Stazione Tiburtina. Perché l'hanno ridotta così?

2 novembre 2013













E adesso trovate le differenze tra questi due video. Uno è nostro, di qualche giorno fa, uno invece risale a qualche mese fa. 


25 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

forse perché era un progetto scarso in partenza (per quanto sia costato una barca di soldi) con una volumetria enorme sfruttata al 10%. E' chiaro che non puoi costruire tutti quei m3 di struttura per farci fluttuare dentro delle belle forme, lo devi riempire. O mantieni l'estetica (ma resti senza servizi come negli ultimi 2 anni 2 )o ci metti i servizi, ma ti ritrovi sta specie di galera. Cmq sia una sconfitta per i viaggiatori

Anonimo ha detto...

Infatti sono d'accordo. Che la lasci a fare tutta quella volumetria inutilizzata! È uno spreco di soldi! Si potrebbe riempire di merci da vendere. 'Sti architetti non capiscono proprio niente, meglio ingegneri, geometri e soprattutto manager.
Questa stazione è un corpo estraneo per come è concepita in questa città. Quindi giustamente viene rigettato. Tutti 'sti esercizi onanistici architettonici hanno portato il mondo alla crisi economica.

Anonimo ha detto...

L'ingresso della stazione è a piano strada, e i treni passano anche più in basso. Che motivo c'è di salire lassù? Non aprirà mai nessun negozio. Forse tra qualche hanno ci potrà aprire Eataly o qualcosa di simile

Anonimo ha detto...

Perché l'atrio e la galleria di Termini l'hanno ridotta così? Perché l'atrio di Ostiense l'hanno ridotto così?
Riempire di spazi commerciali rende, e al diavolo l'estetica. Il bello in questo paese manca ormai da decenni. Non per niente a Roma la grande architettura è sparita dopo la guerra.

L'atrio di Termini doveva essere il più vuoto possibile, c'erano le palme un tempo. Oggi la libreria che sbuca dal sottosuolo ha interrotto per sempre la continuità visiva oltre a costituire un ostacolo al movimento dei viaggiatori. La galleria è occupata dalla fila di negozi al centro e anche in questo caso sono un'ostacolo alla vista e al movimento.
A Ostiense ci sono i negozi davanti alle biglietterie che sono veramente brutti da vedere (non pe i negozi in se sia chiaro, per dove sono messi).
L'interno di Tiburtina mi ha sempre dato l'impressione di un progetto modernissimo se fosse stato creato negli anni '50-'60, lo stile delle forme appese mi ricorda quell'epoca. Poi come succede sempre in Italia da decenni, quando si costruisce qualcosa prima si fanno scelte quantomenon discutibili se non sbagliate (la mancanza di bagni sul ponte tanto per dirne una), poi si interviene senza tenere conto delle forme originarie. Il risultato sono degli accrocchi.
Ma dove è finita l'architettura in questo paese?

Anonimo ha detto...

Volete sapere il vero perché di questi lavori?
Prima di questi giganteschi lavori, sul marciapiede esterno della stazione c'era una bella fontanella. Ed anche su tutte le banchine dei binari c'erano le fontanelle per bere.
Ora le fontanelle le hanno levate tutte e ci sono solo bar e selfbar a moneta. Questo è il vero motivo della ristrutturazione.

Anonimo ha detto...

A proposito delle banchine di Tiburtina non capisco perché devono usare quei mattoni per pavimentarli. Sono squallidi, sembra sempre che siano sporchi quando sono illuminati dal sole. Inoltre ci vuole un sacco di tempo e soldi per pavimentare marciapiedi larghi in quel modo e lunghi centinaia di metri. NOn c'è un modo più economico e pratico per pavimentare le banchine?

Anonimo ha detto...

Certo che c'è: si chiama bitume. O in alternativa cemento grezzo. Bello no?

Anonimo ha detto...

Se è fatto bene non è peggio di banchine coperte da centinaia di migliaia di mattoncini di quel colore piccoli piccoli che vanno messi uno per uno. Ancora meglio per un paese come il nostro dove la manutenzione ordinaria non si sa nemmeno cos'è e quindi intervenire su una banchina asfaltata o coperta da grosse lastre è più rapido ed economico di doverlo fare su un tappero di mattoncini.

Anonimo ha detto...

