12 foto e qualche ragionamento-confronto tra Roma e Barcellona

14 luglio 2016












Sono stato qualche giorno a Barcellona con famiglia al seguito e come di consueto ho cercato il paragone con la città di Roma dove abito, purtroppo non sono riuscito a fare molte foto ma quelle che ho fatto rendono l'idea di come gli abitanti di Barcellona rispettino la propria città. E' quasi inutile dire che anche in questo caso Roma ne esce male! 

Attenzione, non sto qui a decantare la magnificenza di Barcellona all'ennesima potenza anche perché questa città presenta perfino qualche somiglianza con Roma. Piccoli esempi? Ho trovato venditori di aste per selfie, un discreto numero di venditori abusivi di merce contraffatta vicino la spiaggia e un paio di nomadi col carrello che giravano. Tuttavia i fenomeni erano circoscritti, contenuti e poco visibili, non come da noi: se guardate le foto non si vedono mastodontiche bancarelle di mutande con manichini per strada, zero o quasi auto in doppia fila, zero spazzatura (e i cassonetti esterni ce li hanno pure loro), zero furgoni di bancarellari che girano per la città, zero furgoni parcheggiati sempre nei medesimi spazi.

Troviamo scooter parcheggiati nei loro stalli, senza strabordare (e li usano parecchio, come a Roma), bike lane sempre rispettate, strade pulite, polizia locale sempre presente, mezzi pubblici puliti e funzionanti. A proposito le strade sono tavole da biliardo per cui mezzi pubblici e privati sono impeccabili non danno l'aria che si smontino da un momento all'altro

Insomma una città degna di far parte del palcoscenico europeo, spero che un giorno anche Roma sia così perché col patrimonio artistico che ci troviamo in mano potremmo davvero essere il fiore all'occhiello d'Europa.
Lorenzo

37 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

la stessa impressione si ha rientrando da quasi tutte le principlai città europee

Anonimo ha detto...

evidentemente i cittadini sono più civili e i dipendenti locali addetti al decoro e alla pulizia lavorano sul serio

Anonimo ha detto...

il confronto è sempre umiliante anche se all'estero hanno i loro difetti, ma dovrebbe fungere da stimolo. In fondo basterebbe imitare le best practices straniere per riuscire a rimettere in sesto la nostra città, non c'è da fare chissà quali epocali riforme

Anonimo ha detto...

Ce l'hanno l'articolo 18 per i dipendenti pubblici in Spagna?

Anonimo ha detto...

condivido, saper copiare in fondo è un merito

Anonimo ha detto...

seppur ha un fondamento, l'osservazione sull'articolo 18 non può essere usata come scudo per totllerare che la gente non faccia il lavoro per cui è pagata.
E come scudo per i cittadini che continuano ad essere incivili con la scusa che i dipendenti comunali non lavorano o non lavorano bene

Anonimo ha detto...

L'idea giusta era chiamare gli assessori da fuori : uno da parigi, uno da londra, uno da berlino, uno da barcellona. Gente che sappia come si amministra. Invece i nostri politici all'estero vanno solo in vacanza, poi a casa loro (nostra) applicano il contrario di quello che vedono fuori

Anonimo ha detto...

dotare la città di servizi pubblici in concorrenza è la soluzione : finchè esisteranno carrozzoni pubblici e monopoli da noi non funzionerà nulla e le tariffe aumenteranno

Anonimo ha detto...

Arrivo a Barcellona, scopro che è una città alienante e insensata, un parco giochi del nulla.
Provo a farmela piacere. Mangio una paella che fa schifo.
Fuggo la sera stessa da un divertimentificio per scimuniti cambiando 5 treni, pur di non aspettare l'indomani.
Suvvia. E' un posto terribile.

Anonimo ha detto...

Barcellona bellissima, accogliente e civile senza essere la fredda Svizzera.

Ma ormai dovunque vai, senza scomodare i solti esempi Mitteleuropei, anche la cittadina più povera del Paese più disagiato sono più civili, puliti, vivibili di questa FOGNA di Roma, città assediata e umiliata da orrori umani e materiali con la certezza totale dell'impunità anche alle peggiori nefandezze.

Anonimo ha detto...

Dipende dai gusti, a me che adoro vivere nella merda Barcellona non piace per niente!!!

Anonimo ha detto...

