Aperte le Comunarie finali del Cinque Stelle. Votate Enrico Stefàno (ma tanto non cambierà nulla)

23 febbraio 2016

Avete ancora qualche ora per votare Enrico Stefàno alle Comunarie del Movimento 5 Stelle. Oggi sono state aperte le votazioni e tutti gli scritti al partito di Grillo possono votare fino alle ore 19. Tra i 5 candidati in lizza, come abbiamo spiegato più volte, siamo convinto che Stefàno più di altri possa interpretare la necessità di alcuni cambiamenti radicali in questa città su questioni che si sono incancrenite a tal punto da essere considerate assolutamente normali e ineluttabili da quasi tutti, compresi probabilmente molti degli altri candidati pentastellati.

D'altronde Stefàno parte avvantaggiato, dal nostro personalissimo punto di vista, per essersi occupato durante gli ultimi due anni delle faccende più cruciali che attanagliano la città stringendola in una morsa mortale: il commercio (inteso in senso lato, dalle bancarelle ai cartelloni passando per i tavolini dei ristoranti) e la mobilità. Questi sono i temi per antonomasia. Tutto deriva da questo. Tutto parte da questo. 

Per lui dunque, in caso di non vittoria, si auspica un assessorato molto ma molto potente, modulato su questi temi. D'altro canto la vittoria finale del M5S non è solo probabile, ma a questo punto - vista la campagna elettorale fin'ora rivoltante degli altri partiti e visto lo storico degli altri partiti - addirittura auspicabile. Con ogni probabilità di qui in avanti tiferemo Cinque Stelle, vi avvisiamo. Lo faremo ammenoché il candidato sindaco che scaturirà stasera non inizierà a dire cacchiate indifendibili. Ma in caso contrario chiederemo a chi ci dà retta di proporre a questo giro un cambiamento il più radicale, sebbene rischioso, possibile.

Stefàno è stato forse l'unico consigliere comunale che nella scorsa consiliatura ha fatto quello che dovrebbero fare tutti i consiglieri eletti e gli assessori: prendere l'aereo, andare all'estero, capire come a una, due o al massimo tre ore di volo da qui hanno risolto gli stessi nostri problemi. Lo ha fatto con lucidità e continuità ricavandone un'idea di amministrazione sana. I problemi di Roma, infatti, sono unici. Ma non sono inediti. Sono unici perché esistono ormai soltanto a Roma. Non sono inediti perché sono problemi che tutte le altre grandi metropoli occidentali hanno avuto con la differenza che loro li hanno risolti. Talvolta anche da decenni.

Detto ciò stiamo dicendo che con un sindaco di rottura come Stefàno (o con qualsiasi altro sindaco del Cinque Stelle) possa cambiare davvero le cose? Purtroppo no. Fino ad un certo punto forse, ma il grosso del degrado, dell'illegalità, della violenza, della prepotenza non è intaccabile. Non lo è perché si vuole che resti così, lo si vuole a livello nazionale. 
Ci conferma questa visione apocalittica che ci siamo fatti una notizia di oggi: la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza, pubblicata qualche giorno fa, che limita ulteriormente l'attività degli "ausiliari della sosta", tra le figure più odiate non solo dai cittadini che li considerano delle sanguisughe (quando invece basterebbe posteggiare l'auto in maniera civile), ma a quanto pare anche dai giudici. La sentenza parte da una multa affibbiata a Torino (dopo che il Comune aveva deliberato che i vigilini potevano multare anche nelle aree circostanti le strisce blu) ad un'auto parcheggiata sul marciapiede. Dopo tutti i gradi di giudizio la Cassazione ci ha spiegato che quel vigilino, sebbene autorizzato dal Comune di Torino con tanto di delibera, non poteva sanzionare quella vettura. L'attività di pianificazione strategica dell'amministrazione torinese è stata annullata e la sentenza vale per tutto il territorio nazionale: i comuni non possono inasprire la lotta contro la sosta selvaggia (per farlo dovrebbero assumere più Vigili ufficiali, cosa resa impossibile da patti di stabilità e altro). Dunque anche se ci fosse Batman a fare il sindaco, si troverebbe ad operare in uno stato in cui sanzionare chi parcheggia sul marciapiede è impossibile per legge. Dice: ma la Cassazione semplicemente applica la legge esistente, che semmai andrebbe adeguata. Verissimo, ma la legge (si chiama Codice della Strada ed è una legge dello stato) dice anche qualcosa su chi sosta sul marciapiede e questo qualcosa andrebbe applicato tanto quanto vanno applicati i limiti dei vigilini. Tra l'altro questo qualcosa è stato recentemente depauperato con ignobili sconti per chi paga per tempo, incoraggiando così la sosta selvaggia che è una delle ipoteche che impediscono ad un amministratore di fare regolarmente e con successo il proprio lavoro, specie a Roma.

