.
Ma avete mai visto bancarelle senza merci appese? Avete idea di cosa lasciano in terra quando se ne vanno? Avete mai visto la apposita segnaletica per capire dove possono stare e dove no? 
Ma andiamo avanti, art. 15:
  • il titolo autorizzativo originale, riportante l’indicazione del gruppo rotativo d’appartenenza deve essere sempre esibito, a richiesta del personale di vigilanza, assieme al provvedimento del Dipartimento VIII indicante il turno di lavoro, nonché ai bollettini di pagamento del COSAP riferiti all’ultimo anno;
  • il cartello indicante il gruppo rotativo deve essere sempre ben visibile presso il banco di vendita;
Anche qui, facciamoci una bella risata.
Ma passiamo al posteggio (sempre art.15)
  • gli automezzi adibiti alla vendita di cui al settore alimentare devono essere parcheggiati in adiacenza al marciapiede; qualora l’area di sosta ricada su sede stradale interessata da traffico veicolare la vendita deve essere rivolta verso il marciapiede stesso e nessun aggetto di sorta deve interessate la sede stradale.
E quelli del settore non alimentare (che sono la maggioranza e occupano quai tutte le consolari e strade commerciali di Roma)? Nessuna menzione.
Incredibile poi sapere che ogni banco di vendita (art.16):
…deve essere di mq. 12. Le suddette dimensioni, che di norma sono metri 4,00 parallelamente al marciapiede e m. 3,00 perpendicolari al marciapiede, dovranno essere modificate in relazione alle caratteristiche dell’area di sosta rispetto alla quale dovrà essere garantita una corsia per il transito pedonale non inferiore a metri 2,00.
No, dico, ma le avete mai viste bancarelle 4mtX3mt??? E lo spazio per passare non inferiore ai 2mt? Ultima cosa (ma potremo andare avanti spulciando tutti gli articoli e finiremo domani)
Con provvedimento dirigenziale del Dipartimento VIII sono individuati per le differenti rotazioni il banco o struttura tipo da utilizzare, in sintonia con l’arredo urbano della città e che permettano ai consumatori d’identificare immediatamente gli esercizi autorizzati dall’Amministrazione Comunale. A tale scopo l’Amministrazione, con il concorso delle OO.SS. dota gli operatori delle singole rotazioni di una targa identificativa.
Targa Identificativa??? E dove sta? Mai vista. Le sanzioni per chi non rispetta le norme del regolamento variano da 516, 46 euro a 3.098,74 euro, con l’aggravante delle recidive.
MA CHI DOVREBBE CONTROLLARE?
Nell’articolo 33 si fa cenno alla istituzione di un non meglio identificato OSSERVATORIO DEL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE, organo misterioso di cui non si ha menzione da nessuna parte.
La Polizia municipale fa quello che può ma ovviamente sempre troppo poco rispetto al bordello che assedia le strade. E soprattutto quasi sempre su segnalazione dei cittadini, evidenziando la mancanza di un piano strategico di controllo capace di tenere “sotto botta” i possessori di licenze a rotazione (d’altronde non è che li devi andare a cercare, occupano sempre le stesse postazioni, tutti i giorni e sarebbe fin troppo facile andare a controllare OGNI GIORNO quello che fanno).
Leggete questa lettera, e poi traetene le dovute conclusioni. E’ una lotta contro i poteri forti, non contro i commercianti, sia chiaro. Poteri forti costituiti in lobby di potere che creano consensi anche a livello politico. Motivo per il quale si scrive un regolamento volutamente lacunoso e poi si permette non solo che venga quotidianamente violato ma non si crea uno strumento efficace di controllo atto a prevenire i danni causati alla cittadinanza e alla immagine della città. Una bella sinfonia orchestrata ad arte.
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Gentile Redazione,
sono un residente della zona di piazza dei Re di Roma e volevo raccontarvi una storia che ha dell’incredibile. Se non fosse che invece è tristemente normale.
Da anni, all’angolo tra la piazza e via Albalonga esiste una postazione dedicata al commercio a rotazione (bancarella). Questa postazione, come in generale quasi tutte le altre esistenti a Roma, non rispetta mai le regole imposte dalla Amministrazione, creando un disagio continuo e costante ai residenti della zona e al traffico dei veicoli.
La postazione insiste su una porzione di marciapiede che si allarga in prossimità della curva. Un “dente” creato apposta per non far fermare le auto in curva e mettere in sicurezza l’attraversamento pedonale ma che invece è stato individuato dal Municipio (VII) come una area adatta alla installazione di un banco per la vendita di prodotti. Anomalie di una città davvero ridotta allo stremo.
