Stadio della Roma: Raggi trasforma un eccellente progetto in pura speculazione edilizia

25 febbraio 2017




A ROMA RITORNA LA SPECULAZIONE
Ieri l'accolita di improvvisati ma scaltrissimi fuorilegge che dobbiamo chiamare "amministrazione" non era in vena di regali alla cricca dei costruttori e dei palazzinari. Ieri, infatti, l'amministrazione Raggi ha deciso - ovviamente con il consenso della società e dei costruttori - di trasformare il progetto di Tor di Valle, ottima pianificazione immobiliare che comprendeva anche lo Stadio della Roma, nella solita squallida operazione speculativa alla romana. Una nuova Bufalotta, una nuova Ponte di Nona. Si ritorna nei ranghi e nelle tradizioni locali. Si continua a sviluppare Roma esattamente come si è sempre fatto. 

Quello che è capitato è molto grave in primo luogo per la ennesima e tradizionale solfa (ma con i grillini non doveva cambiare tutto?) solo italiana - ma soprattutto romana - secondo cui non è mai garantita alcuna continuità amministrativa ad ogni cambio di giunta. Se un progetto viene approvato ufficialmente può essere tranquillamente stravolto da chi viene dopo. E visto che per realizzare i progetti in Italia ci vogliono tempi maggiori di quelli di una consiliatura ne deriva che ogni (ogni!) progetto corre l'enorme rischio se non la matematica certezza di essere ucciso nella culla o proprio abortito ancor prima di nascere. È il motivo per cui non esistono ne esisteranno mai investimenti internazionali nella nostra città. Questo atteggiamento ci rende poveri, marginali, provinciali, derisi, atrocemente degradati. Questo atteggiamento c'è sempre stato (si annullano le cose non guardando alla concreta utilità o al bene comune, ma solo perché le hanno fatte gli altri) e continua ad esserci dopo la Rivoluzione Grillina. Se a Milano avessero adottato lo stesso riprovevole stile di governo che è aduso a Roma, semplicemente la Milano che oggi vediamo non ci sarebbe stata. E invece si è passati da Albertini a Moratti a Pisapia a Sala sempre in continuità: si modificano le linee guida alte ma se c'è un progetto, se c'è qualcuno che ci ha lavorato, se c'è qualcuno che ci ha investito (fosse anche solo del tempo), tutto questo si rispetta e si va avanti. A Roma non è così: Torri dell'Eur, Ex Fiera, Parking di Via Giulia, Olimpiadi, Ex Mercati Generali. Enormi investimenti privati sotto scacco dei cambi di Giunta: saranno gli ultimi, a investire non verrà più nessuno per la felicità di chi specula su popolazioni sempre più povere, sempre più ignoranti, sempre più disperate. Se sei disperato voti i populisti, se sei in difficoltà voti i fascisti, se sei nei guai e non trovi lavoro non pensi e voti chi urla di più, se non ci sono investimenti di qualità prospera la camorra locale. È una strategia peculiare e ci state cascando tutti quanti. Tra l'altro non è neppure una strategia nuova: è il metodo per antonomasia in Italia da 50 anni, Grillo è semplicemente in perfetta continuità. Funzionale al sistema che finge di combattere.

Ma oltre alle questioni di forma, comunque cruciali, eccoci a quelle di sostanza. Ed eccoci a parlare dello Stadio della Roma così come è stato ripensato dalla Raggi. Il primo elemento di sostanza è che il progetto dello stadio come lo avevano pensato Ignazio Marino e il suo assessore all'urbanistica Giovanni Caudo non c'è più. E non per questioni di rischio idrogeologico ("mai a Tor di Valle, lì lo stadio affonda" spiegava il comico di Genova un giorno e mezzo fa), e non per questioni di Soprintendenze e tettoie da conservare. No: tutto questo è stato completamente e totalmente ignorato nell'accordo tra l'amministrazione e l'AS Roma. 

CI GUADAGNANO TUTTI. CI PERDONO SOLO I CITTADINI
L'accordo è stato trovato ed è incredibilmente vantaggioso per tutti gli attori in gioco: la Roma avrà il suo stadio che rafforzerà la società (e così abbiamo disinnescato il rischio di perdere mezzo milione di voti, era l'enorme preoccupazione di Grillo), l'amministrazione grillina porta lo scalpo del taglio delle torri (tra l'altro era la parte più avvincente del progetto: il resto sono palazzotti di uffici  stile Euroma2 e un villaggio commerciale modello outlet di Valmontone, ma quello va bene...) visto che il suo elettorato vive solo di simboli e di semplificazioni; il costruttore infine esulta perché può realizzare un quartiere di uffici e commerci in deroga al Piano Regolatore praticamente a gratis o comunque con molte meno spese in termini di oneri laddove invece prima era stato spremuto come un limone dalla Giunta precedente. 

PARNASI ORA GODE
Parnasi ha insomma oggi la possibilità di riscrivere la delibera e la convenzione interloquendo con una controparte debolissima, ideologica e incapace e non con un personaggio come Giovanni Caudo che aveva trasformato l'iniziale proposta di sviluppo di Tor Di Valle nel più vantaggioso progetto immobiliare (vantaggioso per la parte pubblica, beninteso) mai immaginato a Roma e forse in tutta Italia. È la condizione ideale per qualunque immobiliarista che voglia massimizzare il proprio profitto impippandosene della collettività o addirittura scaricandogli i costi.
Parnasi ha oggi la possibilità di realizzare un vasto quartiere di centri direzionali e aree commerciali come si è sempre fatto a Roma: niente investimenti pubblici (almeno 100 i milioni risparmiati qui), niente contribuzione al bene comune, niente investimenti reali sui trasporti: un'altra Bufalotta, con lo Stadio al posto di Ikea e il Roma Village al posto di Leroy Marlin. E senza neppure la complessità costruttiva (gli ingegneri costano e per il nuovo progetto voluto da Raggi saranno sufficienti i geometri anche se l'auspicio di un coinvolgimento di Libeskind c'è sempre) di realizzare delle torri ardite e interfacciarsi con uno studio d'architettura internazionale. Parnasi, infine, realizzando un quartiere direzionale in una zona scarsamente collegata, potr sfruttare anche il flop commerciale dell'operazione: dopo alcuni anni, con uffici invenduti potrà spingere per trasformarli in case.

CROLLANO GLI INVESTIMENTI. LA FOLLIA DEGLI "EDIFICI BASSI"
L'investimento complessivo, e dunque la ricaduta sulla città, passa da 1,6 miliardi di euro a 700 milioni. La città, in nome dell'ideologia di quatto esaltati completamente buoni a nulla, ha dilapidato quasi un miliardo di euro, polverizzato posti di lavoro, cancellato opportunità. Ce n'è per parlare di danno erariale per la Giunta e per i consiglieri e auguriamoci che se ne parli. Ma non basta.

