Utili da record. Acea ride (grazie a Marino), ma Roma ancora piange

14 marzo 2017
Il titolo in Borsa ieri ha volato ben oltre il 3%, gli utili netti del 2016 sono stati pari a 262 milioni e sono cresciuti del 50%, l'ebitda è addirittura vicino al miliardo di euro! Naturalmente salgono anche i dividendi proposti dal CdA: 0,62 euro per ogni azione. Insomma Acea ha chiuso, nell'atroce 2016, il suo anno migliore in assoluto. Il tutto, come spiega la presidente Catia Tomasetti, è frutto di un lungo lavoro di tre anni per efficientare la macchina, tagliare gli sprechi e, chissà, magari anche le clientele. Insomma è la cura Marino, quel sindaco marziano e pazzoide che decise ad un certo punto che le municipalizzate romane (Acea, ma soprattutto Ama e Atac) dovevano servire per fare soldi e per dare servizi di qualità e non per alimentare clientele e ruberie. 

Dovremo esserne tutti contenti: Acea è una grande azienda romana, i dividendi sono un tesoretto insperato nelle casse del Comune, e se una grande azienda va bene va bene tutto l'indotto e il territorio circostante, specie se si tratta di una grande azienda con milioni di utili, con migliaia di dipendenti e con centinaia di milioni di tasse pagate. Il tutto nella città che punta la propria economia sulla pizza a taglio e il bagarinaggio.

Dovremmo essere contenti ma non lo siamo mica tanto. Il benessere di una grande azienda solitamente si riflette sul benessere di tutto quello che c'è intorno, ma per quanto riguarda Acea così non è. Ci piacerebbe, se fosse onesta intellettualmente, che Acea, investendo solo uno zerovirgola di tutti i suoi utili, commissionasse uno studio, una ricerca seria per analizzare quanto è l'ammanco all'economia reale della città dovuto e diretta responsabilità dell'assurda gestione Acea ad esempio sulle utenze commerciali. 

Aprite un negozio, un bar o, peggio, un ristorante. E provate a dover avere a che spartire con Acea, con le lancinanti ditte che lavorano per suo conto. Poi fateci sapere cosa ne pensate del fatto che Acea ha fatto un anno di boom. Mesi e mesi ad aspettare il nulla, nel frattempo paghi stipendi, affitti e mutui e la tua attività commerciale non può partire perché la società che lavora "per conto di Acea" impiega 3, 6 o 9 mesi per cambiarti la portata dell'impianto elettrico. Certo poi qualcuno ti fa capire che se "offri un caffè" le procedure possono ridursi decisamente. Ovviamente è impossibile dimostrarlo ed è anche difficile avere testimonianze dirette da parte di esercenti, imprenditori e ristoratori. Più per paura che per omertà. Tra l'altro gli episodi di corruzione, che ci sono, non riguardano mai direttamente Acea ma sempre le pletora (la Roma economy) di micidiali mini società che lavorano per Acea e realizzano l'ultimo miglio del lavoro. E mentre Milano, Firenze, Bologna si riempiono di nuovi format commerciali e di giovani che con la loro voglia di provarci hanno portato su il PIL italiano nel 2016, a Roma l'imprenditoria ripete una nenia sempre uguale "siamo pronti, ma aspettiamo Acea". E molti, stufi di sentire i colleghi lamentarsi, neppure ci provano più, neppure partono, neppure la affrontano la battaglia. Il problema non sono le centinaia di imprenditori che subiscono il disagio, il problema sono le migliaia di imprenditori che, sapendo che girano disagi, neppure iniziano l'iter.

Ma i problemi non si fermano neppure per quanto riguarda le utenze private. "Abbiamo raggiunto questi risultati grazie alla digitalizzazione" dice Catia Tomasetti. Senza conoscere o forse conoscendo la quantità di operazioni che ancora gli utenti finali sono costretti a fare di persona, perdendo secoli di tempo, giorni di lavoro, produttività in fumo che impatta sulla città. 

L'auspicio è che gli incredibili utili che quest'anno Acea si è portata a casa servano anche come investimento per migliorare le procedure, le lentezze, le burocrazie che oggi impattano come un macigno, come un tappo, come una palla al piede sulle speranze di sviluppo commerciale e imprenditoriale della città. Una multiutiliy deve essere il boost alle ambizioni di un territorio, non un freno.

27 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Sempre detto: il problema di Roma e' "la cultura dell'amico che ti risolve il problema"....

Anonimo ha detto...

