Piccole novità sotto la metropolitana. Arrivano i pannelli in plexiglass che dovrebbero ridurre la quantità (enorme) di persone che viaggia a scrocco dei pochi che pagano

14 agosto 2013
Piccole-grandi buone notizie. Stanno arrivando i famosi pannelli in plexi che dovrebbero impedire ai furfanti dell'evasione del ticket della metro di aprirsi da soli la porta di emergenza e entrare a sbafo.
Speriamo, anche se abbiamo i nostri dubbi, che la cosa funzioni, ma c'è ben di più da fare: dovunque nelle metro delle città civili i tornelli sono sì automatici ma ben presidiati da personale attento a che tutti, passando, paghino il dovuto. Inoltre una seria videosorveglianza a circuito chiuso. Inoltre dei controlli dei biglietti che non avvengano in stazione (quando si vede il posto di blocco dei controllori è facile tornare indietro e scendere alla fermata successiva), ma magari sul treno proprio o altrove. A Parigi, dove il problema degli ingressi abusivi era grande come a Roma, hanno messo il doppio tornello che impedisce l'odioso trenino. A New York hanno trasformato gli ingressi in autentiche gabbie perché quando i cittadini si comportano da belve feroci, le gabbie occorrono per non far sì che la città venga sbranata. Sempre per continuare i paragoni, Londra e Milano, ad esempio, fanno timbrare il biglietto anche in uscita: questo scoraggia moltissimo chi viaggia abusivamente.

Eliminare l'evasione tariffaria dai mezzi pubblici è un problema economico, ma ancor prima un problema culturale e etico che questa amministrazione dovrebbe fronteggiare con la massima determinazione. Se la mia giornata parte in mezzo ad un delirio di abusivismo e prepotenza tutto il resto sarà conseguenza. Se invece parte nel rispetto dei beni comuni, nell'osservazione delle regole di civiltà e nella repressione di fuorilegge e prepotenti tutto sarà davvero diverso.

14 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Anche a Parigi si timbra il biglietto anche in uscita, ottimo metodo direi. Speriamo comunque che i gruppi di non paganti non facciano colletta per comprare un biglietto unico con cui mandare dentro qualcuno ad aprire l'uscita d'emergenza. Sarebbero capaci anche di questo.

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo. Anche a Parigi in tempi di magra economica i Parigini hanno fatto un po' i portoghesi con la metro. E credo che a Parigi ci siano almeno 250 buone ragioni in più per pagare il servizio offerto. Inoltre: queste sono nuove superfici da imbrattare con scritte, intagli, adesivi, caccole e gomme da masticare.
Un invito a nozze per degradare ulteriormente le martioriate stazioni della città eterna... mente disastrata!

Andrea ha detto...

Li hanno installati ed ho fatto la foto sia a Barberini che a Re di Roma.ma dubito che sia difficile aprirli..sarebbe bastato collegare i cancelli di uscita di emergenza alle sirene di allarme e le stazioni presidiate dalla sicurezza per scoraggiare.vedremo

Valentina ha detto...

A Berlino i controlli sui mezzi avvengono in questo modo: i controllori sono in BORGHESE e salgono sul vagone come normali passeggeri. Dopo che il mezzo è partito cacciano fuori il Badge (cartellino appeso al collo) e controllano tutti i passeggeri che ovviamente non possono più scendere e quindi scappare.
Sarebbe una cosa intelligente e semplice da applicare anche sui mezzi di Roma.

Anonimo ha detto...

Con un BIRG (che vale 24 ore) se ce l'hai già timbrato sei costretto ad usare questo passaggio quando le stazioni non sono presidiate da nessuno; quindi se è bloccato rimani dove stai.

Anonimo ha detto...

Il collegamento ad un rumoroso sistema di allarme sarebbe stato più efficace, quei pannelli si riempiranno di adesivi e alre oscenità sempre che non si decida di impiegare al meglio il personale e piazzare controllori ad ogni ingresso.
Oppure metterci il filo spinato?

Stefano ha detto...

E che ci frega delle uscite di emergenza? Tanto i tornelli sono aperti perché quelli nel gabbiotto sono andati a fare colazione. Non sono mica le uscite di sicurezza, il problema.
Soldi spesi in "tele" per writers, mentre qualcuno che non fa il proprio lavoro prende uno stipendio.

