Perché a Roma officine e gommisti invadono i marciapiedi e come risolvere

15 febbraio 2017
Fate la prova. Aggiratevi per Parigi, Londra, Vienna. E provate a trovare un'officine che utilizza il suo pubblico circostante al suo negozio "alla romana". Ovvero invadendo tutto, occupando i marciapiedi, piazzando la merce all'esterno come in un bazar mediorientale, usurpando tutti i posti auto circostanti trasformandoli in aree di lavoro o in piazzole di sosta a vantaggio delle auto appena sistemate o in attesa di essere trattate dai meccanici.
A Roma, al contrario, la situazione è paradossale. Praticamente tutte le officine, gli elettrauti, i gommisti, i carrozzieri lavorano in questa maniera. Attorno a ciascuno di questi esercizi c'è il delirio vero sotto ogni punto di vista. Pochissimi, se non assenti, gli operatori che si comportano in maniera seria e che non si appropriano di spazi pubblici che non gli competono e per i quali non pagano il becco di un quattrino di occupazione di suolo pubblico. 

Perché succede questo? E perché non succede altrove? Perché se giri tre ore per New York City non trovi lo straccio di una officina che invade i percorsi pedonali? Perché a Parigi non vedi praticamente i distributori di benzina per strada? Perché a Londra non esistono neppure per sbaglio gli autonoleggiatori di occupano intere strade con le loro vetture (o, peggio, con i loro scooter) parcheggiate in attesa di clienti usurpando i diritti di tutti?

La risposta è semplice: tutte queste attività ci sono anche nelle altre città occidentali, ma stanno lontane dal suolo pubblico, non occupano fondi commerciali pensati per essere negozi, vengono posizionate in strutture apposite. I distributori sono nei parcheggi in struttura o sotto ai palazzi, fuori dalle carreggiate, i noleggiatori e le autofficine si trovano invece nei parcheggi interrati o negli autosilos.

Ecco un altro importante vantaggio di realizzare parcheggi interrati. L'accordo, il piano, la progettualità, la convenzione tra chi concede gli spazi (il pubblico) e da chi li realizza e li gestisce (il privato) può e deve prevedere spazi esclusivi dedicati a queste tipologie di operatori: autonoleggi, officine, gommisti, assistenza e manutenzione. E' una cosa che in piccola parte già si fa (affitti l'auto a Termini e ti mando a ritirarla al parking Esquilino, l'affitti a Via Veneto e la prendi nel parking Ludovisi) ma che dovrebbe diventare sistema. Fino al punto che una ordinanza vieti di svolgere determinate attività se non dentro apposite strutture. Per fare questo però le strutture ci devono essere, devono essere disponibili, devono venire realizzate e progettate. Qui è invece tutto fermo e progettualità di questo tipo, volta a migliorare la città, sono impossibili per mancanza oggettiva di spazi da utilizzare. 

E così Roma resta l'unica città che non valorizza il suo sottosuolo e che lascia che i suoi fondi commerciali vengano occupati da officine, laboratori di riparazioni, carrozzerie tossiche e sempre più autolavaggi inquinanti. Come una città europea di quaranta o cinquanta anni fa. Da nessuna parte è più così. 


51 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Vogliamo parlare delle frutterie dei talebani che invadono completamente i marciapiedi in barba a qualsiasi norma igienico-sanitaria ?

Anonimo ha detto...

Ma perche se io ho un bar e a causa di mancanza di spazi metto sul marciapiede un espositore di caramelle cornetti trovo subito i vigili a farmi la multa, mentre le frutterie invadono il marciapiede con veri e propri scaffali di frutta accatastati come fosse un prolungamento del negozio e nessuno li multa?
perche?

Anonimo ha detto...

No, non è l'unica. A Torino è uguale.

Anonimo ha detto...

Come possano gli esercenti commettere una tale patente violazione tutti i giorni, evidentemente in asssenza di sanzioni, deve avere a che fare con la notoria incapacità della PLRC di controllare il territorio; la stessa incapacità di reprimere la sosta selvaggia, i tavolini abusivi, i cartelli abusivi, ecc.

