Giovani imprenditori provano a riqualificare Piazza Vittorio. Ma vincono le bancarelle

7 novembre 2016
Non si fa che parlare, anche sulla stampa locale oltre che sui blog e i giornali di cibo, di un potenziale rilancio di Piazza Vittorio e dintorni come meta gastronomica. In nome di una nuova gentrificazione (dopo quella, fallita, degli anni Novanta) che conferisca una vocazione alternativa al degrado imperante all'Esquilino.
In effetti in zona, oltre al mega-progetto del Mercato Centrale, hanno aperto moltissimi punti interessanti capaci di riqualificare l'area: il Bar Santa Croce e il Bar Ornelli hanno investito per riqualificare i loro interni, ha aperto Chef by Italy con le sue pinse a Via Principe Eugenio, Radici, la peculiare pizzicheria salentina sempre frutto di giovani che si sforzano ad investire in un angolo di Via Emanuele Filiberto e Manna con la sua cucina ingegnosa e salutare a Via dello Statuto. Alfiere di questa evoluzione però dovrebbe essere il Gatsby Caffè pronto ad aprire nei prossimi giorni niente meno che sotto i portici di Piazza Vittorio giusto vicino all'Hotel Napoleon.

Verso tutti questi giovani imprenditori l'amministrazione cittadina non dimostra nessun riguardo, tutti gli sforzi (guardate la surreale bacheca del presidente della Commissione Commercio: ormai parla solo del mercatino-favela di Piazza Navona e del perché occorra difendere le bancarelle) sono verso gli ambulanti che a questi ragazzi fanno concorrenza sleale. Gente che ha investito tutti i propri risparmi, ha fatto l'ultima scommessa su questa città, ha optato per posticipare l'emigrazione, gente che investe il 90% del proprio tempo in burocrazia e scartoffie. Messa sullo stesso piano, anzi sotto, della mafietta degli ambulanti.  

Liberati da Walter Veltroni dalle bancarelle, i portici sono stati di nuovo invasi dagli ambulanti sotto il governo di Gianni Alemanno. Marino - o meglio il Primo Municipio amministrato allora come ora da Sabrina Alfonsi - non ha fatto nulla per ritornare ad una dignità commerciale di questi spazi e ora il governo a Cinque Stelle appare tutto dalla parte dei bancarellari.


Stamattina, mentre (lo vedete al minuto 0,35) i ragazzi che hanno investito sul Gasby erano impegnati a montare i nuovi arredi, abbiamo fatto un video sotto i portici di Piazza Vittorio per dimostrare quale è l'assurdo livello in cui questo spazio sta aprendo e quanto sono eroici dei giovani imprenditori italiani che decidono di intraprendere nonostante le condizioni ambientali largamente sfavorevoli e con una amministrazione che tifa per i mutandari umiliando chi fa commercio di qualità pagando tasse, dipendenti, utenze, affitto. 


Manichini dappertutto, stracci, mutande, chincaglierie, scatoloni di banane, cartoni da sei bottiglie d'acqua utilizzati come piedistalli. Nessuno spazio per passeggiare se non in fila indiana.. Uno schifo senza requie. Questo è il contesto a cui si debbono abbassare dei giovani imprenditori a Roma se hanno delle idee e la voglia di metterle in pratica per migliorare il territorio. Con un Comune che lotta col coltello in bocca dalla parte del racket bancarellaro. Ovvio che a fronte di un imprenditore che ci prova ce ne siano dieci che scappano altrove: questa è la vera emorragia economica e di posti di lavoro, non la Bolkestein che potrebbe spazzare via tutto questo raccapricciante scenario se ben applicata e sfruttata da chi governa. 

71 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

il fatto è che chi vuole investire e fare economia sana non va in Campidoglio a minacciare i consiglieri e a pretendere (e ottenere) con la violenza diritti campati in aria e posizioni di rendita, ma sta zitto prende baracca e burattini e si sposta dove ci sono condizioni UMANE e CIVILI per intraprendere un lavoro già lungo e faticoso. Questi tra 5 anni lasceranno una città di macerie c'è poco da fare. Tremo all'idea che possano finire al governo del Paese.

Anonimo ha detto...

