Idea folle o geniale? Risolvere i problemi della metro facendo fare ai treni una fermata sì e una no

11 maggio 2016

Questa proposta intende fornire una soluzione per ottimizzare il trasporto romano. Non può essere vista come una soluzione definitiva, ma essendo a costo zero (esclusa comunicazione) può rivelarsi una soluzione adatta per i prossimi anni in attesa di ampliamenti ed altre misure sulla rete.

L’idea è quella di diversificare le fermate presenti sulla stessa linea metro in modo che solo alcune (che chiameremo “hub”) verranno percorse da tutti i treni. Allo stesso tempo prevediamo DUE treni diversi che chiameremo “pari” e “dispari”. I treni percorreranno quindi la stessa linea ma si fermeranno in stazioni diverse per la maggior parte del tempo, passando però entrambi nelle stazioni hub.
Gli schemi seguenti sono solo una esemplificazione che parte dal presupposto che gli hub coincidano con i nodi ferroviari. In generale gli hub dovrebbero essere scelti con le stazioni più trafficate, pertanto potrebbe accadere che si preferisca considerare hub fermate come quella del Colosseo o di Ottaviano frequentate dai turisti. ma il principio non cambia.



Per semplicità ipotizziamo che oggi ci sia un treno ogni 3 minuti. Io ipotizzo che NON cambiando questi tempi, seguendo le linee di quanto sopra, con il sistema descritto qui sopra, si possano ridurre i tempi di percorrenza di almeno un terzo e, poiché ciascun treno effettua meno fermate ci sono meno momenti di decelerazione (e quindi uso dei freni) e meno momenti di ripartenza (e quindi di consumo di energia).
Prendiamo ad esempio il caso della Linea B (blu). Consideriamo il capolinea Laurentina come un hub e poi i successivi Piramide, Termini, Bologna. Il treno VERDE (dispari) parte per primo, salta Eur Fermi e si ferma ad Eur Palasport, poi riparte per Marconi, Poi Garbatella, sempre facendo una fermata sì ed una no e raggiungendo l’hub Piramide. Nel frattempo, subito dopo il treno verde, è partito il treno BLU (pari) che si fermerà subito ad Eur Fermi, poi salterà Eur Palasport per andare ad Eur Magliana, poi a Basilica di S. Paolo e quindi raggiungerà anche lui l’hub di Piramide un momento dopo che il treno verde sarà ripartito. La cosa prosegue fino a Bologna dove, poiché la Linea B si biforca, la soluzione più ovvia è che il treno VERDE prosegua in una direzione e quello BLU in un’altra. Si noti come i tempi sono essenziali. Il treno che parte dopo (nel nostro caso il BLU) deve sempre “inseguire” il treno davanti VERDE ma non raggiungerlo mai. Al tempo stesso NON deve fare da tappo al successivo treno VERDE. Prendendo ad esempio i tre minuti di distanza tra un treno e l’altro che abbiamo ipotizzato, potrebbe essere quindi più conveniente e sicuro far partire il secondo treno (il BLU) 2 minuti dopo il primo e il terzo 4 minuti dopo il secondo. La media dei 3 minuti sarà mantenuta ma si eviterà il rischio che il treno BLU faccia da tappo al treno VERDE successivo.


