Sotto le buche si nasconde una città fatiscente. Il racconto di un cittadino

20 settembre 2016
Buongiorno 
sono Marco, un vostro lettore ed uno dei tanti cittadini romani armato di buona pazienza che provano a nel loro piccolo a rendere la città migliore di quella che è.
Vi leggo, vi commento, (talvolta vi critico) perché riconosco in voi la capacità di saper osservare le dinamiche di Roma con occhio puntiglioso, con l’aspirazione di informare e soprattutto proporre.

Premetto che faccio politica (in modo microscopico si intenda ma pur sempre attivo) e quanto vi scrivo però non ha nessun intento propagandistico, pertanto vi chiedo, qualora riteneste opportuno pubblicare la storia che sto per raccontarvi, di firmarla col solo nome proprio perché non si pensi che voglia cercare visibilità.

La storia riguarda le buche, i contratti di manutenzione, il ruolo della Polizia di Roma Capitale, le inefficienze del Municipio XIV e i paradossi delle Assicurazioni Di Roma (ADIR). È un po’ lunga ma c’è un universo della fatiscente amministrativa in cui versa Roma.

Comincio da un antefatto: in data 15 aprile 2016 la vecchia amministrazione municipale (giunta Barletta) in spregio al nuovo Codice degli appalti pubblica un Avviso Tecnico (in allegato) per la procedura di appalto negoziato relativo alla manutenzione stradale del municipio, ovviamente con il nefasto criterio del massimo ribasso. Così impegnava chiunque fosse venuto dopo le amministrative o a derogare dal nuovo codice degli appalti o a bloccare l’iter per l’assegnazione di un cruciale impegno del comune a tutela dei cittadini. Feci un comunicato stampa (che allego solo per testimonianza a voi perché compare il mio nome e il nome della Lista Marchini). Nessun quotidiano lo riprese, malgrado fosse una questione importante sia per il municipio che per le casse del comune visto che si impegnavano 700.000€, e sono convinto che nessun quotidiano lo riprese perché su Marino si poteva gettare fango quanto si voleva, ma guai a screditare i piccoli (piccolissimi) ras del PD dei vari municipi che dovranno  in qualche modo salvare il salvabile del PD, oltre all'evidenza che io di certo non avessi visibilità o chissà quale importanza. Resta il fatto quindi che passò inosservato.
A maggio, il 20, si sarebbero dovute aprire le buste delle aziende che avessero risposto…ad oggi siamo con la nuova giunta che sbaglia il bando nemmeno per il contratto di manutenzione, ma per la figura del tecnico responsabile della sicurezza, e le strade non vi dico come sono ridotte. Ma sono onesti e quindi gli si deve perdonare l'incapacità a quanto pare.

Questa lunga ma doverosa premessa perché ad aprile, come uno dei tanti romani schianto un pneumatico in una buca/cratere in via Rezzato, nel XIV municipio appunto, a Palmarola/Selva Candida. 
Chiamo immediatamente la Municipale e dopo solo 20 minuti di attesa riesco a parlare con qualcuno del comando di Primavalle (tra Primavalle e Selva Candida c’è qualche km e qualche centinaio di migliaia di abitanti, ma questa è la riorganizzazione Alemanniana) a cui racconto del mio sinistro; mi rispondono che non possono intervenire, che devo fare delle foto, recarmi al comando e presentare denuncia di sinistro con le foto.
Detto fatto, decido di buttar via la mattinata e vado con le foto stampate, presento la denuncia e me ne vado con la risposta che da li ad un mese sarei potuto andare in municipio a presentare la richiesta di risarcimento.
Dopo un mese vado in municipio XIV (l’ufficio è proprio affianco alla famigerata Ex Lavanderia dove intanto vendevano cibi e caffè equo solidali con loro stessi) e mi rispondono con l’ineffabile cortesia che ben conosciamo, che devo tornare dalla Municipale, farmi dare copia del loro verbale sennò la pratica non può essere accolta. Due realtà comunali che non si parlano, uno dei tanti esempi dell’inefficienza a cui siamo sottoposti.

Va bene, torno dalla municipale, prendo quel che serve con soli 17€ (dovrebbe essere gratuito ma le fotocopie costano) e torno in municipio. Riunione sindacale. Devo tornare. Secondo giorno di lavoro buttato.