I licenziatari di questo spazio (che cambiano di giorno in giorno) si inventano le maniere più disparate per posteggiare i loro camion, effettuando il carico e scarico delle merci in barba alle norme più elementari di sicurezza,il tutto a danno di noi che ogni giorno dobbiamo attraversare la strada. Non solo si allargano appropriandosi di porzioni di marciapiede che non glie spettano ma utilizzano il camion come un ufficio mobile, dove mangiare, dormire e come camerino di prova per i clienti più vergognosi. Spostano i secchi della monnezza per parcheggiarci davanti, parcheggiano sul marciapiede in prossimità delle strisce, parcheggiano in mezzo alla strada sull’isola di traffico che divide le due corsie.
Ora, è più di un anno che segnalo costantemente il problema al Corpo di Polizia Locale, spesso vengono ed elevano contravvenzioni. A volte hanno fatto sloggiare addirittura il commerciante di turno. Ma la situazione non cambia. MI CHIEDO COME POSSA ESISTERE UNA POSTAZIONE PER IL COMMERCIO IN UN LUOGO TALE.
Proprio ieri pomeriggio, tornando a casa ho assistito a questa scena: una auto di pattuglia sulla piazza si ferma e scende un vigile che solertemente si avvicina al camion, parcheggiato sul marciapiede, fischiando.
“Bene, mi sono detto, controllano anche quando non li chiami!”. E infatti ieri non avevo segnalato l’abuso, preso da altre cose.
Ma il colloquio che ne è eseguito mi ha atterrito…
Il commerciante esce dal camion, un romano coatto vestito da capo a piedi con scarpe da ginnastica costose, orologio importante in bella vista e smartphone di ultima generazione in mano. Il fare, come sempre, da vero coattone.
Commerciante “Bonasera Capo, si, si…ooo so’, se dovemo spostà, ma è da stammmadina che siamo qua, so’ gia’ passati i colleghi e ce l’hanno detto….”
Vigile “Ho capito, ma che dovemo fa’?”
Commerciante “Famo che tra du’ orette tanto dovemo sbaraccà tutto, pe’ oggi amo quasi finito, dai…poi se ne annamo, eh?!”
Vigile “Vabbè, ho capito, dai”. (E se ne va)
I due si salutano e il vigile solertemente si riavvicina alla auto di servizio per altri controlli sulla piazza.
Un caso di lassismo, di perbenismo. In poche parole IL MALE, che ha permesso a questa città di diventare quello che è diventata.
Il vigile lo conosco, è uno che fino a ieri pensavo fosse tra i migliori, quello che quando  stava di servizio a Porta Maggiore la mattina non c’era mai casino perché era bravissimo a dirigere il traffico il quella bolgia maledetta. E sorrideva a tutti, con gentilezza dava informazioni agli automobilisti e svolgeva il suo compito sempre con estrema risolutezza. Poi non l’ho più visto, evidentemente era troppo bravo o forse pure i vigili devono girare e non fare le stesse cose. Fatto sta che era proprio lui quello di ieri che ha fatto finta di non vedere. Bravo dovunque, ma sulle bancarelle si alzano le mani.
E allora ho preso il telefono e ho fatto la mia segnalazione tramite IoSegnalo. Sono venuti subito, auto in borghese, controllo e multa. Nonostante io tutto continuo ad avere fiducia nelle istituzioni… Il commerciante era fuori dalla grazia di Dio.
“Bravi, bravi, oggi siete venuti du’vorte, proprio adesso pure che è l’ora che se poteva arzà quarche cosa, m’avete ammazzato (lui invece dentro al camion sul marciapiede in prossimità delle strisce pedonali, col motore acceso per scaldarsi evidentemente non aveva ammazzato nessuno)”.
E faceva finta di sbaraccare, smoccolando a destra e a manca. Erano le 18. Alle 19:30 il camion si era spostato dal marciapiede… spostandosi però in mezzo alla strada. Alle ore 20, ovviamente, per le consuete operazioni di carico della mercanzia era di nuovo sul marciapiede…
Ecco, questa storia credo che sia emblematica della nostra città. Di come siano organizzate le istituzioni e di come i cittadini siano lasciati soli davanti allo strapotere di persone senza scrupoli. A cosa serve sbattersi tanto? A che serve segnalare? Provate voi a fare quello che quotidianamente fanno i bancarellari romani, provate a fare solo la metà. Vi ritrovereste nella merda. E invece loro, che sulla merda hanno costruito il loro lavoro, continuano ad offendere, stuprare, saccheggiare vigliaccamente quello che rimane della nostra città.

