Happy Family

29 febbraio 2012
Aggrediscono militare sull'Appia 
a processo i cugini di Tredicine

I fatti risalgono a quattri anni fa. Tra i quattro fermati che verranno giudicati dal Tribunale di Roma, anche due parenti del consigliere comunale. Sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale, minacce, lesioni gravi
di FRANCESCO SALVATORE


 Avrebbero malmenato un pubblico ufficiale provocandogli ferite guaribili in cinquantacinque giorni. Per questo motivo sono finiti sul banco degli imputati Dario e Stefano Tredicine, 29 e 31 anni, cugini del consigliere comunale Giordano Tredicine, Valfrino Tittozzi, 30 anni, e Raffaele Telle, 27 anni. I quattro sono accusati, nel processo che è in svolgimento nel Tribunale di Roma, di resistenza a pubblico ufficiale, minacce e lesioni personali gravi, per fatti che risalgono a più di quattro anni fa. Secondo l'accusa i quattro, intorno all'una di notte del 17 settembre del 2007, avrebbero malmenato il maresciallo dei carabinieri Roberto Perruccio. Questi avrebbe provato a fermarli perché stavano correndo a folle velocità su via Appia. Il maresciallo, che si stava recando in caserma ed era a bordo della sua auto, stava percorrendo la via prima di essere superato dai due bolidi. A quel punto si sarebbe accostato alle loro macchine e gli avrebbe intimato l'alt dicendo di essere un pubblico ufficiale. Per tutta risposta avrebbe ricevuto insulti e minacce. In seguito i quattro, all'altezza di piazza Re di Roma, sarebbero scesi dall'auto e avrebbero aggredito il militare, colpendolo più volte e procurandogli una prognosi di cinquantacinque giorni. Secondo gli imputati, invece, sarebbe stato il maresciallo ad aggredirli dopo averli inseguiti da piazza dei Colli Albani a Re di Roma. Qui, dopo averli fermati sarebbe stato il primo ad alzare le mani verso i ragazzi e dare inizio alla lite.
(da la Repubblica)

22 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Quando ho letto questa notizia su la Repubblica mi sono detto " ma che c'azzecca?". Credo che l'obbiettivo dell'articolo sia il consigliere comunale cugino dei due presunti aggressori. Ma, anche se questi due signori fossero dichiarati colpevoli dei reati a loro imputati, suddetto consigliere che colpe avrebbe oltre quella di avere un legame di parentela? Nessuna. A ognuno di noi potrebbe capitare di avere un fratello scemo, uno zio strano, un cugino testa calda - ma ciò non significa che si sia come loro o che le loro colpe debbano ricadere su di noi e magari di venire associati a costoro su un giornale.

Anonimo ha detto...

c'è poco da commentare, o le istituzioni riportano un minimo di giustizia in questa città o le persone iniziano a farsi giustizia da sole. è un avvertimento.

Anonimo ha detto...

una volta tanto che fanno qualcosa di buono per la società!!!
acab

Anonimo ha detto...

caro malaromano, all'inizio anche io la pensavo come te. poi ho ragionato e mi sono immaginato i cugini tredicine che vanno dal caro giordano e cercano di "convincerlo" a fare qualcosa per loro o per i loro affari. Questo andrebbe evitato, secondo me. Marco

Anonimo ha detto...

@ Marco

Non sappiamo questi cugini che legame abbiano con il consigliere in questione e nemmeno cosa facciano nella vita. A te non girerebbero se ti associassero a tuoi due cugini che hanno presumibilmente (dato che ancora non sono stati condannati) commesso un reato e con i quali, magari, non hai alcun rapporto da chissà quanto tempo? Poi, i conflitti di interessi dell’on. Tredicine, sono un’altra storia sulla quale anche io non mi sono fatto mancare qualche commento, anche recente(http://malaroma.blogspot.com/2012/02/sai-nel-alle-olimpiadi-del-2020-che.html). Ma, credo, si debba restare *nei fatti* e due signori che si sono scazzottai con un poliziotto quattro anni fa (ma lo sai se la Repubblica dovesse dedicare un articolo ogni volta che a Roma succede una cosa del genere non ci sarebbe spazio per altre notizie?) sono al di fuori di questo tracciato.

Anonimo ha detto...

In un impeto di ottimismo, vado un po' fuori tema e colgo un aspetto (forse) marginale della vicenda. Un maresciallo dei carabinieri (un maresciallo sprint) che si prende la briga di uscire dall'anonimato, inseguire ed affrontare individui rei di una pesante scorrettezza stradale. Se i tanti, troppi, tamarracci che infestano le nostre strade ricevessero sempre degna e adeguata attenzione dalle forze dell'ordine, forse vivremmo in una città migliore.

Anonimo ha detto...

Malaromano davvero non sai cosa fanno questi due nella vita?
Mi meraviglio di te.

http://www.facebook.com/group.php?gid=74037179743

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http://www.facebook.com/profile.php?id=1514869748

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http://www.romafaschifo.com/2012/01/vomitate-piano-piano.html

http://malaroma.blogspot.com/2012/02/sai-nel-alle-olimpiadi-del-2020-che.html

Quel 13 tra la corona di alloro mi sembra la stessa...
Dici che sono omonimi tutti e due?

Il legame qui va ben oltre la parentela. Ricordi il blitz di Stefanino per il commercio ambulante?