Torno dopo qualche giorno e faccio la pratica, in attesa che mi convochino per avere il “protocollo”. Stavolta solo un’oretta e me la sono cavata.
Non mi chiama nessuno, quindi il 20 giugno torno in municipio e chiedo lumi: “tiè, stava qui che la dovevamo ricontattà sta ggiorni”. Quindi? “Vada ar protocollo, se fa timbrà e poi je scrivemo noi”.
Protocollo fatto, con allegata fattura della sostituzione del pneumatico, verbale della Municipale a 17€ e quel che serve. Resta solo di aspettare la risposta.

Arriva la risposta (che allego), il 15 luglio, e come leggerete iniziano subito dicendo che l’appalto per la manutenzione è scaduto il 31 marzo! Quindi la vecchia amministrazione non solo aveva commesso una sostanziale irregolarità, ma l’aveva fatto anche in ritardo…
Con questa lettera mi invitano a contattare la Compania (è scritto proprio così) assicurativa per chiedere il risarcimento. Provo a chiamarli ma nessuno risponde se non una signora che già dal timbro di voce lascia presumere che le cose non volgeranno favorevolmente perché sarò al cospetto di chissà quale setta di scappati di casa. Mi dice “de riprovà”. Nessuna risposta.
Scrivo allora, prima via pec come mi suggerisce la lettera del municipio il 26 agosto e poi con mail normale il 6 settembre.

Nessun cenno di riscontro, zero.

Decido di perdere un’altra mattinata, e vado di persona alle ADIR
Breve considerazione sul fatto che Roma sia l’unica città del mondo che ha una propria compagnia di assicurazioni: sarebbe anche un merito, perché invece di sottostare a logiche puramente di mercato potrebbe essere un servizio eccellente e in grado di far risparmiare molti soldi al comune e quindi ai cittadini. 
Ma la gestione vi lascio immaginare cosa sia, e mi riprometto di analizzar meglio il “fenomeno ADIR” perché curioso di scoprire quanto ci è costato e quanto ci costa.

Il liquidatore mi dice che non mi può pagare, perché non c’è il verbale dei vigili che siano venuti a constatare. Provo a far capire che la municipale non è intervenuta non perché io non l’avessi contattata, ma perché non è voluta intervenire. 
Allora mi chiede una testimonianza, che onestamente ho detto di non avere perché non si può pensare di chiamare a testimoniare qualcuno per una buca converrete, e nemmeno si può pensare di procurarsela finta perché altrimenti è mafia.
“Senza verbale di constatazione, senza testimonianza io non posso pagare. Faccia causa, ma la perde perché inadempiente”. Cosa?! Io inadempiente? Il comune non sistema le strade, fa appalti capestri, non interviene se chiamato in causa al momento del sinistro, mi risponde che al municipio sono (anzi, siamo!) senza appalto, che devo rivolgermi ad una assicurazione che non da segni di vita, ed io sarei inadempiente?

Comincio ad innervosirmi, e l’amabile liquidatore fa il superiore citandomi gli articoli x e y per dirmi che nessun giudice mi darebbe ragione (“ce so’ 2500 cause tutti l’anni e le vinciamo sempre) perché avrei dovuto vedere la buca, provare ad evitarla, e poi chissà se andavo piano etc etc etc. “Capisce, tra lei e il comune e la ADIR non c’è un contratto per cui siamo tenuti a pagarla…”. 2500 cause sono irrisorie per una popolazione come Roma, meno dell’1% dei potenziali controparti, e questo dobbiamo dirci che o è un merito dei cittadini, perché solo in piccola parte intende adire per vie legali, o è un merito della giungla burocratica e dei disservizi che scoraggia qualsiasi pretesa.
Al “dotto" liquidatore sottolineo che in base alla costituzione e al codice civile stesso, il contratto esiste, perché il comune percepisce (giustamente) da me tributi per le utilità pubbliche e pertanto è tenuto ad assolvere alle proprie funzioni in modo efficiente e a tutela dei cittadini che questo contratto lo sottoscrivono alla nascita. Volevo citare Rousseau ed il contratto sociale, ma avrei rischiato di essere scambiato per uno della Casaleggio.