54 commenti | dì la tua:

bat21 ha detto...

Bravi. Anche questa da inoltrare al mondo!

Anonimo ha detto...

Vi invito a verificare la situazione dell'orrido "mercato" di Piazza Roselle (Appio Latino): furgoni piazzati in doppia fila ed in curva (angolo via Siria - Circonvallazione Appia) dalla mattina alla sera. Potrebbe essere oggetto di un bel servizio fotografico.

Inoltre (naturalmente), quando gli ambulanti decidono finalmente di sbaraccare, non si preoccupano minimamente di pulire i rimasugli dello schifo che vendono.

Vergognoso. E pensare che il comando dei vigili dista solo 500 metri (è in fondo a via Macedonia).

Firmato: un residente incazzato dell'Appio Latino.

Anonimo ha detto...

Ma a che serve il servizio fotografico? Ci sono le foto di Google, ecco Via Delle Cave Ardeatine https://goo.gl/2cUXcx. Da anni è piena di furgoni parcheggiati perpendicolari alla carreggiata davanti a bancarelle messe su sul marciapiede. Quando se ne vanno per terra rimane la morte e quattro venditori di monnezza. Nelle città del terzo mondo c'é più decoro, forse se venissimo colonizzati anche noi le cose migliorerebbero, ma qui gli stranieri non ci mettono più piede per quanto fa schifo.

Anonimo ha detto...

Lanciafiamme, basta quello!!!!

Anonimo ha detto...

Mi frego le mani in attesa che il futuro primo cittadino grillino risolva con un solo colpo tutti questi problemi.

Anonimo ha detto...

b giorno,
concordo con voi nel constatare che alcuni operatori delle varie rotazioni si comportano in modo incivile che getta nel fango l intera categoria , ma da tempo una parte importante degli ambulanti romani si batte per sensibilizzare gli operatori che il decoro della nostra città è un bene fondamentale per il ns lavoro che ci consente di vivere e far crescere i ns figli ,
sediamoci ad un tavolo insieme invito l autore dell articolo a girare con noi per capire le difficoltà e concordare il comportamento per migliorare e valorizzare il ns lavoro.
Facile scrivere cacciamo gli ambulanti , facciamoli chiudere , ignorate forse che dietro ci sono delle famiglie la cui sopravvivenza dipende dal lavoro quotidiano svolto per strada tra freddo , vento, caldo , pioggia .....
Non dimentichiamo poi il valore sociale dei mercati, suona strano voler far sparire i mercati ,
preferite un commercio svolto nei centri commerciali opulenti, illusori, magari costruiti e gestiti da società di cui Saviano ci ha ben illustrato la proprietà ?
Aiutateci a migliorare non date giudizi e sentenze superficiali ,

grazie

luca

Anonimo ha detto...

Tiraje na bomba carta dalla finestra

Anonimo ha detto...

Roma Fa Schifo scopre oggi che le leggi ci sono, ma manca chi le applica: i vigili urbani che stanno a qualche incrocio a chiacchierare, seduti in macchina al cellulare o al bar a bere cappuccino.

Anonimo ha detto...

Basta con questo "c'ho famiglia". Anche chi "ha famiglia" deve rispettare le regole.

Anonimo ha detto...

Stesso identico problema su viale della primavera, di fronte il mercato coperto: furgoni in sosta SOTTO il segnale di divieto di sosta, zingari che vendono merce rubata e, cosa più bella di tutte, pattuglia della municipale che staziona vicino alle bancarelle. Chiusi in macchina a chiacchierare. Non un controllo, non una contravvenzione, solo "quieto vivere". E appena sbaraccano tutto, l'ama passa una buona ora a togliere lo schifo che lasciano, invece di pensare alle strade e ai marciapiedi. Altro che lanciafiamme, il napalm ci vorrebbe.

Anonimo ha detto...

Riporto la mia esperienza, abito da qualche anno fuori Roma, ahimè troppo costosa.
C'e un ambulante storico sempre piazzato all'incrocio sulle strisce blu e parzialmente su quelle pedonali, a due passi dal centro, pieno di vigili. Aldilà della pericolosità della postazione, un bel giorno arrivano i vigili (forse chiamati da qualche concorrente stufo di subire concorrenza sleale) e gli sequestrano sotto la propria custodia il mezzo perchè sprovvisto di assicurazione, (non so se poi abbia avuto altre multe per la vendita abusiva).
Dopo qualche giorno rieccolo al solito posto, interviene allora il comandante dei vigili, e incredibilmente, viene PICCHIATO, dall'energumeno. Viene posto agli arresti domiciliari e dopo qualche tempo è sempre lì...i vigili ora si guardano bene di dirgli qualcosa.
Messaggio per la popolazione... DEVASTANTE!!!