Per posizione nel tessuto urbano e valore intrinseco degli edifici (se ristrutturati...), Piazza Vittorio sarebbe una zona di pregio in qualunque capitale europea.
Zone con prezzi al metro quadro molto alti, quindi abitata da professionisti e famiglie benestanti, con negozi di pregio e costosi ecc. ecc.
Ma nella realtà della Roma di oggi, grazie al pauperismo (o "poraccismo" come è stato efficacemente detto) che pervade le scelte politiche e la narrazione che si fa di Roma, la massa di disperati o proletari si impone, con la forza dei propri numeri e l'arroganza (o la violenza) di chi ha poco da perdere.
Roma, per diventare semplicemente "normale", deve demolire questa ideologia dominante, e affermare il valore della ricchezza e del benessere quali obiettivi fondamentali da perseguire nelle scelte pubbliche.

Anonimo ha detto...

Piazza Vittorio è uno degli angoli più tristemente schifosi, ma potenzialmente nobili di Roma. La piazza avrebbe i numeri per diventare un gioiellino. Invece oltre a essere degradatissima in immobili, portici e asfalto ormai logori, bucati e consunti, è anche preda delle affissioni selvagge di casa pound e degli etichettatori di cassonetti, saracinesche e semafori. A negozi di qualità e pregio si alternano gli anonimi negozi cinesi di vestiario o elettronica.
La fauna umana è disperante: i poveracci si mescolano con persone con gravi deficit mentali e con residenti rassegnati e ingrigiti. Il giardino centrale non è mai davvero decollato.

Le bancarelle hanno dato il colpo di grazia. Non si riesce più a camminare la superficie sotto i portici, peraltro ampia, è occupata da bancarelle che vendono cose orrende e in totale anarchia fiscale.
Non si capisce perché il suolo pubblico debba essere occupato cosí e la gente costretta a camminare schiacciata.

Come può un'amministrazione che si proclama moderna come questa della Raggi e del M5, accettare un degrado simile? _Ma non ce li hanno gli occhi per vedere?

Anonimo ha detto...

La città è stata rovinata già prima negli anni precedenti... faceva schifo quando ci vovevo nel 97 quindi guardiamo chi l'ha resa cosi prima va.

Anonimo ha detto...

Certo che faceva schifo già prima, ma è compito delle amministrazioni attuali fare qualcosa per migliorarla no? Oppure vogliamo solo limitarci a dire che le ex amministrazioni hanno fatto del male a Roma?

Lanzo ha detto...

Da vecchio, in tutti i sensi abitante della zona, vi assicuro che pure 60 anni fa i portici di Piazza Vittorio hanno sempre avuto una patina di degrado, non era un posto allegro, ma cupo e deprimente con un idea di tanfo di piscio. Negozi squallidi Ai tempi - da bimbo - andavo al mercato con mia madre abitavamo a Via Nazionale, io piu' che altro per vedere gli animali (galline, pulcini, conigli, porcellini d'india, tacchini) - allora si potevano vendere - ignorando che avrebbero fatto una brutta fine.

Anonimo ha detto...

Quindi facevaschifo ed è destinato a fare schifo per sempre, bel ragionamento, complimenti.

Anonimo ha detto...

Comunque io abito lì e non sono ne ingrigito ne rassegnato, sono molto incazzato, questo si. In un paese civile, dove non regna l'illegalità e il 'poraccismo', Piazza Vittorio sarebbe un luogo di aggregazione eccezionale.

E' da considerare, peraltro, che i portici sono di nostra proprietà e sono solo in uso al comune.

Anonimo ha detto...

Riqualificare, non si può!

Dobbiamo mangiarci i soldi dei contribuenti in maniera non proficua e lasciare alla città un aspetto non solo poco funzionale ma addirittura PERACOTTARO!

Anonimo ha detto...

vi prego, fate anche un servizio su via di San Vito proprio lì vicino. Anche il blog Diarioromano dedica una pagina propria a questa situazione. Un degrado assoluto...una piazzetta (quella con l'arco di Galieno, che potrebbe essere una delle più belle di Roma (immaginat: un arco romano accanto a una chiesa medievale) ed è sostanzialmente un gabinetto all'aperto...allucinante

lele ha detto...

