Video. Ieri all'ora di cena spaccavano la Laurentina per montare cartelloni abusivi

25 ottobre 2016
Transiti sulla Laurentina, nella parte più centrale, quasi all'incrocio con la Colombo, vedi due tizi che stanno massacrando un marciapiede, in tutta la sua larghezza, uno perfora un buco, un altro fa un altro foro. Non ci puoi credere. La tua testa torna agli anni 2009/2010 quando le famigerate ditte della cartellopoli romana, scatenate, si divoravano ogni spazio pubblico cambiando la faccia alla città.

Non ce la fai a far finta di niente. Ti fermi. Rischi (di brutto). Provi a parlarci, vendono dall'est. "Ragazzi ma...". "Senti non ci dire niente, qua funziona così". "Ma che vuol dire funziona così?". "Che vuol dire? Vuol dire che noi venendo qua pensavamo di trovare una città civile, invece in questa città una mano lava l'altra" dice facendo il verso di lavarsi le mani e forse non capendo neppure cosa significa il detto. "Ma quindi è tornata la pacchia, tutti fanno quello che gli pare?". "Eh già, sono finiti gli anni brutti. Ma poi noi stimo solo spostando un cartellone, stava dritto e lo mettiamo storto in diagonale così vale di più". "E arrivate all'ora di cena e vi mettete a spaccare un marcipiede pubblico? E poi in questo modo praticamente lo occupate tutto". "Eh...". "Sentite se vi girate di spalle vi posso filmare?". "Va bene"...

Tutto vero, successo ieri sera. Indirizzo del "misfatto" e nome della ditta disponibili a chi volesse approfondire. Inutile sottolineare come non possa esistere nessuna città del mondo dove una ditta privata, seppur autorizzata, possa gestire in questa maniera il concetto di "cantiere pubblico", inutile sottolineare come in una città non governata le lobbies più fameliche (i cartellonari sono di questa stirpe) si sentano onnipotenti, inutile spiegare l'assurdità di vedere un assessore al commercio che fa video parlando di Piazza Navona (ovviamente a favore delle bancarelle) e trascura una partita clamorosa come quella degli impianti pubblicitario.
Negli anni della Giunta Marino l'aria era totalmente cambiata. Non è un discorso di rimozioni (quando vedete rimozioni, sappiate che si sta giocando la partita dei cartellonari, ma dalla parte loro), è un discorso di atmosfera, di mood e di provvedimenti. Se vedevi una scena del genere un anno e mezzo fa la tuittavi a Marta Leonori (o mandavi una mail all'apposito indirizzo) e partiva subito la filiera dei controlli. I cartellonari si sentivano braccati. E' tutto scomparso. Rewind di sei o sette anni. Come ebbe a dire Lirio Abbate il giorno delle dimissioni di Marino: "mafia ride". 

In questo senso le domande sono: a che punto è il Prip? Perché non si va avanti? Come mai gli uffici stanno facendo melina? Perché non si controdeduce ai piani particolareggiati dei Municipi e non si porta tutto il pacchetto in giunta? Come mai qualcuno mette in discussione l'impianto che tiene in piedi il bike-sharing? 

39 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Ma come, sono tanto bravi i privati, vedi come rispettano le regole e il pubblico...
Mah, secondo me ci vorrebbero i privati, ah, sono privati?

Anonimo ha detto...

Daje che se ricomincia...'nfondo sò famije che devono da lavorà come l'ambulanti...
Com'era quella barzelletta del PRIP?

Prrrrrrrrrr(IP)

Anonimo ha detto...

E va bè so padri di famiglia che devono sbarcà il lunario, no ?

Anonimo ha detto...

Marino lo avete attaccato per anni su tutto e mo' lo rimpiangete?

Avete invitato a votare per la Raggi. Vi siete resi conto di quanto fosse stupido il vostro endorsement?

Dite la verità, speravate vincesse la Raggi perché così avreste avuto tonnellate di materiale per riempire il blog, vero?

cittadino residente ha detto...

