Enrico Stefàno. Storia dell'unico Cinque Stelle che fa politica a Roma

3 ottobre 2016
La totale incapacità di governare, una spocchia inarrivabile, una opacità ed una mancanza di trasparenza da vecchia politica, una incompetenza diffusa e perfino rivendicata, un collateralismo con i peggiori poteri forti della città (i monnezzari, i centri sociali, i bancarellari...), una eterodirezione "da Milano" che potrebbe essere una risorsa ma che si è trasformata in cattività. E poi assessori scelti con l'imprimatur della purezza e dell'onestà che invece erano amanti dei precedenti, inquisitissimi, vertici dell'Ama; titolari del bilancio della città passati come "docenti" e "commercialisti" che in realtà, ad una approfondita analisi del curriculum, non sono ne docenti ne tanto meno commercialisti. Insomma una città allo stremo, disperata, prossima a fatti gravi (un default morale, prima ancora che finanziario).

Eppure non tutto è allo sbando e quando c'è qualcosa che va bene ci fa piacere sottolinearlo e valorizzarlo. Con una speranza sostanziale: che la maggioranza di governo della capitale osservi gli esempi di qualità che ha al suo interno e, invece di emarginarli, si adegui a quelli.

Non è la prima volta che su queste pagine parliamo bene del consigliere comunale Enrico Stefàno, ma lo abbiamo fatto per lo più quando era un baldo consigliere di opposizione che si barcamenava tra le commissioni consiliari cercando di fare il possibile (in quella del Commercio fu decisivo per addivenire all'approvazione del PRIP sui cartelloni, senza di lui te saluto...). Oggi invece questo ragazzo di Roma Est nato nel 1987, che ha anche concorso al ruolo di candidato sindaco con Virginia Raggi e Marcello De Vito, si confronta con l'impegno di governo sebbene per strani motivi non coinvolto nella Giunta.

I risultati dopo i primi 100 giorni non sono ancora misurabili (salvo il ripristino, positivo, del tram 3 fino al suo naturale capolinea della Stazione Trastevere), ma è ben misurabile il metodo di lavoro. Un approccio che si differenzia totalmente da quello di buona parte dei suoi colleghi di partito, di buona parte dei componenti del gruppo M5S in Assemblea Capitolina e di praticamente tutti i capi commissione.

Al di là della mera analisi dei contenuti (Stefàno capeggia la Commissione Mobilità portando avanti delle istanze che sono in larghissima misura le istanze di questo blog, quindi abbiamo davvero poco da aggiungere ai temi), quello che ci preme sottolineare e proporre alla riflessione di tutti voi è il modo, lo stile e la strategia comunicativa, il tono di voce con cui viene portato avanti il lavoro.

Tutti sappiamo che i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, una volta assurti a ruoli di potere e entrati nella stanza dei bottoni, hanno completamente dimenticato le "buone maniere" che li avevano contraddistinti nei lunghi anni di opposizione. Sono spariti dai social media, non rispondono più ai cittadini ne tanto meno si occupano di incontrarli (salvo militanti, portatori di voti o lacché, beninteso), rifuggono qualsiasi tipo di trasparenza, stanno in difesa, arroccati, barricati, sfuggenti, guardinghi, impauriti. La sindaca Raggi, prima attivissima sui social come tutti i suoi colleghi, non risponde alle richieste dei cittadini su Twitter dallo scorso Febbraio 2016. Tanto dovrebbe bastare per capire l'atmosfera.

Stefàno invece di diminuire l'intensità del suo rapporto con l'elettorato e i cittadini in generale, lo ha incrementato. Lo ha fatto, peraltro, facendo tutto da solo. In qualità di consigliere comunale non solo non ha praticamente uno stipendio (i consiglieri godono semplicemente di un miserabile rimborso poco superiore ai 1000 euro al mese che cozza gigantescamente con le responsabilità che debbono fronteggiare), ma non dispone neppure di uno staff vero e proprio. A quanto vediamo dal flusso di comunicazioni che orchestra sui social, provvede da solo.