Tra poco arriva il tizio "non deve fare utili, ma dare servizi"

Anonimo ha detto...

"Una multiutiliy deve essere il boost": ma cagati in mano e poi prenditi a schiaffi!

Anonimo ha detto...

"@Anonimo marzo 14, 2017 12:44 PM", ma il tuo commento l'hai postato guardandoti allo specchio

Anonimo ha detto...

Ma il Tonelli che incensa Marino è lo stesso che gliene diceva di tutti i colori quando era sindaco di Roma? Così. giusto per capire...patetico.

Diego ha detto...

ma guarda...come era la storia? Privatizziamo privatiziamo! Privato è bello! Solo i privati fanno utili, la gestione pubblica è tutta castacorruzionepartiticlientele ecc...(come se i privati in Italia non avessero mai avuto a che fare con la politica... con le sue mazzette e corruttele varie).
Bene, smaltita la sbornia liberista degli anni 90, si puo' seriamente cominciare discutere di come rilanciare l'economia della città ( e di tutto il paese) a partire dalla ricostruzione di un apparato economico pubblico degno di questo nome.

Anonimo ha detto...

marzo 14, 2017 12:58 PM

L'ho notato anch'io già altre volte..questo Tonelli spera che l'Urbe resti il cacatore che è in eterno sennò deve cercarsi un altro lavoro.

Anonimo ha detto...

marzo 14, 2017 2:33 PM
Caro Diego...l'economia di questa città e in stato comatoso purtroppo: c'è un proliferare di agenzie immobiliari e funebri da far paura. Fortuna che c'è il Papa perché se a Francesco dovesse venirgli la voglia di traslocare come fece Clemente V nel XIV secolo faremmo la fine di Troia. Bergoglio sindaco di Roma a vita!

Anonimo ha detto...

Che sia merito di Marino o di Raggi, c'è solo un soggetto che dovrebbe vergognarsi: il PD romano.

Anonimo ha detto...

Palazzo Giustiniani non è mai stato cosí pieno di fiori. Rossi e rosa. Lo ripetiamo agli amici in particolare agli spagnoli, portoghesi e di Malta. Per loro prendere fiori rossi, mazzi di 13 e 17 rose. Prossimo su tema rifiuti.

Anonimo ha detto...

Esattamente, chi è che gode degli utili? Perché a giudicare dall'azionariato, non dovrebbe essere il Comune di Roma, ma il compagno caltagirone, col gruppo suez e norge banca.
Gli introiti di acea sono nient'altro che l'equivalente delle nostre bollette, che dovrebbero servire a garantire un servizio adeguato. La quotazione in borsa non è un dato di interesse ma un riferimento volatile è del tutto aleatorio, visto che il Comune col suo 51 % né gioca in borsa né affronta operazioni ipotecarie.
E soorattutto, che diavolo c'entra marino con gli utili di acea?

Anonimo ha detto...

Peraltro parevami ricordare che anche il gruppo suez fosse di pertinenza del Nostro.

Anonimo ha detto...

Ancora con Milano....Non ci dirmi la notte .... Trasferisciti in Padania , basta

Anonimo ha detto...

mortacci loro ho aspettato un mese per venire a mettermi il contatore sono stato al buio un meseeeee dentro casa mi ha dato due appuntamenti a cui nessuno si è presentato, ho perso due giornate lavorative
Avoia a chiamare. Vergogna

Anonimo ha detto...

Palazzo Giustiniani non è mai stato cosí pieno di fiori. Rossi e rosa. Lo ripetiamo agli amici in particolare agli spagnoli, portoghesi e di Malta. Per loro prendere fiori rossi, mazzi di 13 e 17 rose. Prossimo su tema rifiuti.

Anonimo ha detto...

CI FA PIACERE PER ACEA MA ROMA RESTA BUIA COME POCHE SOCIETA' : DOPO LE ORRENDE LUCI GIALLASTRE ABBIAMO FARI BIANCHGI MORTUARI, MA I LAMPIONI SONO POCHI E IN ALCUNE ZONE I MARCIAPIEDI SONO TALMENTE NELL'OSCURITA' CHE I PEDONI CAMMINANO NELLA CARREGGIATA (per non parlare della quantità di monumenti e palazzi storici che restano ancora non illuminati )

Anonimo ha detto...