Io amo "Roma fa schifo". Penso che sia un mezzo straordinario di conoscenza e denuncia. Però non sopporto la sua poverofobia.
I poveri esistono, ed esistono in misura maggiore nelle grandi città come Roma. I poveri possono anche non piacervi ma ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre ed è loro diritto stare, lavorare, abitare dove pare a loro, anche in centro. Per questo, penso sia una ingiusto pensare che la "gentrification" sia una cosa bella che va invocata come soluzione per piazze o quartieri.

Il punto è spezzare la correlazione fra povertà e degrado. Niente obbliga al fatto che la piccola attività commerciale a scarso rendimento (tipo bancarella) sia una schifezza estetica, che l'indigente seduto sulla panchina pisci in giro, che il giovane immigrato sia un pusher.
Faccio volentieri a meno di una piazza Vittorio leccata e patinata con Eataly al posto di MAS, i localini fighetti, e al centro dei giardini all'inglese.
Mi piace l'anima multiculturale e popolare della piazza.
Ma è senza senso che, oramai che si sia di destra, grillino o di sinistra, si pensi che la presenza di immigrati implichi STRUTTURALMENTE l'impossibilità di garantire decoro, qualità dell'offerta, qualità dei negozi e delle insegne, assenza di spaccio e attività illegali, pulizia dello spazio pubblico.


Anonimo ha detto...

"I poveri esistono, ed esistono in misura maggiore nelle grandi città come Roma. I poveri possono anche non piacervi ma ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre ed è loro diritto stare, lavorare, abitare dove pare a loro, anche in centro. Per questo, penso sia una ingiusto pensare che la "gentrification" sia una cosa bella che va invocata come soluzione per piazze o quartieri."

Nessuno si incazza con i poveri, ci incazziamo con l'amministrazione più cara d'italia che questi poveri li insulta e li offende lasciandoli nel degrado più assoluto.

Il "poraccismo", caro lele spesso e volentieri parte da ricchi foulardati che siedono in consiglio, tanto a loro che gli frega, tornano nella loro villetta con piscina/appartamento in centro...
Nel frattempo i poveri veri sono costretti a barcamenarsi nello schifo piu totale, schiavi della sporcizia, del degrado e dell'automobile.

Anonimo ha detto...

Ma le bancarelle sono tutte regolari? Perché se ci sono irregolari o se sono regolari ma occupano più spazio di quello che devono la Bolkenstein non c'entra niente.

Dario ha detto...

@Iele: Ma quale gentrification, semmai l'Esquilino ha subito un processo contrario. Singolare il concetto che i poveri "è loro diritto stare, lavorare, abitare dove pare a loro"... Cioè le leggi, le regole, le tasse, esistono soltanto per i ricchi, secondo lei? Uno è povero e ha diritto di fare quello che gli pare dove gli pare? è con questa mentalità che Roma è finita nel modo che sappiamo.

Anonimo ha detto...

Pensare e rifiutare lo status-quo del degrado e pauperismo sociale romano non e'accanimento verso i poveri o gli immigrati, che sono solo l'anello debole nella questione, ma casomai il contrario : pretendere che anche famiglie di immigrati di Paesi terzomondisti possano vivere degnamente e svolgere una propria attivita, cosi come chi e' povero possa vivere senza essere costretto a subire ulteriori vessazioni ed umiliazioni. Favorire questo trend, che da il potere in mano ai bancarellari e le famiglie mafiose alla Tredicine e sfrutta l'immigrato ed il bisognoso, e' viceversa un caposaldo dell'ideologia del M5S, come stiamo assistendo a Roma con la gestione Raggi. Fenomeno preoccupante, perche' incarna politicamente un ortodossia di pensiero che purtroppo ha preso piede nel tessuto sociale medio romano e che, se non ribaltata al piu'presto, portera' questa citta' (e malauguratamente tutto il Paese se il grillismo andasse al potere nazionale) alla definitiva condanna di realta'sottosviluppata, ancor di piu'di quanto gia'Roma lo sia oggi.

Anonimo ha detto...

Lele, paradossalmente il tuo mi sembra un commento molto molto classista. Il quartiere, i suoi giardini, sono abitati e vissuti da persone di origine sociale ed etnica molto diverse, persone che sono accomunate però da un destino di degrado. Nessuno pretende un giardino all'inglese, che sarebbe pure storicamente ed esteticamente fuori luogo, ma un giardino orrocentesco impeccabile si, un giardino in cui tutti possano andare a passeggiare o giocare felicemente. Lo stesso vale per i portici: sono stati persi già parecchi esercizi storici (cartoleria di veroli per esempio), quelli che restano e i nuovi coraggiosi certo non vengono aiutati dal degrado generale e in particolare dall'invasione delle bancarelle: troppe, brutte, sciatte.