Barcellona è una città incantevole, adoro soprattutto Avinguda Diagonal...e poi i musei Tapies, Mirò, Picasso, il MACBA....la metro che funziona, è una città vivibilissima

Roma d'altra parte è sempre stata lercia e africana, se io vengo a Roma mi aspetto di trovare caldo, sporco, bambini scalzi con le facce sporche, mendicanti, cumuli di immondizia, un po' come se viaggiassi in Africa del Nord o in Medio Oriente. E Fellini stesso paragonava Roma all'India! Come MArrakesh, Marrakesh è bella perchè incasinata, polverosa, piena di odori e puzze, e personaggi folkloristici, se la fai diventare come Rotterdam non è più Marrakesh!

Anonimo ha detto...

@12:18

Sei triste. Goditi la Roma di oggi. Uno come te ci sta da dio.

Anonimo ha detto...

@12:18

si parla di civilta' dei cittadini, di pulizia delle strade...
non della bellezza della citta', dei suoi divertimenti e del cibo.

Anonimo ha detto...

Sono una dipendente pubblica di una azienda che raccoglie i rifiuti. E' pubblica al 100%, in attivo e si occupa di una città che ha più problemi di Roma in quanto a turismo. Qui In molti paesi si fa anche l'80% di raccolta differenziata, le città sono pulite e i giudizi dell'utenza sono ottimi. Ogni anno ci paghiamo lo stipendio sole con le multe che i nostri ispettori fanno agli inadempienti. Io ho l'articolo 18 e lavoro. Smettetela di rompere con 'sta storia dei dipendenti pubblici e dei carrozzoni. Il pesce puzza dalla testa. E dai piedi (cioè i cittadini)

Anonimo ha detto...

2:09
dai che stai a scherzà dal pianeta Papalla.

Roma

Rapporto Dipendenti assunti con varie peripezie sindacali/partitiche/familistiche / dipendenti "veramente" operativi = 10 (cioè scopa 1 su 10, almeno pe' terra)

Rapporto numerico Dirigenti-Supercapi-Capi-capetti-sergenti-caporali di giornata in grado di sanzionare/ n. multe effettivamente fatte = 1000 (cioè ogni 1000 di questi ...di questi mmmhh.. di questi signori viene fatta (a fini scoop-mediatici vedi p.zza Vittorio) 1 ( U N A multa)

Rapporto finanziario Dirigenti-Supercapi-Capi-capetti-sergenti-caporali di giornata in grado di sanzionare/ n. multe effettivamente fatte = 1.000.000 (cioè bisogna ipotizzare la spesa di un MILIONE di € per incassare la multa...di 1 (un) €

Salutace a Papalla

Anonimo ha detto...

E' una città normale.

Roma è invece in una situazione drammatica dove neppure i 5 stelle potranno farci molto per i seguenti motivi:

-Le bancarelle? Se vai a vedere sono tutte autorizzate, forse hanno qualche mq in più abusivo ma qualcuno li ha autorizzati, perciò li devi lasciare stare.

- Venditori abusivi? Gli puoi sequestrare la merce ma il giorno dopo te li ritrovi in strada perché le Leggi non reprimono questo crimine in maniera efficace.
Stesso discorso per Rom, roghi tossici, baraccopoli, etc. Ce li avrai sempre tra i piedi se non si cambiano le leggi.

Non è solo questione di gestire, è proprio che con questa architettura dello stato non potrai mai fare nulla di concreto..

Anonimo ha detto...

Chi dice che Barcellona è una città triste non ci ha mai messo piede.

Io ci ho VISSUTO per anni dove mi sono laureato alla Università Politecnica; posto fantastico, già 15 anni fa era un top rispetto a Roma per quanto riguarda qualità della vita, divertimenti, trasporti e pulizia.
Ora è ancora meglio.

Forse un turista non lo percepisce subito perché il centro (le Ramblas) sono la zona più povera e le case un pò fatiscenti, è vero. Ma se giri per la città moderna e prendi i mezzi pubblici è tutto un altro mondo...

Anonimo ha detto...