"Non ci saranno le torri. Si faranno edifici bassi integrati nel panorama" ha esultato la Raggi. Forse qualcuno dovrebbe spiegarle che distribuire le cubature in altezza permette di consumare meno suolo rispetto a spalmarle in larghezza. È la regola in tutto il mondo dove proprio i grattacieli sono simbolo di ecologia e sostenibilità. E poi di quale "panorama" parliamo? Raggi è mai stata a Tor di Valle? L'unico skyline è quello delle palazzine iperabusive abbarbicate sul costone della collina della Magliana: una foto di Kisinau del 1973 in confronto a quella immondizia urbanistica è Cortina d'Ampezzo. Quale panorama bisogna preservare in una città cresciuta in maniera vomitevole dove qualche landmark in altezza non può far altro che migliorare lo scenario? Occorrerà un giorno che qualche ateneo americano effettui uno studio per misurare inequivocabilmente la fobia per i grattacieli (una roba tutta italiana, e ancor più romana e solo un po' parigina) con il livello di idiozia e di malfunzionamento neuronale delle persone. Ne scopriremmo delle belle...

ORA LO STADIO LO PAGANO I CITTADINI
Ma torniamo a noi. Perché la cosa che forse non è chiara è la seguente: se diminuisci le cubature (santo iddio, esiste qualche altro posto evoluto sul pianeta nel quale si giudicano i progetti non in base alla loro qualità ma in base alle "cubature"; ci indicate dove? Una volta per tutte: le cubature NON sono mai direttamente proporzionali al quoziente di speculatività di un progetto), se diminuisci le cubature, dicevamo, diminuisci anche le opere pubbliche. La città ci perde di netto. Punto. Non c'è discussione su questo. Ma non ci perde una sola volta, perché essendo il progetto un progetto architettonicamente interessante e sfidante, ci perde due volte: ci perde un landmark e uno straccio di skyline e ci perde in opere pubbliche. Il danno oltre che la beffa. Ma in realtà quello che si prefigura è qualcosa ancora di peggio: la città ci perde tre volte. Perde le opere pubbliche, perde un quartiere moderno che ancora non ha e che sarebbe diventato una destination anche turistica, perde infine perché le opere pubbliche perdute di cui sopra dovranno comunque essere fatte e verranno fatte coi soldi del Comune. Mettendo le mani nelle tasche dei cittadini, tagliando ulteriori servizi, facendo ulteriore debito, alzando ulteriormente le aliquote. Oppure, come sta emergendo, coi soldi addirittura dello Stato (così le ideologie degli invasati a Cinque Stelle le pagheranno tutti i cittadini italiani che versano le tasse, da Sondrio a Ragusa): distraendo le risorse che erano destinate al Ponte dei Congressi, che non si farà più condannandoci per sempre al pericolosissimo attuale Viadotto della Magliana. 

Il concetto è molto semplice e andrebbe inculcato bene alla schiera di decerebrati che festeggia l'accordo raggiunto: prima l'operazione urbanistica la pagavano tutta i privati, oggi la pagheranno in parte i cittadini. O con nuovo debito pubblico o con tagli da altre parti. È uno scempio per cui in qualsiasi altra città occidentale l'amministrazione verrebbe inchiodata alle proprie responsabilità. Chissà cosa ne penserà il tifo laziale che con il nuovo accordo si ritrova a pagare di tasca propria lo stadio che farà grande la compagine rivale...
In alternativa, ovvero in assenza totale di investimenti comunali, la dotazione di opere sarà decurtata. E comunque un danno per i cittadini sarà: o i cittadini pagheranno finanziariamente oppure pagheranno per mancate opere a loro servizio.
LA FACCENDA DELLA DELIBERA
La cosa straordinaria è che l'intellighenzia grillina ora dovrebbe riuscire ad avere la faccia (e il fondoschiena parato dal punto di vista giudiziario) di votare una nuova delibera di "interesse pubblico" su un'opera che sarà solo una mera speculazione edilizia (adesso sì!) e che non avrà alcun interesse pubblico. Ovviamente l'interesse pubblico del progetto precedente non era la presenza dello stadio e degli uffici tutto intorno o dell'outlet dove si vendono le maglie della maggica, ma la mole di opere pubbliche a vantaggio di tutti che l'operazione garantiva. Una montagna di realizzazioni che, in qualche modo, consentivano di andare in deroga al Piano Regolatore, consentivano di accettare forzature. Queste opere pubbliche non ci saranno più, ce ne saranno forse la metà, forse molto meno della metà. Già si parla di opere da fare "successivamente". Ecco come ritorna il lessico degli sviluppi immobiliari "alla romana". Prima aprimo, famo vendemo, affittamo e poi le opere pubbliche. In tempi diversi. Sappiamo tutti come finisce e le casistiche sono dozzine. La delibera di Caudo ovviamente impediva la messa in funzione dello stadio se prima non si fossero terminate le opere. Come si fa a votare l'interesse pubblico su un pateracchio simile? I furbi proveranno a effettuare solo modifiche su questa attuale delibera invece di farne una da capo? Sarebbe uno sport estremo. Probabilmente bisognerà ricominciare tutto da capo, foglio bianco, buttati 3 anni al vento e si riparte: il prossimo sindaco (se le inchieste su Raggi andranno avanti ci sarà molto presto peraltro) si ritroverà nella stessa identica situazione. E magari rimetterà le torri al suo posto. Ci auguriamo con forza che le opposizioni blocchino qualsiasi tentativo di infilare questa immondizia amministrazione nella delibera di Caudo e Marino inquinandola, ma non mancano prese di posizione dei partiti di opposizione che esultano assieme al M5S: come detto vincono tutti quanti, politica inclusa, a perderci sono solo i cittadini, specialmente i cittadini del quartiere che ospiterà l'opera. Come dite, il PD? Ma ovviamente silenzio di tomba...

L'ADDIO ALLE OPERE PUBBLICHE
Nel frattempo si progetterà uno stadio con molte meno opere pubbliche a supporto. O, peggio, con opere pubbliche non più pagate dai privati, ma pagate dal Comune e dal Comune manutenute (si fa per dire, non ci sono i soldi neppure per pagare le buche e qui si rinuncia a centinaia e centinaia di milioni per poter dire "ho tagliato le torri"). Uscendo alla riunione con la Roma, Raggi non ha detto "riduciamo le cubature ma si faranno tutte le opere pubbliche", in quel caso avrebbe tagliato la testa al toro. Ha detto "tagliamo le cubature e si farà la sistemazione della Via del Mare e la nuova stazione di Tor di Valle". Neppure più rifacimento, si parla di "adeguamento" e di "sistemazione". Ma per questo bisognerà aspettare gli esecutivi e solo a quel punto si potrà fare uno schema inoppugnabile su cosa la città ha perduto. Un quadro che auguriamoci la nuova conferenza dei servizi possa e debba bocciare: un piano così come si delinea rischia di essere un danno per la città su tutti i piani. E nulla ci vieta di ipotizzare che dietro ci sia un ulteriore accordo: si parte così, poi se davvero servono altre opere allora si possono fare e la cubatura può aumentare. 
Vuoi vedere, insomma, che la cubatura alla fine si avvicinerà a quella di Marino ma lo farà piano piano, gradualmente e con palazzoni al posto di torri architettoniche!?