Gli argomenti che verranno affrontati in commissione vengono anticipati su Facebook postando le convocazioni ufficiali (solo altre due commissioni oltre a quella Mobilità hanno la loro pagina Facebook dove postano le convocazioni, sulle altre non si sa nulla). I cittadini vengono invitati a partecipare ogni volta e, spesso, sono bene accette le interruzioni dei lavori per ascoltare chi sta assistendo. Stefàno è sostanzialmente l'unico consigliere comunale a Cinque Stelle che risponde alle richieste dei cittadini su Twitter, capita non di rado infatti che alcuni cittadini gli si rivolgano pure per chiedergli conto di contenuti che non lo riguardano, visto che sanno che in un modo o nell'altro qualche risposta arriverà.

Tutta questa serie di impostazioni fanno di questo giovane eletto l'unico che sembra fare politica in città in maniera strutturata, senza paura, senza risentimenti, senza inutili polemiche. Con un approccio molto poco italiano e men che meno romano.

Lo stile di cui parliamo si evince dalle dirette Facebook che Stefàno offre a chi lo segue sui social network. Avvengono o la mattina o la sera. O mentre il consigliere si sta recando in Campidoglio o quando è di ritorno. Nel primo caso si racconta cosa ci si aspetta dalla giornata e quali saranno le previsioni sui risultati, a ritorno il collegamento racconta cosa è successo in commissione o in aula e aggiorna rapidamente i cittadini. Il registro che viene tenuto in queste dirette è a nostro modesto avviso esemplare: poco o niente è concesso alla polemica nazionale sulle sorti e le difficoltà del Movimento (mentre gli altri consiglieri comunali parlano solo di quanto è cattivo Renzi evitando accuratamente di affrontare le questioni per cui sono stati eletti), si parla esclusivamente di contenuti, tra l'altro con una competenza elevata, inedita.


L'ultima diretta risale a venerdì scorso ed è emblematica. Un asciutto resoconto della riunione di commissione svoltasi poche ore prima e focalizzata sulle corsie preferenziali da incrementare e da proteggere. Una spiegazione impeccabile del motivo per cui è necessario proteggere le preferenziali, una impostazione lontanissima dalle ideologie e dalle utopie proprie della parte peggiore e più dannosa del movimento. Qui solo concretezza e real politik. "Le preferenziali migliorano la strada e dunque fanno salire il valore dei vostri immobili" è semplicemente da applausi, specie se detto all'interno di un Movimento che, pur presentatosi ingannevolmente come nuovo, incuba personaggi che le case vorrebbero requisirle per consegnarle agli occupatori o che considerano concetti come "investimento" e "guadagno" come frutto del peccato. La riqualificazione della città e il rispetto delle civili regole come fonte di crescita culturale, sociale e economica. La normalità che tutti ricerchiamo ma che purtroppo a Roma risulta eccezione.


La riunione di commissione di venerdì scorso poteva essere motivo di grandi polemiche. Il PD ha fatto una ridicola scenata in difesa dei commercianti che difendevano il diritto di avere auto in doppia fila davanti al negozio. Si parlava di proteggere la corsia preferenziale di Via Principe Eugenio eliminando per le auto la possibilità di sostare pericolosamente in seconda fila obbligando chi transita a tagliare la strada ai tram in corsa. Una misura di buon senso (perfettamente spiegata da Stefàno nel filmato) che ha visto il principale partito di opposizione - con Michela Di Biase - dalla parte di chi non vuole cambiare e vuole far sì che Roma continui a restare lo schifo che è. Stefàno avrebbe potuto ingarellare una polemica che la metà bastava, non lo ha fatto: contenuti, solo contenuti.

Naturalmente oltre alle dirette del presidente, anche tutti i lavori della commissione vengono pubblicati. Ad oggi ci risulta infatti che la Commissione Mobilità sia l'unica che dopo ogni seduta pubblica il video integrale della stessa. 

Da notare che tutte le dirette si svolgono o dagli autobus, o dalle fermate del trasporto pubblico in attesa (tanto c'è tempo...) che il mezzo passi oppure direttamente dalla bicicletta, usata per Stefàno per tornarsene dal Campidoglio a Centocelle dove abita. Anche questo è un messaggio chiarissimo e diretto ai cittadini in ascolto che, a migliaia, seguono le dirette. Un autentico format di comunicazione civica che, purtroppo non risulta aver contagiato i colleghi: nessuno, ad oggi, si è aperto ai cittadini, ha reso misurabile il proprio lavoro, ha dato conto dello "stato avanzamento lavori", ha accolto critiche e commenti gestendoli invece di stigmatizzarli. Nessuno peraltro ha impostato riforme e trasformazioni (in alcuni casi anzi si sta andando indietro, restaurando tristi modelli superati)

