Don Bosco. Le solite strade trasformate in autorimesse. Nel 3145 finirà questa storia?

24 dicembre 2011

Guardate che bello spettacolo al quartiere Don Bosco che c'è la sera...
Luca Rossi

6 commenti | dì la tua:

Andrea2001 ha detto...

Scusate ma dalla foto non si capisce bene, quelle che si vedono in doppia fila sono auto in doppia fila per qualche locale o in doppia fila "permanente notturna".

Perché dalle parte mie c'è qualche idiota che lascia la macchina in doppia fila la notte ma non ho mai visto uno scempio del genere.

Sulla sx si vedono anche due auto parcheggiate a spina una dopo l'altra.

Anonimo ha detto...

quella che vedi è la situazione costante H24 della maggior parte delle vie di Roma

Alessandro ha detto...

Colpa anche dell'edilizia socialista con grandi densità abitative. Il modello da imitare era quello anglosassone, ma non è stato così per favorire la speculazione edilizia e le ideologie retrograde.

Anonimo ha detto...

Quello centrale è un parcheggio realizzato molti anni fa dove una volta transitava il tram. Più che la doppia fila lì, dovreste vedere che succede intorno a piazza dei Consoli: un delirio, al centro delle strade (es. via ponzio cominio)si è creato una doppia fila di auto in sosta che praticamente fa da spartitraffico (con frequenti blocchi del traffico ogni volta che ci deve passare un camion), inoltre qualunque striscia per terra (pedonali, delimitazione corsie ecc.) è sepolta da auto in sosta vietata. Mai visto un vigile in vita mia!
Buon natale.

Tommasino ha detto...

Il quartiere Don Bosco fu costruito nei primi anni cinquanta sotto il mandato del sindaco Rebecchini (democrazia cristiana). La giunta di questo sindaco si distinse per la trasformazione di immensi terreni di proprietà nobiliare ed ecclesiastica in aree edificabili ad alta densità.

Dunque io lascerei stare il socialismo e me la prenderei con la speculazione edilizia e le connivenze tra Vaticano e DC, almeno per quanto riguarda Don Bosco.

Anonimo ha detto...

Qualcuno spieghi ad Alessandro che in Italia il socialismo non c'é mai stato

Nic

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