Anonimo ha detto...

per non parlare dei giornalai o dei fiorai....qui ognuno fa come cazzo gli pare......ecco perchè sta città è na merda....oggi parlavo con una ragazza russa....mi ha chiesto come mai Roma fosse così sporca? tanto sporca? siamo la vergogna del mondo

Anonimo ha detto...

facciamo un giretto in via acireale dove le persone, compresi i bambini e ragazzi che vanno a scuola, sono costretti a camminare sulla carreggiata col rischio concreto di essere investiti, poiché il marciapiedi in entrambi i lati è invaso dalle auto di un officina meccanica.

Anonimo ha detto...

in effetti è proprio vero... non ci avevo masi fatto caso

Anonimo ha detto...

Perché non conoscete la situazione di degrado che determinano le frutterie gestite dai nord africani.Questi occupano sistematicamente marciapiedi pubblici e privati,e nonostante le reiterate denuncie da parte dei cittadini non si fa nulla.Purtoppo questo avviene da diversi anni.

Anonimo ha detto...

dipende sempre dal fatto che nessuno controlla, pur essendo pagato tutti i mesi per controllare coi soldi del contribuente

Anonimo ha detto...

situazione di degrado che determinano le frutterie gestite dai nord africani

che c'entra il fatto che siano nordafricani ?

Anonimo ha detto...

centra il fatto che se fossero tedeschi diremmo frutterie di tedeschi. essendo di nordafricani diciamo nordafricani. semplice..forse per te non tanto..

Anonimo ha detto...

Perché non conoscete la situazione di degrado che determinano le frutterie gestite dai nord africani.Questi occupano sistematicamente marciapiedi pubblici e privati,e nonostante le reiterate denuncie da parte dei cittadini non si fa nulla.Purtoppo questo avviene da diversi anni.

Anonimo ha detto...

Bravo 2.57 hai risposto nel migliore dei modi.Si tratto solo di dire come stanno le cose.Se diciamo che anche i cinesi fanno largo uso dell'esposizione fuori dal negozio delle loro chincaglierie qualcuno pronto a giustificare tutto di dirà che c'entra precisare che sono cinesi.Cosi giustifichiamo tutto e intanto questa città sta diventando sempre peggio.

Anonimo ha detto...

Non è Roma, è tutta l'Italia da Roma in giù.

L'anno scorso sono stato a Palermo per un matrimonio (in una bellissima chiesa barocca del centro).

Faccio dieci metri per andare verso l'auto che mi portava al banchetto e mi sono trovato a dover attraversare una piazzetta resa completamente impraticabile da un gommista... scavalcando uomini sdraiati sotto alle automobili, girando intorno a treni di gomme, alla fine sono arrivato.

Anonimo ha detto...

E pensare che basterebbe mettere un cordolo davanti alle frutterie, ai gommisti e ai meccanici in modo da restringere i marciapiedi e le carreggiate e rendere impossibile la sosta selvaggia...

Anonimo ha detto...

http://www.archdaily.com/799662/the-parking-garage-that-moonlights-as-a-sledding-slope-white-arkitekter-plus-henning-larsen-architects
Parcheggi interrati vanno bene ma anche quelli iin struttura più economici e possono anche risultare gradevoli.

Anonimo ha detto...

Via Paolo Albera, zona Appio Tuscolano. Noto gommista che si fa pubblicità allo stadio: ogni sacrosanto giorno dell'anno, a tutte le ore, dalle 3-4 alle 10 auto in doppia fila a rendere tutta la viabilità e lo stato della strada un vero schifo. Le chiavi di tutte le macchine le ha il negozio (propietari delle autovetture non presenti). In anni, mai, dico mai, vista una pattuglia dei vigili (VII municipio) a fare una contavvenzione. Finchè era possibile fare segnalazioni su twitter ne ho fatte numerose ma nulla è cambiato. Con iosegnalo neanche ci provo, tanto è abbastanza prevedibile il risultato.

Anonimo ha detto...

centra il fatto che se fossero tedeschi diremmo frutterie di tedeschi. essendo di nordafricani diciamo nordafricani. semplice..forse per te non tanto..

bisogna vedere chi sono i titolari delle licenze. in ogni caso diciamo frutterie e basta, altrimenti sembra che uno ce l'abbia con la frutteria del nordafricano e con con quella dell'italiano

Anonimo ha detto...

in ogni caso i pubblici funzionari che non fanno rispettare le regole non sono nordafricani

ABC ha detto...