Il medesimo processo può essere attuato sulla Linea A (arancione). In questo caso gli hub scelti sono oltre che i capolinea le fermate di Arco di Travertino, Flaminio, Valle Aurelia (per le loro connessioni ferroviarie). Qui si può notare come attorno agli hub di Valle Aurelia e Termini ci siano fermate vicine dello stesso treno (questo per avere un numero equo di treni dei due colori sulla stessa linea). In questo caso quindi l’ipotesi di lavorare sui tempi del secondo treno (avvicinando la partenza al primo in modo da lasciare più tempo prima che parta il terzo) si rende quasi obbligatoria. Ovviamente, in entrambi i casi, al ritorno le “precedenze” sono invertite e ad esempio da Battistini il primo treno (cioè quello che aspetta di più per partire per non raggiungere il precedente) sarà quello che prima era avanti. Nel nostro esempio quindi il treno rosso parte primo seguito subito dopo dal giallo da Anagnina ma al ritorno da Battistini sarà il treno giallo a ripartire subito mentre il treno rosso gli si accoderà. Il guadagno in efficienza nei tempi di percorrenza raggiungibile con questo sistema si attesta a a circa il 35%, un po’ più sulla Linea A ed un po’ meno sulla Linea B. Lo stesso indice di miglioramento lo si riscontrerà nelle spese di manutenzione dei treni (meno uso dei freni) e nel consumo complessivo di energia (meno ripartenze, momento inerziale di massimo consumo energetico). 
Come specificato in apertura questa NON può essere vista come una soluzione definitiva ma può certamente migliorare la qualità di vita del viaggiatore romano (e dei turisti!) e al tempo stesso consentire un risparmio all’Amministrazione.
Marcello Mazzilli

70 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

no comment

Riccardo in bici ha detto...

Me lo immagino il conducente della metro della scorsa settimana, che mentre litiga con la moglie al cellulare per circa 20 minuti, è attento alle fermate dispari e fermate pari, rispettando la tempistica al secondo... Me lo immagino proprio

Anonimo ha detto...

quindi i treni hub riducono i tempi di un terzo metre quelli non hub li raddoppiano perchè devono fermarsi in stazioni piu a lungo per dare le precedenze? E se gli hub sono uno su tre stiamo da capo a 12. E dell'affollamento eccessivo dei treni hub? Non mi sembra una grande idea, neanche nel breve periodo. Ma dove l'avete raccattato questo?

Anonimo ha detto...

per fare una fermata di metro con il pari e dispari cosa si dovrebbe fare ?

Marcello probabilmente tu non prendi la metro , ma molte persone già si impicciano con diramazioni e direzioni , tu in piu gli aggiungeresti anche il pari e dispari .

Io ho l'abbonamento e prendo la metro tutti i giorni per tragitti lunghi : il problema della metro non sono i tempi di percorrenza , ma la frequenza dei convogli.
Fai la B e va da magliana a conca d'oro già li hai a disposizione un convoglio si e uno no , senza doverti incasinare poi con le fermate pari e dispari , guarda quanto aspetti se non sei fortunato .

Ma che razza di idee ti passano per la capa ?

Anonimo ha detto...

Scusate ma questa che proponete è proprio una soluzione a un problema inesistente... i tempi di percorrenza delle metropolitane romane sono a naso alla pari di quelli delle altre metro europee (per lo meno di quelle che ho avuto modo di conoscere io, Madrid, Berlino, Parigi, Londra, Barcellona...) i problemi sono che le linee metropolitane di Roma sono due e mezzo e non dieci ( e che sono sporche) non i tempi di percorrenza.

Anonimo ha detto...

Evidentemente chi ha scritto questa assurdità non sa cosa sia la metro a roma

Anonimo ha detto...

Marce', i sindacati dei macchinisti organizzerebbero subito uno sciopero, anche senza sapere per quale cazzo di motivo lo indirrebbero, come avviene da 50 anni a questa parte, giusto x far capire chi comanda.

I Mr. no incrocerebbero le braccia pure se qualcuno proponesse di raddoppiargli lo stipendio e dimezzargli le ore di lavoro....

Anonimo ha detto...

Questo esiste gia' a New York da secoli....solo che li hanno i binari esterni dove passano i treni che fanno tutte le fermate...e i binari interni dove vanno i treni che fanno solo le principali fermate...quindi nessun rischio collisioni....cose che qui non sono fattibili con solo due binari x andata e ritorno

Anonimo ha detto...

Ma se uno dovesse prendere la metro per Una sola fermata? Che fai devi scendere dopo due fermate e tornare indietro? Sembra lo poco fattibile, servirebbero più convogli e meno scioperi

cinquestelle ha detto...

È un sistema utilizzato da anni nel mondo...

Anonimo ha detto...

Scusa, ma se salgo ad una fermata "verde" e devo scendere ad una blu che devo fare?