Il prossimo sindaco non potrà agire, non potrà impattare, non potrà incidere, non potrà intaccare realmente la situazione. Deve grosso modo, salvo dettagli, restare tutto così. Per legge. 

39 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Credo ci siano cento e uno motivi per dubitare fortissimamente che questo sia un buon futuro Sindaco.
Primo, perché la figura del Sindaco, oggi, per una grande città, deve coincidere con quella di vertice di un'Amministrazione che funziona.
Quella di Roma è un disastro totale, e il futuro Sindaco dovrà anzitutto ricostruirla. Stefano non ha la minima esperienza di alta amministrazione, e verrà sostanzialmente ignorato dalla sua stessa Amministrazione. Ovviamente farà proclami, atti eclatanti ecc. ecc., ma finché non imparerà ad incidere sui meccanismi amministrativi, sarà solo presa in giro. Servirebbero anni ad un totale inesperto per venire a capo di questo genere di problemi.
Secondo, perché il futuro Sindaco deve essere a capo di una squadra altamente preparata, con veri supertecnici capaci di prendere in mano la governance di settori complicatissimi, come il trasporto o il commercio. Che leadership potrebbe mai esercitare uno come lui su dei veri ed esperti tecnici di profilo internazionale? Morale, sarà costretto a circondarsi di figure che a lui devono tutto, oppure di pseudo-esperti, di medio o basso livello, sebbene "attivisti".
Terzo, Roma ha bisogno di una scossa anche culturale, ovvero di una forte impronta modernizzatrice rispetto alla piaga del pauperismo e della "misericordia" che pervade ogni scelta, relegando efficienza, profitto e modernità ai margini. Quale è l'impronta culturale, o piolitico-culturale di Stefano?
Quarto, ma basterebbe solo quello, Stefano sarà totalmente, anzi TOTALMENTE nelle mani di Grillo e Casaleggio. Non ha alcuna base di consenso personale; non ha leadership morale né autonomia in termini di risorse, né tantomeno è a capo di una SUA squadra, competente e coesa.
Dipenderà in toto da quello che decideranno i padroni del M5S.

Anonimo ha detto...

Appunto, un eventuale sindaco pentastellato avrebbe contro le leggi dello stato che sono scritte ad hoc per i farabutti.
Finchè ci sarà un governo del PD a palazzo Chigi, sarà impossibile civilizzare la putrida pozzanghera che è Roma.

Anonimo ha detto...


In effetti il M5S è piramidale e Grillo ed il 'guru' Casaloggia potrebbero di fatto governare Roma. Brrrr!

Meglio Marino, molto meglio!

Anonimo ha detto...


Sono d'accordo con quasi tutto, aggiungo alle considerazioni finali anche il fatto che il PD ha recentemente abolito il reato di guida senza patente, in sostanza a chi guida senza patente verrà fatta solo una multa, avete capito cosa significa ? Che d'ora in poi i rom ed i clandestini nullatenenti (o fintamente nullatenenti) non avranno piu' nulla da temere, questo è il PD e questa è l' Italia.

Concordo anche sulla simpatia verso il Movimento 5 stelle anche se a dire il vero credo che questa città abbia urgentemente bisogno di un sindaco di destra ma di quella destra dura, pura ed onesta che oggi forse non c'e' piu'.

La priorità è comunque non votare mai più per il PD e cioè per il partito che piu' di tutti ha ridotto Roma in questo schifo.

Andrea

antonio ha detto...

Se questo blog fosse, almeno un poco, di informazione politica invece che solo (sacrosanta) denuncia, si sarebbe affrontato in modo chiaro il nodo del DEBITO di ROMA.