Ma mica solo le frutterie, che comunque sono fra gli esercizi commerciali più esposti al fenomeno. Anche fiorai, negozi di casalinghi, giornalai, bar che piazzano panchine nel bel mezzo del marciapiede, a volte persino negozi di abbigliamento che espongono gli stand appendiabiti direttamente fuori dal negozio (visto con i miei occhi). E questo indipendentemente dal fatto che si tratti di italiani o stranieri, perché a Roma l'abitudine di comportarsi da maiali accomuna tutte le nazionalità, con gli italiani in prima fila ovviamente. Il punto è che in questa merdavigliosa città ognuno è abituato a fare esattamente il cazzo che gli pare. Chiunque può appropriarsi degli spazi pubblici a proprio totale piacimento, tanto nessuno dirà mai nulla. I vigili ovviamente non muovono un dito neanche se li preghi in aramaico, anche perché probabilmente sono abituati a chiudere tutti e due gli occhi in cambio di laute mazzette. Insomma, il livello di Roma è quello delle città subsahariane, nulla di più.

Anonimo ha detto...

questo post riguarda meccanici e gommisti, non credo siano nordafricani pure loro.
io non penso affatto che sia questione di mazzette, ma più banalmente di inerzia, di demotivazione e rassegnazione che riguarda tante categorie, dove peraltro i difetti di alcuni fanno fare una pessima figura ai molti.
tanto per citare un esempio a caso, in piazza della Minerva c'è un negozio che mette in mezzo alla strada una sedia con dei pupazzi per attirare l'attenzione dei turisti, ma quel tratto della strada non credo sia del negoziante ne' credo che egli paghi l'occupazione di suolo pubblico per una sedia. Ma se pure la pagasse l'effetto degrado, tanto più in una zona di pregio architettonico assoluto, è tale da doverlo vietare lo stesso. Basterebbe buon senso e senso della misura

Anonimo ha detto...

La colpa e' dei viggi...a Oslo le gomme non le cambiano,non esistono gomnaroli, quando le gomme sono usurate buttano l'auto e si comprano la bisci.

Anonimo ha detto...

ma diciamolo chiaramente: è il buon vecchio problema della CORRUZIONE dei vigili urbani... fatevi una chiacchierata con un negoziante del centro, vi racconterà cose che gridano vendetta. Io ti faccio il regalino (per lo più in natura), e tu fai finta di niente. E la città sprofonda.

Anonimo ha detto...

ma se un meccanico dovesse affittare delle mura di 50mq piu' grandi, quanto te lo farebbe poi pagare il cambio dell'olio ....?

Rachele ha detto...

Noto marchio del made in Italy tra le altre cose.

Anonimo ha detto...

Secondo me basterebbe una sola ordinanza a costo zero,e successivamente con multe salatissime per chi disattende l'ordinanza.

Anonimo ha detto...

Il problema è tutto qui, concordo. Si stava andando nella direzione della rotazione per rendergli almeno la vita difficile ma con nuova e giunta e nuovo comandante è saltato tutto.

Anonimo ha detto...

Esistono ancora fruttivendoli italiani? Se esistessero di certo non li lascerebbero tenere aperto il negozio dopo le 20.
Esistono ancora fiorai italiani? Se esistessero e tenessero aperto tutta la notte come fanno i bengalesi, certamente ci sarebbe tutta la Finanza del Regno pronta a indagare.
C'entra eccome che non siano italiani.
Secondo te vendono davvero poponi no stop nel cuore della notte?


Anonimo ha detto...

Dovremmo però parlare anche della vegetazione che, dai giardini dei ricchi condomini, eccede invadendo i marciapiedi. A volte i marciapiedi sono impraticabili o rischi di cavarti un occhio passandoci. L'inciviltá ed il degrado sono nel nostro dna, non possiamo paragonarci ai nordici ma soprattutto non possiamo sempre dare la colpa a chi dovrebbe dare le multe. Insegnatelo ai vostri figli prima di tutto.

Anonimo ha detto...

Gli elettrauti ... ???!!!

Anonimo ha detto...

Roma non valorizza il sottosuolo perché sotto magari c'ha le catacombe, mica la torba come nelle altre città d'europa.