Emiliano ha detto...

Essendo a roma consideriamo anche l'aumento considerevole del rischio di tamponamenti!

Anonimo ha detto...

Almeno qualcuno si è spremuto un po' le meningi per ipotizzare una soluzione nuova, anche se probabilmente non realizzabile. Ce ne fossero di persone così!

Ma tanto la soluzione c'è già: il futuro del trasporto a Roma è la seggiovia.

Anonimo ha detto...

Uno dei problemi principali della metro di Roma è la frequenza dei treni. Se i treni passassero già con costanza ogni tre minuti il servizio sarebbe davvero molto migliore di quello che è. Qui a Roma non ci si può minimamente permettere di evitare di salire in un treno strapieno aspettando il successivo, perché può voler dire aspettare per più di mezz'ora solo per prendere la metro.

Jesús (Octuplum) ha detto...

Forse quella soluzione insieme a treni espresso, cioè, treni che nelle fasce orarie: 08:00 - 09:30 e 17:30 - 19:00 facciano soltanto da capolinea a Termini e centro storico, da Termini all' EUR,.... sarebbe migliorare la situazione. Pure non permettere ai turisti di non prendere la metro in quelle fasce orarie, o di non prendere i treni espresso, verde, blu .....

Anonimo ha detto...

idea bizzarra, direi un po' grillina, fa il paio con le teleferiche. (ma quella da Eur Magliana e Magliana va assolutamente fatta come proposta dalla Giunta Veltroni)
Prendo la metro da anni e il problema non è che ci mette troppo tempo, fermandosi come in tutte le capitali mondiali ad ogni stazione ci mette comunque la metà di una "maghina". Per abbreviare i tempi basterebbe:
a) tornelli alti a gabbia in entrata ed in uscita contro i viaggiatori a sbafo
b) qualche motivato addetto ATAC nelle cinque stazioni con maggior traffico per educare i passeggeri a far uscire prima di entrare ed occupare i vagoni senza stare sulle porte. Li si perde tanto tempo.
c) guardie contro le zingarelle
d) pulizia modello retake e manutenzione

Anonimo ha detto...

Impressionante quanta gente non capisca un cazzo di best practices estere.

E' pur vero cheuna tecnica evoluta come questa potrebbe funzionare solo in una citta dove il capitale umano e' pure evoluto, cosa che purtroppo non e' a Roma:

1) macchinisti che manco si curano che il messaggio vocale dica il nome della stazione giusta o addirittura della direzione;
2) passeggeri che riescono a sbagliarsi di direzione o linea quando a Roma ci sono solo 2 linee in pratica per cui sbagliarsi e' virtualmente impossibile salvo a termini.

In sintesi: in una citta di handicappati una idea per persone normali non puo funzionare. Desolato

Anonimo ha detto...

delle 4 soluzioni solo la b) è per abbreviare i tempi. Ma le altre sono ok x migliorare la metro.

Anonimo ha detto...

Te lo aggiungo io
e)Treni senza autista che permettono di eliminare scioperi e di ottimizzare i tempi al netto di quelli "di reazione" umani

Stefano ha detto...

"Per semplicità ipotizziamo che oggi ci sia un treno ogni 3 minuti."

Ne deduco che la persona che ha scritto quest'articolo non sia di Roma.
O abbia un senso dello scorrere del tempo molto personale.

Ad ogni modo, la proposta sarebbe fattibile, ma solo dopo un'accuratissima analisi dei flussi. Vanno bene gli hub, ma non puoi decidere che chi parte da Jonio non deve arrivare a Castro Pretorio senza prima verificare che effettivamente non ci sia quasi nessuno che fa quella tratta.

Anonimo ha detto...

PS: quando gli americani invasero l'Afghanistan, impiantarono i bagni occidentali nelle caserme afgane.

Dopo un po i i bagni puntualmente si intasavano. Dopo capirono la causa: i soldati afgani continuavano a pulirsi il culo con le pietre liscie del fiume. Anche se a fianco al cesso c'era la carta igienica.