Massimiliano Tonelli ha detto...

Malaromano è impazzito o c'è in giro un pazzo che si crede Malaromano???

Anonimo ha detto...

Grandi! No, no... sono io, garantisco. Ecco, si, è vero, non mi vado a vedere tutti i profili Facebook dei Tredicine... Direi che però almeno uno dei due ha diretti interessi nella gestione della ristorazione ambulante romana. Ma insisto su una cosa: mi pare strumentale associare il nome di Giordano Tredicine ai suoi cugini - lui non c'era quella sera. Punto. E considero questa un non-notizia. Non mi risulta che la Repubblica faccia articoli a distanza di quattro anni di tutte le aggressioni a pubblico ufficiale che accadono in città. Non vedo dove sia la differenza in questo caso. Poi se mi chiedi cosa pensi dai camion bar? Ti rispondo: alle sagre di paese (se non li schifano) vanno bene, a Roma ci vuole una gara pubblica che gestisca estetica, locazione , prezzi e qualità dei chioschi. Ma questo l’ho detto oramai fino alla nausea.

Anonimo ha detto...

Vi è un consigliere comunale eletto perché fa parte di un clan. E il clan fa questo. Tutto ciò fa notizia? Altroché, sì!

Anonimo ha detto...

@ Anonimo 10:56 PM

Hai sicuramente ragione, ma allora, invece di fare questi non-articoli, la Repubblica indaghi su questo clan, sulla manodopera che utilizzano, su come ottengono le licenze, su quanto pagano per occupare il suolo pubblico, su come rilasciano li scontrini, sui prezzi che fanno, sul fatto che nessuno indaghi le ragioni della loro posizione dominante e, infine, incalzi il Sindaco chiedendogli perché non fa una gara pubblica trasparente per la gestione della ristorazione esterna. Sai che mi frega se quattro coatti si sono menati con un maresciallo.

Anonimo ha detto...

Ci sono casi in cui non tutto è verità .... Certe persone vengono accusate ingiustamente... ( non sto qui ad elencarvi i casi) ... Quindi penso che accusare delle persone ancor prima che sia stata stabilita una sentenza può apparire dissonante... E per lo più lesiva all immagine di chi la subisce... Io credo ed affermo solo una cosa ... Che un maresciallo dei carabinieri non può in qualsiasi modo dopo quattro anni pubblicizzare tale informazione solo per crearne un ricavo mediatico

Anonimo ha detto...

E poi aggiungo che adottare un cognome noto a Roma non sia una strategia plausibile da usare ... Perché farebbe capire che i ragazzi accusati siano delle vittime e non dei criminali... Perché se fosse vero che un maresciallo abbia effettuato 55 giorni di ospedale come fanno i ragazzi ad essere ancora in libertà? Ed stato questo il punto che mi ha fatto più riflettere... Perché in questi casi vi è l arresto immediato... secondo me c'è del falso... Non vuol dire che essere pubblico ufficiale Sia segno di sincerità ...

Anonimo ha detto...

imparare l'italiano no è? non si capisce niente

Anonimo ha detto...

Il commento sgrammaticato è del solito Tredicine che fa capolino su questo blog. Lascialo perdere, st'analfabeta...

Anonimo ha detto...

Siamo su un blog... Dove c'è la libertà di pensiero e non di offesa... Quindi se pensi che Tredicine sia un analfabeta ti conviene contattarlo .... E non rimanere nell anonimato !!! E poi aggiungo che dovresti chiedere la cittadinanza italiana... Perché essendo di un altro stato comprendi poco l'italiano... Mi dispiace per questa tua deficienza

Anonimo ha detto...

per me il discorso è più semplice (cosa sono tutti questi giri di parole ? )...semplicemente si detestano gli ambulanti e lo si vede in tutti i blog del circuito ...semplicemente coprono gli amici politici coinvolti in parentopoli e lo si vede in tutti i blog del circuito ...quindi semplicemente è la solita storiella !

Anonimo ha detto...

bò, continuano le frasi scombinate e i commenti senza senso....vabbè

Anonimo ha detto...

Un consigliere comunale è il cugino di questi gentiluomini? Ottimo! Ma d'altronde non c'è da meravigliarsi, con questo sindaco tutto è possibile...

Anonimo ha detto...

Francamente, ritengo che sia giusto pubblicare una notizia di questo genere. I Tredicine già hanno un conflitto di interessi mostruoso (e solo in una città dove le regole non vengono rispettate e non vengono fatte rispettate potevano avercela vinta). Giordano Tredicine magari non era coi suoi cugini che in quell'episodio hanno cercato di mostrare la loro "superiorità", ma questo fatto la dice lunga su chi siano questi personaggi e quale sia la loro "cultura". In una città civile, Giordano Tredicine non si azzarderebbe a fare blitz in consiglio per far approvare leggi a vantaggio dell'impero economico famigliare, non vedremmo camioncini a deturpare i nostri monumenti e nessuno si azzarderebbe a farsi giustizia da solo. Ma, come detto, siamo a Roma, e dobbiamo aspettarci di tutto...

Anonimo ha detto...

Ecco, quello che dicevo qualche commento sopra sul lasciare stare le risse tra coatti e invece di indagare su altre questioni, era un reportage come questo: L'impero milionario dei Tredicine (la Repubblica)

Sports education worldwide ha detto...

Glad to see the happy family like this. thanks for sharing
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