Cosa c'entra questo con il tema?

Chiaro, i partiti nazionali, possono, in qualsiasi momento, far rientrare dalla finestra il debito di ROMA che ad oggi viene amministrato in modo "STRAORDINARIO".

Se così fosse, qualsiasi sindaco sarebbe impossibilitato a lavorare, semplicemente perchè occorrerebbe portare subito i libri in tribunale.

In altri termini, questa è una bomba telecomandata.



Anonimo ha detto...

Scusate ma quanto può essere scimmia la scimmia Leone Del Bello?

Cerchiamo di fare un ragionamento adatto anche alla scimmia Leone Del Bello. Cara scimmia Leone (ma che caz? uno zoo?) quando andavi a scuola da piccolo, ti interrogavano e non sapevi un cazzo, poi interrogavano il bambino più ignorante, meno studioso, più stupido di te e LUI RISPONDEVA, tu ti sentivi una merda perché ti aveva superato anche l'ultimo degli ultimi, oppure ti giustificavi dicendo "eh ma lui non studia mai"?

Il fatto che fosse più stupido E SAPESSE PIU COSE DI TE doveva essere preoccupante giusto?

Ora, fai uno sforzo eroico e cerca di traslare la situazione. Quando ti fanno vedere una città di un Paese che sta MOLTO PEGGIO del tuo, dove c'è povertà, miseria, delinquenza ecc. E quella città E PIU DECOROSA DELLA FOGNA IN CUI ABITI TU come ti senti? Pensi che ci sia da cambiare qualcosa o dici robe tipo "eh ma li sce sta a delinguenza ahò!" e posti foto di posti degradati di quella città?

Ecco:

Leone Del Bello http://www.elchaco.info/.../2014/09/VILLAS-MISERIAS.jpg
Leone Del Bello ai frequentatori di questa pagina bastano due ciclabili, i paletti per non far parcheggiare le macchine, ed è subito Oslo

Leone, ma quanto è sbagliato il tuo nome? Quanto sei scimmia? Perché non capisci che non è una gara a chi sta peggio, ma una opportunità per vedere che anche dove stanno peggio si riesce a fare qualcosa che nella tua città mafiosa non si può fare?

Quanto sei stupido, Leone?

Anonimo ha detto...

Ma l'avete guardato bene?
Questo i burocrati se lo magnano a colazione.
Facciamo ridere se si vuole affidare una città come Roma all'ennesimo ragazzino.

Anonimo ha detto...

Stasera se brinda al linciaggio de Marino
schiumante, sciampagna e tanto vino
doppo ddù anni d’astinenza
ritornamo come ‘na pestilenza
e riprennemo la nostra attività
magnà, rubbà e tanto imbrojà.

E sicuro er cecato nero ce sarà
e te pare ch’anche er ’su Compagno nun verrà ?
E tutti li preti grassi nun mancheranno
a fà compagnia alla nipote d’AleDanno
loro nostri prossimi Sindechi saranno
insieme ar palazzinaro piacione
che l’agro se spolperà in un sol boccone.

Previsti pure giornalisti de rango
de quella Repubblica der Fango
creatori de Bufale sempre bbone
pè ‘nfonocchià er popolo cojone.
E ricominceremo Cartelloni a piantà
che tutta la dovemo a da coprì ‘sta città
ncarogniti dar digiuno nun potemo più aspettà.

E nun mancheranno pizzette e tartine
che ce portano l’amichi 13ine
mentre pe’ li mejo manicaretti
aspettamo l’oste dai ricordi provetti
che li scontrini antichi arivede perfetti.

E ‘na puntata faremo puro ar mare
p’aricoprì de cemento quelle sabbie amare
ma in metropolitana nun faremo er viaggio
dovessero continuà er boicottaggio
tutti quei nostri parenti
fatti diventà dirigenti
ma pur sempre incompetenti.

Ogni BUFALA nun è stata vana
Tutti alla bisca de la Magliana!

Anonimo ha detto...

Complottisti! Taverna docet.

Anonimo ha detto...

piuttosto voto marino

Anonimo ha detto...

Non sono iscritto al sito di Grillo, per cui non mi interessa sapere chi votare. In ogni caso vorrei conoscere le proposte dei candidati.