Anonimo ha detto...

A questo si aggiungono marciapiede e strade lordi di olio motore perché spesso i lavori non sono fatti in officina ma al di fuori della stessa.

Anonimo ha detto...

Argomento che non interessa chi governa. Adesso c'è da pensare alla terza polizza intestata alla Raggi. Concordo con tutto ciò che è scritto sull'articolo. Ma vedremo mai qualche risultato tangibile indipendentemente dal colore politico di chi governa?

Anonimo ha detto...

Sì, questo è un altro problema da attribuire non alla mancanza di serietà del personale, come voi affermate, ma alla cattiva gestione degli spazi in città. è lo stesso discorso dei camion delle consegne, che voi tanto insultate pubblicando foto con sotto scritto "nun me rompe er cazzo, sto a lavorà!"
Appunto, dove si possono fermare?!
Le auto appena riparate, dove le metti se all'interno dell'officina c'è spazio al massimo per una Smart?
Stesso problema dei parcheggi. Le strade sono le stesse degli anni 50, quando le auto erano davvero poche.
Idem i benzinai.
Ne abbiamo fatto le spese in Spagna. Non riuscivamo a trovare un benzinaio in tutta Barcellona e dintorni. Siamo dovuti uscire ad un centro commerciale rilevato solo tramite il navigatore.
Lì forse si esagera. Almeno sulle super strade, mettete le stazioni di servizio!

Anonimo ha detto...

i fruttaroli nordafricani i verbali non li pagano perchè sono nullatenenti, il negozio in affitto, l'intestatario della p. iva è il cugino del fratello del nipote del cognato del vero titolare, i commessi sono tutti in nero, le forniture le pagano in nero in contanti. L'unica soluzione sono i sigilli alle saracinesche, violati i quali non c'è più sanzione amministrativa ma si va nel penale.........ma sono scelte che vanno fatte: o il quieto vivere e le spiate alle guardie (magari su quel connazionale un po' troppo radicalie...) o la "sFizzera" ma col rischio di qualche attentato. Opinione mia personale.

Anonimo ha detto...

In Parlamento i 5 stelle hanno appena protestato contro la bolkenstein, che tanto piace a Tonelli.
Se passa la direttiva le multinazionali contenderanno ai commercianti italiani gli spazi, potete immaginare con che esiti. Poiché la direttiva non viene recepita all'estero, i nostri commercianti spodestati dagli stranieri, non potranno a loro volta vendere nei mercati dei paesi concorrenti. Disoccupazione alle stelle garantita.
Questa faccenda, che conferma oltremodo che ormai il nemico ce l'abbiamo in casa ed è il pd, potrebbe essere facilmente risolta; così come potrebbe essere risolta la questione dell'inadeguatezza degli spazi officina.
Infatti, poiché lo Stato deve garantire il diritto al lavoro, lo stato deve farsene carico: se invece di SVENDERE il suo patrimonio immobiliare in favore delle banche, lo si destinasse a ospitare mercati e servizi al coperto aperti a chiunque voglia gestire un'attività, si creerebbero spazi multiservizi di grande utilità sociale, creando le condizioni per il lavoro di TUTTI.
Con una doppia condizione, però: il lavoro di tutti gli ITALIANI VERI e la stretta sulla Legge.
E' chiaro che non si potrà garantire nessuna stabilità economica e sociale fino a che la massoneria europeista ci costringerà a ricevere immigrati che spostano ogni giorno più in là il confine plausibile del benessere. Coi "tutti" che diventano sempre di più.
Ed è chiaro che se regna l'anarchia, il disordine prescinde dalle agevolazioni sociali.
A casa negrolandia, e che si torni a rispettare la Costituzione.

Anonimo ha detto...

Io sono d'accordo con h. 7.01, altro che l'invasione africana, il narcotraffico e lo smercio clandestino di armi: il vero problema sono i glicini e le bouganville.

PS Se sei rincoglionito e ti si conficcano i convolvoli negli occhi, fatti curare.
Mio zio lo diceva. Se vuoi riconoscere un alienato, un ignorante e/o un buzzurro, guarda la guerra che dichiara in casa sua e altrui a ogni forma di vita vegetale.
Le belle piante sono l'amore delle persone sensibili e sane di mente, non di quelle ricche.