Anonimo ha detto...

Voi non comprendete la peculiarità del fascino di Roma, fatto di spazzatura ai margini dei cassonetti, di pantegane zigzaganti tra i sandali dei turisti, di quel tipico odore di marcio che esala da ogni angolo, di immigrati che si mettono le dita nel naso prima di pesarvi le arance, di immigrati che si tagliano le unghie dei piedi davanti alla Scala Santa, di immigrati che vendono sciarpe da chador davanti alle basiliche, di pubblici ufficiali che hanno imparato il mestiere dai film di Totò e Peppino, di un commercio ambulante che è lo scheletro di tutta una serie di attività corruttive e di traffici illeciti senza i quali l'anima di Roma si spegnerebbe.
Eh.
Roma è una città del Mediterraneo, nelle città sull'Atlantico la spazzatura non fa mica così folklore.
Cercate di capirle queste cose, i turisti ci vengono apposta a Roma a vederle, come allo zoo.

Anonimo ha detto...

Certo se non è la popolazione la prima a schifare i luridi ambulanti, c'è poco da fare.

Anonimo ha detto...

d' accordo nella lotta all abusivismo, ma non fate finta di non capire , scrivo per gli operatori regolari, per coloro che hanno un titolo per lavorare , che pagano regolarmente la Cosap, per coloro che svolgono la loro professione con passione e dignità , orgogliosi di servire i cittadini romani che amano acquistare nei mercati, ripulite le strade dagli abusivi , non di chi ha diritto al lavoro !!

Anonimo ha detto...

Ma quale categoria! Commercianti di questo tipo devono stare in un mercato, non sparsi in giro per la città perfino nelle migliori strade e piazze di Roma. Non esiste la bancarella di qualità come vuoi farci credere. Prrnditi un banco al mercato rionale come fanno le persone civili.

Anonimo ha detto...

CI SONO I MERCATI PER VOI!

Perché dovete degradare via Cola di Rienzo o similari?

Anonimo ha detto...

Perché sennò il traffico di licenze di scambio va a morire, no?
Se il burino abruzzese o calabrese non lo puoi fidelizzare con un lavoro, che fine fa la mafia?
Per fortuna Polizia e Carabinieri stanno facendo un repulisti senza sosta, solo tra ieri e oggi 33 arresti per ndrangheta e 12 per mafia dei santapaola, ma è una fogna infinita, e se non i cittadini non disertano le propaggini del crimine, l'abusivismo o esercizi commerciali regolari per modo di dire (i banchi sul marciapiede non dovrebbero starci per motivi di sicurezza, tanto meno alle uscite della metro) il lavoro giudiziario non ha la sua piena fecondità.

Anonimo ha detto...

senza livore,
non c'è bisogno, discriminante il tuo:

" Ma quale categoria! Commercianti di questo tipo devono stare in un mercato "


sono orgoglioso di far parte di una categoria di commercianti, mi piace commerciare , acquistare vendere.....
offro un servizio alla moltitudine di clienti che scelgono di acquistare su una bancarella,
dove il rapporto è informale e schietto, i prezzi sono competitivi, siamo l'alternativa al commercio fisso la nostra categoria fa parte del tessuto sociale, della storia e della cultura.
Quante volte di ritorno da un viaggio all' estero il ricordo più intenso è stato il mercato,le mercanzie esposte i profumi i colori .... quelli sono cool i nostri di mercati sono provinciali ????

dateci regole certe e aiutateci a rispettarle

siamo parte del tessuto socio economico delle città italiane

Anonimo ha detto...

Non solo lo stavamo aspettando, lo abbiamo anticipato: "A giddà der Mediderraneo cor suo colore...".
L'ambulantato va bene nel terzo mondo, dove puoi tranquillamente trasferirti con baracca e burattini.
I mercati dei paesi civili sono organizzati in sedi apposite e in orari circoscritti alla mattina. Peraltro, non ricordo alcun mercato memorabile, né a Salisburgo, né a New York, né a Parigi, né a Dublino, né ad Atene, e ho detto tutto.
Non ci commuovi, avete a smammare.

Anonimo ha detto...

