Esposto alla Procura della Repubblica contro i camion-bar illegali. Il Comune ha autorizzato postazioni contrarie al Codice della Strada. Perché?

20 maggio 2013






Da molto tempo troppi cittadini mi segnalano, telefonandomi, su Facebook, posta elettronica personale, inviando anche foto, la completa impunità di cui godono molti operatori di furgoni bar, in particolare nel centro storico di Roma, in aree di pregio.
Mi sono recato, armato della mia digitale, in varie località, per verificare quanto lamentato, ed ho riscontrato che la maggior parte dei fugoni bar del centro storico sono parcheggiati sul marciapiede e sugli attraversamenti pedonali, occupando il suolo pubblico con gruppi elettrogeni in funzione, casse d’acqua e prodotti alimentari, senza essere allontanati dalle forze dell’ordine preposte.
Certamente non passano inosservati alle centinaia di agenti e funzionari della polizia locale di Roma Capitale le loro violazioni al codice della strada, a maggior ragione nel centro storico, la zona più sorvegliata della nostra Città.
Ho ricevuto dal Dipartimento comunale alle Attività Produttive l’elenco delle 68 soste a rotazione autorizzate agli operatori ed incredibilmente ho potuto constatare che per alcuni furgoni sono previsti parcheggi sul marciapiede di P.za del Colosseo e nelle isole pedonali del Pincio, praticabili esclusivamente dai mezzi di soccorso, nel totale dispregio del codice stradale e del regolamento di Polizia Urbana.
Ho controllato sui posti di lavoro il comportamento di molti operatori autorizzati, in maggior parte giovani operai del bangladesh, che a bassa voce mi hanno mormorato il nome del loro “capo”, lo stesso nome che sento ripetere continuamente; da ex funzionario della Polizia Municipale ho potuto accertare un quadro desolante ed avvilente, chiedendomi come sia possibile tollerare questi suk a quattro ruote, una sorta di magazzini-bar mobili, che non rispettano le norme minime del vivere civile. Ho preparato un ampio servizio fotografico che ho allegato all’ESPOSTO protocollato presso la Procura della Repubblica del Tribunale penale di Roma, chiedendo di far luce sulla sussistenza di possibili reati quali l’omissione dolosa in atti d’ufficio da parte di chi è preposto al controllo ed abusi in atti d’ufficio a carico di chi ha autorizzato soste sul marciapiede, in totale difformità dal codice stradale, legge di valenza nazionale, che nessuna amministrazione locale ha il potere di poter stravolgere. Riporto alcune delle località dove ho riscontrato le violazioni, con a fianco il numero della sosta corrispondente all’elenco delle rotazioni comunali:
  1. n. 43- P.za Venezia lato Fori Imperiali sulle strisce
  2. n. 3 – P.za Madonna Loreto P.za Venezia sosta a meno di 5 mt intersezione stradale
  3. n. 2 – Foro Traiano
  4. n. 11 – Trinità dei Monti sosta sul nel senso contrario di marcia su strada a senso unico
  5. n. 15 – Scala Santa San Giovanni sosta sul marciapiede
  6. n. 42 – P.za del Colosseo lato ingresso Metropolitana sosta sul marciapiede, in questo caso la sosta illegale è prevista nell’elenco del Dipartimento “sul marciapiede”
  7. n. 18 - P.le Ugo La Malfa danneggiamento alla catena di protezione sosta su ghiaia
  8. Via Giolitti 61 occupazione illegale sede stradale e marciapiede
 
L'ESPOSTO

AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL
TRIBUNALE DI ROMA

OGGETTO: ESPOSTO per omesso applicazione del codice stradale a carico di furgoni bar da parte delle Autorità preposte

Il sottoscritto Massimo INCHES nato in Roma il 17/03/1951, già funzionario della Polizia Municipale di Roma, residente in Roma, domiciliato per il procedimento in via Dire Daua, 11 – 00199 Roma presso Municipio Roma II, consigliere in carica presso il II Municipio, funzionario della Polizia Municipale romana in congedo, ESPONE in proprio e nell’espletamento del proprio mandato, quanto segue:

A seguito di continue segnalazioni ricevute da cittadini, contrariati dalla massiccia presenza di furgoni bar nella nostra Città, su soste non consentite dal codice stradale, contravvenendo anche le normative sulle occupazioni del suolo pubblico, dando l’impressione come di godere di una sorta di impunità, avvalorata da autorizzazioni comunali rilasciate per località non conformi al rispetto di luoghi appartenenti alla tradizione romana ed al codice stradale, creando impedimento e stato di pericolo per il passaggio dei pedoni, lo scrivente consigliere ha accertato personalmente la reale portata di tale fenomeno d’illegalità.
Per la categoria degli operatori appartenenti alle ROTAZIONI, il Dipartimento Attività Economiche di Roma Capitale, ha stilato un elenco di n. 68 soste, dove poter svolgere l’attività di vendita di “bibite e sorbetti”, alcune delle quali sono state verificate personalmente, come da prove fotografiche allegate al presente ESPOSTO. Soste come da elenco allegato:
  1. n. 43- P.za Venezia lato Fori Imperiali sulle strisce
  2. n. 3 – P.za Madonna Loreto P.za Venezia sosta a meno di 5 mt intersezione stradale
  3. n. 2 – Foro Traiano
  4. n. 11 – Trinità dei Monti sosta sul nel senso contrario di marcia su strada a senso unico
  5. n. 15 – Scala Santa San Giovanni sosta sul marciapiede
  6. n. 42 – P.za del Colosseo lato ingresso Metropolitana sosta sul marciapiede, in questo caso la sosta illegale è prevista nell’elenco del Dipartimento “sul marciapiede”
  7. n. 18 - P.le Ugo La Malfa danneggiamento alla catena di protezione
  8. Via Giolitti 61 occupazione illegale sede stradale e marciapiede