1:20
Capisco che una città un po' statica non ti piaccia molto.
E non è che Roma debba diventare per forza una città silenziosa e senza nulla da fare la sera come certi altri paesini che ho veduto in Italia. Roba con i ristoranti che chiudono alle 19 e con nulla da fare se non salire sulla macchina e farsi i km anche solo per trovare un pub aperto per una birra e chiacchierata. Capisco che una Roma così sarebbe un po' triste.
Però una città più pulita, senza macchine in seconda fila, senza monnezza in giro, senza sbandati che ci lasci la pelle, senza gente che defeca o altro per strada sarebbe già ok. Si può fare confusione, ascoltando musica, ballando, senza vandalizzare qualcosa. Si può bere un birra con gli amici senza diventare incapaci di dire il proprio nome, magari degustandola invece di tracannarla (è diverso) e senza lasciare tappeti di bottiglie in strada. Se l'ama, giusto protestare, ma bisogna anche essere cittadini, non dico integerrimi, ma almeno decenti.
Se voglio vedere un suk, vado a Calcutta o altrove. Forse l'immagine di Roma all'estero è quella che dici tu, quella delle borgate di Pasolini e Fellini ma nessuno ci obbliga a non stupirli un po'. Che magari qualche pregiudizio sulle italiche genti, soprattutto romane, ce lo scrolliamo di dosso. Magari, eh!

Anonimo ha detto...

bhè prima dell'avvento della globalizzazione a tutti i costi e molto prima degli sbarchi senza senso Roma era molto ma molto + pulita e decorosa ora è uno scempio una discarica a cielo aperto in qualsiasi quartiere della città si va sempre monnezza c'è agli angoli delle strade e vogliamo parlare di quelli che hanno preso la città di Roma per i loro water personali? il problema è che ormai Roma è persa e allo sbando, non sono solo i romani a sporcarla ma sono soprattutto tutti i clandestini che la occupano, tutti i campi rom presenti nel territorio di Roma, ma chiedete a qualcuno se 20 anni fa i rom rovistavano nei cassonetti? rubavano nelle vostre case ma tuttora lo fanno quando andate in vacanza..bisogna avere mille occhi e non dare niente per scontato..Roma è persa e piantatela di fare le differenze con altre città le altre città non sono amministrate da incompetenti..

Anonimo ha detto...

Come mai nessuno ha divelto il coperchio del contenitore dei rifiuti organici in modo da poter buttare dentro di tutto?

Anonimo ha detto...

"i cassonetti esterni ce li hanno pure loro"

zittoooo... ma che non sai che solo Roma ha i cassonetti mentre il resto del mondo civile no? Vorrai mica far venire un coccolone a chi ripete questo mantra da anni.

Anonimo ha detto...

Non è solo questione di gestire, è proprio che con questa architettura dello stato non potrai mai fare nulla di concreto.

temo tu abbia ragione, perchè sono incrostazioni legislative e amministrative ultracennali, però se venissero multati tutti i giorni sarebbero loro a scocciarsi e ad andarsene altrove. Insomma, serve controllo del territorio, non bisogna dargli tregua. loro prosperano dove vince il menefreghismo e l'indifferenza, perchè mentre gli altri fanno spallucce e rinunciano con pretesti vari, loro invece sono svegli e si danno da fare

Anonimo ha detto...

Suvvia. E' un posto terribile.

non è bello quel che è bello ma è bello quel che piace e ognuno ha le sue preferenze. Non conta tanto se è terribile quanto se è vivibile : e la risposta è si. La vita è più semplice, sarà un parco giochi ma si gioca e si vive in santa pace. Qui invece ogni cosa è una lotta : dall'autobus ai rifuti agli uffici alla sensazione di insicurezza

Anonimo ha detto...

Rapporto Dipendenti assunti con varie peripezie sindacali/partitiche/familistiche / dipendenti "veramente" operativi = 10


il problema è proprio questo : sulla carta c'è un mare di gente, ma in pratica gli operativi sono pochi
Se poi ci metti che degli operativi c'è una quota fisiologica che lavora male

Anonimo ha detto...

se io vengo a Roma mi aspetto di trovare caldo, sporco, bambini scalzi con le facce sporche, mendicanti, cumuli di immondizia, un po' come se viaggiassi in Africa del Nord o in Medio Oriente.

Ma che stai a dì ?????

Anonimo ha detto...

Smettetela di rompere con 'sta storia dei dipendenti pubblici e dei carrozzoni. Il pesce puzza dalla testa. E dai piedi (cioè i cittadini)

il carrozzone è quello che imbarca raccomandati e non funziona. Se tu lavori in una azienda pubblica che funziona bene è un fatto positivo. Questo non scusa minimamente l'azienda pubblica romana, anzi dovrebbero vergognarsi doppiamente. Hanno prosperato sulla mancanza di alternative e sul contribuente che tanto ripianava i debiti con le tasche.

Anonimo ha detto...

