Ve lo ricordate Fabrizio? Quello che viene da Vienna a far passeggiate anti-degrado e al quale qualcuno non credeva?

4 settembre 2011




Ecco alcune foto degli stickers raccolti le ultime due settimane. In una foto ho selezionato un campione.
Credo che inizierò a chiamare via Skype questi numeri per investigare un po' a chi si appoggiano o chi li obbliga a pagare per questo "servizio".
Fabrizio

15 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

grande! Questi almeno si staccano, e sono attaccati per dare da mangiare a qualche famiglia. Quelli che bisognerebbe fustigare con violenza inaudita sono i pischelli annoiati che vanno in giro a spruzzare vernice sui muri come un cane che orina per marcare il territorio..

frustiamoli in una pubblica piazza!!!

Anonimo ha detto...

Nella mia zona, via Roberto Malatesta e dintorni, i traslocatori Giulio e Cornelio (ma anche Loki e altri) hanno imbrattato coi loro adesivi ogni palo, palina, centraline acea, cassonetti, insomma, ogni spazio utile! Ne ho cominciato a staccare alcuni, certo bisognerebbe essere in tanti per ottenere un risultato apprezzabile! Fabrizio, passa anche di qui!

Anonimo ha detto...

secondo me non sono attaccati per dare da mangiare a qualche famiglia. Secondo me qui si parla di racket. Basta girare per roma e notare quanto invasiva sia la presenza degli adesivi. E' il prodotto di un'unica organizzazione, che ovviamente sfrutta qualche disperato rumeno ecc., ma che di base secondo me ricatta i vari serrandisti e traslocatori. Notate che a parte il colore lo stile è praticamante sempre lo stesso. Il meccanismo secondo me è questo: il mafioso si propone al serrandista e gli dice che è in grado a prezzi bassissimi di fargli "pubblicità" in TUTTA Roma. Il serrandista non ha altra scielta che accettare, perchè se non lo facesse il suo business scomparirebbe a favore di quelli che invece hanno "accettato" la "proposta del Mafioso, che è lo stesso che si propone come sponsor a tutti quanti. Quindi alla fine dei giochi chi ci perde sono proprio loro i vari serrandisti e traslocatori, e chiaramente tutti noi che abbiamo la città smerdata in questo modo. I serrandisti ci perdono perchè a fronte di una quota di mercato immutata (la pubblicità è fatta in egual misura a tutti) devono pagare il mafioso. conseguentemente il serrandista/traslocatore è di fatto continuamente sotto ricatto dal mafioso. Ed è questo il momento in cui il costo della pubblicità si trasforma in vero e proprio PIZZO. Se non mi paghi, tu scompari dal mercato.
La soluzione secondo me e su tre vie:
1) denuncia penale contro ignoti alle autorità
2) ripulire il piu' possibile, per questo contattate e aiutare in prima persona i ragazzi di riprendiamoci roma. In modo tale da rompere il sistema.
3) in qualche modo contattare i vari traslocatori/serrandisti devono capire che per loro questo è un gioco a perdere.

Fabrizio

Anonimo ha detto...

Sarà che penso sempre male. Ma a seguito di quanto è accaduto a piazza navona (un tizio con LUCIDITA' e FERMEZZA ha metodicamente preso a martellate una fontana barocca) e della generale mafizzazione di Roma, il fenomeno potrebbe essere interpretato anche come un ricatto al Comune di Roma della serie se vuoi che tutto cio' si fermi devi pagare. Questo chiaramente non esclude ma si sommerebbe al meccanismo che ho ipotizzato nel precedente commento.

Che ne pensate?
Fabrizio

Massimiliano Tonelli ha detto...

Racket senza ombra di dubbio. Lo capisce un neonato. Basta parlare di famiglie, per favore!

Anonimo ha detto...

racket senza ombra di dubbio. ma racket pubblicitario e non certo dicostrizione ai traslocatori costretti a farsi fare pubblicità.
come mai non esiste un fenomeno di adesivi anche per gli idraulici o elettricisti o muratori? lì al massimo spragono un pò di merda cartacea ma molto raramente i soliti adesivi standard che siamo abituati a vedere.
e poi in città esistono una infinità di traslocatori ma il 90% degli adesivi pubblicizzano solo i pochi soliti noti (Pietro, Claudio, Cornelio, Giulio, Vittorio e qualche altro).
che vuol dire questo? che sono pochi quelli che commettono il crimine di vandalizzare la città, ma quei pochi riescono a vandalizzarla di brutto.
sono una ristretta banducola che fa cartello e che sime tte d'accordo per inondare di adesivi ciclicamente la città.
penso che basterebbe mezzo vigile o mezzo ispettore per spazzarli via per sempre, ma qui siamo a Roma e quindi... che ce ne frega a noi??? noi c'avemo 'a pajataaa!!!
nel mondo vivono in posti decenti e degni, mentre noi c'avemo er vino bbonooo!!!

Massimiliano Tonelli ha detto...

Solo traslocatori e serrandari, adesivano.

Anonimo ha detto...

A dire il vero nella mia zona cominciano a vedersi sparuti adesivi anche di idraulici ed elettricisti (ne ho giusto tolto uno stamattina, di un idraulico). Forse è solo l'inizio, ma anche per serrandari e traslocatori è cominciato così.

Livia ha detto...

Dalle parti mie è un po' che stanno lasciando in pace i secchioni: che le multe abbiano funzionato?