Anonimo ha detto...

Nel rispetto della Costituzione, ricordiamo che l'interpretazione autentica del diritto di asilo non prevedeva affatto l'importazione coatta di immigrati provenienti da ogni parte del globo in guerra, ovviamente, ma nasceva in relazione alle circostanze sorte con la seconda guerra mondiale e le necessità delle popolazioni europee.
Ma figuriamoci se questi, che all'occorrenza, fanno avvelenare gli avversari politici, si preoccupano di reinventarsi la Costituzione secondo le necessità della eurobank.

Anonimo ha detto...

Giusto una parola su fruttivendoli nordafricani: per la precisione, nordafricani o bengalesi che siano, sono tutti "uomini di paglia" degli italianissimi mafiosi. Ieri ho visto a Piazza Vittorio un venditore ambulante passare 100 euro a un tipo (genere panzone da borgata) in motorino, in pieno giorno...

Anonimo ha detto...

Se il commerciante onesto che paga ogni tassa e balzello (compresa quella sull'ombra delle tende o sulla dimensione delle insegne) vede che i marciapiedi sono occupati da venditori abusivi di ciarpame o peggio di dvd clonati e merce varia contraffatta che non solo commettono un palese reato ma NON pagano un cent ne di tasse ne di eventuali multe, puo' forse sentirsi "disonesto" se approfitta egli stesso di un po' di spazio pubblico ? Come dire, se tanti rubano 100, se rubo 5 sono io il ladro ?

Anonimo ha detto...

Non so degli altri, ma leggevo che gli innumerevoli fruttivendoli / autolavaggi gestiti da "fratelli islamici" sono di fatto finanziati dai loro paesi d'origine dai loro correligionari ricchi (Fratellanza Islamica e sceicchi vari) e rappresentano una vera e propria testa di ponte per colonizzare l'occidente. Paranoie o c'e' un fondo di verita' ?

Anonimo ha detto...

D'accordissimo con questo post. Li ho sempre odiati. Sono arrivato al punto che, ogni volta che devo cambiare gli pneumatici, lascio l'auto abbandonata in strada e ne compero una nuova. Questi zoticoni non meritano i miei soldi.

Anonimo ha detto...

Però in effetti è vero. Io abito nel quartiere XV Della Vittoria, e ci sono diversi gommisti che lavorano occupando prevalentemente il marciapiede. Io non so se lo facciano o meno in modo regolare, però effettivamente sono situazioni che andrebbero forse un po' riviste e meglio gestite.

Anonimo ha detto...

Mh, paglia o non paglia, grazie al fruttivendolo e a quelli come lui, giunti dall'Africa appositamente e coscientemente per rinforzare le schiere della mafia, le strutture criminali consolidate dalla ramificazione transnazionale hanno demolito la nostra cultura, il nostro benessere e la nostra sovranità.
Non è che ci voglia Serpico per capire che in Italia le collusioni con la mafia migratoria possono essere solo italiane. Già solo per il fatto che nessuno li sanzioni per illeciti ininterrotti che ai negozi normali portano sanzioni e chiusure. Popoli degni di questo nome, come l'austriaco, il polacco, l'ungherese, si oppongono alla globalizzazione nelle piazze e nei Governi.
Ma non la vedi la boldrini che mentre ripete come un'ossessa "più Europa, non meno Europa", sembra nel pieno di orgy porgy di Nuovo Mondo? Prima o poi dopo aver lanciato il pregnante slogan avrà un orgasmo.
E' tutto un puzzle per arrivare agli stessi risultati.
Le ridicole "battaglie" dei radicali per la legalizzazione della droga, non sono che un'altra sponda per ufficializzare il rincoglionimento della nazione italiana e la sua definitiva subordinazione ai grandi potentati, garantendo al sistema del narcotraffico una ufficializzazione che gioverà alla cosiddetta "nuova burocratizzazione del sistema mafioso".
Non aspettano altro.
Guarda come viene stravolto un episodio di cronaca come il suicidio del ragazzino beccato dai finanzieri col fumo. Invece di dichiarare devastante un'educazione permissiva che trasforma degli adolescenti in consumatori e spacciatori, coi nervi usurati a 14 anni e incapaci di sopportare la sanzione che in una società corrisponde all'infrazione, ma si approfitta come sciacalli del caso per prendersela con un sistema repressivo che è già fin troppo compromesso.