In più occasioni il sottoscritto ha segnalato le sopracitate irregolari commesse dagli operatori dei furgoni bar, in contrasto col codice stradale, al Comando I Gruppo Polizia Locale – al Comando generale del Corpo Polizia locale – al vice capo gabinetto del sindaco – al Segretario Generale, in particolare anche in data 29/09/2012, che ha interessato il Segretario generale.
Il Segretario generale di Roma Capitale Dr. Liborio Iudicello in data 3/10/2012 ha richiesto ai vari uffici preposti gli adempimenti di competenza adottati, a seguito dell’esposto dello scrivente.
Desta seria perplessità l’elenco delle soste redatto dal Dipartimento di Roma Capitale, in particolare la n. 42, dove il responsabile comunale intende stravolgere ed autorizzare a violare il codice stradale, legge nazionale dello Stato, che non prevede deroghe all’art. 158.
Fatto ancor più grave è il numero elevato di soste riscontrate sul marciapiede e sugli attraversamenti pedonali, che dovrebbero essere perseguite dagli addetti alla vigilanza urbana, aggravato dalla mancata applicazione delle sanzioni accessorie, quali la rimozione forzata del veicolo.
Si chiede all’Ill.mo Sig. Procuratore di voler accertare i fatti in narrativa rappresentati per eventuali reati emergenti nei confronti di responsabili, in danno della pubblica amministrazione e della comunità, circa le autorizzazioni a soste in difformità del codice stradale e l’eventuale sussistenza di comportamento omissivo commesso da incaricati di pubblico servizio.
Chiede di essere avvertito ai sensi art. 406/ 3° comma c.p.p. ed ai sensi art 408/ 2° comma c.p.p. per eventuale richiesta di archiviazione.
A sensi art. 459 c.p.p. si oppone sin d’ora all’eventuale definizione del procedimento per decreto.

Si allegano alla presente n. 8 documenti, n. 11 fotografie a colori, attestanti la veridicità di quanto riportato dallo scrivente nel presente esposto.

Con Osservanza Massimo Inches
Mail: m.inches@tiscali.it

13 commenti | dì la tua:

Caterpillar ha detto...

Ancor prima di arrivare alla fine del post, sapevo che questa iniziativa era di Inches! Massimo rispetto!

Anonimo ha detto...

Grazie per il tuo (vostro) impegno. Vi sostengo da sempre e se la battaglia legale continuerà sono pronta a dare un mio contributo economico! L'unione fa la forza! RIprendiamoci Roma!!

Emanuele ha detto...

Senza parole, persone cosi ci ridanno la speranza!!
Grazie!!

Anonimo ha detto...

Massimo Inches e Nathalie Naim: le uniche due menti sveglie e schiene dritte di tutto il panorama politico romano.
Costoro meriterebbero la rielezione a furor di popolo ed invece se la devono vedere con la massa informe di inutili ed incapaci aspiranti ai seggi municipali.
Solo due figure del genere in una citta' di 2.5 milioni di abitanti sono un po' pochine per avere una qualche speranza che Roma possa invertire la corsa allo sfascio finale.

Anonimo ha detto...

SIAMO FIERI DI TE!

Massimo Inches ha detto...

Sono sempre dalla parte dei cittadini, mai delle lobby che deturpano la nostra Città. Massimo Inches

Kim ha detto...

Naturalmente siamo in campagna elettorale.

Il partito di Inches è alleato di quello di Alemanno, colpevole di aver consentito ai camion bar di spadroneggiare in tutta Roma.

E allora Inches dovrebbe andare non in tribunale, ma in Campidoglio, a portare le sue proteste.

RALLEGRIAMOCI ALMENO CHE I TEMI DEL DECORO STANNO DIVENTANDO CENTRALI IN CAMPAGNA ELETTORALE.

Anonimo ha detto...

Inches è una goccia di legalità in un mare di pseudo-rappresentanti da dimenticare.
Più Inches, meno rampolli zingari.

Anonimo ha detto...

I.furgon bar hanno.licenze.del.Comune di.Roma.ed.aree.previste da prima.dell' entrata in.vigore.del Cds...è come.dire che siccome un'edicola.è su.un marciapiede allora bisogna.multarla e demolirla.Se faranno leggi.in tal.senso.si.applicheranno...nel.frattempo..???

Anonimo ha detto...

Complimenti...esiste ancora qualcuno che non si piega allo schifo in cui questi zozzoni vorrebbero far precipitare Roma.Sappia Dr. Inches che tutta la parte di romani che ama il decoro e odia i politichetti che se ne fottono delle leggi e contribuiscono al degrado, beh, tutti quei romani sono dalla sua parte e la sostengono.
Dal cuore: continui così.

Anonimo ha detto...

Complimenti a Massimo Inches... sperando che la guerra continui.

Patrizio ha detto...

Bravissimo Inches continui così!

Ma si ricandida col Pdl? Come hanno preso i suoi compagni di partito questa sua battaglia solitaria?

Anonimo ha detto...

sarei tanto curioso di assistere ad un incontro tra Inches e Tredicine.

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