Tutto per confermare che una citta abitata da handicappati come roma non puo apprezzare la carta igienica e le tazze del cesso. Bisogna continuare a dargli pietre liscie con cui pulirsi il culo

Anonimo ha detto...

Non mi sembra tanto male, certo come cosa la ritengo più utile per la linea B che per la A, in quanto sai a priori che una linea segue la tratta Rebibbia/Jonio e l'altra Rebibbia/Laurentina. Il problema che comunque non dovrebbe eliminarsi sarebbe la frequenza dei vari treni, poiché se una persona (Giorgio) fosse a Termini e dovesse andare a Jonio, sia con il treno HUB che con il treno 'classico' Giogio avrebbe sempre e comunque la stessa attesa.
Se Giorgio dovesse fare una sola fermata, prende l'autobus, ma resta il problema delle corse e altre cose che adesso, in questo post, non ci interessano.
Quindi, a conti fatti direi: Perché non provare per un tot di tempo (7-15 gg), e raccogliere opinioni in merito? Male che vada si resta come si è sempre stati, di fatto ritengo che il vero problema sia nel numero e nella frequenza dei convogli.
P.S. Ancora non mi va giù la storia della B e B1, in quanto non sarebbe stato male, secondo me, rendere la fermata di Bologna come Termini, quindi un nodo tra B e B1, cosa che ormai non ritengo più possibile da farsi.

Anonimo ha detto...

Quindi se la'autobus mi porta a Fermmi e devo andare a Policlinico???

Complicazione inutile relativamente al presunto beneficio...

Anonimo ha detto...

Il convoglio dovrebe rallentare in ogni caso passando per le stazioni per ragioni di sicurezza, dunque senza quantomeno raddoppiare i binari questa soluzione sarebbe abbastanza inutile.

Anonimo ha detto...

se devo salire sempre da una fermata pari e scendere sempre a una dispari come dovrei fare ?

Anonimo ha detto...

Ma provare cosa? mi spiegate perché si dovrebbe provare questa soluzione, quando nelle "best practices" internazionali tipo Parigi, le metro si fermano a tutte le stazioni? di tutti i problemi che ha Roma, siete riusciti a trovare l'unica cosa che non rappresenta un problema, ovvero i tempi di percorrenza della metro, e ve ne uscite con una "soluzione" complicata e inutile, e anche molto dannosa (come è stato già fatto notare, se uno vive o lavora presso una stazione non hub, la possibilità di fruire della metro si riduce di molto)senza alcun beneficio? ma perché?

Anonimo ha detto...

La soluzione è che d'ora in poi, anche se uno ha la fortuna di lavorare e vivere presso una stessa linea di metro, si potrebbe trovare costretto a cambiare ad una stazione hub, con conseguente allungamento dei tempi, congestione delle stazioni hub, disincentivo all'utilizzo del mezzo pubblico. Non ci sono parole...

Anonimo ha detto...

L'idea è buona, andrebbe sperimentata. Resta sempre il problema dei troppi idioti che popolano questa città, e che inorridiscono davanti a qualsiasi novità che disturba il solito tran tran quotidiano.

Anonimo ha detto...

Come tutte le idee, può essere discussa e/o migliorata. La cosa che continua a stupirmi, nonostante anni di pratica sui social network, è l'aggressività gratuita che si sprigiona da troppi commenti.

Anonimo ha detto...

@11:09 ma cosa sei una scimmia? come ti permetti di insultare prova invece a mettere in moto i tuoi neuroni... non comprendi che questa proposta non risolve nulla, dato che il "tempo di percorrenza" della metro è già adeguato, mentre causa disservizi, congestione, allungamento dei tempi, disincentivo all'uso del mezzo pubblico? ad esempio, stima nasometrica, per andare da Policlinico a Cavour, si passa da pochi minuti a più di mezz'ora, dovendo cambiare a termini, il tutto senza risolvere alcun problema significativo ed anzi creando solo disagi ai cittadini.

Anonimo ha detto...