All'anonimo delle 2.49: guarda che il BIRG lo puoi tranquillamente rimettere nell'obliteratrice nell'arco delle 24 ore, il tornello si apre. O almeno era così 3-4 anni fa, l'ultima volta che ho usato un BIRG. Chissà se sono riusciti a mandare in vacca anche questo...

Anonimo ha detto...

che citta' popolata da assurdi individui.

Anonimo ha detto...

Ben venga l'iniziativa, ma è indispensabile SEMPRE anche la presenza fisica di addetti al controllo. Se ne vedono fin troppe: varchi d'ingresso rotti e spalancati, tornelli di uscita lasciati aperti, o gente che bellamente li scavalca in stile Olio Cuore.
Il personale di controllo non serve solo per evitare l'evasione del biglietto, ma anche per la sicurezza dei viaggiatori, per non lasciare campo libero a writers e imbrattatori, per evitare che si bivacchi sulle banchine salendo poi sui vagoni a fare accattonaggio o rubare.
E' tutto collegato: si sconfigge l'evasione, gli introiti dell'azienda aumentano, si può rafforzare il personale, il servizio migliora.
Ma quando lo capiranno?!?

Emanuele ha detto...

Ammettiamo che mettano personale a controllare gli ingressi dai tornelli, il vero e unico modo per evitare ingressi a sbafo, altro che plexigass e controlli sui vagoni (li voglio propio vedere controlli su vagoni strapieni che fermano ogni due minuti). A questo punto però serve gente con le palle, che non abbia paura di affrontare i delinquenti che cercano di intimidire il personale. Ho visto con i miei occhi mesi fa la seguente scena mentre uscivo dalla metro: un tizio nemmeno si accoda a qualcuno, passa direttamente dal tornello di uscita. Un dipendente atac lo vede lo chiama e fa per seguirlo. Il delinquente non si ferma, si gira un attimo, lo guarda sprezzante mentre continua a camminare e va tranquillo in banchina. Il dipendente atac si ferma e torna indietro.
Avevo letto che in Inghilterra uno dei requisiti per entrare nella polizia è la prestanza fisica. In pratica considerano che un poliziotto alto e ben piazzato intimidisce di più che uno piccolo e mingherlino. Adesso non dico che si devono mettere necessariamente degli armadi a 4 ante al controllo dei tornelli, anche se farebbero comodo. Ma occorre che ci sia gente che non ha paura di ricorrere alle mani quando si deve fermare qualcuno che se ne frega e magari reagisce pure. Inutile avere qualcuno con divisa alla moda e magari pistola nella fondina, che poi non ha il coraggio di intervenire quando costretto.

Emanuele ha detto...

Comunque spero a questo punto che il governo inglese suggerisca ai suoi cittadini di aderire all'usanza di non pagare il biglietto. Perché gli inglesi devono essere più fessi degli altri spendendo soldi alle malefiche macchinette assediati dagli zingari quando possono entrare gratis?
Visto mai che in questo modo qualcuno si svegli come è successo con i borseggiatori (decine di fermi negli ultimi giorni, guardacaso dopo che è scoppiata la polemica internazionale).

Andrew ha detto...

Gli amministratori ATAC dovrebbero andare in giro e studiare come fanno in altre città grande, inclusi Istanbul e Bangkok, dove per uscire occorre rintrodurre i biglietti. Poi, ed ancora più importante, questi gabbiotti (?)devono essere smantellate. I controllori devono controllari chi entra, chi esce, chi ha dei problemi, aiutare gli utenti in qualsiasi modo, come fanno in tutti gli altri paesi civili. Come in tutti gli uffici statali, in Italia, esistono questi ignobili vetri,per evitare contatto diretto con: clienti,pazienti, utenti ed il pubblico in genere. Questa cultura deve cambiare. BASTA GABBIOTTI!!

Antonio ha detto...

Quando muore un papa o uno deve essere eletto, stranamente si nota palesemente che c'è un treno ogni 2 minuti. Quindi, si puo fare. Perchè, ci chiediamo, dobbiamo viaggiare SEMPRE come delle pecore. Quasi, quasi uno comincia a pensare che ATAC ed i borseggiatori abbiano un understanding: treni ogni 5, 6, 7 minute (A e B), vagoni strapieni e borseggiatori che facilmente trovano un terreno fertile per i loro ignobili atti.

Anonimo ha detto...

Se poi a cinquanta metri ci sono i vecchi tornelli d'uscita (quelli metallici) che gli zingari scavalcano come niente fosse allora pure questi pannelli non servono a niente...

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