Immaginatevi se, non diciamo tutti, ma almeno alcuni dei consiglieri e degli assessori a Cinque Stelle copiassero questo modello, questo approccio, questo schema che poi è lo schema che i cittadini che hanno votato in maniera così rivoluzionaria si aspettavano. 
Non abbiamo dubbi nel dire che questo e null'altro significa oggi, in un ente locale, fare politica. Tutto il resto è solo squallido marketing del consenso, solo manutenzione (o declino) dell'esistente, solo placement di potere esattamente - ma con ancor più antipatia e ancor meno competenza - come si faceva prima.
Se vi viene in mente il nome di qualche altro eletto che, in questo momento a Roma, fa autenticamente politica segnalatecelo. Noi abbiamo trovato soltanto Enrico Stefàno per il momento e ci auguriamo che trasparenza, focus sui contenuti, competenza e benchmarking internazionale siano approcci contagiosi sia a livello comunale sia a livello municipale per tutti il più presto possibile. 

56 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Ce credo che ne parli bene. E' l'avvocato tuo.

Anonimo ha detto...

non fanno un cazzo in campidoglio però su facebook sono i numeri uno....
uahahahhahahahahhahahahaahhahahahhahahhahahahaahahahhahhahhahahhahaaa

Antonio Privitera ha detto...

All'anonimo delle 12:40. Contesta il contenuto, se riesci, altrimenti vai a trollare altrove.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 12:40 perché scrivere bugie che si smentiscono nel giro di un minuto? Cerca "enrico Stefano curriculum" e guarda quanto tempo ci vuole a vedere che non è avvocato.
È con questo genere di commenti che i detrattori di rfs si rendono ridicoli.

Anonimo ha detto...

La candidatura di Stefano a sindaco sarebbe stata l'unica proposta per cui mi sarei tappato il naso e avrei votato per questo partito, sì..P-A-R-T-I-T-O, di incompetenti ma ripensandoci ho comunque fatto bene a starmene a casa perché Stefano sindaco sarebbe stato massacrato e fatto dimettere nel giro di 6 mesi.

Anonimo ha detto...

Ottimo, ma sta nave è fragile fragile, se non naufraga sarà un miracolo che manco Gesù Cristo ce sarebbe riuscito!

Giovanni ha detto...

Fate sapere a Stefàno che mezza Roma adolescente/giovane è incazzata nera per la soppressione delle linee Atac. Mi sono sgolato mezz'ora per far capire loro il motivo e il "meccanismo", alla fine mi è stato risposto "beh poteva dircelo più chiaramente".

Moltissimi giovani sono furibondi e dicono peste e corna del m5s per questo motivo (tanti elettori anche). Credo che Stefàno debba URGENTEMENTE pubblicare e diffondere una spiegazione breve e CHIARA.

Anonimo ha detto...

Le crocchette di patate sono una vera golosità caratterizzata da un profumo delizioso, una saporita doratura esterna e un cuore morbido e delicato.
Sono insuperabili come contorno poiché riescono ad accompagnare alla grande piatti di carne o pesce, ma danno il meglio della golosità quando diventano protagoniste di classiche e gustose ricette.
Le crocchette di patate hanno anche un altro pregio: sono di semplice preparazione, basta solo un po' d'impegno e seguire passo-passo le fasi della ricetta.
E' possibile prepararle anche con il Bimby.
Per preparare le crocchette di patate lavate le patate sotto l’acqua corrente per togliere residui di terra (1), ponetele a lessare in un tegame capiente versando acqua fino a coprire e senza sbucciarle (2): utilizzate patate il più possibile della stessa dimensione così da uniformare la cottura. Ci vorranno circa 40 minuti se le bollite oppure la metà del tempo circa con una pentola a pressione. Una volta pronte, lasciatele leggermente intiepidire (giusto quello che servirà per poterle maneggiare) e poi sbucciatele (3).

