Area pedonale...

21 aprile 2012







foto Alessandra Filippini

12 commenti | dì la tua:

Marco ha detto...

E' una cosa che sconvolge anche me, auto parcheggiate, SEMPRE, in zona pedonale e mai vigili all'opera! Per non parlare di un'altra VERGOGNA TOTALE, piazza del Parlamento: auto parcheggiate in zona rimozione, addirittura in doppia fila coi vigili a 10 metri che non fanno NULLA!

Alessandro ha detto...

Va specificato che l'ultima parte delle foto non è propriamente area pedonale, ma è sicuramente divieto di sosta lì.

Mario ha detto...

vigili all'opera? :D

muahauahuahuahauhauahuahauh!

al bar direi, più che altro!

Anonimo ha detto...

ma non si può denunciare la municipale, tramite class action o azione collettiva, per omissione d'atti d'ufficio?

Mah ha detto...

Ma al Comune di Roma non interessano le entrate derivanti dalle multe? Non è più semplice che frignare per Roma Capitale o altre boiate simili?

Anonimo ha detto...

Art. 328 del C.P.: Omissione o rifiuto di atti d'ufficio
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a euro 1.032. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa. (Cassazione penale, sezione VI, sentenza del 3 luglio 2008, n. 27044)
Il termine "rifiuto" indica quindi la volontà di non compiere l’atto legalmente richiesto e implica pertanto una previa richiesta di adempimento. Il reato sussite, cioè, quando il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, di fronte alla richiesta di compiere un atto del suo ufficio (insomma, il suo lavoro!), non si attiva e risponde nel termine di legge per esporre le ragioni del consapevole rifiuto.

L’autorità giudiziaria competente è il Tribunale in composizione collegiale (art. 33-bis c.p.p.) e si tratta di un reato perseguibile d’ufficio (art. 50 c.p.p.). Arresto e fermo non sono consentiti, ma previo interrogatorio può essere disposta come misura cautelativa la sospensione dal servizio (ex art. 289, comma secondo, c.p.p.). La sentenza di condanna per il reato in oggetto comporta essa stessa un'interdizione temporanea dai pubblici uffici.

Anonimo ha detto...

Al comune interessano solo i voti dei cafoni e dei loro familiari...e vista la situazione di degrado ed illegalità generale rischiano di essere la maggioranza. Alemanno ha fatto i conti.

Rebel Yell ha detto...

Chiudere il centro di Roma al traffico a qualsiasi macchina privata. La consegna delle merci permessa solo in determinati orari, il resto tutti fuori!

Anonimo ha detto...

Se facciamo una class action, comunque una denuncia x omissione contro i vigili, io ci sto!!!

Anonimo ha detto...

"arresto e fermo non sono consentiti"
non si sente mai parlare di giustizia da terzo mondo, eppure una delle falle più importanti dell'inefficenza del sistema sta proprio li

Nino ha detto...

MA LI VIGGILI?

A PIJA' ER CAFFÈ

e menomale che in piazza del pantheon, cioè a 50 metri da lì, c'è il presidio fisso. Troppa fatica muovere le gambe fino a quest'isola pedonale. Anche il Comune è già pieno di soldi, non gli serve certo fare un po' di multe agli incivili.

Alessandro ha detto...
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