Anonimo ha detto...

Collocando gli esercizi commerciali all'interno del patrimonio in dismissione ottieni i seguenti vantaggi politici:
- Fai lavorare tutti gli architetti e gli ingegneri e le ditte che vuoi per le ristrutturazioni e gli adattamenti e la manutenzione
- Se l'immobile è d'epoca garantisci un ruolo anche ai professionisti della conservazione
- Affidi le spese di manutenzione, di pulizia e delle utenze agli usufruttuari, che devono contribuire in base alle dimensioni dello spazio in concessione gratuita
- Mantieni allo Stato e al Comune il patrimonio, che può essere quotato in borsa
- Dai una spinta fondamentale all'economia e spazzi via la disoccupazione, nonché i pretesti per l'abusivismo e le collusioni corruttive
- Puoi organizzare turnazioni per garantire servizi anche notturni, contribuendo in modo importante alla sicurezza

Ci vuole tanto? Un'idea geniale a costo zero, anzi, apportatrice di profitto per tutti.
Ma così non si può portare allo sfascio l'Italia e continuare a regalare gli immobili alle banche, agli arabi e ai cinesi.

Anonimo ha detto...

Eccoveli, i nostri fratelli africani:

http://www.umbriaon.it/violenze-su-anziano-etiope-in-carcere/

Giggi er gommista ha detto...

Vojo popo vede ndo cazzo ve fermate quanno che dovete fa cambia la rota dopo che sete iti dentraana buca. Dovete da porta rispetto aa gente che stanno a lavorà. A te te da fastidio che stamo a ribatte 'n cerchio o a sbullonare in mezzo ar cazzo sur marciappiede e a me me danno ar cazzo sti articoletti der blogghe. Mo stamo pari. Te domani rifai nantro articolo e io me continuo a guadagná la pagnotta. Te peró da miserabile quanno che me vieni a bussà che c'hai la rota doo sguderone a terra me piagni pure lo sconto che nun c'hai n euro. Peró nun te va bene ndo lavoro. Ma come funziona naa testa tua?

Anonimo ha detto...

UN RIMEDIO
Si potrebbero costituire dei comitati civici per segnalare e denunciare le varie palesi violazioni. Se davanti a tali segnalazioni la PLRC non fa nulla si possono esperire denunce per omissioni di atti d'ufficio. Alla fine qualcosa si potrebbe muovere

Anonimo ha detto...

Je fai na' pippa.

Anonimo ha detto...

se li viggili se fanno li .. catzi loro, una ragione ci deve essere, come per le soste perenni in doppia e tripla fila sempre davanti a certi attività ... paganti!!
Negli anni '70-80 quando le borgate nascevano dalla sera alla mattina, quanti sono i romani che si ricordano il 'tariffario' applicato per le costruzioni pseudo-abusive?
1 milione a piano sulle sopraelevazioni di necessità, tre milioni se a titolo speculativo, dai 5 ai 10 milioni ed oltre (sempre di lire dell'epoca) per i nuovi insediamenti a seconda la zona più o meno pregiata! A chi si pagavano?? Ma davvero non lo ricordate?? A quelli che 'giravano' proprio per impedire l'abusivismo, no?
Ricordo che anni fa, su una costruzione sul litorale di più piani, il proprietario smise di innalzare i piani della palazzina in costruzione, diceva che i costi delle mazzette superavano quelli reali dei costi di rifinitura dell'immobile!
ed è rimasto così in tutti i campi, quello commerciale e quello dei trasporti!!
L'altra settimana ho percorso a piedi un tratto della via tiburtina altezza portonaccio, il marciapiedi è totalmente invaso da abusivi che con banchetti non proprio improvvisati, costringono il pedone a procedere su un sentiero largo non più di mezzo metro, tutto il resto del marciapiede è stato .. 'affittato' da decine e decine di abusivi che vendono tranquillamente alla luce del sole e senza evidenti 'patemi' d'animo.
Non ditemi che la vv.uu. non conosca tale situazione!!
sarebbe l'ennesima 'leggenda metropolitana'

chenmeinv0 ha detto...

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