Inutile precisare che una nuova stazione non serve a nulla se non la si usa per farci passare treni puliti, moderni, frequenti e sicuri, possiamo notare che il progetto di Caudo e Marino era raggiungibile da 6 punti: tre attracchi fluviali, la ferrovia Roma-Fiumicino, l'autostrada Roma-Fiumicino, la ferrovia Roma-Lido, le riunificate Via del Mare e Via Ostiense e infine il prolungamento della Metro B; il nuovo stadio della Raggi sarà invece raggiungibile da soli 2 punti: la ferrovia Roma-Lido (una infrastruttura alla canna del gas) e la riunificata Via del Mare\Ostiense. La delibera di Caudo e Marino obbligava (cribbio: obbligava!) il proponente a dimostrare che il 50% dei flussi sarebbero giunti nell'area di Tor di Valle con mezzi pubblici, la nuova delibera non potrà farlo e ci regalerà ingorghi di proporzioni inenarrabili e tutti aosssadio cooo sguderone e l'infradito a chiccooo. Che verranno ulteriormente acuiti dal fatto che il progetto del Ponte dei Congressi è stato sonoramente bocciato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici visto che gli uomini di Berdini (che allora era assessore) non sono stati all'altezza evidentemente di produrre un progetto acconcio. Dunque anche lì tutto fermo e tutto bloccato come da specialità della casa. 
Un altro numero chiave che andrà seguito è il 35%. Il vecchio progetto, a partire da 1,6 miliardi di investimenti garantiva il 35% in opere pubbliche. Una cifra monstre (forse a questo si riferiva la sindaca parlando di progetto "monstre"?) che a Roma non si era mai vista (si viaggia ben sotto al 10%). Il nuovo progetto che percentuale di opere pubbliche garantirà sull'investimento complessivo? È un dato indicativo - contano poi i valori assoluti - ma importante. Anche se sarà comunque complicatissimo far capire ai cittadini che prima le opere necessarie a far funzionare il nuovo quartiere le pagavano i privati, oggi le pagano loro con le loro tasse.
Epperò la domanda, per ogni sviluppo urbano, deve essere quella: il guadagno che deriva dalla trasformazione nelle tasche di chi va? E in che percentuali va nelle tasche pubbliche e nelle tasche private? In base a queste percentuali si tagga o non si tagga un'operazione come speculazione.

Andiamo avanti. La sistemazione del Fosso di Vallerano è l'unica cosa che la sindaca ha specificato con chiarezza che rimarrà, ma d'altronde l'Autorità di Bacino aveva obbligato. Quello che non ha preoccupato minimamente Comune e proponenti invece è il famoso rischio esondazione dell'area dello stadio e la storia della tettoia: se il vincolo della Soprintendenza andrà avanti? Come si fa? Come mai decine e decine di consiglieri e tifosi grillini che fino a ieri sottolineavano sui social ogni 10 minuti che li lo stadio non si poteva fare per questioni idrogeologiche oggi esultano all'accordo trovato? Guardate amici che lo stadio non si è spostato di un centimetro eh! Sta sempre lì, in zona esondabile e al posto di una tettoia-opera d'arte censita nel piano delle qualità e quasi-vincolata, tutte belle parole di cui vi siete riempiti la bocca per settimane. Dimenticate? E dimenticato il mitico Piano Regolatore che "guai, non si tocca"? Al massimo a Tor di Valle il Piano Regolatore prevede 300mila mc, il progetto Raggi ne prevede il doppio. Il doppio! E il consumo di suolo? Qualcuno pensa che si riduca? Se si tagliano le altezze calano le cubature ma rimane costante il consumo di suolo, con la differenza che sul suolo mancante non avrai le risorse economiche per fare un vero parco che dunque farà la fine dei ben noti "parchi" promessi nelle tante altre speculazioni alla romana.
Ma tutte queste cose non importano più. Esondazioni, onde anomale, rischi idrogeologi, tettoie abbandonate in cemento che diventano opere d'arte. Era tutta una finta perché, come abbiamo spiegato mille volte nei mesi passati, questo progetto non andava fatto. Questo progetto era pericolosissimi, era sovversivo. Questo progetto poneva un insidioso precedente, fatto questo poi sarebbe stato molto più difficile tornare a costruire alla romana. Bisognava fare di tutto per disinnescare.



UNA CITTÀ DA CUI FUGGIRE
Ma se per gli infojati grillini si può provare solo pena, nei confronti della città non può che crescere una grandissima preoccupazione. E non solo per la perdita di opportunità, di crescita economica (certificata da La Sapienza), di migliaia di posti di lavoro. Roma in definitiva si conferma agli occhi del mondo come luogo da cui stare alla larga quando si parla di investimenti, sviluppo, trasformazione. Roma è oggi l'unica città al mondo dove una sindaca può dire di tre edifici firmati Daniel Libeskind che "disturbano il panorama". Un panorama da favela, peraltro. Ci vogliono affezionati al nostro degrado, affezionati alla nostra speculazione, affezionati alla nostra sciatteria. Noi non lo saremo mai e spiegheremo a più persone possibile, ogni giorno, che esserlo è un insulto a questa città che è stata per millenni il luogo della grandiosità, della sfida architettonica, della esaltazione delle grandi opere pubbliche e private: palazzi, piazze, tempi, mercati, circhi, stadi, teatri. Tutto enorme, tutto gigantesco, tutto coraggioso. Tutto ancora lì a rimarcare la profonda pochezza e inadeguatezza di chi vuole "edifici bassi" probabilmente solo per renderli coerenti con la propria lungimiranza, con la propria cultura, con la propria apertura mentale e con la propria visione e struttura intellettuale.  

Su queste pagine i lettori troveranno sempre, e sempre di più, una riflessione impegnata a smontare e disarticolare queste idiozie. Siamo convinti che ve ne sia un grandissimo bisogno e in questo senso chiediamo il vostro aiuto in termini di divulgazione e di contributo intellettuale. In questi anni abbiamo tolto il prosciutto dagli occhi di alcune decine di migliaia di persone, ma evidentemente non basta: una amministrazione di irresponsabili, plagiati e esaltati ha lavorato per mesi e mesi con l'unico obbiettivo di ridurre gli investimenti sul territorio che amministra. E la gente esulta. È una situazione surreale che va raccontata, che va spiegata persona a persona, cervello a cervello. Qualora ve ne siano di superstiti.

288 commenti | dì la tua:

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Anonimo ha detto...

Ecco bravo vai via poi con la tua immensa cultura ci farai capire a noi "romani ignoranti" tu sei semplicemente INADATTO a TUTTO...

Anonimo ha detto...

Tonelli essendo culatone vede i grattacieli come un simbolo di potenza sessuale,
non fateci caso, è un burino, non è romano, è importato

Anonimo ha detto...

Tonelli essendo culatone vede i grattacieli come un simbolo di potenza sessuale,
non fateci caso, è un burino, non è romano, è importato.

Anonimo ha detto...

