Le misure di Via del Corso

16 gennaio 2010

Ma qualcuno si è mai accorto che a Via del Corso, dico: Via del Corso, ovvero l'arteria dello shopping più frequentata del centro, i marciapiedi sono larghi poco più di un metro e i pedoni sono costretti a passeggiare su una carreggiata assolutamente sovradimensionata per un traffico a senso unico e dunque terreno di conquista per la sosta selvaggia? Chi ha scelto le misure di questa carreggiata? Sbirulino?

31 commenti | dì la tua:

Alessandro ha detto...

Il comune ha già deciso di allargarli. Però le tempistiche bibliche anche in questo campo si fanno sentire.

Alessandro ha detto...

Le misure sono quelle di tanti, ma tanti, anni fa. Dove, forse, c'era addirittura il doppio senso di marcia.

Massimiliano Tonelli ha detto...

Giusto! Questa potrebbe essere una spiegazione plausibile.

Quasibaol ha detto...

Via del Corso ha tanti problemi, anche ma non solo i marciapiedi. Per esempio: ci fosse stato un sindaco -uno, dico uno- che abbia avuto il coraggio di pedonalizzarla, no, anche la domenica, strapiena di gente che fa shopping (tra i quali spesso il sottoscritto, tocca camminare stando all'erta e guardandosi le spalle per non farsi investire da qualche tassinaro impaziente che ha fretta e vuole andare a duecento all'ora proprio lì.
Lo so che retromanno ha il suo piano per il tridente che prevede la pedonalizazione (con la solita marea di eccezioni, suppongo) entro tre anni. Tre anni? Ma ci vuole così tanto? Paura dei commercianti?
E dei tanti negozi sfitti e abbandonati che i nostri cari concittadini trasformano in bidoni della spazzatura e supporti per affissioni (abusive) ne vogliamo parlare?
Ecco, anche su questo ci vorrebbe u bel post!
Comunque è un bel blog -che scopro solo oggi- magari faccio un filmino sul mio schifoso quartiere e te lo mando. Posso?

Massimiliano Tonelli ha detto...

E quand'è che il programma di pedonalizzazione del Tridente è un programma di Alemanno??? Piuttosto lui lo ha reso di fatto impossibile stoppando, incredibilmente, il parcheggio del Pincio.

Anonimo ha detto...

stoppando il parcheggio del pincio non è venuta meno la pedonalizzazione ma l'ulteriore scempio , l'ulteriore colata di cemento di questa città !

Quasibaol ha detto...

L'ha promesso, l'ha promesso anche lui; così come ha promesso di ampliare il parking di Villa Borghese, invece che bucare il Pincio. Se manterrà queste promesse, poi, è un altro discorso (e io ci credo poco ma spero di sbagliarmi).
Secondo me il tridente si potrebbe pedonalizzare anche subito, ma tutti i sindaci hanno paura di qualche lobby (commercianti, residenti del centro storico ecc.), c'é poco da fare.

Massimiliano Tonelli ha detto...

Ah si??? Un parking sotterraneo è una colata di cemento? Allora in tutto il mondo è pieno di colate di cemento!!! Madrid, Parigi, Vienna. Zeppo di colate di cemento!!!
Noi preferiamo le colate di lamiera. Vai a vedere come son ridotte le rampe del Valadier...

Riprendiamoci Roma ha detto...

GRANDE! IO LO SOSTENGO DA SEMPRE

ppb ha detto...

Per esempio: ci fosse stato un sindaco -uno, dico uno- che abbia avuto il coraggio di pedonalizzarla, no, anche la domenica, strapiena di gente che fa shopping (tra i quali spesso il sottoscritto, tocca camminare stando all'erta e guardandosi le spalle per non farsi investire da qualche tassinaro impaziente che ha fretta e vuole andare a duecento all'ora proprio lì.

Purtroppo è quello che è successo pochi mesi fa a una ragazza che tornava a casa in bici su via dei Fori Imperiali, Eva Bohdalova

E' stata investita alle spalle da un taxi che procedeva a velocità "elevata".

E' scoppiata l'indignazione e la protesta dei ciclisti della capitale.

Proprio ieri per protesta e raccogliere Prove della velocità delle auto su via dei Fori Imperiali abbiamo fatto un servizio video per far capire a tutti come sia pericoloso traformare una vi centrale e turistica della città in una autostrada di auto sgommanti..

Ecco la notizia:
Corriere.it : INIZIATIVA DELL'ASSOCIAZIONe «di traffico si muore» - Due ruote e sicurezza: pistola-laser contro gli eccessi di velocità
Repubblica.it : I ciclisti: "Sull'autostrada dei Fori
il Gran Premio si corre ogni mattina"


Da Ditraffico simuore
Il giorno della Laser Gun

TUTTI possono contribuire... non siamo una associazione.. siamo semplici cittadini, come voi.

Indignati come voi.