Se un treno si dovesse rompere, oppure con il solito "malore" al passeggero a bordo, dovranno intervenire esercito e protezione civile, per il caos che si accumulerebbe ovunque. Cose del genere andrebbero bene per allungare gli orari di apertura, tipo dalle 22 in poi si effettuano solo alcune fermate, proprio come succede a NY. Non essendo NY, il discorso diurno, con soli due binari è improponibile. E poi, chi controlla che i treni partano in perfetto orario, per evitare ingorghi? Tutto dovrebbe funzionare come un orologio svizzero, ma quì abbiamo gli orologi atac, come quelli dei display in banchina, un minuto atac vale svariati minuti reali.

Anonimo ha detto...

A me la metro sembra sufficientemente veloce ed efficiente da non doversi ingegnare in soluzioni di questo tipo. Piuttosto bisognerebbe pensare agli autobus, che purtroppo rappresentano la stragrande maggioranza dei mezzi pubblici. Per me la metro, in quelle poche zone dove è presente, va bene così: mai aspettato più di 5-10 min in banchina, salvo scioperi, boicottaggi e malfunzionamenti (che certo non risolvi coi treni dispari).

Anonimo ha detto...

Un'idea talmente idiota da far invidia ai grillini...

Anonimo ha detto...

il problema della metro è l'affollamento dovuto all'evasione tariffaria e al fatto che troppa gente ha necessità di muoversi per lavoro...controlli ferrei e telelavoro uniche soluzioni...

Anonimo ha detto...

C'è un problema di fondo in tutta questa teoria di natura tecnica.. Nel video si vede come il treno blu nonostante il treno verde sia alla fermata successiva, parta veloce.. questo non può avvenire perché il treno verde degrada, per motivi di sicurezza, i tre segnali alle sue spalle.. il treno blu partirebbe dunque dalla sua fermata a una velocità massima di 15 kmh. Ecco perché quando vedete un treno dopo l'altro il secondo va sempre molto piano.. Non è per farvi un dispetto o per uno sciopero bianco come molti pensano.. Ma semplicemente perché a più di 15 kmh non può andare...

Anonimo ha detto...

Tutte idee pazze, mai un idea a misura di uomo come nelle città estere!
Roma sembra essere abitata da matti!!!
Io non voterò nessuno, ma scherziamo!
Uno peggio di un altro, finiremo per essere l'ultima città del mondo quando eravamo i primi in tutto!!!
Peccato, meglio un commissariamento eterno che un sindaco incapace con idee allucinanti!

Anonimo ha detto...

11:33

capolavoro: "mai aspettato più di 5-10 min in banchina"

Che devi aggiungere? Quando gente che paga l'abbonamento (?) e le tasse (?) per una metro che passa ogni 10 minuti e' soddisfatta quando in tutto il mondo civile passa max ogni 3 minuti in ora di punta, che altro vuoi aggiungere?

Le cose vanno bene cosi! Ma de che cazzo ve lamentate, no?

Anonimo ha detto...

@ 11:42 Una metro che mi passa ogni sette minuti mi va più che bene. Se, grazie a questa proposta i tempi di attesa raddoppiano a 14 minuti, già meno bene. Se poi per andare da EUR Magliana a Marconi devo cambiare a Piramide o Laurentina, non ci siamo proprio.

Dario ha detto...

a nw york ci sono linee espresse e linee che fermano a tutte le stazioni. Ma hanno binari separati. Una idea del genere è applicabile solo sulla roma-lido

Anonimo ha detto...

"in una citta di handicappati una idea per persone normali non puo funzionare"

La carica umana e di simpatia straripa ovunque... Complimenti.

Saranno contenti anche gli handicappati veri. Bravo, bene, bis.

Anonimo ha detto...

Questa idea fa il paio con quella della funivia.
Ma prima le cose normali no ?

Anonimo ha detto...

la proposta più iodiota che si sia mai sentita...idiozia allo stato puro

Anonimo ha detto...