Passatele in uno schiacciapatate per ottenere una purea mentre sono ancora calde (4); in una ciotolina a parte sbattete i tuorli con pepe e sale (conseiderate che 30 g di tuorli corrispondono a 2 quelli di uova medie) (5) e poi aggiungeteli alla purea di patate (6)

aromatizzate con la noce moscata grattugiata (7) e insaporite con il formaggio grattugiato (8), mescolate con un cucchiaio per amalgamare gli ingredienti fino ad ottenere un composto morbido e asciutto. Prendete una porzione di impasto del peso di circa 35 g (9) e formate le crocchette dando una forma a cilindo, con le due estremità leggermente schiacciate. Man mano che formate le crocchette adagiatele su un vassoio rivestito con carta da forno (10). Con la dose indicata otterrete circa 30 crocchette. Una volta ultimato l’impasto impanate le crocchette: preparate due ciotole rispettivamente con le due uova sbattute e l'altra con il pangrattato. Passate le crocchette prima nell’uovo (11) e poi nel pangrattato (12)
Adagiate le crocchette su un vassoio rivestito con carta da forno. Una volta terminate tutte le crocchette, scaldate abbondante olio di arachidi in un tegame non troppo grande fino a raggiungere i 180-190° (si consiglia l'uso di un termometro da cucina per monitorare al meglio la temperatura) e poi tuffate all’interno 3-4 crocchette alla volta per non fare abbassare la temperatura dell’olio (13). Cuocete rigirandole con una schiumarola (14) fino a quando non saranno ben dorate su tutti i lati. Scolatele e mettetele a scolare dell’olio in eccesso su di un piatto foderato con carta assorbente (15).
Servite le crocchette di patate ancora calde!

Anonimo ha detto...

Mah, tutta 'sta passione per questo Stefano.... A parte che non e' vero che non gli sia stato affidato alcun compito di particolare rivelanza in questa disgraziata giunta, perche' lo sanno pure i topi che stazionano dentro le fermate della metro (riguardatevi il servizio che avete mostrato alcuni giorni fa, ndr) che e' lui il VERO assessore alla mobilita', e la Meleo conti meno di zero ed e' solo una scaldapoltrone opportunista che gli fa da prestanome delegata (alla stessa maniera della Raggi con Grillo e la Casaleggio & Associati) per cuccarsi la sua bella retribuzione alla fine del mese; ma poi lo avete mai sentito dire una parola che una sull'avanzamento dei lavori della Metro C ? Su quando si prevede l'apertura del nodo di scambio di San Giovanni ? Sul dimezzamento delle corse dei bus ? sulle condizioni finanziare ed operative reali dell'Atac (forse la pensa come il nuovo ad Fantasia : "L'Atac ? Non e' poi tanto male") Sul dominio clientelare dei sindacalisti sui trasporti a Roma ? Sul caso Chiovelli ? A me sembra tanto un pischello che oltre ad andare in giro con lo smartphone per postare poi video su FB come fanno tutti gli altri grillini dalla Raggi in giu', e che di mobilita' di Roma non capisca una emerita minchia (a tal proposito vorrei che andaste a cercare alcuni suoi interventi ed opinioni proprio riguardo la Metro C nella passata consiliatura : forse ragionando vi fareste un opinione un pochino differente).

marco_pascucci ha detto...

Bravo Enrico Stefàno, dice tutte cose condivisibili. Apprezzo la sua buona volontà.
Ma alla fine del secondo video se ne esce con la solita raccomandazione riguardo il dover far finta di credere che tutto a Roma stia andando per il meglio, che loro "lavorano per noi", e con l'affermazione che quello che si sente dire in giro sarebbe solo il frutto di un complotto dei media, ai quali noi non dovremmo dar retta.
Un po' più di onestà intellettuale da parte del ragazzo non sarebbe stata male...

Anonimo ha detto...

3:25

D’accordo ma bisogna anche parlare di cose ordinarie come le preferenziali, e non lo fa nessuno. Qualcuno che dimostra buona volonta’ e senso pratico su ‘piccole’ (mica tanto) battaglie visibili a tutti, quando parlera’ di metro C sapro’ che e’ una fonte credibile. Meglio cosi’ che il solito trombone che sproloquia sui massimi sistemi, butta tutto in politica, dopo un anno viene mandato a casa, e non ha concluso niente. Personalmente sono tutt’altro che un supporter del M5S, ma se ha un senso e’ quando ha un approccio ‘micro’ di questo tipo, non quando da’ la colpa di tutto a Goldman Sachs.

Anonimo ha detto...