Ci gira intorno un po’, capisce che non me ne vado fino al veder soddisfatta la mia richiesta e alla fine, dopo che ho attirato l’attenzione del palazzo splendidamente collocato in Lungotevere Raffaello Sanzio, con fare anche falsamente misericordioso mi dice che se invio le foto (che nessuno ha pensato di inoltrare alla CompaNia) mi può pagare il 50% della fattura che ho presentato (fattura regolare e non aumentata si intenda). 
Capisco che contro un mostro burocratico così non posso pretendere i miei diritti e me ne devo andare. 

Questo è ciò che accade nella nostra città, dove per avere ciò che ti spetta in modo corretto devi affidarti alla buona sorte o discendere nei bassifondi di quel che viene chiamata furbizia, con la conseguenza che poi questa furbizia diventa la prevaricazione del tutti contro tutti, e le indicibili conseguenze sono sotto i nostri occhi. 
I cittadini devono preoccuparsi di non essere costretti ad avere rapporti con i municipi, con il comune, con qualsiasi organo che sarebbe teoricamente costituito per la nostra tutela e soprattutto per la nostra libertà di migliorare e migliorarsi oppure ricorrere a stratagemmi? Ma non ci si deve arrendere alla via breve della furbizia, anche perché che furbizia è se poi si ritorce contro di noi prima o poi? 

Prima di congedarmi, dopo il mio ennesimo sfogo, mi dice il liquidatore che tanto “col decreto Madia po’ esse che l’anno prossimo qua non c’è più niente”. Il commento a caldo potrebbe essere “era ora!”, ma sarebbe ingiusto, perché se una cosa non funziona non si deve cadere nella logica che non possa funzionare perché in possesso di un peccato originale chiamato “servizio pubblico”. È una balla che pubblico=spreco o disfunzione. Con il “pubblico” che funzionava ed una morale migliore dei cittadini questo paese è diventato tra le 8 economie mondiali, pur essendo un cortile di dimensioni.

Sono tornato a casa consapevole di essere sconfitto in questa battaglia (perché fondi illimitati per gli avvocati non ne posseggo…), ma che la guerra ad un meccanismo inceppato e pericoloso debba proseguire senza sosta, così come fate voi, perché non si può lasciarla vinta a chi ha ridotto la città più bella del mondo in questo stato.

Ultima nota, nel tragitto per tornare a casa ho trovato in zona Aurelia/Madonna del Riposo 6 moto della municipale in assetto da crisi terroristica, mi hanno fatto accostare (ero con lo scooter) e ho assistito al passaggio di 3 furgoni blindati della polizia pieni di agenti, 4 volanti della Polizia in borghese, 4 volanti della Polizia: scortavano 2 pullman di manifestanti del sindacato Cisl. 
La guerra sarà di logoramento…

21 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Encomiabile sforzo. Io con l'esperienza ho capito che il mio tempo vale di più di qualsiasi buca e qualsiasi buffoni. Gli italiani, e non solo i romani, necessitano di rigore. A partire da quelli che "il vigile amico mio tanto poi mi leva la multa" Semplicemente si dovrebbe fare che una volta che ho cominciato a scriverla è andata: o fai un ricorso ufficiale, spendendo tempo e soldi, o perdi solo i soldi pagando la multa. ci risaniamo le casse di Roma in sei mesi così.
So già che qualcuno obbietterà che così i vigili non faranno più le multe e noi li paghiamo di meno (o li dismettiamo perché inutili).

Anonimo ha detto...

"Una morale migliore dei cittadini" è tutto qui il problema ed il segreto per il cambiamento, ed è questa la sola ragione per cui Roma e l'Italia non sono all'altezza di candidarsi per le Olimpiadi 2024, forse per quelle del 2124, ma non è scontato...

Anonimo ha detto...

Non è facile commentare questa lettera, perché da sola è capace di descrivere meglio di cento articoli giornalistici la situazione di Roma.
L'unica cosa che potrei suggerire è quella di cercare di diffonderla, lavorando perché sia ripresa dai giornali e dalle televisioni.
Sarebbe utile che tutti gli Italiani acquisiscano una maggiore consapevolezza delle condizioni in cui ci troviamo qui, perché io credo che serviranno - a breve - interventi del Governo e del Parlamento per un nuovo, più lungo e "strutturale" commissariamento della città.