Vuoi mettere i mercatini delle pulci di Londra con le bancarelle sparse per la città di Roma? Trovatevi uno spazio adeguato per fondare un mercato di qualità o unitevi a qualche mercato esistente, possibilmente senza ricorrere a merci cinesi ma seguendo le regole. Solo se portate vantaggi, benessere e qualità sarete benvenuti dalla cittadinanza; non esiste il diritto a smerciare per la strada.

ste ha detto...

scena di ordinaria follia alla romana....

Anonimo ha detto...

"senza livore, non c'è bisogno, discriminante il tuo" (eh? che cosa c'è scritto???)
"siamo parte del tessuto socio economico delle città italiane"

Sì siete come la mafia. Avete installazioni abusive, sporche, lerce e di infima qualità sparse SOPRA i marciapiedi. Dovete essere cacciati tutti.
Grazie a Dio vivo a Londra e queste schifezze non ci sono. I bancarellari sono in appositi spazi con installazioni decorose e sopratutto in spazi dedicati che loro rispettano!

Non meritate alcun rispetto visto che vi siete presi con la forza marciapiedi e spazi che non vi competono. Dovete andare via e basta.

Avete famiglie a carico? Bene cercatevi un lavoro onesto e non uno che si poggia sull'inciviltà e l'abusivismo.

Anonimo ha detto...

Vi invito a verificare la situazione dell'orrido "mercato" di Piazza Roselle (Appio Latino): furgoni piazzati in doppia fila ed in curva (angolo via Siria - Circonvallazione Appia) dalla mattina alla sera. Potrebbe essere oggetto di un bel servizio fotografico.

Inoltre (naturalmente), quando gli ambulanti decidono finalmente di sbaraccare, non si preoccupano minimamente di pulire i rimasugli dello schifo che vendono.

Vergognoso. E pensare che il comando dei vigili dista solo 500 metri (è in fondo a via Macedonia).

Firmato: un residente incazzato dell'Appio Latino."

Ti quoto però non dimentichiamoci delle centinaia di scooter che pretendono di parcheggiare sul marciapiede davanti alla banca ! Una volta uno m'ha detto che tanto non fanno multe quindi poteva parcheggiare senza problemi !

Anonimo ha detto...

ti ringrazio :
" Vuoi mettere i mercatini delle pulci di Londra con le bancarelle... "

hai compreso il mio messaggio, l 'unica cosa che va puntualizzata è che i luoghi per svolgere il ns lavoro vanno concordati con il comubne.

Sempre più convinto di essere nel giusto, sono anni che chiediamo di applicare il regolamento comunale, di spazi consoni alle ns attività degne del ns lavoro, ripeto NO AGLI ABUSIVI ,
si a chi sta alle regole !!

per il londinese :
"senza livore, non c'è bisogno, discriminante il tuo" (fallo leggere ad un tuo amico ti spiegherà cosa traspare dalle tue parole )
"siamo parte del tessuto socio economico delle città italiane"

il nostro è un lavoro onesto,
evito di commentare il paragone con la mafia,
il buon lettore capisce il tuo livello culturale di ognuno di noi .

a londra oltre i vari box di vendita lungo le strade ci sono dei mercati che prenderei come esempio soprattutto per la locazione centrale :
Spitalfields,Camden,Portobello Road,Alfies Antique Market,Borough Market .... vado avanti ?

a parigi i bouquinistes del lungo-Senna sono il fiore all 'occhiello, regolamentate anche a roma.

Anonimo ha detto...

Hai ragione in pieno ! Le incapacità amministrative non devono ricadere sugli operatori! La passata giunta non era in grado di fare niente....non è stato cacciato solo per le strusciate della carta di credito !

Anonimo ha detto...

"senza livore, non c'è bisogno, discriminante il tuo" (eh? che cosa c'è scritto???)
"siamo parte del tessuto socio economico delle città italiane"

dalle tue parole traspare oltre il livore ,

"Non meritate alcun rispetto visto che vi siete presi con la forza marciapiedi e spazi che non vi competono. Dovete andare via e basta "

il disprezzo ,
VERGOGNATI !!

al mattino quando ti fai la barba e guardi il tuo volto nello specchio pensa a quanto arido è il tuo animo, devi essere da poco tempo in inghilterra,

nazione che in cui ho vissuto frequentando la US che ben conoscerai, generalmente vivere nel paese delle bianche scogliere di dover aiuta a sviluppare una sensibilità non comune alle nostre latitudini, deve essere duro vivere da emigrante .....

Anonimo ha detto...