Anonimo ha detto...

RIDATECI MARINO, ma cosa pensate che possa migliorare a Roma con un sindaco ed una giunta di un partito-setta di buffoni come il M5S sottomessi agli ordini e alle volontà del gran Guru Casaleggio e della sua Casaleggio & Associati e dei loro ideali (No Metro C, no sviluppo altre metropolitane, mobilità ecosostenibile solamente basata su trasporto di superficie, salvaguardia del territorio senza nessuna modernizzazione, no questo no quello, ecc.)

Anonimo ha detto...

l' anno scorso ho rotto la gomma della macchina su una buca. ho seguito tutta la procedura: verbale di incidente stradale, domanda all' ufficio tecnico del municipio, risposta della ditta che ha in manutenzione la strada, via portuense , che è stata negativa; ho attivato la procedura all' ufficio di conciliazione del comune di roma, che dopo 4 mesi mi risponde tramite l' avvocato del comune di roma dicendo che la mia istanza è respinta in quanto non ho testimoni e il verbale di incidente è stato fatto il giorno dopo. ora non sapevo che quando vado in macchina mi debbo portare almeno due persone che mi fanno da testimoni per qualunque evenienza, e neanche conta la constatazione fatta dalla polizia locale che ha verificato la buca sulla strada e fatto intervenire la ditta per ripararla. ho già attivato il mio legale per denunciare il tutto al giudice di pace, come è già avvenuto alcuni anni fa, sempre per una buca, e dopo due anni il giudice di pace ha condannato il comune di roma a rifondermi il danno e a pagare le spese legali; la cifra iniziale è lievitata 5 volte tra onorari e spese che il comune ha pagato, mentre se pagava subito risparmiava almeno 5 volte.
pensavo che dopo tanti anni le cose sarebbero cambiate ma invece vedo che non è cambiato nulla.
durante l' udienza davanti al giudice di pace, l' avvocato della controparte diceva che loro hanno centinaia di cause di incidenti per buche sulla strada, e non possono pagare tutti, pagano soltanto coloro che vanno in giudizio.

Anonimo ha detto...

veramente s'era capito da tempo che questo sito s'era affiliato a peppe grillo per cui l'avviso è del tutto inutile.
manca ancora però un motivo di merito perchè il candidato mss viene considerato il migliore.
Va bene che il pd è caccapupù però un focus sui programmi sulle idee sulla squadra lo dovete fare per motivare la vostra scelta.
E' già pronta invece la scusa per il probabile insuccesso, è colpa del governo nazionale (leggasi Renzi) se a roma non cambierà nulla neppure coi grullini. peccato che invece a milano firenze bologna torino bari napoli palermo le cose funzionino....ah già sono in un'altra nazione

Anonimo ha detto...

Ti confermo che ho votato Stefàno...ora quali candidati dobbiiamo votare ? Marino ? ammesso superi i due processi ?

Anonimo ha detto...


Io sono 10 anni che non voto. Non mi va di essere preso per il culo, voi?
Sono convinto che tutti i candidati siano comunque espressioni dei vertici palesi ed occulti della vita pubblica.

Direi che un bell'astensionismo di massa sarebbe un segnale forte e chiaro di nausea!

Ciao

Anonimo ha detto...

bisogna andare a votare. se votano 10 persone il politico corrotto si compra 5 voti poi dice che lui ha il 50 per cento dei consensi e bisogna scendere a patti. ma se votano 100 persone il politico corrotto sempre 5 voti compra, ma non ha più il 50 ma il 5 per cento dei consensi e nessuno se lo fila.

Anonimo ha detto...

Ha vinto Virginia Raggi. Stefano sarà un ottimo assessore.

Anonimo ha detto...

"Se lo magnano"? E meno male.
Gli unici che "non se magnano" sono quelli che fanno da testa di ponte per le mazzette.
Vogliamo cominciare a votarle le persone oneste? O dobbiamo continuare a eleggere quelli che con mafiosi e mazzettari ci vanno a pranzo e a cena?
L'importante è distruggere il pd, poi che vinca una buona destra (Rampelli o Storace, certo né bertolaso né tanto meno marchettini) o un 5 stelle che non sia cascame del pd, è comunque una vittoria.
Però, ci sarà da combattere tutti insieme contro la gioiosa macchina da guerra mafiosa della sinistra, per cui in questa prima fase fossi nei 5 stelle, manderei avanti il finanziere, che mi sembra più corazzato.