PS: suggerisco a coloro i quali si dovessero trovare nella situazione descritta dall'Autore di mettere a verbale, nella denuncia, il mancato intervento dei Vigili, facendosi anche dare le generalità e la qualifica degli Agenti coi quali si è interagito.

Anonimo ha detto...

Anonimo 10.15

Anch'io pensavo che l'intervento dei vigili fosse obbligatorio anche in questo caso ma ho scoperto che non e' cosi'.
Basta andare il giorno dopo al comando facendo le foto alla buca e portando l'auto per fargli verificare i danni.

Anonimo ha detto...

L'ultima volta che ho visitato Roma le strade erano a livello da citta' sudamericana, ora africana. Accendete il lanciafiamme.......

Anonimo ha detto...

Solo parlare di tappare le buche mostra un atteggiamento sbagliato. Le strade vanno rifatte come le fanno a Londra e non pensare a tappare le buche.....

Anonimo ha detto...


INAUGURATO IN POMPA MAGNA POCHI GIORNI FA IL RIPRISTINO (DOPO ANNI DI VERGOGNOSO BUIO) SULLA ROMA-FIUMICINO. PASSATO IERI SERA : UN TERZO DI NUOVO AL BUIO PESTO. COMPLETAMENTE AL BUIO IL VIADOTTO DELLA MAGLIANA- COMPRESO IMMISSIONE PERICOLOSISSIMA CON VIA DELLA MAGLIANA- E CORSIA LATERALE DELLA CRISTOFORO COLOMBO!

Anonimo ha detto...

Gentile cittadino, fa bene a fare la guerra all'ADIR!
Ma non si fermi qui, pretenda innanzitutto tutto per iscritto e poi inoltri un reclamo - e se lo ignorino si rivolga all'IVASS che gli faranno il culo a strisce!
Ufficio Reclami AdiR
Lungotevere Raffaello Sanzio, 15
00153 Roma
Fax: 065884117
E-Mail: reclami@adir.it

Qualora il reclamante, in caso di mancato o parziale acccglimento del reclamo, può rivolgersi direttamente all'IVASS.

Anonimo ha detto...

Aohhh a soluzzione ar broblema dee bughe e fasse er suvve...

Anonimo ha detto...

ma nun rompe er cazzo e vedi de fatte amico er gommista. tanto ce lo sai che prima o poi ce ritorni.

Anonimo ha detto...

La lettera tocca uno dei punti, a mio avviso, fondamentali per comprendere come Roma sia senza speranza: TUTTO ciò che in qualche modo è direttamente gestito o partecipato dal Comune di Roma non funziona perché i dipendenti sono incapaci nella migliore delle ipotesi, ignoranti e in malafede nella peggiore. Non c'è alcun controllo di qualità sui servizi erogati e, soprattutto, non esiste il concetto di responsabilità nei confronti dell'utente. Questo significa abitare in una città svantaggiata, dove in nuce si favoriscono corruzione e prepotenza. Per creare gli anticorpi ed essere in grado, tra anni, di invertire la tendenza, bisognerebbe trasferire questi personaggi in qualche altro posto....ma la soluzione è impraticabile, perchè significherebbe svuotare gli uffici della città. Comunque, tutto ciò è VOLUTO dai romani stessi che, al di là del ceto sociale e del proprio reddito, evidentemente si sentono a proprio agio in un ambiente del genere.

Anonimo ha detto...

Ottima descrizione di quel che è la burocrazia in questo merdoso Paese ma in particolare nella sua Capitale.
Non c'è informazione, organizzazione, nessuno sa nulla ed i cittadini non vengono adeguatamente informati.
Roma è la città dell'arrangio.
La gente (io no) ha votato 5Stelle proprio nella speranza di veder risolte queste cose.
Vedremo un po'...

Anonimo ha detto...

i 17 euro che hai pagato sono il costo per il rilascio del verbale di incidente su dichiarazione, se questo è formato da un foglio o da 10 fogli sono sempre 17 euro; tale cifra è stata determinata dall'amministrazione capitolina da molti anni.
anche a me è capitato per ben due volte di avere gomme rotte a causa delle buche sulla strada, ho fatto la tua stessa trafila e dopo che l' assicurazione non pagava mi sono rivolto ad un avvocato e fatto causa dal giudice di pace; ho dovuto anticipare le spese legali ma dopo circa due anni il comune di roma è stato condannato ed io sono stato risarcito di tutto (spese dell' auto e spese legali).