Ma chi non è amico di Stefano come voi come fa a sapere cosa fa la Commissione che presiede, visto che sul sito del Comune non ci sono ne' verbali ne' video (ammesso che questi abbiano altrettanto valore legale) da luglio 2016?

Sul web si trova solo la pagina facebook della vecchia Commissione istituzionale; ammesso che sia corretto ricorrere ai social dei singoli individui per avere informazioni istituzionali, nella pagina facebook di Stefàno ci sono i suoi video con i suoi resoconti delle sedute (che non sono l'equivalente dei verbali).

Questa non è informazione, è interpretazione...



Anonimo ha detto...

beh, per fare il verso ai kompagnucci del c.s.o.a. : "10-100-1000 Stefàno" :-)

Anonimo ha detto...

articolo molto efficace e condivisibile

Anonimo ha detto...

il sito del comune sta alla preistoria, fa bene Stefano a bypassarlo.
Altra assessora che risponede è - lo dico per esperienza - la Marzano.

Anonimo ha detto...

bravo Stefano ma il servizio Atac continua a fare schifo. E allora ?

Anonimo ha detto...

a Roma bisogna accorpare le fermate, non cancellare le linee
far partire la bigliettazione elettronica sui bus e vidimare in metro in uscita
contrastare la sosta selvaggia con gli arredi urbani
prlungare le metropolitane
attivare le linee tram di Marino

insomma... muoversi dall'immobilismo

Anonimo ha detto...

l'attività di Stefano non compensa il nulla (apparente) della Meleo.

non abbiamo idea dei programmi a breve, medio e lungo termine che hanno.

Anonimo ha detto...

è l'unico che sappia comunicare, ma resta il vuoto nel programma politico, in particolare l'avversione ad opere che rendono vitale una città in coma

Anonimo ha detto...

Vedere che i gia'disastrati trasporti pubblici romani sono finiti in mano ad un bimbominkione nato nel 1987, il quale anziche' provare a far qualcosa per sbrogliare la matassa della linea C (anche se col cazzo che i vertici del M5S glielo permetterebbero, poiche' per loro deve la metro C deve restare opera morta) propone di ripristinare il tratto del carrobestiame nordafricano delle ex-Laziali fino a Giardinetti (e giustamente tagliato a Centocelle da Marino dopo l'inaugurazione della suddetta linea) come desiderano pure molti "nostalgici" coatti delle borgate sulla Casilina, e vedere quelle gru del cantiere della stazione di S.Giovanni -tra l'altro pronta al 95%, ma della quale i grillini boicottano l'apertura- della martoriata terza linea romana a Piazzale Appio bloccate e piazzate li' come se fosse il 12 Settembre 2001 a New York dopo l'attentato alle Twin Towers, mi fa tornare in mente che appena poco piu' di un anno e mezzo fa, quando c'era un assessore alla mobilita', Improta, che, pur tra i molti errori sotto la sindacatura Marino, diede il via all'apertura di 21 fermate della metro C e la stazione Jonio della metro B, e non fece fare il megataglio delle corse degli autobus decise dal suddetto Stefano e la sua pupazza Meleo, senza le solite minchiate di proclami di propaganda grillina perculisti "va tutto bene". Pensateci, e poi giudichiamo se il "caro" Stefano sia poi tutto questo granche'.

Anonimo ha detto...

io non me la prenderei con l'unico che si da da fare e se è nato nell'87 non è un demerito

Anonimo ha detto...

bisognerebbe avere linee bus e metro h24 come a Londra ma per far questo serve programmazione. in effetti non sa cosa i 5S vogliano per il trasporto a roma e non lo sanno forse neppure loro stessi

Anonimo ha detto...

enorme delusione anche i cinque stelle meno vecchi : si presentavano come moderni e invece non hanno digitalizzato niente, stiamo ancora coi vecchi bus inquinanti nel traffico.

Anonimo ha detto...

la situazione che hanno trovato era talmente sfasciata che bastava fare poco per fare bella figura
INVECE NON HANNO FATTO NULLA DI NULLA, SOPRATTUTTO PER I BUS E LE LINEE METRO !

Anonimo ha detto...

complimenti a Stefano ma è ora di smettere di studiare e inizare a fare.
Sulla Meleo no comment , non mi pare un assessore adeguato all'importanza della città

Anonimo ha detto...