@febbraio 26, 2017 9:06 AM
"Il costruttore Parnasi nel 2014 acquista per 42 Milioni di euro l’area dell’ippodromo di TOR di VALLE"

Quindi la manutenzione dell'ippodromo e dell'area spetterebbe a Parnasi?

Massimo ha detto...

ma chi ha scritto si rende conto della lunghezza? una divina commedia di articolo pieno di cagate, anche perchè le opere pubbliche necessarie verrano fatte prima dello stadio.

Anonimo ha detto...

una costruzione per essere definita bella e moderna non deve necessariamente essere alta,
anche a Parigi (unica città gemellata con Roma) si sono pentiti della defense.
So per certo che tornando indietro sarebbero di tutt'altra ottica.

Alberto ha detto...

Sto ritardato di RFS ancora porta Milano come esempio ... 3 merde di grattacielini che a Singapore si fanno due risate diventano
il nuovo skyline cittadino , annichilendo la bellezza del Duomo

Anonimo ha detto...

anonimo 9:06
l'articolista (credo) intendeva dire che la superficie ricoperta dal cemento rimane uguale. Però venendo meno le volumetrie delle torri il costruttore non rientrerà dei soldi necessari alle opere pubbliche a supporto (ponte sul tevere, svincolo RM-Fiumicino, prolungamento metro B) che dovrà accollarsi il pubblico (io, lei, NOI) e forse non si faranno mai (siamo a Roma e in Italia). Così nel 2020 si andrà ancora allo stadio con la macchina, liberando dall'assedio delle auto il quartiere Olimpico-Flaminio e trasferendo il soffocamento all'EUR-Magliana!!!
Cordialmente

Anonimo ha detto...

Articolo pregno di livore fondato esclusivamente su basi ideologiche. Oltretutto questa ideologia ultra liberista è ormai chiaro a tutti quanti danni abbia prodotto. Vi meritavate Berlusconi.

Anonimo ha detto...

Quello che non capite a roma è che dove non è edificato si può edificare, che l'italia e roma in particolare è tutta vincolata, a volte da vincoli assurdi tanto che non si può costruire una casa in dieci ettari di terreno vuoti per vincoli vari, cagati in aria.
Chi ha un minimo di esperienza in costruzioni, impianti eccetera ne sa qualcosa, gli altri parlano a vanvera.
Quello che mi chiedo io da ignorante: ma le altre città, me ne vengono in mente due : Londra, Parigi (che roma guarda col binocolo dal basso della sua grandezza, come voi dite) come fanno a costruire vicino a fiumi enormi dove piove 5 volte più che in Italia? Hanno costruito ovunque ed anche bene, il tevere sia dentro che fuori roma è uno schifo totale, non è navigabile praticamente non è vivibile perchè è uno schifo unico. IO dico, ma vi guardate intorno? Almeno imparare da chi ha fatto e sa fare meglio di noi mettendoci poi del nostro perchè tutto non deve essere uguale. Chiedete agli abitanti della Magliana o del Torrino (visto che li qualcuno dice che è disabitato, non conosce nemmeno la sua città, figuriamoci il resto) se sono contenti ora che non avranno il ponte pedonale (un'opera penso utile e bella) chiedete a chi va allo stadio e non avrà la deviazione metro B se è contento di andarci in macchina o a nuoto. Ma non dovevano essere migliorate le condizioni di roma da questa gente? A me pare che le abbiano peggiorate e di brutto. Invece di agire per l'interesse della città si agisce PER I PROPRI ed è così (così come avete fatto per il referendum). Vergognatevi, egoisti. Voi se andate al governo rovinerete il paese, perchè quello che vi interessa è solo voi stessi, vi fotteret el'un l'altro nello stesso movimento come già fate, vi riempite di insulti da facebook a twitter passando per la vita reale già ora, figuriamoci dopo.

Anonimo ha detto...

mah sono del parere che un conto sia vedere le 3 torri su un rendering,
un altro vederle poi dal vivo, così isolate, senza senso, una burinata, immagino di notte
che bella gente al bivacco e spaccio se non cambiano le leggi ...

Anonimo ha detto...

anonimo dell 11.02 ...
a Roma serve l'efficienza, giuste le tue osservazioni sulla navigabilità del Tevere, ma allora anche sulla metropolitanizzazione delle 7 ferrovie, della chiusura dell'anello ferroviario, della sparizione dei cassonetti, queste sono cose importanti ... se Roma fosse efficiente e con un piano di fondi come hanno le altre capitali di paesi sani non ci sarebbe partita con nessuna città, Londra e Parigi gli spolverano i marciapiedi, ma Roma è la capitale di un paese fallito, marcio e malato

Anonimo ha detto...

E allora decresciamo felicemente oppure direttamente eliminiamoci...salvo che il "reddito di cittadinanza" non ci salvi, come no!

Anonimo ha detto...

Articolo molto interessante. Tuttavia Roma non necessita di un altro stadio, non necessita di altro cemento come non necessita giustamente di un altra Bufalotta con lo stadio al posto dell' Ikea. Se avessero fatto un referendum avrebbe vinto il no. E le torri originali facevano ancora più schifo oltre alla cementificazione. Tra poco non esisteranno più aree verdi. Per il Rialto evidentemente non ci siete mai stati, io si parecchie volte negli anni passati e me lo ricordo come uno dei locali più interessanti che c erano. Ricordo anche che passandoci e trovandolo chiuso mi ero rattristato. Ben venga che ha riaperto.

Anonimo ha detto...

Sicuro che non ha bisogno? Perchè intorno si vede solo deserto, il pil decresce, le altre capitali sono grandi il triplo (non dovete guardare il territorio, se prendete fino all'Umbria e dite questa è Roma diventate ancora più grandi), a voi piace essere piccoli però volete essere chiamati capitale in onore della storia. Non può durare o se durerà sarete sempre più un capitaletta

Anonimo ha detto...

A me sembra che dopo decine di anni di ruberie e disonestà dove tutti tacevano perché avevano interessi e le mani in pasta, oggi si gridi allo scandalo perché non si può più rubare e si spera di tornare al posto comando. La Raggi ë all'attenzione dei giornalisti in maniera morbosa, questi dove erano mentre tutte le precedenti amministrazioni rubavano a man bassa? Che pietosi siete

Anonimo ha detto...

anonimo delle 11:38 ...che cazzo dici...ti è morta la prof di geografia? Roma è la seconda città europea per estensione dopo Londra seppur con la metà degli abitanti, e l'unica città italiana che non conta l'area metropolitana per sembrare grande...non ha bisogno d'inserire altri comuni o addirittura province come fanno i complessati d'inferiorità ... poi se è edificata a chiazze è un altro discorso, ma il territorio è il suo

Anonimo ha detto...

anonimo 11,38 -------- Roma piccola? se non sai cosa scrivere fatti cambiare il pannolone da mamma vai
magari fosse piccola, forse sarebbe più efficiente!

Unknown ha detto...

Mi fate pena la Raggi ha lavorato bene nonostante cosa gli è stato lasciato, i miracoli non si possono fare...