Non sono COME la mafia. Sono una parte della mafia. Ogni volta tocca fare il riassunto delle puntate precedenti (60 anni di puntate precedenti) perché arrivano i bancarellari col loro ccelso livello culturale, a negare le evidenze.
La mafia si boicotta signori, non ci si discute.
Il paragone coi bouquiniste di Parigi, antiquariato concentrato in un tratto limitatissimo del lungo Senna, è PA-TE-TI-CO.
Tornatevene sulla Sila e fatevi il passaporto prima di viaggiare per l'Italia.

Anonimo ha detto...

Hai ragione in pieno !

cerchiamo solo legalità e certezze

grz

Anonimo ha detto...

Ogni irregolarità che vedete in giro per l'Italia è frutto di uno scambio illecito, e ogni scambio illecito in quanto arbitrio genera arroganza in chi lo riceve e potere in chi lo concede a spese della società.
Poi, la tecnica difensiva della mafia e di ogni organizzazione occulta in cui si radica, si sa, è il negazionismo allo spasimo.
Boicotta e disprezza i bancarellari, e chi li protegge con risibili motivazioni di straccionismo urbano d'antan.

Anonimo ha detto...

E mai farsi zittire dalle loro ridicole tecniche intimidatorie, ogni voce che parla conrtro questo schifo e contro lo schifo che c'è alle sue spalle, è un richiamo per mille altri.
Si vergognassero loro, se hanno un minimo di dignità, cosa di cui c'è solo da dubitare.
Se non trovano un lavoro onesto a Roma se ne tornino a pascere montoni nel meridione, no che ce li ritroviamo dietro ogni porcheria italiana, dall'abusivismo alla politica.

Anonimo ha detto...

Caro amico ambulante parli tanto sul blog ma non agite ? scusate scendete in piazza unitevi, tirate fuori le palle e vedrai che la classe politica comincerà a rispettarvi ! Il sindaco andava alle riunioni di questi e non dalle persone che lavorano !!
Marino vai in vacanza !

Anonimo ha detto...

Ma vi pare che sia normale la quantità di enormi bancarelle sui marciapiedi della tiburtina e della tuscolana? Vi pare che le uscite della metro di San Giovanni, circondate da banchi malgrado lo stato di permanente allerta terrorismo, siano in uno stato normale? Vi pare che a Termini la situazione ambulantato sia normale?
Vi pare normale che Roma sia il trionfo della bancarella, abusiva o meno?
Vi pare normale che si lascino indisturbati i fetidi mercati degli zingari?
E vi pare normale che ogni mercato d'Italia ormai sia composto delle stesse chincagliere industriali?
E allora, ma non lo capite che il nemico è sempre lo stesso, sebbene si nasconda dietro i gendi ghe lavoreno e il folklore locale? E che il mostro dell'illegalità, ottuso, cieco, pesante, non è un interlocutore? Va distrutto, senza tentennamenti o conciliazioni.

Anonimo ha detto...

Ma perché un Vigile si deve sputtanare così, se dietro questi ceffi non c'è un atto corruttivo o una forza malavitosa superiore?
E per finire, il bando per il Giubileo del 2000 ha abolito la rotazione, concedendo gli spazi migliori ai soliti delinquenti, che usano le licenze di ambulantato specifico, come quello per i libri, per vendere souvenir.

Anonimo ha detto...

Noi possiamo parlare fino a perdere la voce, ma finché i vigili (tutti, mi dimostrino il contrario a questo punto, sono stufo di fare dei distinguo; la situazione è talmente allo stremo che sono tutti corrotti, dimostrino di non esserlo) prenderanno il biscotto da questa gentaglia non cambierà nulla.
Finché il capo dei vigili (a rotazione per carità) andrà da Pompi a prendere il tiramisù in omaggio, fin quando i vigili da lui comandati passeranno al mercato aprendo il bagagliaio dell'auto per farselo riempire di frutta e verdura (fatevi un giretto all'ora di pranzo vicino al negozio di animali sulla piazza), fin quando si preferirà essere mafiosi ad essere onesti, noi siamo una manica di idioti.
Bisogna tornare a scendere nelle strade, manifestare, far sentire la nostra voce.
Da solo non posso andare da un ambulante abusivo e dirgli di spostarsi, anche perché se quello mi picchia non arriva nessuno (vedi la collusione di cui sopra).
Pago le tasse e voglio, esigo e pretendo di essere protetto e tutelato da chi è preposto a farlo. Se ciò non accade ho il pieno diritto di chiedergli ed imporgli di andarsene.
Scendiamo in strada, riprendiamo con filmati e sonoro le situazioni di disagio. Chiamiamo una tv qualunque (ormai si ottiene qualcosa solo se hai ritorno mediatico) ed assediamo la sede dei vigili. Fin quando non uscite con le dimissioni in mano non passate (e provate ad arrestarci tutti) non uscite dall'ufficio, dovessimo fare i turni e passarci settimane.
Fin quando il vigile di San Giovanni fumerà la pipa nella garitta e ti manderà affanculo se glielo fai notare, e fin quando però le voci dei cittadini non saranno coro, possiamo parlare fino a morire.