Roma è invece in una situazione drammatica dove neppure i 5 stelle potranno farci molto


secondo me il numero uno dei motivi per cui non potranno fare molto è che sono un partito statalista, quindi possono sostituire il pd nei cuori dei sindacati e dei dipendenti ma non certo in quelli dei cittadini/clienti dei (dis)servizi pubblici a lungo andare.

Anonimo ha detto...

bhè prima dell'avvento della globalizzazione a tutti i costi e molto prima degli sbarchi senza senso Roma era molto ma molto + pulita e decorosa ora è uno scempio una discarica a cielo aperto

non credo che se lo spazzino non pulisce la colpa sia della globalizzazione

Anonimo ha detto...

la globalizzazione ci fa capire quanto siamo rimasti indietro mentre il mondo andava avanti

Anonimo ha detto...

L'ultima mia esperienza a Barcellona risale al capodanno del 2000 e Barcellona non ne usciva un granché bene. Delinquenza e furti sulle Ramblas, Prostituzione per le strade, fermate della metropolitana ridotte ad orinatoi. Mi piacerebbe tornarci e verificare se Barcellona e i barcellonesi sono cambiati, oppure sono le classiche chiacchiere degli italioti, che amano smerdare le proprie città girandosi dall'altra parte se c'è un writer che scarabocchia i muri.
Saluti.

Anonimo ha detto...


Libro consigliato per capire cosa la globalizzazione ha fatto a Barcellona, opera di un parigino di origine barcellonese, Sacha Ramos. Trama:

Igor Ramirez, scrittore franco-spagnolo, ha una certezza: diventerà folle entro l'anno. A Roma, dove vive, ha quasi defenestrato la figlioletta molesta di una coppia di amici decostruzionisti. Brutto affare. Fugge dunque dall'Italia, ma soprattutto da se stesso, dal rischio che il crescente disgusto per l'orrore quotidiano della metropoli possa trasformarlo in un assassino. Igor torna a Barcellona, sua città natale. Ma Barcellona non esiste più. Al suo posto sfavilla Barceclona, capitale della plastificazione e della clonazione umana, della più laida e compiaciuta imbecillità, dell'omologazione tanto più ripugnante quanto più mascherata da trasgressione. Che fare allora? Uscire definitivamente di senno o definitivamente lottare? La decisione è presa: combattere con tutta la forza di un granello di sabbia risoluto a inceppare il meccanismo ben oliato della modernità. Ecco dunque la cronaca di una battaglia perduta in partenza, combattuta da un eroe malinconico e irriverente, un "autentico reazionario", tra Gómez Dávila, Valéry e Bernanos, la cui disperazione, unita alla farsa, tutto travolge.

Anonimo ha detto...

Se vieni a Barcellona e ti mangi la paella ti commenti da solo...

Unknown ha detto...

Sono a stato a Barcellona la scorsa estate e nemmeno a dirlo che la città è amministrata decisamente meglio di Roma per quanto riguarda un po tutto. L'unica cosa che ho notato io di stonato è la presenza di prostituzione già verso la mezzanotte nelle centralissime Ramblas. A Roma puoi passare anche alle 4 del mattino ma a Via del Corso o zone limitrofe non esiste questo fenomeno. Qulacuno mi dirà che basta spostarsi sulla Salaria o sulla Colombo ma averle in pieno centro è una bruttura credo peggiore.

Anonimo ha detto...

La prostituzione è un grave problema sociale, economico e - soprattutto - di salute. Quanti untori/untrici vi servono per capire che non è certo il dove che fa la differenza? Non mi verrete a dire che la Salaria e la Colombo hanno qualche potere magico che protegge dall'HIV e vi impedisce di diffonderlo ai congiunti?
E non si tratta di essere bigotti: c'è una tizia orientale (cinese forse ma non ne sono sicuro) che ha fatto i soldi mostrando i piedi in maniera erotica hai clienti! Perverso si ma a rischio zero.

Anonimo ha detto...

Perché lo spazzino non pulisce? DiciAmo che forse pulisce la mattina presto ma alle 10.00 è di nuovo sporco..

Anonimo ha detto...

Su questo blog non si sta parlando di bellezza delle citta, per quello c'e' tripadvisor. Il fatto che per noi tutti Roma sia la piu bella citta del mondo, evidenzia ancora di piu il problema dello schifo che e'. Lo spiego in altre parole: Francoforte non fa schifo, Roma si. Vogliamo capirla la differenza?

ShareThis