Dall'articolo non si capisce se il cartellone era o meno abusivo e se la ditta aveva o non aveva un permesso a girare il cartellone. Questo se vogliamo parlare di legalita' della cosa. Altro discorso e' la valutazione politica relativa alla opportunita' di infestare la citta' di cartelloni e al ritorno economico di questa anacronistica forma di pubblicita'. Questo lo giudica l'elettore. Io per esempio sono disposto ad infestare la citta' solo in cambio di tante strisce pedonali, asili nido meno cari, piu vigili (anzi, almeno un vigile, visto che sono zero).

cittadino residente ha detto...

Dall'articolo non si capisce se il cartellone era o meno abusivo e se la ditta aveva o non aveva un permesso a girare il cartellone. Questo se vogliamo parlare di legalita' della cosa. Altro discorso e' la valutazione politica relativa alla opportunita' di infestare la citta' di cartelloni e al ritorno economico di questa anacronistica forma di pubblicita'. Questo lo giudica l'elettore. Io per esempio sono disposto ad infestare la citta' solo in cambio di tante strisce pedonali, asili nido meno cari, piu vigili (anzi, almeno un vigile, visto che sono zero).

Anonimo ha detto...

Io vojo ddù vigggili, un par de strisciole e 'na bebbisitter rumena popputa

e poi
a quel punto, soddisfatto e pago, l'eroina può essere venduta nei banchetti davanti alle scuole.

Anonimo ha detto...

In sostanza stai dicendo che il comunismo è giusto e il libero mercato va controllato dai funzionari pubblici, visto che alcuni privati cittadini sono criminali.

Sono sicuro che questa mentalità farà risplendere Roma.

cittadino residente ha detto...

Se un comune, in teoria (non e' il caso di Roma), spendesse bene gli introiti della pubblicita', non sarei contrario ai cartelloni. Ovviamente non sul portone del Pantheon. Tra un cartellone e l'eroina ci sono sfumature intermedie

cittadino residente ha detto...

Se un comune, in teoria (non e' il caso di Roma), spendesse bene gli introiti della pubblicita', non sarei contrario ai cartelloni. Ovviamente non sul portone del Pantheon. Tra un cartellone e l'eroina ci sono sfumature intermedie

Anonimo ha detto...

Cittadino nato e residente a Roma sta ppè ddì:

i Cartelloni stanno ANCHE vicino al Pantheon (camminare prego), una delle tante cose orrende e camorriste che al mondo si vedono solo in questa città e che hanno ridotto Roma a immonda favelas, terra di conquista di oscene e impunite cavallette fameliche.

Certo se si va in ufficio sempre condizionato al neon e con vetri specchiati in SUV oscurato e si riparcheggia nel condominio blindato e si corre a casa coi vetri oscurati, in fondo ddù cartelloni sò puro un diversivo, 'npò de colore e simpatici consiji paà acquisti, nfonno nfonno...

Anonimo ha detto...

il bello è che sotto i marciapiedi, spesso a pochi cm, ci passano tanti bei cavi elettrici!

prima o poi qualcuno di quei poracci, che usano quelle cartocce a mano, ci rimane fulminato....

ghghghgh

cittadino residente ha detto...

Sono contrario ai cartelloni nei centri storici e non sono per l'abolizione da domani mattina di tutti i cartelloni presenti sul pianeta terra. I cartelloni in strade a larga percorrenza automobilistica, come la Laurentina dell'articolo, posso ben tollerarli, a condizione che siano sicuri, non eccessivamente grandi, e soprattutto venduti a caro prezzo. Non ne farei ne' una guerra di religione, ne' un dogma ideologico, ne' tantomeno una battaglia sociale tra ricchi e poveri.

Anonimo ha detto...

Beh, caro "cittadino residente" delle 2.12 PM, hai una considerazione della tua città pari allo zero. Complimenti vivissimi.

Anonimo ha detto...

Caro "cittadino residente" delle 3.53 PM, perché mai la Laurentina si merita cartelloni sicuri, non eccessivamente grandi e venduti a caro prezzo? Io penso che ogni zona di Roma debba essere dignitosa, non solo il Pantheon.

cittadino residente ha detto...