Marco ha detto...

Un commissario di governo serio chiederebbe soldi al governo sì, ma solo per pagare le compensazioni e le cause in tribunale. Poi, forte del fatto che NESSUNA bancarella a Roma rispetta la legge, ritirerebbe TUTTE le licenze e riorganizzerebbe il settore limitandolo ai mercati, che verrebbero rilanciati, favorendo chi vende prodotti di qualità, artigianali ecc.

E ce ne sono eh.... centinaia di giovani imprenditori sarebbero pronti domani a entrare nel mercato, ma se ci provano la mafia esistente li fa a pezzi.

Purtroppo qui un commissario di governo non c'è, c'è uno che ha fatto fuori Sabella, vuole far fuori la Buarnè e Clemente, insomma è venuto a fare favori alle mafie locali e a smantellare quanto di buono è stato fatto negli ultimi anni. A fare in modo che qui non possa cambiare niente, mai.

Anonimo ha detto...

E basta con questo "tengo famiglia". E' proprio questo il problema, i giovani andrebbero educati al rispetto per i beni pubblici e quindi per gli altri, invece così anche i vostri figli si troveranno a dover sopravvivere vendendo roba cinese in mezzo alla strada, al limite della legalità, finché non verranno mandati via. Perché prima o poi vi manderanno via.

Anonimo ha detto...

allora diciamo la stessa cosa :

BASTA CON L ABUSIVISMO !!

sono d' accordo con chi perora la causa della legal

Anonimo ha detto...

https://it.wikipedia.org/wiki/Tengo_famiglia
TENGO FAMIGLIA e' diventato un artefatto culturale cosi' istituzionalizzato in italia (minuscolo voluto) che su Wikipedia c'e' anche una pagina apposita!!

Anonimo ha detto...

Non capisco perché quando si parla di prostituzione molti sono d'accordo nel voler multare il cliente e nessuno parla mai di multare chi compra dai bancarellari. Non è anche lui un evasore? Chi compra questa roba non contribuisce minimamente all'economia dello stato. Non vedo perché non si debba multare chi fa acquisti qui. Non mi si dica che mancano i soldi perché in giro si trovano le cose allo stesso prezzo. Poi non ci lamentiamo se non c'è lavoro o se assumono solo bengalesi eh...

Anonimo ha detto...

scrivo di dignità del lavoro, del rispetto degli altri , non cerco la pietas... non ne ho bisogno

vi ostinate ad equiparare gli abusivi a chi è nella legalità a chi rispetta le regole a chi chiede di applicare le regole , rilassatevi leggete , cercate di comprendere

grz

Anonimo ha detto...

Come ho detto già altre volte, qui come altrove, è lo stesso discorso di chi fa le ristrutturazioni in nero o preferisce non avere la ricevuta dall'idraulico che fa un intervento a casa. Chi offre queste prestazioni poi fattura infinitamente meno, per cui le loro dichiarazioni dei redditi sono infinitamente basse e accedono gratuitamente a servizi che potrebbero tranquillamente permettersi se fatturassero regolarmente. Di fatto, quel che risparmiamo spendendo in questi posti lo spendiamo poi per sostenere a questi elementi della comunità. Non solo operano in maniera disonesta nei confronti di chi invece opera nella legalità, dato che fanno prezzi più bassi (quanti ne sento dire che "tanto nei negozi vendono le stesse cose delle bancarelle"-già, peccato che i costi da sostenere per gli esercenti regolari siano altri), ma sfruttano il sistema alla faccia di tutti gli altri, compratori inclusi.
Fintanto che questo non entrerà nella testa della gente, le cose non cambieranno mai. Anche perché il divario tra il costo di chi fa regolare fattura, ricevuta o scontrino e chi non li fa è enorme. Giusta o meno che sia, quella differenza va alla comunità intera. Se le tasse continuano ad aumentare è anche e soprattutto per questo. Alcuni sono costretti a pagare tutto, regolando i prezzi di conseguenza, altri no. Peccato che siano sempre e solo i primi a passare per 'ladri'.

Anonimo ha detto...

Se esistono regole che ti permettono di vendere cianfrusaglie sopra i marciapiedi, sono regole che vanno cambiate o abolite.