Anonimo ha detto...

ma se lo spazio sotto i portici è privato e non pubblico, come si era detto anche in un articolo precedente, perchè il privato a cui tale spazio appartiene, non chiama la polizia,i carabinieri,la guardia carceraria,la guardia communale ,i vigili del fuoco,la guardia costiera ,l'esercito ,la marina ,l'aereonautica etc e fa mandare affanculo i mutandari????
Qualcuno ha una risposta, please ?

Lucia ha detto...

Non riesco a capire perché, stante la legalità delle bancarelle tutta da assodare, non si possa ALMENO pretendere che abbiano dimensioni limitate, strutture decenti, mutande non esibite ecc.ecc. Prostituirsi ai bancarellari dovrebbe avere almeno una piccola contropartita. O no?

Anonimo ha detto...

X novembre 07, 2016 1:31 PM

Vero, piazza Vittorio non è mai stata un "salotto buono".

Però mio padre mi raccontava che dopo l'8 Settembre 1 (UNO) soldato tedesco con mitra stazionava fisso all'angolo di via Emanuele Filiberto e non volava una mosca...

Anonimo ha detto...

non mi pare un buon esempio il soldato di una potenza straniera occupante che massacrava i romani...
forse ci sono casistiche migliori da citare :-)
ma concordo che alle volte bastano poche persone per tenere ordine in un luogo, cosa che nessuno può fare se vengono autorizzate (regolarmente !!!!!) delle mostruosità come le bancarelle di roma

Anonimo ha detto...

il fatto è che chi vuole investire e fare economia sana non va in Campidoglio a minacciare i consiglieri e a pretendere (e ottenere) con la violenza diritti campati in aria e posizioni di rendita, ma sta zitto prende baracca e burattini e si sposta


esatto ! questa è la fotografia del dramma romano. l'illegalità si organizza con la prepotenza, la legalità tace e/o scappa

Anonimo ha detto...

non chiamiamolo "poraccismo" (molto carino ed efficace come termine) ma clientelismo e favoritismo.

Anonimo ha detto...

Il punto è spezzare la correlazione fra povertà e degrado.

sono d'accordo, non è questione di poveri ! certi bancarellari - come certi venditori di cianfusaglie che affollano il centro di roma - sono gestiti da gente straricca !
la città si impoversice, loro si arricchiscono

Anonimo ha detto...

Quindi facevaschifo ed è destinato a fare schifo per sempre, bel ragionamento, complimenti.

bisogna fare proprio il contrario infatti! prendere i luoghi che fanno schifo e ribaltarli completamente, con politiche coraggiose e innovative. ma chi le fa ? le amministrazioni che da decenni sono in mano alle fazioni organizzate degli occupanti abusive di immobili e strade pubbliche ? Prima si cacciano questi politici - praticamente quasi tutti, a mio modo di vedere, prima si rimetterà in piedi il presente e il futuro della nostra città

Anonimo ha detto...

Ma l'orrore delle bancarelle ovunque sbracate non è diverso dagli altri orrori (strade-parchi cagatoi, cartelloni, abusivismi, sporcizia feroce, traffico isterico e violento....)e hanno la stessa causa: falso buonismo prezzolato che copre a stento l'ignavia dei cittadini e l'incapacità-corruzione degli amministratori.
E non c'è inversione di tendenza credibile all'orizzonte, perchè l'ignavia è nel DNA e persone capaci si guardano bene di immischiarsi in questa politica buco-nero. Non restano che gli STUPIDI, che per quanto (sedicenti) HONESTI fanno come si sà peggiori danni dei "cattivi".

Anonimo ha detto...

ma i portici non sono di proprietà condominiale? o sono "suolo pubblico"?
Perchè se fossero condominiali sai quanti calci in culo ai bancarellari........

Anonimo ha detto...

Che Veltroni abbia liberato i portici di Piazza Vittorio dai bancarellari è una grande balla.Del resto il municipio di appartenenza è sempre stato amministrato da un Presidente della stessa area politica di Veltroni.

Anonimo ha detto...