Anonimo ha detto...

L'importante non è vincere pur che sia, l'importante è eventualmente vincere con voti veri e ideali veri.
Con la convinzione è la buona fede si resiste alle forze avverse, e sulla lunga si sconfiggono.
Perché secondo me voi non capite che il sistema mazzettaro non è episodico, è la natura stessa dell'amministrazione romana.
Fonda tutti gli abusi di gran parte der cosiddetto bobbolo.
Che di fronte a una persona onesta veramente, no a un coglione colluso come marino, scatenerà la propaganda dell'inferno per conto dei cosiddetti padroni, con cui è sceso a patti.

Anonimo ha detto...

L'anno scorso ho assistito alla trattativa per una mazzetta in un bar al Teatro di Marcello. Discussione al telefono. sembrava che il proprietario dovesse fare dei lavori, o comunque chiedere dei permessi, e col sorriso sulle labbra spiegava al telefono i termini del pagamento a un funzionario comunale. Forse per condonare un abuso, forse per accelerare la pratica, forse solo per lo sviluppo ordinario del procedimento.
La cosa incredibile era vedere come il tale parlasse serenamente della faccenda, davanti a tutti gli avventori.
Per dire, se nemmeno si tratta di queste faccende con un minimo di discrezione, quanto debba venire considerato ordinario il sistema del pizzo amministrativo.

Anonimo ha detto...


Torno a dire che l'astensionismo di massa è l'unica via rimasta per esprimere il dissenso. Quello vero e profondo, non quello di superficie, per quest'ultimo va benissimo votare Stefàno.

Anonimo ha detto...

Altro caso, una caffetteria storica di Via di San Marcello: un localino piccolo piccolo, delizioso, e vincolato.
Adesso è diventata una gastronomia: rimosso il soppalco, rimosso l'arredo storico, variata la destinazione d'uso, stravolta completamente la sala, luci al neon.
Sarà legale? Forse.
Ma mi sembra più facile che oliando un po' gli uffici competenti, gli inamovibili vincoli siano diventati un po' meno inamovibili.
E casi così a Roma ce ne stanno ogni mezzo metro, basta aprire occhi e orecchie.
Non parliamo poi della cronaca giudiziaria, che è un continuo colpo di scena (comprate Repubblica di oggi e godete :-)).
Quindi il futuro sindaco speriamo onesto non dovrà mica solo parare i colpi del palazzinaro calabresoforo, no, dovrà parare i colpi di migliaia di abusivi e di micro e macro tangentisti.

Anonimo ha detto...

Last but non least, dietro l'apertura di un negozio o di un mutuo c'è una banca.
La banca che ti concede soldi non è un organo neutrale. E' un arbitrio fatto istituto.
L'unica funzione delle banche è il riciclaggio, quindi ottenere credito di qualunque tipo da una banca (anche in forma di lavoro) vuol dire entrare in un preciso circuito, che tutti conosciamo.
Ora, chi è che apre un negozio senza un prestito?
Ecco.
Forse è meno vincolante un prestito coi casalesi, o comunque ne è una subordinata.
Per cui un finanziere potrà destreggiarsi meglio anche con i risvolti difensivi giudiziari di evnetuali levate di scudi di fronte al riordino della legalità.

Anonimo ha detto...

Per farvi capire di che si sta parlando - ma mi sa che l'abbiamo capito più o meno tutti - pare che il riciclaggio passi anche attraverso depositi bancari da parte dei sacerdoti, che travasano in banca introiti attraverso causali fittizie, di solito con connotazione solidale, affinché non si indaghi sull'origine del denaro.
Ecco perché alla chiesa, corrotta com'è, è necessario il rapporto con i "bisognosi": per la legittimazione di grandi flussi di denaro, giustificati come offerte.
Quindi, figurati, se arriva un sindaco onesto e sganciato dalla mafia bancaria, ci sarà pure la rivolta dei parroci onlus-dipendenti.
Ballottaggio ideale?
Rampelli - Finanziere a 5 stelle.
Una diarchia o un triumvirato con Storace, e stiamo in una botte di ferro.