Jean Paul ha detto...

noto che questa bibbia di articolo (con un quinto avreste fatto cmq capire la contestazione) non abbia convinto nessuno, se non quelli che non hanno capito che l'Italia è morta e sepolta da anni.
Non illudetevi, non ripagherà il suo debito pubblico, non vi curerà più se non in casi di estrema urgenza, non vi pagherà più le pensioni. Paese marcio e metastasizzato all'inverosimile, paese-barzelletta del mondo un paese che tiene Roma così.
Italiani feccia del mondo.

Anonimo ha detto...

cONCORDO CON JEAN PAUL...92 MINUTI DI applLAUSI .......AGGIungo ,iTALIANI MAfiosi,
le vsotare città SONO tOLTALMENTE in mANo aslle mafie e ai CLANDESTINI, pOLITICI PRONTI A fUGGIRE i n ELicottero dai tetti DEL poterE ,PER fORTUNA CHE DOPO tangenttOPOLI ME NE SONO nadato, fate schifo neanche più il cibo è buono. lADRI TUTTI COLLUIS CON LE MNAFIE

Paolo ha detto...

beh che l'Italia faccia cagare è un dato di fatto , basta leggere il PIL dal 2005 in poi.
Ormai andrà avanti di elemosine dall'UE , il nord-est è disintegrato, le mafie hanno contaminato tutte le città più produttive, ci vorranno almeno 3 generazioni e il default ufficiale meglio farlo subito a mio parere, altrimenti non se ne esce.

Anonimo ha detto...

Ma poi sta città chi l'ha costruita? Solo pee specula'!! Ma non erano meglio le capanne, cari piddioti servi di caltariccone?

Unknown ha detto...

Allo stato attuale delle cose Raggi ha ceduto a Parnasi e as Roma, in quanto lo stadio si farà la dove volevano loro. Secondo, la deroga al prg della delibera marino era a favore di aumento di cubatura , tutta in verticale, può piacere o meno ma se leggete il progetto risparmia il suolo, grazie alla quale non si sarebbe fatto solo lo stadio e il centro commerciale ma anche uffici, centri direzionali e SOPRATTUTTO le famose opere di pubblica utilità: parco fluviale, ponti e pontili, allaccio alla roma fiumicino , moltiplicazione dei treni della roma lido. Nel nuovo progetto a chiacchiere della Raggi avendo tagliato del 60 per cento le cubature cosa rimane? lo stadio e poco altro in orizzontale tanto per la gioia dei grillini onesti contro lo sfruttamento del suolo pubblico.Le opere di pubblica utilità ?anche sul sito regionelazio, pur plaudendo l accordo dicono: non si conoscono.( andatevi a leggere il progetto iniziale sul sito regione lazio). Quindi allo stato attuale delle chiacchiere raggi-baldissoni é SPECULAZIONE cioè si sono comprati terreni e ci fanno solo opere per privati, stadio e centro commerciale, piu " adeguamento" della rete viaria( come , da dove a dove non si sa)piu potenziamento roma lido. Un vero successo per tutta la cittadinanza e ovviamente per la Raggi. Da seguire.
fonti
http://www.regione.lazio.it/rl/trasparenzastadio/

Tiziano ha detto...

RFS come al solito ragioni con le chiappe degli altri...
la faccenda è stata inquinata dal vincolo della soprintendenza, chi abbia spinto affinchè questo avvenisse non è chiaro ma è il MOTIVO per cui Pallotta&soci avrebbero perso la causa.
Io sinceramente credevo in un nulla di fatto, ma i Grillini sò tarati ma mica cojoni...con il no assoluto sarebbero dovuti andare in giro scortati peggio di Hitler nel '44

Anonimo ha detto...

cambia pusher... o cambia chi ti finanzia queste stupidate

Anonimo ha detto...

Tonelli sei una merdaccia tu e la tua famiglia DI BURINI DEL CAZZO, se fossi una persona seria avresti scritto che la colpa porta un nome solo: MATTEO RENZI che ha fatto fuori Marino.
Calcola che lo stadio ( e le torri) sarebbero stati pronti nel 2017 se il comune non fosse stato commissariato con Roma alla deriva per 2 anni.
Tonelli sei scataro, non sei romano quindi il significato non lo conosci, informati in giro.

cittadino residente ha detto...

N. elettori romanisti che voteranno M5S grazie allo stadio MENO (-) N. elettori romani che non voteranno piú M5S per aver rinunciato a opere viarie e infrastrutturali = SALDO INFINITAMENTE POSITIVO.

Anonimo ha detto...

Guarda che parnasi non ha pagato l'area in concessione, ha pagato solo l'area su cui sarebbe dovuto sorgere lo stadio. La licenza edilizia per gli ettari di circondario sono l'allegato omaggio di marino.

Ispettore Ginko ha detto...

qualcuno può spiegarmi quali infrastrutture per il cittadino verranno sacrificate con questo taglio alla cubatura rispetto
al progetto originale?
Pregasi rispondere con obiettività, senza condizionamenti politici e ipotesi varie.
Gradita risposta di tifosi giallorossi, forse più a fondo nella questione.

Anonimo ha detto...

Jean paul, voi avete il primo ministro che per fare migliori affari coi petrolieri vi ha svenduto ai terroristi, siete invasi dalla ndrangheta e le vostre magistrature nemmeno sanno di che si tratta, avete dei poliziotti che sembrano checche isteriche e città di lego colorato che sembrano neopoli di Barbie.
NESSUNA CITTA' NEL MONDO SI ESPANDE A DISMISURA COME ROMA, nessuna città civile ha le periferie in continuo aumento, nessuna capitale d'Europa fa addizionare un quartiere nuovo al proprio nucleo urbano.
Roma è piena di palazzi vuoti, di aree cimitero da risanare, di un servizio pubblico da rimettere in piedi, e qui stiamo ancora parlando di far cementificare ex novo uno spazio vincolato per far che?
O STADIO DE A ROMA E ER QUARTIERE DE LI RIOMANISTI.
Pazzi completi, e anche ossessivi.

Anonimo ha detto...

CONGRESSO DEL PD
Punti programmatici ribaditi da tutti i partecipanti:
1) sostegno a banche e cemento
2) manovra lacrime e sangue per far contenta la banca europea
3) incremento all'immigrazione
4) far capire ai lavoratori italiani che devono cambiare (sic), abbassando le pretese
5) polizia europea, che si occuperà di reprimere i dissidenti.
6) delegittimazione della Magistratura, con l'eliminazione del Pm inquirente
Volete l'Italia del pd? Votate il pd. Questo è il menu.

Anonimo ha detto...

In subordine e conniventi, fratelli d'Italia per voce di bombolo rampelli, che propongono di mitigare i tempi di attuazione dei programmi liberticidi della ue.
Invotabili.
Intanto il sindaco grillino di un comune siciliano denuncia i propri uffici per aver concesso una sanatoria irregolare al boss guttadauro.