Ma poi la vogliamo dirla tutta,i cittadini di questa città sono antrpologicamente diversi.

Anonimo ha detto...

Che Veltroni abbia liberato i portici di Piazza Vittorio dai bancarellari è una grande balla.Del resto il municipio di appartenenza è sempre stato amministrato da un Presidente della stessa area politica di Veltroni.

Anonimo ha detto...

Ah ma quanta bella decrescita. Avanti con la decrescita felice romani!

Anonimo ha detto...

Del primo Municipio fanno parte oltre che i portici di Piazza Vittorio anche Trastevere.Ebbene andate a vedere le varie vie storiche da chi sono occupate ,e la Presidente è la stessa persona:la dottoressa Alfonsi.

Anonimo ha detto...

Del primo Municipio fanno parte oltre che i portici di Piazza Vittorio anche Trastevere.Ebbene andate a vedere le varie vie storiche da chi sono occupate ,e la Presidente è la stessa persona:la dottoressa Alfonsi.

Anonimo ha detto...

Ancora grazie al 70% di romanari che ci ha regalato cinque anni di peppe grillo

Anonimo ha detto...

Ahhh ecco! La gooolpa è de Veltroni SignoraMia ! Che continua a fare il sindeco da 13 anni!
Lo diceveno al tredicinesimo Studio associato Casa & Previti che la colpa è delli communisti.

SignoraMiaaaaa!!

Anonimo ha detto...

per me sono TUTTI uguali, quelli che hanno Governato dal 2000 a oggi, tutti pessimi.

Anonimo ha detto...

5 mesi di Raggi, 5 anni di alemanno, 7 anni di veltroni... Marino cacciato dopo poco più di 2 anni. Roma è solo peggiorata. Una bella gara al ribasso

Anonimo ha detto...

il primo municipio varrebbe da solo quanto Parigi ! e guardate come è tenuto (e da chi)
Non difendiamo l'indifendibile.

Anonimo ha detto...

i cittadini di questa città sono antrpologicamente diversi

in questa città vive gente di ogni origine e provenienza. evidentemente l'aria fa spegnere i cervelli a chiunque

Anonimo ha detto...

persone capaci si guardano bene di immischiarsi in questa politica

se non fanno nulla come fai a dire che sono capaci ? la politica è lo specchio della società. e poi - come diceva un vecchio adagio - se tu non ti occupi di politica sarà la politica a occuparsi di te. in questo caso facendoti vivere male e faticosamente (e pure a caro prezzo)

Anonimo ha detto...

Il primo municipio potrebbe essere una Ferrari, ma è guidata da gente senza nemmeno il patentino per le minicar

Anonimo ha detto...

i cittadini di questa città sono antrpologicamente diversi

vero, perchè passano il tempo a litigare tra di loro anzichè mandare a quel paese chi li governa malissimo (indipendentemente dal colore politico). sono come tifosi di calcio, ma fondamentalmente autolesionisti, perchè almeno i tifosi, quando la squadra non va, chiedono (e ottengono !) di cambiare l'allenatore.

Anonimo ha detto...

a new york e londra oggi i quartieri multietnici sono esempio di sviluppo e ricchezza. perchè a Roma no ? perchè tutto avviene all'insegna non del miglioramento ma del famoso "poraccismo" da quattro soldi

Anonimo ha detto...

Perchè il PORACCISMO piagnone è il potentissimo alibi della Vaticano SpA per mantenere potere e lucrosi affari sulla pelle (di qualsiasi colore) dei medesimi PORACCI (loro) finchè appunto rimangono PORACCI a sguazzare NEL DEGRADO "a cui dare un senio di ppaaace e acccoliensa nelle NOSTRE strutture" .
Ma Pretacci, massoni e affiliati sguazzano nell'oro e nella rete di reciproco lussuoso potere.

Perchè mai laicamente affrancare i PORACCI ad una vita dignitosa? Naaaa, è robba da "Paganesimo" (Anzi nel dubbio, importiamo tanti, tantissimi altri disperati, non a caso solo l'Italia in Europa....)

Anonimo ha detto...

I soldi dei contribuenti vanno lasciati nelle tasche dei contribuenti, qualora non servissero per i servizi essenziali. Come puoi pensare di fare impresa e creare lavoro con una pressione fiscale al 50%?

Anonimo ha detto...