La proposta è tecnicamente poco sensata. La marcia dei convogli è regolata tanto da elementi fisici (numero di binari; lunghezza delle banchine di stazione; distanza fra stazioni ecc.) quanto da aspetti normativi, ovviamente connessi con la dotazione tecnologica (per semplicità, la "distanza di sicurezza" che deve essere mantenuta fra due convogli, e che varia con la disponibilità di sistemi di segnalamento più moderni, fino ad arrivare ai convogli senza conducente).
La metro di Roma è progettata "fisicamente" per una marcia cadenzata, con convogli tendenzialmente "omotachici" (vanno tutti alla stessa velocità). Non si può superare il convoglio lento che viaggia davanti, o che magari fa più fermate. Non ci sono convogli lenti e "espressi".
Ovviamente, è possibile che, in casi particolari, un convoglio non fermi in una o più stazioni, ma questo non ne aumenta la velocità media nel tragitto totale. Se davanti ha un altro treno che fa tutte le fermate, anche quello che le salta arriverà al capolinea dietro il primo.

Ciò detto, il tempo medio di percorrenza da considerare non è quello del treno, ma quello del viaggiatore. E' da questo che si misura l'efficienza del sistema.
Se ho il 50% di probabilità che il prossimo treno sia quello giusto (che ferma nella mia stazione), vuol dire che il mio tempo medio di percorrenza si allunga.
Se, al contrario, tutti fermano in tutte le stazioni, il primo che passa andrà bene.

Morale, stante le caratteristiche progettuali della metro, la massima efficienza si ottiene con la massima regolarità nel susseguirsi delle corse, quindi con tempi tutti perfettamente uguali fra convogli (stessa velocità, stessa accelerazione, stessa frenata, stessa permanenza in banchina ecc.). Questo permetterebbe di aumentare la frequenza, riducendo al minimo tecnicamente e legalmente possibile la distanza fra i convogli.

Nella realtà, questo non si fa perché il numero di treni è troppo basso per saturare la linea ad adeguata frequenza; perché i macchinisti "interpretano" a loro modo accelerazioni e frenate, e infine perché i viaggiatori sono particolarmente disordinati nello sbarco e imbarco.

Anonimo ha detto...

Perchè perderci tempo ?

Anonimo ha detto...

Quando devo aspettare 50 minuti per gli autobus, i 5-10 min di attesa nella metro sono nulla e, per quanto mi riguarda, non costituiscono un problema.

Anonimo ha detto...

L’idea del pari o dispari ha poco senso, ma sarebbe comodo eccome avere dei treni che fanno solo le fermate hub. Se fai conto il 50% dei passeggeri usa solo quelle quattro su venti, questi 50% potrebbero fare piu’ in fretta. In Giappone le ferrovie urbane funzionano cosi’.

Certo che poi la tabella oraria deve essere ben studiata e rispettata. Che gia’ me lo vedo a Roma il treno hub che parte 10 minuti in ritardo e finisce in coda dietro a quello normale.

Anonimo ha detto...

Non penso che simili questioni possano essere affrontate da un vivace pubblico che ricorre spesso agli insulti personali e che ancora più spesso dimostra solo allegro dilettantismo e ricordi di qualche viaggetto fuori porta. Mi limito a glorificare l'uso urbano dei treni locali grazie al quale dalla stazione Trastevere alla Balduina impiego ogni giorno dodici minuti dodici (e recentemente è pure raddoppiata la frequenza dei treni)da Monteverde a Monte Mario. Non so se un dibattito, ìnfarcito di parolacce, su un blog incandescente come questo, avrebbe favorito ai tempi del giubileo del 2000 l'idea di ridisegnare le stazioni della Roma-Viterbo e di utilizzare quel percorso in città come fosse una metropolitana. Immagino i tanti galli a cantare. Menomale che Rutelli puntò su due o tre idee forti e che le realizzò senza perdersi in chiacchiere. Dopo di lui il deserto, condito di scandaletti, retorica, falsi obiettivi.

Anonimo ha detto...