Anonimo ha detto...

mah a parte i grattacieli che restano comunque una scelta di vita, 3 o niente non vedo quale sia il problema, anche perchè i grattacieli lì per lì piacciono a tutti ma hanno il loro rovescio della medaglia...personalmente mi piacciono quando esiste anche un'anima che brulica e vive sotto, tipo Manhattan o Tokio, le uniche città che non si fermano mai, poi stop ...tutte le altre città del mondo con questi grattacieli di sera mettono l'angoscia, anche Canary Warf a Londra o la Defense a Parigi o a Rotterdam Porto cosa credete che siano, di sera DIVENTANO ZONE INQUIETANTI, senti solo i tuoi passi

escatalogist ha detto...

Romafaschifo secondo il web sosteneva prima Martino e poi Giacchettidi. Avrebbe fatto meglio a scrivere i termini dell'accordo invece di tante negatività senza prove. solo il tempo ci dirà la verità

Anonimo ha detto...

Una petizione di principio dopo l'altra, pura propaganda.
"Non si può fermare il futuro".
Quale futuro? Uber e i grattacieli? E chi li vuole, il popolo sovrano o la finanza internazionale che ne cava profitti condizionando la società?
"Le piccole lobbies contro i cittadini, not in my courtyard contro il bene comune", una lobby piccola è un ossimoro. Lobby non sono i tassisti o il popolo che non vuole altro cemento, lobby sono i palazzinari, le banche e chi la politica col giornalismo che li sostiene.
"Non si può andare avanti senza sviluppo".
Il cemento a tor di valle non è sviluppo, se non della cementir in borsa, una piattaforma web che deregolamenta il lavoro non è sviluppo, se non della finanza internazionale.
"I tassisti e i 5 stelle contro i cittadini".
I tassisti e i 5 stelle sono cittadini, che non hanno intenzione di finire a lavorare come gli indiani per 17 ore e due rupie al giorno, in una città dormitorio governata col telecomando dai rotschild.
FUORI DALL'EUROPA, SUBITO.

Anonimo ha detto...

Caro Mimmo Giglione, ma quale cattedrale nel deserto? Si tratta di investimento privato e sono affari della società come usa le sue strutture.

Anonimo ha detto...

È stato -per ora-approvato il vero progetto iniziale. Avete mai visto dei palazzinari aspirare alla costruzione di grattacieli, pagando di tasca propria strade, ponti e ferrovia?
Con il tempo gli uffici diventeranno abitazioni ed il centro direzionale l'ennesimo quartere dormitorio non collegato al resto della città.
Scaduto il contratto d'affitto, il fondo raptor venderà lo stadio, oramai ridotto a rudere, al miglior offerente.

Anonimo ha detto...

questo è un blog di denuncia di una capitale martoriata, giusto?
quindi i denigratori della Raggi e del M5S dovrebbero sapere che è la loro unica possibilità invece di inveirgli contro.
Sul fatto dello stadio, è ovvio che qualcosa va fatto, e che qualsiasi cosa essa sia sarà oggetto di critica (per me bandirei proprio questo forma di pseudo sport) se parliamo di interessi e speculazioni, ricordiamoci che sull'argomento siamo a questo livello CALCIO=$$$$$
di sportività c'è poco e nulla, di conseguenza anche lo stadio e tutto il resto in un certo senso sono un tutt'uno...
fare le pulci a questa faccenda mi pare un pò da idioti..

Anonimo ha detto...

Certo era un progetto per i Palazzinari...a chi servivano le TORRI ? Allo STADIO ? non mi sembra il conure di Roma deve pagare lo Stadio non spendere soldi per le torri e tutto ciò che gira intornoquelle torri chi le gestiva ? Colate di cemento incredibili per pochi ricconi..meglio STADIO E PARCHEGGIO i PALAZZI li fanno a spese proprie i privati non i cittadini..BRAVA RAGGI spazza via questa merdaccia in cancrena-romana.

Anonimo ha detto...

Che bello vedervi rosicare e difendere l'indifendibile vecchia amministrazione Marino e PD- PDL.
M5S forever

mario salis ha detto...

Piu' che un progetto 2.0 la Raggi ha fatto ripreso un progetto meno 10 punto zero.......hahahahahaha ecco cosa ci dice Ignazio Marino, ex sindaco di Roma, ha parlato del progetto dello Stadio della Roma nel corso della trasmissione televisiva 'Faccia a faccia'. Questa un'anticipazione dell'intervista, che sarà trasmessa in serata:

“La Raggi oggi può dire con soddisfazione di avere approvato il progetto iniziale dei costruttori che la giunta Marino aveva bocciato. La Raggi ha cancellato tutte le opere di interesse pubblico da noi ottenute, più di 250 milioni di euro per i trasporti e un parco grande come Villa Borghese. Ha fatto un favore ai costruttori. Nella delibera votata dalla mia giunta e voluta fortemente dall'assessore Caudo avevamo legato per 30 anni e con un vincolo di strumentalita' lo stadio alla Roma. E abbiamo anche detto che se per caso questo non fosse accaduto negli anni futuri allora i proprietari avrebbero dovuto pagare 200 milioni di euro di penale attualizzati a quando questo fosse accaduto. Speriamo che i 5 stelle mettano anche questa norma nelle delibere che dovranno fare. Noi ci avevamo pensato e lo avevamo scritto".



"Noi volevamo uno stadio non per i costruttori ma per i tifosi, ma soprattutto per il benessere dei cittadini. Insomma questo di Raggi e' esattamente il progetto che ci presentarono all'inizio e che noi bocciammo. Siamo passati dallo stadio della Roma, lo dico con le parole di Aldo Fabrizi, alla 'romanella', la pasta ripassata, non costa niente ma e' buona lo stesso. Berdini ha definito la mia delibera scellerata? Temo che non abbia letto la delibera e non si sia reso conto che abbiamo scritto addirittura che se anche una sola di quelle opere sarebbe venuta a mancare, sarebbe caduto l'interesse pubblico e lo stadio non si sarebbe potuto fare".

Anonimo ha detto...

No marino, molto più semplicemente tu hai svenduto una fetta di Roma ai costruttori, e quando questi poveracci dei 5 stelle hanno provato a sottrargliela è scattato lo stalking organizzato banche-media-pd.

Anonimo ha detto...

Le opere pubbliche non sarebbero MAI state pagate interamente dal privato, ma solo in minima parte. Il privato metteva 50 milioni di euro per prolungare 5 km di metropolitana B fino allo stadio dove per fare solo un chilometro servono 200 milioni, e la differenza la pagava pantalone. Per non parlare delle tempistiche, se la Roma dichiara da cronoprogramma di voler giocare la prima partita allo stadio nel 2018 ma chi ci crede in quel progetto? In 1 anno si sarebbero fatti 5 km di metro per un costo di almeno un miliardo di euro? siamo seri, su.

Anonimo ha detto...