Anonimo ha detto...

Il bonifico della curia è puntuale come ogni mese: «Novecentoventidue euro e cinque centesimi per conto dell’istituto per il sostentamento del clero».
Sulle entrate del sacerdote finito al centro della trasmissione di RaiTre Pane quotidiano, a marzo 2015 compare anche un’altra voce per «la celebrazione di messe» di ulteriori «111,55 euro».
ALTRO CHE CHIESA POVERA. Insomma, leggendo la colonna di destra dell’estratto il messaggio francescano di papa Bergoglio di «una Chiesa povera per i poveri» sembra essere fedele.
Qualche perplessità sorge scorgendo l’altra colonna, quella di sinistra, quella delle uscite che non corrisponderebbero a una vita parca di sacrestia.
Nell’arco di 30 giorni, infatti, c’è una bella uscita di «50 mila euro per sottoscrizione di titoli e fondi comuni» a cui se ne aggiunge un’altra di «20 mila euro per acquisto titoli».
Non solo. Qualche giorno prima dell’accredito dello stipendio entrano prima «50.683,98 euro per vendita di titoli» e dopo altri «29.967,03» sempre per «vendita di titoli».
BONIFICI SU CONTI ESTERI. Una vita finanziaria intensa, quella del sacerdote, che può permettersi anche un bonifico su conto estero, probabilmente in seno allo Ior, di «963,66 euro di regalo di compleanno per un amico». Il tutto, sempre con i suoi poco più di 900 euro di stipendio.



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La prima cosa che salta agli occhi è la ricchezza che anche il singolo prete di periferia (non è un caso isolato, ho le prove) possiede. Da dove provengono quei soldi? Forse esiste un “commercio” delle donazioni dei fedeli, che non transitano sui conti delle diocesi e delle parrocchie (che ricordiamo hanno una partita Iva) e invece finiscono “miracolosamente” sui conti personali dei singoli esponenti del clero?
O forse su quei conti correnti “personali” transita l’evasione fiscale delle (talvolta) potenti e ricche famiglie degli stessi, in maniera tale da sfuggire ai controlli?
PRATICHE SOSPETTE. Ciò che vi ho raccontato è una pratica “sospetta” che per diversi rappresentanti del clero si ripete tutti i mesi. Ma quante operazioni simili vengono segnalate ai fini della legge antiriciclaggio? Praticamente nessuna, per la banca sarebbe un autogol, una “remissione” di denaro.
La mancata trasmissione agli organi preposti di operazioni dubbie riconducibili al mondo ecclesiastico ha radici profonde.
Anni fa, quando ero capo area della provincia di Napoli, alla nostra banca, a seguito della fusione con un altro istituto di credito da sempre vicino al Vaticano, venne imposto che la gestione dei patrimoni delle arcidiocesi e dei principali esponenti del clero campano fosse affidata a un nominativo indicato dalla stessa curia partenopeadella fusione con un altro istituto di credito da sempre vicino al Vaticano, venne imposto che la gestione dei patrimoni delle arcidiocesi e dei principali esponenti del clero campano fosse affidata a un nominativo indicato dalla stessa curia partenopea. Insomma, si erano scelti il referente interno, il proprio personal banker.


Anonimo ha detto...

Se io fossi un mafioso, sai quante donazioni co zi prete!

Anonimo ha detto...