Ma infatti sono d'accordo con te. È molto più pratico come approccio, e comunque qualcosa di minimamente più elaborato non verrebbe capito e quindi verrebbe danneggiato di proposito.

Anonimo ha detto...

a me sta piastra sopraelevata storta rispetto ai binari non mi è mai piaciuta: almeno poteva farla perpendicolare

fede ha detto...

ma perchè ogni volta che si fa qualcosa di nuovo c'è sempre da criticare in questo paese? ...la stazione nuova di tiburtina a me sinceramente piace, poi, se vogliamo spostare il discorso sugli spazi che non ancora sono sfruttati e tutta un'altra storia. Ritengo il tutto un buon progetto e del tutto originale.
Certo, a vedere queste immagini, l'hanno ridotta una semi-galera, il suo vero effetto è scomparso, ed anche di brutto. Anche se vuota di esercizi commerciali, ora non han fatto che peggiorare la situazione, soprattutto estetica e di benvenuto.

Anonimo ha detto...

Ma ora è più "caratteristica" dai. Da il senso della presenza umana.

Anonimo ha detto...

Potevano semplicemente essere meno profondi, diciamo come è adesso Casa Italo, e di spazio ce ne sarebbe stato comunque tanto, mantenendo l'effetto delle piattaforme sospese che sporgono.

Poi non si capisce se questi negozi proseguiranno anche sulle piattaforme, visto che le scale per salirci sono state inglobate. E allo stesso modo è da vedere se avranno un tetto, in questo caso annullando le lucine sotto le piattaforme.

Anonimo ha detto...

Ok, non solo siamo un popolo di allenatori della nazionale, adesso, soprattutto negli ultimi commenti si constata che siamo anche un popolo di architetti illuminati... dalle tenebre. Con lo stesso ragionamento della volumetria non sfruttata non si viene a capo del motivo per cui San Pietro ha tutto quel volume sprecato dalla cupola in giù... altri esempi di volumi importanti che nobilitano e gerarchizzano gli spazi che ne esaltano la funzione pubblica se ne potrebbero fare, non in Italia e in particolare a Roma pare. L'ignoranza ci ha reso nuovamente schiavi di speculatori e palazzinari che ci sguazzano con i nostri soldi. Vigilopoli

Anonimo ha detto...

ma che c'entrano i palazzinari! La funzione di una chiesa è diversa dalla funzione di una stazione. Alla stazione devono esserci servizi. A me piaceva molto di più senza le gabbie da galera, ma visto che uso la stazione avrei voluto avere anche i bagni, una sala d'aspetto, dei punti di ristoro, una biglietteria come si deve. Tutto questo non c'era e ancora non c'è. E sì possiamo anche essere un popolo di architetti: non ci vuole un genio per capire che rifare i pavimenti della metro a termini in nero con materiali opachi non aiuta la luce a riflettersi sottoterra, o che le lastre di 2cm di spessore non avranno vita lunga, che un ponte fatto in mezzo al nulla sarà preda di vandali e via così...

Anonimo ha detto...

Basta vedere come fanno le fermate della metro. O sono brutte e buie, e si allagano quando piove, o sono belle da vedere (qualcuna delle ultime) e si allagano quando piove per come sono costruite e per i materiali utilizzati, come mi dicono di Annibaliano e Conca d'Oro.
Francamente l'architettura in Italia mi sembra morta. Resta qualche senatore ma di nuove leve non ne conosco.

Anonimo ha detto...

e già cosa c'entrano quei sant'uomini dei palazzinari. Hanno saccheggiato uno spazio pubblico, si parla dei soliti noti, grande distribuzione, soliti brand, cartellonari.. palazzinari... La cosa grave è che lo fanno con il benepalcido di chi amministra la cosa pubblica, quindi con i nostri soldi. I servizi che mancavano non giustificano questa sottrazione di beni pubblici a vantaggio dei profitti dei soliti privati. Questa operazione è blasfema (tranne che in Italia). Vigilopoli

Anonimo ha detto...

quale bene pubblico è stato sottratto alla stazione tiburtina?

Anonimo ha detto...

Mah! L'architettura contemporanea in Italia non viene capita, non piace. Punto. Perché cercare di imporre qualcosa che comunque viene poi rigettato?

Anonimo ha detto...