Mi sembra l'ennesimo esempio di genio grullino. Nessun privato costruisce per il bene della citta' se prima non ci guadagna sopra. Se il progetto integrato prevedeva una serie di opere di viabilita' e sostegno alla mobilita' urbana e le baratti con i grattacieli che vantaggio ne ha la citta' ? Uno stadio molto meno raggiungibile se non in auto ? Un'area che viene comunque sfruttata senza maggiori ritorni in termini di lavoro e sviluppo ? I rischi idrogeologici e paesaggistici, per non parlare della ridicola tutela architettonica dei ruderi dell'ippodromo, sono scomparsi ?
Con furbizia italica hanno dato un colpo al cerchio e uno alla botte: faccio ma non faccio troppo. O il progetto era da rifiutare in toto, ma accettarne una versione monca spacciandola per una vittoria politica e' proprio da grulli. Piccoli grulli.

ALESSANDRO TREVISANI ha detto...

Oppure è furbizia? Perché alla fine è bastato rimandare molte volte la decisione per dare l'impressione di essere i campioni dell'ambientalismo... E con quali risultati lo spiega il post...

Anonimo ha detto...

Articolo senza né capo né coda. Di una contraddittorietà unica.Se Roma è cosi, lo so deve a questi geni che danno degli incompetenti e stupidi agli altri, non rendendosi conto di esserlo loro stessi. Tristezza. Parnasi ora gode....siete voi i Parnasi che hanno distrutto questa città ed il paese tutto. State muti, abbiate almeno un minimo di decenza.

cittadino residente ha detto...

Faccio una domanda, che non vuole essere una provocazione. Ma non ho capito davvero un qualcosa che per qualcuno e' um dettaglio ma per me no. In assenza di prolungamento della metro B, come raggiungeranno lo stadio i 30-40-50 mila spettatori, quando le partite si svolgeranno nei giorni feriali, nei quali, come ho potuto constatare quotidianamente, la via del mare e il trenino roma-lido sono gia' al collasso? Non credo che il rifacimento della fermata Tor di Valle dia risposte a questo problema.

Anonimo ha detto...

che fenomeni i peppiani, di fronte a una critica circostanziata e motivata non riescono a capacitarsi, non gli passa nemmeno di striscio il sospetto che quella di peppe è un'armata brancaleone
ma si può essere più ingenui e fessi di chi esulta perchè al posto delle 3 torri gli fanno 7 edifici di 7/8 piani. non vi sentite presi per il culo?

Anonimo ha detto...

L'articolo è interessante.. però non capisco perché si debba dipingere il tifoso come un ignorante decerebrato "tutti aosssadio cooo sguderone e l'infradito a chiccooo" Credo ci siano più tamarri nella categoria dei giornalisti che allo stadio.

Anonimo ha detto...

CONSUMO DI TERRITORIO:

Fra poco del FU spettacolare AGRO ROMANO non rimarrà che qualche giardinetto riarso e lurido, un'immensa favelas di disordinate casette semiabusive basse ma con nanetti di gesso nel giardino mattonato pe parcheggià smart e sguderone.

Anche l'ultima ansa del TEVERE è stata svenduta ai palzzinari dalla scolaretta idiota al servizio della CASALEGGIO associati Milano SpA

Anonimo ha detto...

ottimo articolo, condivido in pieno.
Abitando in zona, ogni volta che la roma giocherà in casa una partita infrasettimanale ci sarà da piangere

Anonimo ha detto...

rosica blogger rosica..... fino al 2021 ce ne avrai!!! ahahahah

Anonimo ha detto...

scusate ma come fate a sapere che verranno eliminate tutte le opere pubbliche?

Anonimo ha detto...

e' stato scritto: "può realizzare un quartiere di uffici e commerci in deroga al Piano Regolatore praticamente a gratis"....perchè prima, con le torri, cosa era?

Anonimo ha detto...

ECCELLENTE PROGETTO E' SOLO PER LA TUA MENTE CONTORTA

Anonimo ha detto...

rosica blogger rosica.....fino al 2021 ne avrai!! ahahahah!

post cancellato e riproposto!

Anonimo ha detto...

Mamma mia, quante sciocchezze. Un piccolo e modesto suggeriment: voi di Romafaschifo siete bravi, vi sono tanti spunti sul vostro blog, ma dovreste studiare un po'. Vi è una sterminata bibliografia sulla storia urbanistica romana, libri che si possono anche prendere in prestito gratis nelle biblioteche comunali, ce ne sono svariate in tutto il Comune di Roma. Leggeteli, scoprirete cos' è Roma, come è fatta e come è stata fatta. A meno che non scriviate articoli come questo per aderire ad una vostra formula di denuncia ormai standardizzata (lo dimostra l'illogica affermazione paradossale secondo la quale per scongiurare la speculazione bisogna colare più cemento. Un po' come quelle nazioni che fanno raid aerei per mantenere la pace...). Ma non voglio pensare male, credo sinceramente che le vostre intenzioni siano buone ma dimostrano vertiginose lacune; dovreste studiare un po' di più, mi raccomando.

Anonimo ha detto...

Allucinante: un progetto all'avanguardia ridotto dal populismo alla classica lottizzazione da palazzinari.

1. le torri eliminate erano architettonicamente la parte più innovativa del progetto, e non c'era nessun paesaggio da salvaguardare (da una parte il grattacielo Eurotower già esistente e molto più brutto, dall'altra l'abusivismo della Magliana)
2. le cubature sono diminuite, ma l'occupazione del suolo no: invece delle torri avremo palazzi di 7 piani come in qualsiasi altra lottizzazione romana
3. con la diminuzione degli investimenti di un miliardo, insiema alle torri spariscono anche ponte sul tevere, parco, svincoli sul raccordo, prolungamento della metro B e chissà quanti posti di lavoro; quando ci sarà la partita, ci si potrà arrivare solo con l'ostiense e con la RM-Lido, e non dalla RM-Fiumicino, bloccando tutta la zona

E la spacciano anche per una vittoria sui palazzinari... bah

Anonimo ha detto...

i grattacieli lasciamoli alle città provinciali

si esatto, le provincialissime New York, Londra, Dubai, Singapore, Sydney e via dicendo

Anonimo ha detto...

dunque vengono unificate ostiense e via del mare ? non era il caso di lasciarle separate e fare di una delle due una preferenziale per i mezzi pubblici, visto il volume di persone che si spostano dal litorale verso roma e viceversa ? assurdo...

Anonimo ha detto...

Troppo lungo, non avete un'immagine con almeno venti punti esclamativi da condividere "prima che la censurino!!!1!"?
La parte di elettorato a cui vi rivolgete non legge più della metà del titolo di notizie che condivide a ripetizione sui sociale figuriamoci un articolo ben ragionato come questo.

Anonimo ha detto...

Nfaranno più na ceppa questa quanno Geppetto se rompercazzo da rifaje le gambe pe' l'ennesima vòrta sfancula alla grande, date tempo mpar de stagioni....

nino ha detto...