Quei conti corrente a sei cifre non giustificabili con l'8 per mille

Se ci fossimo rifiutati, dicevano dall’alto, «avremmo perso clienti d’oro, le relative masse amministrate» e di conseguenza «avremmo rinunciato a benefit e premi».
C’era un solo dipendente (tra l’altro diacono) che era 'intimo' degli alti esponenti della curia e poteva interfacciarsi con il vescovo e io ero il suo capo: un vero paradosso perché rispetto a lui, in questo ambito, contavo poco o nulla.
Ho visto conti corrente dell’arcidiocesi a sei cifre non giustificabili con le donazioni dell’8 per mille.
SACERDOTI O TRADER FINANZIARI? Ho visto bonifici di 300 mila euro eseguiti su conti di preti di provincia, che puntualmente non segnalavamo agli organi competenti all’antiriciclaggio.
Alcuni di loro andavano e venivano in banca anche due, tre volte al giorno. Ho visto certi sacerdoti che facevano vero e proprio trading finanziario: entrate di grosse somme, sottoscrizioni di titoli e fondi, vendite che fruttavano altri soldi.
E lo stesso succede ancora oggi.
Se un’operazione simile la facesse il titolare di un’autofficina, ad esempio, dopo tre ore avrebbe gli elicotteri sopra casa con i mitragliatori puntati. In questo caso, invece, nessun controllo: alle banche conviene tacere e incassare.
LA NOTA DOLENTE DELL'ANTIRICICLAGGIO. L’antiriciclaggio, è inutile negarlo, rappresenta una nota dolente per gli istituti di credito.
La legge in materia è stata promulgata per limitare la circolazione di contanti provenienti da attività illecite. In primis si pensava a quelle riconducibili alle organizzazioni di stampo mafioso ma dopo il concetto di «illecito» si è allargato e ha compreso anche l’evasione fiscale.
Adesso, dunque, c’è l’obbligo da parte delle banche di effettuare segnalazioni all’Ufficio Italiano Finanziario (Uif), organismo della guardia di finanza, per tutte le operazioni sospette.
Per fare chiarezza è meglio spiegare in parole semplicissime cosa significhi «operazione sospetta».
LE SEGNALAZIONI? SOLO SE CONVIENE. Mettiamo che io abbia una pizzeria e secondo gli studi di settore debba incassare una media di 500 euro al giorno. Mettiamo anche che io quei soldi li depositi quotidianamente sul mio conto corrente.
La volta che dovessi fare un versamento di 3 mila euro, l’operatore dovrebbe subito insospettirsi. Questi è tenuto, infatti, a chiedermi da dove provenga quel denaro e se io gli rispondessi, ricevute alla mano, che la sera prima ho organizzato una festa con tantissimi coperti, potrebbe anche darsi che la cosa si risolva subito, ma se la scusa dovesse risultare poco convincente il funzionario avrebbe tutto il diritto di far partire la segnalazione, anzi, ne avrebbe l’obbligo altrimenti potrebbe incappare in sanzioni penali.
Il problema di fondo - lo si deduce dalle storie appena raccontate - è che le banche hanno tutto il vantaggio di segnalare per lo più i clienti meno “vantaggiosi”, quelli con meno giro di denaro: in sostanza la stragrande maggioranza delle persone e delle famiglie e non chi realmente stia commettendo un illecito.

Anonimo ha detto...

Eh, papito Bergoglio, mh, la chiesa col vezzo pauperista che invoca immigrati a più non posso, non ci convince mica, no no.

Anonimo ha detto...

Infine, che queste elezioni siano il linciaggio definitivo del pd-sel, e delle loro banche di *****: e a quel punto, comunque vada, andrà bene.

Anonimo ha detto...

Anvedi Franco Carsi che scrive alle 7:42 pm.

Simone Zangrilli ha detto...

Roma fa schifo, spesso sono d'accordo con voi ma come fai a mettere una citta' complessa come Roma a uno nato nel 1987 dai...

Anonimo ha detto...

A 30 anni Jim Morrison, Alessandro Magno, Laforgue erano morti.
A 18 anni si è maggiorenni, a 12 si è fertili, forse è il caso di liberarsi dell'ideologia tutta italiana de quanto sei bello cocco de nonna fino a 50 anni.
Il sindaco è un cardine decisionale, è chiaro che non deve essere un tecnico di multiple competenze, ma un uomo onesto con una squadra affidabile.
D'altronde che competenze aveva marino? Roma non ha bisogno di un trapianto di pancreas. E che competenze avevano rutelli o veltroni? E renzi, tuttora, che competenze ha? E soprattutto, ma queste squadre oxfordiane e avveniristiche, ma quando mai?
I 5 stelle avevano dei candidati militari meravigliosi, "ho sempre cercato una chiesa in cui credere, una patria per cui combattere...", bello.

Anonimo ha detto...