Anonimo ha detto...

@Anonimo 1:51

Io stamattina sono andato a donare il sangue, amo il week end lungo.


Un saluto a Francesco Olenik.

Anonimo ha detto...

" Come ho detto già altre volte, qui come altrove... "

si evince dalle tue parole amare che sei un commerciante al dettaglio con negozio, non cadere nella trappola tutti contro tutti è con questo sistema che chi governa sguazza,

il lavoratore dipendente contro l autonomo, il negoziante contro l ambulante , il cliente contro il tassista, ed ora gli etro contro gli omosessuali

è tutto un sistema per permettere a chi fa del malaffare la sua professione ,


regole , ci vogliono regole che poi devono essere applicate e rispettate !!



Anonimo ha detto...

Basta vedere la foto del furgone sopra il marciapiede ed il passaggio per i ciechi per capire quanto questa città sia marcia ed in mano a migliaia e migliaia di bancarelle che hanno proliferato in maniera indecente.
Adesso sarà complicatissimo smantellarle perché le tensioni sociali sarebbero elevatissime. A questo ha portato la tolleranza ed il non rispetto delle regole.
Fra un pò quel furgone sarà parcheggiato dentro qualche portone.

Anonimo ha detto...

Come diceva Montesano nei panni della nobildonna Inglese negli sketch anni 80, quando pistava una cacca: "molto pittoresco". Contenta lei...

Anonimo ha detto...

A Viale Spartaco vicino al mercato coperto si è costruito pian piano un mercato abusivo parallelo al mercato regolare.
Per un pò è venuto qualcuno a mandarli via e poi tutto finito.
Adesso si sta ingrandendo sempre di più.
E come questa tante altre realtà a cui nessuna Amministrazione ha messo freno.
Cosa ci propineranno nella prossima campagna elettorale. Quante caxxate dovremo sentire? Qui ormai siamo in una città invasa da topi. Adesso ne parla il Messaggero ma RFS ne parlava già mesi fa ed a nessuno interessava.

Anonimo ha detto...

Per me l'illogicità sta nel fatto che se ti do la licenza per una bancarella DEVO darti anche la possibilità di aprire e chiudere quella bancarella. Ovvero uno spazio RISERVATO per le operazioni di carico e scarico dal furgone...

Anonimo ha detto...

'a Maggica va male e questi pensano a 'e bancarelle...

Anonimo ha detto...

Ci sarebbe lavoro in quantità anche per l'Agenzia delle Entrate e per la Guardia di Finanza, infatti l'estensione illecita della superficie di vendita va sicuramente ad inficiare gli studi di settore che vengono presentati dagli ambulanti, con il risultato che i ricavi sono sottostimati e conseguente evasione fiscale. Questa situazione rappresenta quindi un ulteriore vantaggio competitivo delle bancarelle sui commercianti di negozio (non tutti stinchi di santo, intendiamoci, ma il loro bel carico di imposte e tasse varie lo hanno, non nascondiamocelo) che, stretti dalla crisi e dal caro affitti, magari alla fine abbassano definitivamente la serranda, con la conseguente desertificazione urbana che alimenta altresì il senso di insicurezza tra i cittadini.

Anonimo ha detto...

Le bancarelle sono fra le cose che più degradano la nostra bella città.
Di certo sfruttano qualche autorizzazione concessa a cavolo per poi sistemarsi e fare quel che gli pare, tanto non li controlla nessuno.

Anonimo ha detto...

I negozi chiudono quando si rifiutano di afferire a un sistema mafioso, e vengono vessati da vigili e richiedenti pizzo fino a che non tracollano.
Di solito i bancarellari sono della stessa proprietà dei negozi, altrimenti nessuna legge ti permette di coprire la vetrina di un negozio con la tua bancarella; hanno fatto anche follemente abbattere alberi per lasciare la vista alle insegne, figuratevi.

Anonimo ha detto...

- Vigile “Vabbè, ho capito, dai”. (E se ne va) .
Ecco l'essenza degli agenti di polizia romani, il cancro di Roma.
Quelli che invece hanno voglia di lavorare sono vessati, emarginati e isolati

Anonimo ha detto...

Quelli regolari o no come li distinguo? Se anche fossero il 50% sono troppi. Stanno su ogni bel marciapiede e lo deturpano, invece di poterci passeggiare.
Prendersela coi vigili mi pare vessatorio, se conoscete qualche caso di corruzione, rendetelo noto.
Il problema è che se c'è richiesta, c'è l'offerta. A Torino il commercio outdoor sta scomparendo per mancanza di clienti.

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