Come si sta muovendo il clan Tredicine per le elezioni del 5 giugno?

26 maggio 2016

Uno poteva pensare che almeno nell'anno successivo dell'arresto, dei domiciliari e dell'inserimento del suo nome - ma soprattutto del suo cognome - all'interno delle "liste" di Mafia Capitale, il buon Giordano Tredicine (e il suo vasto clan familiare) si sarebbe stato buono, avrebbe saltato un turno. E invece niente da fare. E invece attivismo e campagna elettorale esattamente come se nulla fosse accaduto. Nell'indifferenza generale, degli elettori e dei media.
La prima mossa, essendo lui incandidabile, è stato puntare sulla sorella, Ilaria Tredicine, già fatta eleggere nella scorsa consiliatura nel parlamentino del VII Municipio. La famiglia Tredicine ci ha provato ma ad un certo punto c'è stato un contrattempo: lo staff di Alfio Marchini, che nel frattempo era diventato il candidato sindaco di Forza Italia, ha posto un veto considerando davvero eccessiva e controproducente la presenza di un candidato con quel cognome. E così Ilaria è saltata. Se guardate qua sotto vedete addirittura i "santini" stampati prima della trombatura-preventiva quando la sorella di Giordano era certa di essere in lista. Ad un certo punto i "santini" sono stati cambiati e a Tredicine, nel VII Municipio, si è sostituito Pace.

Nella buca della posta il 10 maggio 2016

Nella buca della posta il 18 maggio 2016

Anche l'attività dei patronati (e delle feste in piazza) non si è fermata e benché sia tassativamente vietato, ecco i manifesti fuori dal "Patronato Tredicine", un luogo dove, dicono i maligni ma noi non ci crediamo perché queste cose in una città occidentale e civile non succedono, si dà una mano agli anziani a fare il 730 in cambio di un voto. Dentro al patronato ci sono le gigantografie di Giordano Tredicine, fuori i manifesti ci aiutano a capire che il cavallo su cui si punta per il Comune è tal "Gentile".



Ma la cosa incredibile sono onestamente i manifesti in giro per la città. Forse non capita neppure nelle tradizionali regioni di mafia italiane (la Sicilia, la Calabria, la Campania...) che individui plurimputati al processo Mafia Capitale - e non più agli arresti domiciliari solo per decorrenza dei termini di custodia cautelare - diano in maniera così plateale indicazioni di voto tra l'altro affiggendo in maniera abusiva e spendendosi per far votare quello e quell'altro. A noi appare un affronto non soltanto alla città tutta, ma in primis a Piazzale Clodio.



Tutto questo va a vantaggio di chi? Ma è chiaro, sono tutti voti che compongono il calderone che cerca di portare al ballottaggio Alfio Marchini, la candidatura che mille volte più di ogni altra si è caratterizzata in queste ultime settimane come un collettore di quella che noi in maniera figurata e parlando in generale senza nessuno riferimento specifico a persone singole abbiamo chiamato "immondizia politica" raccontandola qui e ancora qui. Sarà importante evitare accuratamente di votare per questo candidato e per le liste che lo sostengono. Chi vuole votare a destra ha la possibilità di farlo tranquillamente mettendo la X su Giorgia Meloni. È fondamentale che Marchini e le liste che lo sostengono arrivino quarti, il più in basso possibile, in modo che i candidati di cui avranno diritto in Assemblea e nei parlamentini municipali saranno pochi visto che in buon numero si tratta di gente che ogni cittadino onesto vorrebbe tenere alla larga dalle stanze dove si decide la sorte della città che vivranno i nostri figli.

Poi ci sarà tempo per analizzare i motivi del suicidio politico di Alfio Marchini, quello "libero dai partiti", uomo che sapeva benissimo a quali personaggi si sarebbe affiancato accettando il sostegno di Silvio Berlusconi e di Francesco Storace. Uomo che sta facendo vergognare in primis quella parte di città sana che aveva deciso di sostenerlo.

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