Piazza Vittorio, dopo le piazze storiche e monumentali di Roma, è indiscutibilmente la piazza più bella, più architettonicamente attraente di qualsiasi altra piazza della città, ma, 16 da anni che ci vivo, vedo il suo degrado aumentare ogni giorno. Le bancarelle, fra tutto lo schifo, sono il degrado peggiore: Occupano suolo pubblico, lasciano spazzatura ovunque {nessuna bancarella possiede un cestone!!}, non danno scontrini, furgoni parcheggiati in doppia fila, complicando ancora di più l'illegalità, ed il disaggio per pedoni e automobilisti che transitano. Povero quartiere!!! Povera Roma.

Anonimo ha detto...

Tutti "padri de famja" italiani.......

Anonimo ha detto...

il poraccismo è richiesto a gran voce da tanti attori.

Il popolino, che spera in qualche elemosina (casa-trasporti-scuola gratis)

gli evasori fiscali che ottengono gli stessi risultati del popolino, essendo pero molto più ricchi

la politica, perchè più elemosine = piu voti.

Le associazioni, perchè piu c'è povertà e più c'è bisogno di loro

Gli imprenditori, perchè piu i poveri sono poveri e piu si possono schiavizzare.

Risultato: MERDA PER TUTTI!

Anonimo ha detto...

Ma poi 'sti "poveri" bancarellari sono in regola con il fisco? Battono tutti gli scontrini fiscali e versano il dovuto al fisco? E poi, siamo sicuri siano tutti rigorosamente in regola con gli spazi assegnati e a loro disposizione per l'esposizione della merce? E, altra cosa, almeno la pagano la TARI (vista la quantità di merda residua che lasciano quando sbaraccano e che dovrà essere ripulita da AMA, quindi a carico delle casse pubbliche)? Conoscendo come vanno le cose a Roma, sono certo che si saranno tutti subitaneamente adeguati allo standard romano (città dove puoi fare come cazzo ti pare tanto nessuno ti dirà mai nulla, e in più anche se verranno sanzionati, non pagheranno un ghello visto che sono tutti rigorosamente nullatenenti, quindi inattaccabili), quindi qui la questione non è poracci sì/poracci no, ma il minimo rispetto di norme e regolamenti, e possibilmente anche il rispetto dell'estetica.

Anonimo ha detto...

Ma quale in regola...

Anonimo ha detto...

Quando vedo una bancarella, sputo (idealmente) e passo oltre.
I veri colpevoli sono quelli che comprano, e mi sembra che sia un punto talmente evidente che, statisticamente, qui dev'esserci qualcuno che abbaia ma poi rosicchia l'osso, e anche avidamente, considerando che qualsiasi attività commerciale se non fa profitti chiude, persino le bancarelle.
Evidentemente non sarete tutti quanti poracci e magari vi piacerebbe anche di più vedere una piazza come Piazza Vittorio riqualificata e animata da un commercio controllato e non malsano come quello che c'è adesso, ma comunque le mutande a 1 euro vi fanno gola lo stesso.
Quando vedo qualcuno che compra le bancarelle gli riservo la stessa occhiata che riservo a quelli che in metro feedano la zingara che fa la filastrocca della ragazza povera che deve comprare il LaTe. E' la stessa identica cosa. Quindi, come al solito, è colpa di chi sovvenziona, non di chi apre e manda avanti le bancarelle. Mandateli in rovina (e non solo loro) rifiutandovi di acquistare qualsiasi cosa vendano a qualsiasi presso e tirate in faccia a vostra madre i calzini che le vedete comprare per voi o per vostro padre alle bancarelle, e poi vediamo quanto durano. Io più che augurarmi che, appunto, vadano in rovina e comincino a puzzarsi di fame al punto tale da doversene andare non credo di poter fare.

Anonimo ha detto...

Comprati calzini in cotone da Tezenis, lasciano un sacco di fili tra le dita dei piedi, sono zero al confronto del perfetto filo di scozia delle bancarelle, e costano anche di piu'. Quando questi negozi mi offriranno un prodotto competitivo allo stesso prezzo dei banchetti ne riparleremo.

Anonimo ha detto...

vi meritate la funivia
https://www.youtube.com/watch?v=ntWotsioZOI

Anonimo ha detto...

Perfetto, non hai capito un emerito ca**o, ma in compenso mi hai aiutato a capire perché la situazione non cambierà mai. Sei stato veramente super utile.