Perche per me non sono i cartelloni a rendere indegna la Laurentina, ma, per esempio, la mancata realizzazione della linea tramviaria, di cui si servirebbero decine di migliaia di abitanti per andare al lavoro. Farei volentieri una linea tramviaria tappezzata di pubblicita'. Ogni strada ha le.sue esigenze. Per esempio del Pantheon occorre preservarne la bellezza. Sul GRA, per esempio, non metterei una fontanina o un marciapiede in sampietrini. Ma dico davvero cose cosí strane? :-)

cittadino residente ha detto...

Perche per me non sono i cartelloni a rendere indegna la Laurentina, ma, per esempio, la mancata realizzazione della linea tramviaria, di cui si servirebbero decine di migliaia di abitanti per andare al lavoro. Farei volentieri una linea tramviaria tappezzata di pubblicita'. Ogni strada ha le.sue esigenze. Per esempio del Pantheon occorre preservarne la bellezza. Sul GRA, per esempio, non metterei una fontanina o un marciapiede in sampietrini. Ma dico davvero cose cosí strane? :-)

Anonimo ha detto...

Anonimo 2.12: "sono disposto ad infestare la città"...

Questa me la segno. Delle due l'una: o sei masochista, oppure sei un cartellonaro.

Anonimo ha detto...

Cittadino nato, residente e umiliato te dice:

A "Residè", ma ce fai o ce sei (cartellonaro= cavalletta succhiabellezzapubblica)?

Prendi un qualsiasi volo Ryanair per una qualsiasi città europea grande, piccola, ricca, povera, tedesca, balcanica, spagnola, del nord del sud, de destra de sinistra...QUELLO CHE VUOI TU

e se conti solo più dell'1% dei cartelloni che si trovano a Roma te lo pago io.

Altrimenti, come ho più volte amaramente constatato, vedrai solo qui e là qualche non invasivo pannello ben organizzato e inserito dall'amministrazione locale, appunto meno, ma molto meno dell'1% che offende e vandalizza piazze, strade, parchi, monumenti, sicurezza stradale come per anni evidenziato anche ai ciechi col SUV oscurato

E allora quando di ritorno promettimi che girerai come uomo-sandwich con la scritta:

"tiratemi uova marce, ho difeso i cartellonari, laide cavallette che devastano la città per i loro merdosi interessi senza scrupoli"

cittadino residente ha detto...

La conceda anche a me qualche provocazione verbale (eroina,favelas..). Infestare nel senso di sistemarne senza fare opposizione a prescindere, e nell'interesse della collettivita'.

Anonimo ha detto...

Caro "cittadino residente", vedo che sei passato repentinamente dalla Laurentina al GRA. Il tuo modo di ragionare è quello che ha determinato la devastazione delle periferie, massacrate da una cartellonistica feroce, invadente e obbrobriosa. I cittadini delle periferie valgono meno di quelli che abitano al centro? Io non credo. E non mi risulta che per far transitare i mezzi pubblici al centro storico si sia dovuto tappezzare il Colosseo di cartelloni (ma non disperiamo, tutto può succedere a questo punto). Non cerchiamo soluzioni assurde per offrire ai cittadini quei servizi che vanno attuati senza dover distruggere il paesaggio circostante.

cittadino residente ha detto...

Anche nella lunga tratta che va dagli aereoporti agli Hotel che la ospitavano ha notato assenza di pubblicita'?

cittadino residente ha detto...

Anche nella lunga tratta che va dagli aereoporti agli Hotel che la ospitavano ha notato assenza di pubblicita'?

Anonimo ha detto...

Cittadino, nato, umiliato, e adesso anche incazzato, te dice ancora:

Ma te sei svejato adesso o sei una cavalletta cartellonara o il solito troll provocatore?

