Ancora Via degli Avignonesi: l'incredibile replica dei cittadini e l'ottima risposta dell'assessore ai lavori pubblici Yuri Trombetti

28 marzo 2013

Spettabile Redazione di Romafaschifo
ricevendo segnalazione circa Vs pubblicazione avente quale oggetto la scrivente associazione ed un suo presunto mal-operato, verosimilmente animato da stupidità e/o egoismo e/o altra deprecabile ragione, ritenendo siano state diffuse “ad arte” informazioni fuorvianti circa natura e scopi realmente perseguiti, abbiamo inteso fare cosa utile e gradita a tutti, nel rispondere pubblicamente all’attacco che ci è immeritatamente stato portato.

Auspicando una logica ricomposizione del caso, quindi in una sempre possibile fattiva collaborazione futura a “comuni scopi”, Vi inoltriamo comunicato odierno e link alla ns pagina ove prendere visione di un lungo ragionamento che Vi preghiamo di leggere.

Attenderemo con vero piacere riflessioni su cui aprire un costruttivo confronto.



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Gentili,

partiamo dal presupposto che gli unici attacchi sono quelli delle auto nei confronti della città. Ci ferisce moltissimo che comitati di cittadini nascano per giustificare e legittimare, in punta di diritto e con stile avvocatesco, l'invasione della sosta nelle strade della città strumentalizzando in maniera invero un po' patetica leggi e regolamenti cercando di utilizzarle per sempiternizzare la sosta delle auto in strade che non possono ospitare questa sosta. 
Tra le tante leggi citate, infatti, mancate di citare una legge alla quale forse siete poco affezionati, ma che è fondamentale per la salvaguardia delle vite di tutti noi: il Codice della Strada. Che impone, ad esempio, che le auto possono sostare a non meno di 1 metro dai muri laterali di una carreggiata. Questo significa che in una strada larga 4,5 metri circa come Via degli Avignonesi, la sosta di vetture come oggi comunemente le intendiamo è fisicamente (fisicamente!) impossibile. Non c'è storia, non c'è spazio.
Visto che considerate l'automobile -lo dettagliate bene nel vostro scritto- una dei componenti della famiglia, qualcosa senza la quale non può esistere una famiglia attiva (una dichiarazione atroce!), vi segnaliamo che nessuno vuole obbligarvi a uccidere un vostro così prossimo familiare: semplicemente a posteggiarlo dove è lecito e consentito farlo. Possibilmente in qualche autorimessa autorizzata: in zona non mancano.

Non esiste residenzialità senza diritto al parcheggio "daa maghina"? Permetteteci di dubitarne. Possiamo offrirvi, a nostre spese, un viaggio a\r con il Frecciargento (o se volete con Italo) a Venezia? Comprenderete che ci sono delle città (Venezia, Roma, Siena, i Vicoli di Genova e mille altri luoghi d'Italia) dove non vi sono spazi per le auto e non si possono crearli al danno della vita dei cittadini. Occorrerà che ve ne facciate una ragione e invece di resistere su un territorio dove state a disagio, vi trasferiate altrove lasciando le vostre abitazioni a chi sarà nelle condizioni di rendersi conto che, abitando a Fontana di Trevi, non si può vivere con la macchina sotto le finestre esattamente come accade abitando a Piazza del Campo, abitando sul Canal Grande e così via per tanti tanti luoghi del paese.

La strada così com'è - anche se non ve ne frega alcunché - è pericolosa per i pedoni, per le mamme con i passeggini, per i disabili, per i turisti. Bene che il Comune si stia occupando di riqualificarla creando dei percorsi pedonali protetti che, automaticamente, impediranno la sosta selvaggia delle vetture da troppo tollerata. Alleghiamo una risposta, che reputiamo quasi perfetta, dell'assessore Yuri Trombetti oggi pubblicata sul Corriere della Sera (un assessore ripristina la legalità in una strada del territorio che amministra e si deve pure giustificare, siamo al racket cittadinista ragazzi!) sperando che le polemiche si possano ricomporre e che le associazioni -Ricomincio da Trevi e altre- inizino a lavorare per il bene comune e non per interessi egoistici.

Credeteci -e concludiamo- se portiamo avanti questo genere di battaglie (dal 2007 ormai) è solo per convinzione civica, non perché qualche politico -come volete alludere- ci abbia plagiato. Esistono anche dei cittadini che pensano che Roma possa comportarsi come tutte le altre capitali occidentali evolute e che possa smettere di essere progettata in funzione delle vostre macchine.

10 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Datemi una mano pure a me a capire che ho fatto le scuole basse: scrivono una lettera di 200 righe per dire che devono continuare a parcheggiare in divieto di sosta?
Un po' come i partiti quando per spiegarti la necessità di appiccicare abusivamente i loro manifesti ti raccontano che deriva dal diritto all'informazione o da tale articolo della costituzione.

Anonimo ha detto...

Vogliono cercare di convincerci che è LEGALE parcheggiare addosso ai muri in divieto di sosta???

Anonimo ha detto...

E già che ci siamo mettiamo pure qualche parapedonale su via aurelia per garantire agli utenti di villa panfili di tornare a casa vivi.

Anonimo ha detto...

Io aggiungerei, ma gliel'ho prescritto il medico di abitare in centro? Comprassero una villetta con tanto spazio esterno e la macchina se la possono parcheggiare pure in salotto.

Pedone ha detto...

Complimenti all'assessore, stavolta se li merita.

Unico appunto: nelle strade da lui citate, dove sono avvenuti gli interventi, i paletti stanno lentamente scomparendo e la sosta selvaggia torna prepotente.

RIPRISTINARE SUBITO i paletti lì dove sono stati tolti (via Monte della Farina, via degli Specchi, molti incroci del Rione Monti, ecc)

Anonimo ha detto...

Ma che tristezza. Nient'altro che la sfrontata e sfacciata difesa della sosta pur vietata. Cadono le braccia.

odisseo ha detto...

Perche' voi non conoscete la denominazione completa di quell'associazione: "Ricomincio da Trevi ... per farmi i cazzi miei".
Un tipo come Razzi farebbe un figurone tra le loro fila.
Chi li conosce li evita.

Anonimo ha detto...

Complimenti all'assessore Yuri Trombetti. In Via degli Avignonesi prima non si poteva camminare se non in mezzo alla strada e nessun portatore di handicap poteva passarci, solo perché dei residenti incivili pretendono di parcheggiare sotto casa in modo ABUSIVO! Le prepotenze di questa gente non hanno limiti. Invece di sognare una strada pulita, piu' bella, che non assomigli ad un'autorimessa, dove passeggiare serenamente, vogliono parcheggiare sotto casa, e chi se ne frega se c'è il divieto!

Anonimo ha detto...

No, no, aspetta, hanno citato anche la carta dei diritti umani per giustificare in divieto di sosta

Massimiliano Tonelli ha detto...

Questa è una cosa al di là del bene e del male. Resterà nella storia.

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