Dai, ci provo un'ultima volta che per cinque minuti non ho niente da fare.

Se sei iscritto a RomafaSchifo, a meno che tu non sia un troll ( evento in effetti davvero probabile ) avrai sicuramente perlomeno notato che queste bancarelle di merda sono come uno sbrego su un Modigliani o una martellata sul Mosè di Michelangelo, sia per quanto riguarda l'estetica di quella che dovrebbe essere non solo una normale capitale europea, ma anche e soprattutto il centro del cattolicesimo mondiale, la città più ricca di beni culturali del pianeta, la sintesi storica dell'evoluzione della civiltà occidentale e un sacco di altre belle cose che permettono a Roma di essere visitata da milioni di turisti durante tutto l'anno NONOSTANTE faccia cagare da più di quindici-venti anni, a prescindere da chi si sia avvicendato al Campidoglio.

Se tu a questo contrapponi il perfetto filo di scozia dei tuoi calzini comprati alla bancarella di merda per risparmiare due spicci, oltre a fare almeno ai miei occhi non la figura del provetto affarista ma quella del completo pulciaro, significa che non te ne frega un ca**o nemmeno che da Tezenis magari i calzini ti lasciano la zella nei piedi ma in compenso pagano le tasse l'affitto i contributi e tutto quello che si dovrebbe pagare per fare imprenditoria a Roma, e scegli di non optare invece per una cosa che viene definita in tutti i dizionari BOICOTTAGGIO.

Questo minimo sacrificio comporterebbe la perdita di 5 minuti della tua vita di più a lavarti i piedi dai pallini, ma i calzini col perfetto filo di scozia della bancarella non te li compreresti nemmeno se si mettono in ginocchio a pregare per la salute del loro figlio malato (che fidati, non hanno) perché ci sono cose più importanti, fra cui una che si chiama DECORO, che sinceramente vedere paragonata alla tua situazione podologica mi fa anche vagamente rosicare, al punto tale da augurarti se non altro di contrarre un qualsivoglia tipo di fungo che ti faccia mollare dalla tua pischella, se ce l'hai.

O boicotti le bancarelle o te ne freghi di Roma. It's easy.

Anonimo ha detto...

Continuo a comprare il filo di scozia.
Stai bene e grazie per i tuoi 5 minuti.

Anonimo ha detto...

Che vergogna!
Io ho votato la Raggi sguendo il consiglio di Roma fa Schifo e guarda che mi tocca vedere!!11!!1

In realtà l'ho votata col cavolo. Era solo per ricordare la vostra stupidissima presa di posizione a favore di una cialtrona che ha riportato in auge la classe dirigente alemanniana.

Sempre complimenti, eh!
Continuate a fare i boriosi ed i presuntuosi, prima o poi la gente dimenticherà che avete invitato a votare per il M5S.

Anonimo ha detto...

Sei un troll. Dici sempre la stessa cazzata falsa come una moneta da tre euro. Almeno provoca.

Vai in un Grande magazzino e con un euro ne compri sei, ma pagano affitto tasse e impiegati.

Ma che ti rispondo a fare tanto sei un troll e pure senza fantasia.

cittadino residente ha detto...

Concordo sull'anima multiculturale dell'Esquilino, ho letto tra i commenti di piazza popolata da stranieri, "poveracci" e "persone con deficit mentali" che manco a Berlino nel 1940 si parlava cosí. Mi limito a dire che le bancarelle, che siano gestite da ricchi o da poveri, da bianchi o da neri, che vendano mutande o fighetteria d'argento, se ne devono andare via dalle strade. Devono semplicemente S P A R I R E perche' tutti, in primis i "poracci" di cui sopra, devono passare. Chi vuole una mutanda se la compra al negozio o al mercatino, non sui marciapiedi.

Anonimo ha detto...

questo governo della città dovrebbe dare spazio alle miglior ipotesi che sono state ideate per Roma e che ci sono, abbandonate nel corso dei decenni
a me così sembra tutta una chiacchiera allucinante e basta

Anonimo ha detto...

Bancarelle di Via Giulio Cesare (dove oramai la circolazione è ridotta a una corsia): lavoratori che scaricano con borsello rigorosamente Fendi in Audi bianca nuova fiammante, ovviamente in doppia fila.