ATAC era tencicamente fallita già l'anno scorso e la colpa non è di questa giunta.
la colpa di questa giunta invece è l'inazione totale

Anonimo ha detto...

che può fare Stefano se è circondato da questa gente ? si smarchi, o colerà a picco con loro

Anonimo ha detto...

spero solo che Stefano suoni la sveglia alla giunta, in fondo è pur sempre ai vertici di una commissione e può strigliarli per bene

Anonimo ha detto...

ma - a parte Stefano - gli altri il bus lo prendono ? a cominciare da Manuel Fantasia (si chiama così vero?)

Anonimo ha detto...

poche chiacchiere, cari grillini : Roma si salva solo con i tram e le metropolitane. Atac è defunta

Anonimo ha detto...

ma il casino di traffico che c'è nella dissestata pavimentazione di piazza venezia, dal Campidoglio lo vedono o no ? quello è il top del disastro e ce l'hanno sotto alle finestre

Anonimo ha detto...

speriamo in Stefano però dovrebbe dire : facciamo queste tre cose entro un mese, quete tre entro il mese dopo, queste dieci entro sei mesi. serve un cronoprogramma, basta brancolare nel buio!

Anonimo ha detto...

la giunta sembra peggio dei vecchissimi partiti : non sanno comunicare, non hanno nulla da comunicare, sono svolgliati. a loro piace solo litigare

pagine aperte ha detto...

Ciao, ho avuto modo di conoscere Enrico Stefàno durante l'inaugurazione della mostra via margutta scolpisce il contemporaneo su via margutta, della quale sono curatore dell'ufficio stampa e devo dire che è una brava persona, seria e veramente presente. Congratulazioni

Anonimo ha detto...

se i costi di atac fossero pari a quelli della corrispondente società londinese si risparmierebbero centinaia di milioni l'anno ! non scherzo, ci sono fior di studi sui bilanci e le spese del personale

Anonimo ha detto...

secondo me Atac ha ingoiato più soldi della rovinata Alitalia. Va chiusa. Stefano rassegnati : aprite alla concorrenza, basta abbaiare contro Bolkenstein o finirete col perdere tutto il consenso che vi è rimasto

Anonimo ha detto...

secondo me muovere tre milioni e passa di persone può essere un affare per molte società private. solo Atac riesce a perdere quello che ovunque porterebbe soldi e crescita per l'economia

Anonimo ha detto...

primo far sparire le auto da centro e altrove tariffare la sosta molto cara.
secondo eliminare tutti i permessi per i politici e le autorità varie (non solo i comunali, come si è iniziato a fare, ma tutti tutti tutti)
terzo : far pagare il biglietto col cellulare e introdurre l'abbonamento ricaricabile per una quantità di viaggi a piacere, scalabile dal credito come a Londra (che ormai sta abbandonando pure l'Oyster Card)

Anonimo ha detto...

ok, Enrico Stefàno è serio e competente : allora sa dirmi che fine hanno fatto i controllori ?
sa dirmi perchè le vetture arrivano sempre accoppiate ?
sa dirmi perchè dentro i bus sono lerci ?

Anonimo ha detto...

VA ELIMINATA LA PARTENZA AD ORARIO, SEMPRE ROTAZIONE CONTINUA SALVO PAUSA PER IL CONDUCENTE CON SOSTITUZIONE DA PARTE DEL COLLEGA.
I BUS DEVONO GIRARE SEMPRE

Anonimo ha detto...

oggi l'autobus lo prende chi non deve arrivare in orario, all'estero accade l'esatto contrario. Servono iniziative forti : eliminare fermate inutili (quelle vicinissime tra loro) e allungare le linee.
Ma vi pare normale che non esista una linea che fa tutto il lungotevere ? che da Testaccio a San Givanni i bus non passino lungo quella tangenziale interna che si chiama via cilicia ?
Vi pare normale che sull'Ostiense , la Tiburtina e l'Appia non ci siano i tram ?

Anonimo ha detto...

fino ad ora hanno solo detto NO a tutto : allora io gli chiedo se vogliono o no fare nuove linee tram e quando si decidono a farlo. sono troppo lenti, inerti, devono invece andare alla velocità della luce o sarà troppo tardi

Anonimo ha detto...

tram sull'olimpica, tram su corso francia fino a Euclide. Stefano datte da fà... almeno tu...