Opposizione a prescindere ?
ma lo schifo che avvolge questa città è frutto anche e non secondario dell'assalto dei cartellonari al territorio, se non sai vederlo , sfoglia una delle tante tristissime gallerie fotografiche fatte in questi anni da lodevoli cittadini NON IGNAVI e non rassegnati a vivere nella melma

Interesse della collettività?
Spero tu sia solo disinformato, ma prima di sparare cavolate allora informati: la stragrande maggioranza di questa paccottiglia degrada-quartieri non paga nulla o cifre irrisorie alla collettività, ma incassa bei soldi dagli inserzionisti e per tale motivo crea pericolose distrazioni nei punti da loro (DA LORO-NON DAL COMUNE!) ritenuti più visibili anche sulle devastate strade statali in uscita da Roma o agli incroci o sulle tangenziali o strade importanti. Gli incassi del comune di Roma sono di gran lunga inferiori ad altre città molto più disciplinate anche dal punto di vista della cartellonistica.

Incredibile come non ci si accorga di cotanto orrore a favore di pochi banditi e a danno della quasi totalità dei cittadini.

cittadino residente ha detto...

Non ho mai detto che amo i cartelloni e che mi piacciono quelli che ci sono. Ma non sono contrario alla loro presenza su questo pianeta e sono convinto che gli spazi pubblicitari, a determinate condizioni, sono perfettamente compatibili con la dignita' delle persone e il decoro delle citta'. E' una considerazione di carattere generale. Nessuno di noi ha il tempo per andare ad analizzare ogni singolo cartellone della citta'... non sono ne' tutti giusti ne' tutti sbagliati.

cittadino residente ha detto...

La chiudo qua, visti i toni davvero poco rispettosi ed offensivi, ben diversi dai miei. Saluti

Anonimo ha detto...

Ma non fare l'asceta snob primo della classe superpartes...scendi e vatte a fà un giro, in qualsiasi quartiere, peggio se di periferia, ma anche al centro

STAI A ROMA ! NELLO SCHIFO REALE frutto tra l'altro dell'assalto unico al mondo fatto dai cartellonari organizzati, e fai l'intellettuale schifiltoso teorico, ma per favore smettila!

Anzi mi auguro che tu sia un troll cartellonaro, ne usciresti meglio

Anonimo ha detto...

Caro "cittadino residente". Se non hai mai detto che ami i cartelloni e che ti piacciono quelli che ci sono vuol dire che non li ami e che non ti piacciono. Questa si chiama: sensibilità estetica. I cartelloni sono diametralmente opposti al concetto di bellezza. I cartelloni non possiedono alcun canone estetico. Non è architettura, non è arte, non è nulla. Solo dei trespoli senz'anima, inutili, ingombranti, grotteschi. Se sono fuori luogo in un contesto storico lo sono ovunque. Gli alberi si inseriscono bene ovunque, non i cartelloni. Essi dunque sono incompatibili sia con la dignità delle persone che con il decoro della città. Il cartellone è l'antitesi del decoro.

Anonimo ha detto...

Vabbè, ma dovevi usare subitosubito "Iosegnalo". Comunque, tranquillo che sabato ci pensa Retake a sistemare tutto.

Anonimo ha detto...

Sapete a cosa penso quando mi sale la rabbia vedendo queste cose?

A Matteo Orfini.

Laccoltellatore alla schiena di Ignazio Marino.

Per me il PD è morto quella sera li dal notaio.

A Roma tutto fuorché il PD romano di Matteo Orfini.

Ha venduto Roma per un piatto di lenticchie

Anonimo ha detto...

Ahhòòò...e noiu tenimu famija e dovemu lavuraru, cazzu voleru? Qui funziona così, se non ti stare bene cambiare città, capitu?

Anonimo ha detto...

i marciapiedi in catrame come quello già fanno schifo di per se, quindi pure se li massacri non gli fai un gran danno

Anonimo ha detto...

a prati delle vittorie da due/tre mesi stanno ripiantumando a tutto spiano...
altro che prip, altro che legalità, altro che decoro...
il sindaco è ossessionato dai frigoriferi, forse pensa che bancarelle e cartelloni scenderanno in campo in sua difesa!