Chiara ha detto...

incredbile, sono gli stessi del mio quartiere! cambia il nome ma la grafica é identica, con qualche piccola variante. chi c'é dietro questo raket? è evidente che vengono stampati nello stesso posto, ma i carabinieri gli occhi ce li hanno? oggi ho fatto un'altra piccola strage di stickers e ho staccato anche alcuni cartelli "vendesi", ricevendo qualche commento di approvazione. nessuno però che si voglia sporcare le mani, che popolo di vigliacchi!
PS io NON sono romana...

Anonimo ha detto...

Ho fatto il San Tommaso ed ora mi ricredo, detto questo c'e' un altro modo per togliere a questi signori traslocatori la voglia di imbrattare la citta', vogliono essere chiamati ? Chiamiamoli...(non so se mi spiego...) e chiamiamoli in tanti e spesso !

Andrea Rossi

Fabrizio Vienna ha detto...

Io li ho chiamati con skype da Vienna.

Sono tutti stranieri, anche se i nomi sugli adesivi ovviamente sono italianissimi.

Invece di vomitargli addosso i miei insulti (è stato difficile trattenersi), ho pacatamente spiegato che abitavo in zona e avevo letto i loro adesivi, e ho chiesto se li avevano attaccati loro. Hanno tutti risposto di si.

Con un paio di loro sono riuscito ad avere una conversazione direi normale, e ho cercato di capire il sistema.

Tutti lavorano per la "ditta" come la chiamano loro, ma nessuno ha voluto dirmi il nome.

Se ci fate caso gli adesivi sono sostanzialmente simili. Stessa fattura e consistenza al tatto.

Uno di questi mi è sembrato spaventato per due motivi, uno perchè mi ha detto che i vigili gli hanno fatto la multa. (a Lui e non la "ditta") che rimane nel buio. E che cito, testualmente "adesso il comune ha detto che non si puo' fare e che quindi ABBIAMO smesso". Secondo perchè insistevo nel sapere il nome della "ditta", minacciando di denunciare lui. Lui mi ha risposto che giura che ha rimosso i suoi adesivi etcc.

Mi ha confermato che le stesse persone che attaccano gli adesivi sono le stesse persone titolari del numero di cellulare. E che chi riceve la telefonata becca il lavoro. Bada bene pero', tutti lavorano per la famigerata "ditta". Che, mia interpretazione, tradotto vuol dire che se vuoi lavorare nei traslochi, serrande ecc. a Roma devi pagare il pizzo alla "ditta", e se ti fai pubblicita' senza pagare il pizzo sono cavoli tuoi.

Non scrivo i nomi di quelli che ho contattato, per evitare ritorsione da parte della "ditta".

Risultato del meccanismo. I soliti disperati che l'Italia attrae dagli altri paesi sono gli attacchini, la ditta è la criminalita' organizzata che li sfrutta. Sti deficenti di attacchini devono pagare il pizzo per farsi pubblicita' facendosi concorrenza tra di loro. Il mafioso sta una favola (perche' becca il pizzo), gli attacchini stanno abbastanza da schifo (ma quanti cavolo di traslochi ci saranno mai in una citta' de poveracci come roma) perchè se fanno una concorrenza violenta tra di loro (e da questo che secondo me nasce l'invasione di questi adesivi) + pizzo, e per tuti noi una citta' ancora piu' imbrattata di prima.

Ho concluso la mia telefonata con tutti dicendo che ero di un fantomatico comitato marconi e che avrei denunciato se avessi trovato nuovi adesivi.

Le cose da fare sono due: 1 STACCARE senza pietà. 2. fare un esposto alla magistratura affinchè decida di indagare su questa "dita" che ha i connotati di criminalita’ organizzata.

Concludo dicendo che sono in aumento nello stesso modo, adesivi di idraulici, serrandari. (soprattutto di questi ne ho rimossi una caterva, tutti chiaramente attaccati sui muri laterali dei negozi (anche 10 11 per serranda)

Massimiliano Tonelli ha detto...

Abbiamo un PM a Vienna.

Dunque, semplificando, il sistema è questo: esiste una grossa società, illegale al 100%, probabilmente fiscalmente fantasma, che ha a disposizione l'attrezzatura, i mezzi, i furgoni, la manodopera più o meno specializzata. Questa società non fa nulla per attrarre i propri clienti, ma utilizza come intermediatori dei disperati a cui è demandato il compito di riempire la città di adesivi con il LORO numero di cellulare. Quando arriva la telefonata loro prendono la "comanda", segnano la via, avvertono la ditta che parte, fa il lavoro e riconosce una piccola percentuale al procacciatore.

Ergo? Ergo chiamarli dando loro appuntamenti nelle strade più remote della città. E poi naturalmente non farsi trovare.

Fabrizio Vienna ha detto...

Sembra, anche se quello che questo tizio mi ha detto è che lui faceva (o almeno prendeva parte, questo non lo so) al trasloco.

Cmq il concetto non cambia di molto.

Penso che sia proprio una buona Idea farli tante telefonate per traslochi inesistenti, dandogli appuntamenti fasulli. O magari con la polizia che gli aspetta.

A breve torno e vedro' se la zona che ho bonificato è rimasta tale a distanza di un mese. Potrebbe essere il segale che hanno smesso.

Anonimo ha detto...

Telefonate ! Telefonate ! Telefonate !

Vogliono essere chiamati ! Facciamolo !

Si potrebbe "pubblicizzare" una ditta al giorno che ne dite ?

Andrea Rossi

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