Anonimo ha detto...

Ma sai che gli importa ai 5s dei giovani imprenditori, delle startup, di chi ha idee e energie nuove. A loro intressano solo le bancarelle.

Anonimo ha detto...

Ma ancora con questa storia del risparmio? Ma perché, se aprite i cassetti vi sembra di avere poca biancheria?
Peraltro mia moglie l'ultima volta è entrata da Tezenis e ha trovato tre paia di mutande a 9 euro: magari su una bancarella ne avrebbe comprate cinque, ma credo ne possa fare ragionevolmente a meno. E per inciso, tezenis fa lo scontrino, assume persone (sicuramente sottopagate, ma insomma, un po' meno sfruttate), e sta dentro un palazzo appena ristrutturato, che da' luce a via Nazionale. Non vedo come si possa ancora frequentare sta robaccia.

marco ha detto...

Lele sono daccordo con te, non abbiamo bisogno di altra gentrigficazione ma se questa funziona da contrasto all'abuso che dobbiamo continuamente tollerare e sopportare, benvenga la gentrificazione, che sia multietncica come la piazza, assolutamente si. Ho votato la Raggi, sta non facendo molto e quello che fa è inquietante... sulla linea Alemanno Tredicine... non me lo sarei mai aspettato.

Anonimo ha detto...

Il discorso non può essere Tezenis contro la bancarella. Nei paesi civili esistono grandi magazzini e mercati rionali dove comprare a prezzi popolari.

justonecaptain ha detto...

ao è pericolo usare la bici sotto i portici!!!! potevi investì qualcuno

Anonimo ha detto...

Troll onanisti sui blog,
finti poracci,
veri poracci,
poracci mentali,
poracci furbetti
pretacci arricchiti,
associazioni piagnone a fini di lucro,
amministratori incapaci,
amministratori capaci ma corrotti,
monnezza feroce,
mezzi pubblici inesistenti,
abusivismo estorto con la violenza o la mazzetta...

WELCOME IN ROME


Anonimo ha detto...

Faccio da anni come indicato da anonimo di novembre 07, 2016 8:59 PM e lo predico pure.

Anonimo ha detto...

5 STELLE COLLUSI VERGOGNA!!!!

PER I VOSTRI INTERESSI VENDETE ROMA ALLE MAFIE

Anonimo ha detto...

Ma sai che gli importa ai 5s dei giovani imprenditori, delle startup, di chi ha idee e energie nuove.

hai ragione... e pensare che però erano nati proprio per quelle cose che ora rinnegano!

Alberto ha detto...

"L'anima multietnica" nel senso che vi piace passeggiare circondati da maomettani col caftano e dare il cinque all'africano che così vi sentite a Londra?

Apparte il fascino per i turisti, Londra è un'accozzaglia di quartieri fatti di villette a schiera di cartone o palazzoni da socialismo reale, quartieri separati da linee rigorosamente di religione o di colore della pelle.

Ghetti ovunque. Volete questo per Roma?

army ha detto...

Sono d'accordo che oggi sotto i portici di piazza Vittorio c'è lo schifo delle bancarelle, ma perché non parlate pure dello schifo che c'è nella piazza ?(giardini)come pretendete che diventi un posto da vivere ? Solo sotto i portici? E poi una volta usciti da li ? Avete visto che cosa c'è dentro i giardini? La riqualificazione dovrebbe partire da li, ma dicendo questo sarò sospettato di razzismo, io li ci sono nato e il giardino lo vivevo, oggi sono entrato e l'impressione è stata quella di essere entrato in una proprietà altrui.quindi se volete pulizia non lavate i solo la faccia ma fatevi la doccia.

army ha detto...

Sono d'accordo che oggi sotto i portici di piazza Vittorio c'è lo schifo delle bancarelle, ma perché non parlate pure dello schifo che c'è nella piazza ?(giardini)come pretendete che diventi un posto da vivere ? Solo sotto i portici? E poi una volta usciti da li ? Avete visto che cosa c'è dentro i giardini? La riqualificazione dovrebbe partire da li, ma dicendo questo sarò sospettato di razzismo, io li ci sono nato e il giardino lo vivevo, oggi sono entrato e l'impressione è stata quella di essere entrato in una proprietà altrui.quindi se volete pulizia non lavate i solo la faccia ma fatevi la doccia.

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