Anonimo ha detto...

Abito nella zona di l.tvre Sanzio e il palazzo mi sembrava abbandonato da più di un anno, con tanto di portone sprangato. Per ragioni.professionali ho appurato che l'edificio è di proprietà di un fondo immobiliare, che da oltre un anno ha sgomberato il palazzo e sta cercando di riqualificare l'immobile in albergo, ovvero in condominio di appartamenti. Dove sono stati a trattare l'autore della lettera e qualche commentatore?

Anonimo ha detto...

Suggerisco al sig. Marco di trasferirsi in Südtirol, dove le strade sono asfaltate dal Land autonomo (e non da ANAS). Risultato: non ci sono buche, zero.

Anonimo ha detto...

E te credo. Con tutti i soldi che si prendono in alto Adige... So' boni tutti a fa' i ricchi coi sòrdi dell'antri!

Anonimo ha detto...

E' tutto concepito per impedire il nitido sviluppo di qualunque procedura.
E' la tecnica della postina: "Dicaaaaa?"
Se ci pensate, lo stesso avviene per l' invio a casa delle multe. Per ragioni insondabili da qualche anno, prima ti mandano una raccomandata con l'avviso di ritiro, poi devi andare con l'avviso di ritiro al comando dei vigili.
E che dire dell'intasamento dei tribunali? Stanno lì col nido di pappagallo in testa a tentare di peggiorare l'impeggiorabile, quando per risolvere il sovraccarico giudiziario e amministrativo basterebbe determinare procedure di risoluzione diretta delle controversie che permettono un accertamento immediato, come era una volta, tramite forze dell'ordine e senza processo.
Se una cosa è appurabile d'ufficio, rinviarla a un giudice è solo un modo per rendere il diritto manipolabile, e arricchire le tasche degli avvocati, oltre a gravare sui più deboli economicamente.

bat21 ha detto...

Semplice Roma e il meridione e' semplicemente una macchina dissipatrice di risorse per tramite del lavoro pubblico che non e' altro che un immenso ammortizzatore sociale a spese di chi tira veramente la carretta. Esiste una sola soluzione prima di finire in default: licenziare, liberalizzare, privatizzare. Purtroppo i cinque stelle sono l esatto contrario di questo, sono parte del problema non della soluzione.

Anonimo ha detto...

Tutto giusto quello che ha detto bat21. Non sono d'accordo però sulla liberalizzazione/privatizzazione come soluzione: i disservizi e le politiche commerciali scorrette di moltissime aziende privatizzate sono sotto gli occhi di tutti. La macchina pubblica, se funziona bene, è molto più efficiente di quella privata (se non altro perchè essendo molto più grande, teoricamente potrebbe operare molte economie di scala e quindi offrire all'utenza prezzi più bassi). Ovvio che per far funzionare bene una macchina pubblica chi ci lavora dentro deve, banalmente, lavorare, e bene. La causa di questa inefficienza secondo me è che non esiste una misurazione costante realistica e analitica della bravura-perchè di questo si deve parlare-dei lavoratori pubblici. Se esistesse, bisognerebbe modificare qualche leggina per consentire ai più bravi di far carriera rapidamente, e ai meno bravi di essere demansionati o licenziati. Rapidamente.

Anonimo ha detto...

roma delenda est

bat21 ha detto...

La macchina pubblica non può essere più efficiente di quella privata perché non avrà mai il pungolo della concorrenza che il privato ha. Comunque qui non parliamo di sistemi ideali ed evoluti ma di uno schifo "meridionale" in cui il pubblico serve solo per dare inutili posti di lavoro per il tramite della politica. In un contesto simile secondo me non puoi fare altro che ridurre il pubblico tout court in quanto a causa della non evoluzione del bedrock sociale lo schifo di cose come Atac ed Ama di riformeranno all' infinito. Roma non e' in grado di sostenere una gestione pubblica delle cose (come non lo sono buona parte delle città a mezzogiorno)

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