Anonimo ha detto...

Non trovi lavoro vero? Dai che presto avrai il reddito di cittadinanza e non dovrai stare qui mattina e sera a dire sempre la stessa cosa!

Anonimo ha detto...

Anonimo 8.18
a fenomeno! marino l'avete cacciato voi romanari dopo due anni de merda gettatagli addosso...ve la dovete prende con la feccia che gli ha dato addosso vedi pentafessi fascistelli forzaitalioti ecc. Ma tanto adesso ce pensa Virginia tua che con i superpoteri di peppeduce ha già messo a posto le cose....Ma vergognatevi

Anonimo ha detto...

Ennesima riprova che non c'è governo del territorio. In un paese civile si chiamano i vigili che intervengono. In un paese sottosviluppato si filma si discute e poi finisce tutto in caciara.

Anonimo ha detto...

Povera, poveretta! La Sindachessa, già reginetta del liceo, tutti a daje addosso e 'nvece, 'nvece ...cià raggggioneeeee! (e a 'sto punto ciaveva ragggione puro diballista)

l'ho VISTO IO, sì, sì CO' ST'OCCHI QUA.

ERA L U I !

Dopo 'na cena insieme ar Papa (seppur non invitato !)pagata coi ssssooooordi nostri (aaaaahoo) ha caricato er FRIGO der ristorante sulla PANDAROSSA e s'è nfilato naa ZETATTIELLE e l'ha lasciato davanti ar cassonetto!!!!

Massimo ha detto...

Premesso che avete detto bene suggerendo al "filmatore" di chiamare i vigili (L'ha fatto? Ha fatto bene. Non l'ha fatto? Perché?!?), tengo a dire che si nota tantissimo quanto si stia rimpiangendo Ignazio Marino e tutto quel che stava tentando di fare nonostante tutto. E'TARDI miei cari, dovevate svegliarvi prima.
Detto questo, secondo me la pubblicità può essere necessaria (se non c'è alternativa, ma l'alternativa c'è eccome!) ma i cartelloni NO. si possono piazzare cartelli pubblicitari sotto le gallerie pedonali delle metro, nei sottopassi (pedonali e non) vari, sulle pensiline degli autobus, sui parapedonali, addirittura sulle vetrine dei negozi che quando sono chiuse diventano pubblicitarie vere e proprie.
Ma poi vorrei sapere quanti di voi hanno la necessità che gli venga pubblicizzato un qualsiasi prodotto sui cartelloni. Posso capire pubblicizzare degli eventi, ma non credo che tutte quelle che vedono, per esempio, un 6x3 di Calzedonia decidono di andarsi a comprare un paio di calze, così come non credo che tutti quelli che vedono la pubblicità di una Mercedes o di un'Audi decidano di andare a comprarsi un'auto!

Anonimo ha detto...

Non si chiamano più i vigili perché viene a mancare la fiducia nelle istituzioni. Tu chiami, denunci il fatto e sempbra che in torto ci sei tu. C'è qualcosa che non quadra. Qui sono cambiate le regole e le valutazioni di chi dovrebbe sovrintendere alla sicurezza ed alla legalità. Alla fine sembri un pesce fuor d'acqua.
Dici all'addetto della metro che gioca al telefonino: guardi che stanno scavalcando i tornelli. Risposta " Aho e mica c'ho gli occhi de dietro. Perché non glielo dite voi ? ( a te chissà per che cosa ti pagano con i soldi dei quattro fessi che ancora fanno il biglietto ) E poi io mica posso fare niente. Non c'ho i poteri!" Alla fine te passi per fesso strillato dall'addetto che ha attivato il vivavoce dall'interno della sua cabina e oltretutto guardato male da chi è passato abusivamente. Sono anni che si parla di controllare i passeggeri all'uscita. E' stato fatto? Non sia mai.
Alla fine ti adegui anche per non evitare rischi alla tua incolumità personale. Così va questa città dove si ha già nostalgia di Marino e dove nulla di nuovo si vede sotto il sole.




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