Secondo me sarebbe più efficiente esautorare i macchinisti sostituendoli con conducenti automatici e aumentare la densità dei treni.
Inoltre la metro B1, come ha detto qualcuno, in previsione di un prolungamento sarebbe stato auspicabile averla indipendente dalla B classica.
Il problema è che in certi orari e in determinate stazioni si arriva a colmare la capienza delle banchine, i treni che arrivano sono già quasi del tutto pieni e la gente non aiuta sempre la situazione.
L'idea dei treni alternati non è poi così balzana. Infondo se ci riflettete è la stessa politica di Trenitalia, con treni che si fermano solo su alcune fermate ed altri a tutte per fare in modo che le destinazioni più gettonate siano servite dal primo e tutte le altre dal secondo.
Sarebbe interessante applicare alla metro dei vagoni a due piani, un po' come certi bus Cotral riadattando le metro già esistenti e con meno sforzo (ipotizzo) del creare un eventuale doppio binario per attuare l'idea dei treni per i soli hub.

Anonimo ha detto...

ma a milano come diavolo fanno?? i treni al mattino passano ogni minuto e mezzo...senza complicazioni di pari o dispari...e che cazzo...

cmq grazie per la proposta, almeno si discute un po di cose concrete e di soluzioni

Anonimo ha detto...

Gli handicappati infatti apprezzerebbero vivere in una citta che li aiuti semplicemente rispettando le regole e la professionalita del lavoro: i ciechi preferirebbero che il nome delle stazioni fosse chiamato sempe e giusto, la gente con problemi motori che le scale mobili funzionassero e cosi gli ascensori (ricordiamoci del bambino che mori l'anno scorso), che i percorsi pedonali fossero rispettati e sgombri da auto e monnezza. E che i mezzi funzionasseero in generale perche l'auto magari non possono guidarla.
Quindi per cortesia, non parlate di rispetto degli handicappati che se c'e' una citta in cui gli handicappati sono umiliati e costretti a vivere una vita ancora piu difficile e' proprio roma grazie alla pessima qualita della gente che ci vive!

Anonimo ha detto...

A Marce', al posto tuo me andrei a nasconde dopo sta stronzata colossale, e forse prenderei anche in considerazione l'idea di disintossicarmi dagli stupefacenti.

Criss ha detto...

Non ho letto l'articolo e mi è bastato il titolo.
Ovviamente portare sotto la metro il concetto di Regionale/Intercity/Diretto è una soluzione visionaria. Peccato che a Roma non vedono oltre il proprio marciapiede.

Anonimo ha detto...

stendiamo un velo pietoso..sono interdetto.. come si fa a ritenere pubblicabile una proposta di questo tipo?? allora scrivete qualsiasi cosa vi passi per la testa

Anonimo ha detto...

maggio 11, 2016 2:57 PM
Non c'hai tutti i torti.

Anonimo ha detto...

Lo dirò in maniera semplice in modo che chiunque possa capire: MA CHE VE SETE BEVUTI?

Baizz ha detto...

Vorrei far notare che quella simulazione è valida solo se ci sono due binari per ogni senso di marcia. In caso contrario il tempo per raggiungere una stazione è più che raddoppiato! e poi vorrei capire se uno deve prendere la metro per una sola fermata cosa fa?!

Anonimo ha detto...

Intenzione lodevole di fare una proposta utile, ma che si scontra con la totale ignoranza del funzionamento del sistema ferroviario della metro romana.
La suddivisione in treni locali e treni diretti che fanno meno fermate è fattibile solo con linee a quattro binari, almeno per cadenze ravvicinate come per la metropolitana, altrimenti i treni veloci finirebbero sempre accodati a quelli lenti, impossibilitati a superarli.
Fare una fermata sì ed una no ridurrebbe di poco i tempi di percorrenza, anche perché i treni che non fanno servizio su una determinata stazione, sono tenuti a percorrere quel tratto a bassa velocità, per motivi di sicurezza.
Si tratterebbe di risparmiare pochi minuti a fronte di disagi per i passeggeri, costretti a cambiare treno se la fermata di discesa non è effettuata dal convoglio che hanno preso, ed anche costretti ad aspettare di più se partono da una stazione che non è hub e sono "sfortunati".
Se ci aggiungiamo le segnalazioni spesso errate e la difficoltà di spiegare a tutti, turisti inclusi, questa stranezza, la vedo proprio male.