Questo articolo è la dimostrazione che con l'arte retorica si può dire tutto ed il suo contrario. Che l'accordo ottenuto dalla raggi non sia propriamente una vittoria da parte dell'amministrazione è chiaro, poichè lo stadio si porterà dietro almeno 350 mila metri cubi di lavori.
Non è una vittoria,certo, ma un pareggio si, considerato che almeno altri 500 mila metri cubi verranno cancellati.Invece, per l'articolista 1 milione di metri cubi di lavori, con qualche opera pubblica, non è speculazione, 500 mila, con qualche opera pubblica in meno, lo è.Questo è un paradosso buono nel mondo della filosofia, ma nella realtà non è credibile.E' come se affermassi che tra la tartaruga e achille ad arrivare prima sarebbe la tartaruga, solo perchè ha qualche metro di vantaggio.Mentre nella realtà si sa chi vince tra i due.
E tra un'opera di 1 milione di metri cubi ed una di mezzo milione l'impatto nella realtà è decisamente a sfavore della prima, qualunque cosa se ne dica a sua favore.

Anonimo ha detto...

febbraio 27, 2017 3:08 PM

Ma stai dicendo che il progetto originario a cui si è ritornati fa schifo ed è un disastro per la città?

Anonimo ha detto...

Non credo proprio che sarà capitale...

Anonimo ha detto...

Certo paghiamo i tassisti a 100 euro per 4 metri. Senza concorrenza. Vai a lavorare dammi retta. Te sicuramente non fai niente.

Anonimo ha detto...

Avete rotto il cazzo, il resto dell'italia cresce e voi finite sempre piu nella merda. Non siete nemmeno mai saliti al nord altrimenti vi rendereste conto. Provincialoidi. Fate ride!!!!
Sta città pare una citta del burundi. Vergognatevi tra un po mangerete la merda che state producendo. Bravi! Poi non vi lamentate

Anonimo ha detto...

che stupidaggine scambiare la rinuncia dei metri cubi con la rinuncia delle opere pubbliche... ma gliele facessero fare 'ste torri se in cambio mi fanno le infrastrutture.. io abito in zona e già siamo al collasso i normali giorni feriali, figurati quando ci sarà la partita della roma durante un giorno infrasettimanale (toccherà sperare nella clemenza del sorteggio ed avere la roma sempre in trasferta)..
ci sono da fare ponti e strade in tutto il X municipio, specialmente ponti sul tevere, dato che su tutto questo territorio non ci sono ponti tra il raccordo e fiumicino

Anonimo ha detto...

La zona è già al collasso e la scelgono per lo stadio. Come se un troncone di metro e un paio di strade poi sarebbero bastate per rendere il traffico più umano.

Anonimo ha detto...

Roma, l'unica città al mondo dove per fare un ponte sul fiume tirano su 3 grattacieli

Unknown ha detto...

Marcello Frigeri non ho capito se il piddino sono io o l'autore di roma fa schifo.

Anonimo ha detto...

la verità di fondo è che qualcuno a questo punto non può piu'mettere in atto il suo programma chi vuol capire..........

Anonimo ha detto...

No guarda il famoso "paesaggio" per cui tanti lamentavano esiste solo nelle menti delle persone, così come la convinzione che i grattacieli siano brutti o meno. Il consumo di suolo invece è effettivo e reale, e togliera spazio a strade, servizi e verde pubblico. Per ogni grattacielo in meno, 7 palazzine in più...

Anonimo ha detto...

Quei centri direzionali andrebbero abbattute insieme a quello schifo di palazzine residenziali che li circondano. Ben venga un accorpamento di edifici, soprattutto se collegato con i mezzi pubblici

Anonimo ha detto...

Forse intendeva quelli col cervello, categoria in cui lui non si pone

Anonimo ha detto...

Apparte che non capisci nulla e probabilmente difficile che lo farai, visto l'estrena fedeltà politica... comunque le colate di cemento orizzontali rimangono INTATTE se non avessi capito, l'unico sviluppo tagliato è in altezza... altro che palazzinari, si costruirà uno stadio nel deserto e senza collegamenti, e tutto perche "a sbeghulazione" e "e tori so brutte". Pensa che geni

Anonimo ha detto...

Comunque era tutto a spese dei privati, e anche lo stadio rimane privato eh... e neanche sono Piddino, basta un minito di intelligenza per capire chi si è fatto un danno

Anonimo ha detto...

Chi non argomenta e insulta solo, già dimostra da se il suo basso livello intellettuale. Inutere chiedere altro. Poco cervello e tanta bile in questa persona

Anonimo ha detto...

Ma se Caltagirone è il primo ad essere contro le torri, che lui lo voleva sui suoi terreni e ci sta facendo una guerra? Ma che vi fumate? Ideologie=ignoranza, e voi siete tanto ideologizzati...

Anonimo ha detto...

Guarda che l'accordo c'era pure prima, è cambiato solo che non si fanno le torri e i servizi li paga il comune invece dei privati (sempre se li fanno, ma tanto sarà un ingorgo continuo, caro romanista)... questo volevano gli intelligenti, non la monnezza come dici anzi se qualcuno ha messo i bastoni tra le ruote è stata proprio la giunta. Tantissimi laziali erano d'accordo

Anonimo ha detto...

Tu penso sia il simbolo del romanaro ignorante, senza offesa. Il progetto iniziale era uguale a questo, cambiano solo le torri. I netri cubi non andavano bene per chi? Se lo avevano approvato evidentemente non c'era problema... le colate di cemento e il consumo di suolo saranno identiche. Ah ma i metri gubi, a sbeghulazione!... L'unica cosa vera che cambia è che il circondario rimarrà una cloaca e pure collegata male, con file di auto... e tutto perchè "ao ma i grattacieli a roma nun ce stanno, solo palazzine!" Tutto per la fobia di 3 grattacieli poi, manco fossero 400 come a New York... che tristezza

Anonimo ha detto...

Ma voi per raggiungere i posti volate, oppure come tutti prendete mezzi pubblici e privati? No perchè anche questo dovrebbe far arrabbiare in molti... senza contare che la fobia dei romani per tutto ciò che è alto è inspiegabile, manco si volesse fare uno skyline... meglio le palazzine eh?

Anonimo ha detto...

New york è anche più antica di larghissima parte dell'agro romano edificato dagli anni '50... ma li a demolire e ricostruire, con edifici decenti non è un problema... qui si va avanti a palazzine ed edifici abusivi vecchi e decrepiti, perche senno me rovini a vista aooo

Anonimo ha detto...

Poteva essere l'inizio di una rinascita per Roma ma niente, come hai giustamente scritto, è solo un'altro anonimo quartiere come la Bufalotta.
Ci credo che poi nessuno vuole investire su Roma e le aziende scappano, questa è pure peggio di Marino e i suoi predecessori è ce ne vuole.......

Fabio ha detto...

Nessun commento oggi?

Gianni Ridolfi ha detto...

E oggi nessun commento? Bravo Tonelli come sempre

Anonimo ha detto...

#StadioDellaRoma, ovvero la consueta politica corrotta, fallimentare, levantina "daa gabidale". Panem et circenses avvelenati di una città in totale decadimento da secoli. Commissariamento granlombardo subito - https://twitter.com/lombardista?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Filsizzi.wordpress.com%2F

Il problema è che ha ragione.

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