Anonimo ha detto...

con tutta la gente che ci gira intorno le stazioni potrebbero diventare volano di commercio, decoro, sicurezza, ricchezza : invece Trastevere, Ostiense, Aurelia etc... sono nel degrado e abbadonate a gente sbandata

Anonimo ha detto...

Ha ragione chi mi ha preceduto : le stazioni Ostiense, Trastevere e aggiungerei valle Aurelia dovrebbero diventare poli commerciali cone Termini e Tiburtina. E vanno pulite e illuminate

Anonimo ha detto...

le strade restano buie e le buche enormi : via IV novembre e Piazza venezia hanno più dossi di una mulattiera, i monumenti restano illuminati poco e male. Roma dovrebbe attirare soldi e investimenti invece ha 1 miliardo di buco : incapaci tutti !

Anonimo ha detto...

la difesa di Stefano è utile , perché lui informa i cittadini, ma la situazione resta disastrosa e sembra che nulla cambi

Anonimo ha detto...

basta copiare l'estero : Londra, parigi, berlino, barcellona, quello che vi pare, prendetene una e limitatevi a copiare. e Roma tornerà a respirare

Anonimo ha detto...

Ammazza qualcuno si e’ scatenato con i commenti.

Comunque siamo realistici con le aspettative. Qui abbiamo uno di 30 anni che non e’ nemmeno assessore, in giunta da tre mesi, in un partito compromesso con i sindacati, pieno di confusione ideologica, in una citta’ piena di mafie diffuse. Non e’ che da solo risana ATAC, fa ripartire gli autobus rotti e fa pagare il biglietto a tutti.

Ma fa ben sperare che almeno dal punto di vista della comunicazione e ‘accountability’ abbia cominciato a copiare dall’estero. E’ una cosa facile, ma al Comune di Roma non sono capaci nemmeno di questo, inclusi i M5S.

Anonimo ha detto...

nei Co.tral per i Castelli e in quelli per Tivoli si viaggia ammassati come bestie e con le RAGNATELE ai finestrini....ma di che paese di M stamo a parlà? qui si lede la dignità delle persone....un altra azienda da epurare da questo mondo, insieme ad Atac....

fatevi una passeggiatina al capolinea dei pullmann a Ponte Mammolo....sembra il film: noi ragazzi dello zoo di Berlino, degli anni 70

Anonimo ha detto...

Ma coi mezzi ci viaggiate voialtri pezzenti, noi del PD solo auto con autista, possibilmente di colore e in marsina, oppuve al massimo coi Suvs.

Anonimo ha detto...

Non si potrebbe organizzare una chiacchierata con questo Stefàno, così da capire quali sono i suoi progetti per la mobilità?

Anonimo ha detto...

Prima cosa da fare per la mobilità a Roma: creare aziende di trasporto serie, gestite da tecnici seri e con personale serio, con contemporanea eliminazione di questo carrozzone politico-sindacale attalmente "gestente" il trasporto pubblico romano (si fa per dire), con parallelo licenziamento di tre quarti del personale e dei dirigenti, ai quali ultimi spetta certamente una buona uscita...ossia a calci in culo giù per le scale, a due a due finchè non diventano dispari. E lo stesso identico discorso vale per l'azienda dei rifiuti e tutto ciò che è municipale a Roma.

Anonimo ha detto...

Un altro leccaggio fossi in voi lo farei alla Meleo che insieme al vostro compagnuccio fecero ad agosto un bel bliz all'ATAC.
Risultati?
Zero.
Comunque il vostro percorso ripercorre quello del M5S, tutte chiacchiere e niente fatti.
Buon default.

Anonimo ha detto...

Ammappate oh, macina popo su li soscial, presidente del consiglio subbbito.

Anonimo ha detto...

Come mai avete questo grande affetto per Stefàno che, a conti fatti, è solo un grillino (peraltro dei più oltranzisti)?
Vi ha passato il compito alle medie?
E' solo un incapace fallito come tutti i grillini. Non basta avere idee condivisibili per essere un buon politico. E' un incapace, presuntuoso e arrogante. Come voi, del resto. Per questo andate d'accordo, chissà.....
In ogni caso, la Raggi gli ha preferito una poraccia peggio di lui. La Meleo, che oltre a fare pressioni sui vertici ATAC, sembra stia promuovendo gli attivisti del M5S che lavorano in azienda.
Complimenti per aver invitato a votare questa manica di falliti, eh!

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