Anonimo ha detto...

Un genio della lampada.
Meglio, del pitale.
Mi immagino migliaia di passeggeri imbufaliti, distratti, turisti o esasperati che devono scendere alla fermata "dopo" e cercano di linciare il macchinista
Ovvero, i treni "locali" sovraccarichi, fermi in banchina che ritardano tutto il traffico

Anonimo ha detto...

Non penso che la metro di Roma presenti gravi problemi di frequenza... certo abitando a Val Melaina è snervante stare ad aspettate anche 10 min la partenza dal capolinea Jonio, ma purtroppo con il discorso della ramificazione tra Rebibbia - Bologna e Jonio - Bologna è fisiologico che ci sia un dimezzamento della frequenza... comunque tornando all'argomento... ritengo l'idea inutile e poco vantaggiosa per i cittadini.

Anonimo ha detto...

9,06PM

ennesimo oscar della pezzenteria romana.
Ammesso che la proposta dei treni pari-dispari sia infattibile a roma, ma come si puo pensare che la diramazione jonio/rebibbia possa causare il dimezzamento della frequenza? Il mondo e' pieno di metro diramate dove uno non aspetta piu di 10 minuti dio santo! Il problema e' che il comune non compro i treni necessari quando apri la metro!

Andate semplicemente a Milano dove hanno ben 3 diramazioni e ditemi chi aspetta normalmente 10 minuti e lo ritiene pure normale...

Anonimo ha detto...

il commento 12.52 è l'unico con valenza tecnice e pienamente condivisibile. mettiamoci poi che la rottura di carico è già oggi uno degli elementi di insucceso del trasporto pubblico romano

Anonimo ha detto...

Il piano per il trasporto pubblico sognato da RFS un mix di teleferiche e metro-tram con fermate random ...
Non arriverai dove volevi ma in compenso ti vedi roma .

ROMA FA VISO ha detto...


R F S ,NON SAPETE PIU CHE INVENTARVI , MA LAVORARE NO ?

ROMA FA RISO ha detto...


BLOGHETTUCCIO DI INSODDISFATTI E FOTOGRAFOMANI CHE GUARDANO GLI ALTRI PER NON VEDERE LO SCHIFO CHE CE IN LORO STESSI .

VERGOGNA VERGOGNA

VERGOGNA

CAPRE

CAPRE

CAPRE

ROMA FA SISO ha detto...


BLOGHETTINO DI PARACULI CHE SI SPACCIANO PER CITTADINI PER ATTACCARE FARE LE PULCI DOVE LA CASSA DI RISONANZA FA PIU RUMORE PUR SAPENDO CHE IN CASA LORO TROVEREBBERO IL MARCIO CHE CERCANO ALTROVE E SENZA FATICARE .

E QUATTRO FESSI ESAGITATI ANZICHè ANDARE DALLO PSICOLOGO NE FANNO UNA PIATTAFORMA DI RIMOZIONE E DI AUTOINGANNO .


CHE PENA MI FA



Anonimo ha detto...

L'idea non è ne' folle ne' geniale poichè questa modalità esiste da anni a New York e in svariate altre metropoli, dove molte linee si dividono in local (tutte le fermate) ed express.

Il fatto che nessuno lo sappia, ne faccia menzione o entri nel merito, e che molti si precipitino ad argomentare come sia impraticabile per motivi variamente folkloristici, dice molto sulla vera tragedia di Roma: il provincialismo vittimista, condito da un po' di sano cinismo autoassolutorio.

Anonimo ha detto...

11:51
"dove molte linee si dividono in local (tutte le fermate) ed express."

Ehi genio ma con un solo binario per senso di marcia ?!

Anche a roma nel tratto tra magliana e piramide corrono due linee affiancate ( linea per ostia e linea b ) con alcune fermate in comune ( magliana e s.paolo) saltandone altre ( garbatella e marconi ). Ma in quel tratto ci sono più binari .....



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