NELL'INCHIESTA VITRUVIO SI INDAGA SULL'ANOMALA OPERAZIONE CON CUI IL COMUNE HA CONCESSO LICENZE DI COSTRUZIONE A BONIFACI, IN CAMBIO DELL'IMPEGNO A COSTRUIRE LA SEDE DEL XX MUNICIPIO E ALTRI ONERI CONCESSORI.
ALLA FINE DELLA FIERA NON SOLO BONIFACI HA OTTENUTO I PERMESSI, MA INVECE DI COSTRUIRE LA SEDE PER IL XX MUNICIPIO, LA SEDE GLIELA (CE LA) HA AFFITTATA PER UN MILIONE DI EURO ALL'ANNO.
EGREGIO BONIFACI, NON SI SCOMODI, IN CAMBIO DELLA CONCESSIONE VORREMMO SOLO UN CALCIO NEL CULO, GRAZIE.

NB SI TRATTA DELLA STESSA PRASSI TANGENTARA CHE SOTTENDE LE SVENDITE IMMOBILIARI DI CUI BENEFICIANO LE GRANDI BANCHE, QUELLE CHE POI RIAFFITTANO LE SEDI ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, CHE GLIELE HA DATE IN SALDO.

Anonimo ha detto...

Caro, caro Luigi Mascheroni, ma che ti credi, che il Capitano Di Caprio non ci abbia visto lunghissimo a proposito di certi petulanti alfieri del politically correct?


Anonimo ha detto...

Finora i sindaci hanno delegato ogni iniziativa "tecnica" alle ditte in appalto che, non essendo degli assessorati, intascati i soldi scordati gli amici.
Compiuto (o incompiuto) malamente il lavoro in appalto, non esiste alcun altro esercizio politico su Roma, come connettivo tra una regalia agli imprenditori e l'altra.
Ecco perché è tutto in disfacimento: come politica viene intesa solo l'azione di lottizzare Roma e di distribuire soldi pubblici.
Non può andare peggio di così.
Con un buon sindaco diminuiranno i lavori in appalto fino a sparire, e le buone ditte puglio-abruzzo-campano-calabro-siculo-ciocio -sarde se ne torneranno serenamente a incendiare macchine nei rispettivi comuni del mezzogiorno, con tutto il codazzo di carmele e di ciri.

Anonimo ha detto...

"uniti si vince" va bene per chi cerca una poltrona.
A un cittadino che a vincere le elezioni sia una varia umanità che si mette pretestuosamente sotto una bandiera politica, nulla gliene cale. Mica "vince" lui, effetto uefa.
PS
Nell'indagine del PM Amelio, piena di incredibili risvolti (eur, Telecom, ecc. ecc.), è sotto esame il cambio di destinazione della Zecca di piazza Verdi.
Del tutto irregolare, come ebbero a osservare molte persone in buona fede su questo blog, contro i grugniti di molte persone in mala fede.
PPS
a milano firenze bologna torino bari napoli palermo le cose funzionano? Ma che ve fumate nei circoli del pd? Non sarai di vetta?

Anonimo ha detto...

1* non e' un voto ma un sondaggio... 2* ha vinto la raggi... cosa ti aspetti da un partito di segaioli da tastiera?---

Anonimo ha detto...

A Roma non basta uno onesto o uno che abbia le competenze per non farsi mettere in mezzo come è successo a Marino o uno molto motivato. No. Serve uno che sappia estirpare totalmente alla radice il problema ovvero far capire hai romani che le regole, l'onestà, le righine attorno ai parcheggi, gli scontrini e il far carriera per meriti e non per spinte non sono pastoie; non sono nemici; non sono vessazioni di stato ma sono garanzie per loro stessi.
Che in fondo le strade han le buche perché troppi prendono la macchina senza averne bisogno e non solo perché l'asfalto è di merda.
Che infondo se certe cose non vengono sistemate è perché non tutti pagano le tasse e non solo perché c'è il politico di turno che ruba.
Che infondo i mezzi pubblici fanno schifo perché i romani non vogliono mezzi pubblici decenti né ne chiedono con forza perché tanto hanno a diciotto anni e un giorno avranno la macchina e avranno il culo là per il resto della vita.
Che infondo le strade sono sporche perché sono i romani a insozzarle e che l'ama fa quello che può strozzata dalla mafia e da un popolo di decerebrati che non riesce manco a centrare i secchi dell'immondizia.

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