No. Roma é fin troppo luminosa. Controlli i dati dell'inquinamento luminoso e li metta a paragoni con quelle di cittá piú avanzate come per esempio Vienna, Helsinki, San Francisco.
Come al solito il problema di Roma é l'ignoranza crassa dei suoi abitanti, provinciali: o peggio rimasti a modelli di sviluppo anni '60. Da rabbrividire.

Anonimo ha detto...

L'economia di roma è in stato comatoso perchè succube della politica, lo stadio ne è l'esempio lampante.

Non si fa riqualificazione, non si fa rilancio, non si fa promozione.

Solo inutile politica. E solo la inutile politica puo dare i permessi per chi ha qualche iniziativa.

La raggi che porella s'è trovata "l'eredità" della Ka$ta (quindo ovviamente dopo quasi un anno che è al potere non puo fare nulla...), il pd che pur di eliminare chi faceva parte delle correnti avversarie ha affondato una giunta comunale.

Intanto roma cade a pezzi

Date una guardata a questo video, rappresenta perfettamente lo stato delle cose nel nostro territorio: Quattro vecchi trombati 90enni, sfondati di soldi, che vogliono decidere il destino di tutti.

https://www.youtube.com/watch?v=1a5uJfDV7os

Buona visione!

Anonimo ha detto...


No. Roma é fin troppo luminosa.

prego ? ma se a Piazza Venezia dopo le 20 non si vedono più nemmeno le strisce pedonali! ma come di fa a dire una cosa del genere ? la luce da sicurezza ai pedoni, alle donne, agli anziani, agli automobilisti. Ne abbiamo troppo poca, altro che troppa...

Anonimo ha detto...

roma cade a pezzi

cade a pezzi fisicamente, basta guardare le buche, le facciate... nessuno fa i lavori che servono, ma i soldi vengono spesi a fiumi.
Se Acea curasse meglio l'illuminazione urbana in certe zone sarebbe ancor più lodevole

Anonimo ha detto...

certo che acea fa i soldi, abbiamo ancora migliaia di lampioni con le lampade alogene di 40 anni fa.

Anonimo ha detto...

ah signora mia ai tempi miei lei non sa ma ora eh lasciam perdere va'

Anonimo ha detto...

Acea avrà pure un utile ma il servizio al consumatore fa schifo: ho chiuso un utenza a luglio 2015 e non mi hanno ancora saldato il credito di 300 euro che avevo a chiusura utenza. E quando a dicembre mi sono arrivati finalmente gli assegni sono risultati impagati per cui ho avuto anche una commissione da pagare dalla banca X assegni insoluti.
Investissero stai soldi per ripagare i crediti che hanno!

Anonimo ha detto...

Ricapitolando: nello steso articolo si descrivono le meraviglie degli utili arrivati grazie a Marino ma poi si descrivono le nefandezze che sono rimaste inalterate.
Quindi c'è chi si gode gli utili, grazie a Marino, e chi si gode i disservizi sempre grazie a Marino?

Anonimo ha detto...

Domanda: ma se Marino era il Messia, perché dopo tre anni di sua amministrazione stiamo ancora nella cacca? Forse dovreste cambiare dominio in marinoforever.com

Theresa williams ha detto...

Ciao sono Theresa Williams Dopo essere stato in rapporto con Anderson per anni, ha rotto con me, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro, ma tutto è stato vano, lo volevo tornare tanto per l'amore che ho per lui, lo pregai con tutto, ho fatto promesse, ma ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema al mio amico e ha suggerito che dovrei piuttosto contattare un mago che potrebbe aiutare me un incantesimo per riportarlo indietro, ma io sono il tipo che non ha mai creduto in magia, non avevo altra scelta che tentare, io mail il mago, e mi ha detto che c'era un problema che tutto andrà bene prima di tre giorni, che il mio ex tornerà a me prima di tre giorni, ha gettato l'incantesimo e sorprendentemente nel secondo giorno, era intorno 16:00. Il mio ex mi ha chiamato, ero così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che disse era che lui era così dispiaciuto per tutto quello che è successo che voleva me tornare a lui, che mi ama così tanto. Ero così felice e sono andato a lui che era così che abbiamo iniziato a vivere insieme felicemente di nuovo. Da allora, ho fatto promessa che qualcuno so che hanno un problema di rapporto, mi sarebbe di aiuto a tale persona da lui o lei si riferisce all'unico mago reale e potente che mi ha aiutato con il mio problema. e-mail: drogunduspellcaster@gmail.com lo si può e-mail se avete bisogno la sua assistenza nel vostro rapporto o di altri casi.

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Sonia ha detto...

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