Se continuano a mandare i treni ad alta velocità a Termini la stazione non decollerà mai. I treni devono fare capolinea a Tiburtina o continuare da essa senza passare per la stazione enorme di Termini. Da lì poi smistare le persone con la metropolitana e i treni regionali fatti attestare su binari appositi. Ci serve piu' concorrenza, cosa che nn vuole Fs. La zona attorno va riqualificata e abbattuta la vecchia stazione.

Anonimo ha detto...

In effetti oltre alla fantascientifica struttura sospesa il resto del panorama è da sesto mondo, manco terzo. Erbacce da tutte le parti, banchine di quel colore squallido che sempra sempre sporco, la struttura della vecchia stazione mezza sfasciata, la vecchia torre di controllo abitata da chissà chi, con i panni stesi fuori dalle vetrate, graffiti e zozzeria ovunque. Davvero, sembra che le banchine finiscano nella terra di nessuno.
Ma far fermare li tutta l'alta velocità presumerebbe poi collegamenti rapidi col centro della città, che è in genere dove va chi usa l'alta velocità. Solo che la zona intorno a Tiburtina è uno schifo e l'unica linea della metro è un disastro per affollamento e tempi di percorrenza.

Anonimo ha detto...

la stazione sarebbe anche bella ma dev'essere terminata, vissuta e tenuta pulita. tocca ai romani avere l'orgoglio per se stessi e valorizzarla.

Anonimo ha detto...

La nuova stazione Tiburtina aveva un progetto di architettura, che può piacere o meno, ma che è stato snaturato e violentato.
Si può ragionare sugli aspetti "ludici" di cui poco si è tenuto conto in sede di progetto (si tratta sempre di luoghi dove le persone a volte devono trascorrere minuti di attesa)? Bene!
Vogliamo studiare le possibilità di "valorizzazione" dei percorsi e dei flussi? Meglio!
...ma ormai i luoghi pubblici sono sempre di più associati alla bulimica voglia di vetrine e vetrine... (e sono forse quest'ultime che chiamate "servizi"??) e quindi: vetrine a destra e vetrine a sinistra!
Aver trasformato la stazione in un "suq" tipo marrakech francamente mi intristisce, e la peggior cosa è che è stato sacrificato uno Spazio architettonico sull'altare di quel misero provincialismo in cui la solita italietta da "grandi firme" sguazza da tempo.
Ahinoi... a mio parere abbiamo perso un'occasione.
PS: confrontare l'atrio di Termini oggi con le foto d'epoca fa rabbrividire... si è perso completamente il rapporto con l'esterno (il profilo dell mura serviane!!) e la spazialità interna! (leggasi "progetto della luce").
Diciamo no all'occupazione ABUSIVA degli spazi pubblici a fini di lucro. NO! (a proposito... ma qualcuno sa dirmi come fanno i tavolini dei ristoranti a occupare tutti quegli spazi in piazza Navona o Campo dei Fiori?).
Viva l'Italia dell'Architettura!

Anonimo ha detto...

Il problema non è solo di carattere architettonico. La Stazione Tiburtina è intessuta nel tessuto urbano cittadino e chi abita alla Circonvallazione Nomentana deve sorbirsi gli annunci provenienti dagli altoparlanti della Stazione. Non solo non sanno sfruttare gli spazi, ma non sanno nemmeno regolare gli altoparlanti. In molte capitali estere per evitare problemi del genere, gli annunci sono solo visivi.
Antonio Bordoni

Anonimo ha detto...

Estetica,attrattiva,non sono questioni sulle quali mi soffermo: giudicherà l'Utenza, del resto si tratta solo un brutto ponte rialzato in più nella città,nè la peggiora nè la migliora. Quello che mi crea un grandissimo disagio sono i 10 minuti in più necessari per raggiungere i treni, AL SOLO SCOPO DI COSTRINGERCI A PASSARE DAVANTI A QUESTE COSE STRANE E BRUTTE!!! Io sono costretto a considerare il viaggio più lungo di 10 minuti, con il rischio di perdere il treno, e una certa fatica se devo correre!!! Per un disabile si apre una odissea!!! Invito tutte le persone di buon senso a fare come me: non compare niente in questi "negozi", nemmeno un caffè! Perchè non è giusto peggiorare la vita degli utenti, renderla impossibile ai disabili, per costringere la gente a incrociare una pseudo attività commerciale! Che attraggano queste attività, non che costringano!!!

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