La redazione di Roma fa Schifo ha detto...

TUTTI possono contribuire e voi per primi. Ebbene, voi sapete benissimo che per risolvere il problema della mobilità urbana soverchiante il primo passo (oltre ad un corretto arredo urbano e gli opportuni dissuasori) è il bike-sharing. Questo sistema ha cambiato faccia a Milano, Barcellona, Parigi, Siviglia, Nizza, Lione ecc ecc...
Purtroppo voi siete gli stessi che dicono "il bike-sharing non mi interessa perché la bici ce l'abbiamo già" non capendo la portata rivoluzionaria di quella novità, non capendo che i mezzi di trasporto pubblico -come può essere la bici- non vanno posseduti, ma devono essere pubblici e messi in condivisione.

Ecco perché, Eva, un pochino l'avete ammazzata pure voi. Fate mea culpa e rivedete quanto prima le vostre posizioni. Finché le vostre richieste saranno qualche pista ciclabile e la bici nei cortili nulla cambierà.

Anche noi siamo indignati, è vero, ma soprattutto contro chi non riesce a centrare i problemi, contro chi getta polvere negli occhi della cittadinanza, contro chi non riesce a fare il benchemminimo confronto internazionale chiedendo alla nostra squallida amministrazione, semplicemente, di replicare qui quanto di buono fatto altrove.

Cambiate! E, dopo, cambiamo insieme la città.

PPB ha detto...

Ecco perché, Eva, un pochino l'avete ammazzata pure voi. Fate mea culpa e rivedete quanto prima le vostre posizioni. Finché le vostre richieste saranno qualche pista ciclabile e la bici nei cortili nulla cambierà.

Questa è una frase molto grave di cui spero vi rendiate conto della gravità...
Spero che abbiate la faccia di scusarvi pubblicamente.

Cosa c'entra il bike sharing con la morte di una ragazza? Cosa c'entra il fervore savoranoliano per il bikeksharing con la riduzione e denuncia della velocità delle macchine.

Tu dici che non servono le piste ciclabili perchè serve il bike sharing. Quella ragazza andava in bici su via dei fori imperiali.
E' stata investita da dietro da un taxi. Non era in una corsia protetta (leggi, e leggi bene, pista ciclabile..ndt).

Tu pensi che il taxi non l'avrebbe investita se pedalava su una bici del bike sharing. Tu stai dicendo che l'hanno ammazzata perchè pedalava su una bicicletta di sua proprietà???

Ma ti rendi conto di quello che dici?? Cerca di combattere le tue battaglie rispettando le altre persone.
Non ti azzardare a dire che la morte di una ragazza è colpa di chissà chi!!
VERGOGNA!!

Non ho parole..
PPB.

PS.
Voi, o tu, che cosa avete fatto in concreto per difendere il bike sharing romano. Oltre che prendertela con chi chiede piste ciclabili e sicurezza in città??

PPS.
Il bike sharing è anche una nostra battaglia, am non solo. Leggiti il ciclodecalogo che è stato stilato da tempo...

La redazione di Roma fa Schifo ha detto...

C'è poco da arrabbiarsi, quel taxi assassino aveva dei mandanti morali. Il primo è il sindaco, il secondo è l'assessore ai lavori pubblici che ha rifatto quella strada in maniera folle. Il terzo è l'asssessore ai trasporti (una sciagura). E poi vengono tanti altri. Tra cui ci sono anche le associazioni che, nella loro incresciosa confusione mentale, hanno permesso all'amministrazione di non essere messa mai alle strette, di non essere mai posta di fronte ai problemi reali. Come si scrive su www.bikesharingroma.com esiste una mafia che impedisce la realizzazione del bike-sharing (l'unica cosa che, se attuata, potrebbe cambiare la faccia alla mobilità della città) e cosa si fa? Si pensa alle bici pieghevoli? E poi ci si lamenta che si muore ammazzati nel traffico?
Chi è che si dovrebbe vergognare?

Riformattate le priorità e le gerarchie di quello che chiedete all'amministrazione, e ponete ai primissimi posti le riforme che hanno la potenzialità rivoluzionaria del bike-sharing, non la richiesta di portare le bici in metropolitana.

Il bike-sharing non deve essere una delle vostre richieste, bensì l'unica. Quando si otterrà quello, si andrà a chiedere tutto il resto. PRIMA si costruisce l'edificio, e poi si chiedono divani, porte, infissi e ascensore. Costruiamolo!

Anonimo ha detto...

Ma questi non capiscono o non vogliono capire???? SE CI FOSSE STATO IL BIKE-SHARING in quel tratto di strada non ci sarebbe stata una bicicletta a svoltare verso sinistra, bensì 10 o 20, razza di idioti che non siete altro. E allora con 10 o 20 biciclette all'orizzonte secondo voi il tassinaro non frenava. Ma proprio non ci arrivate col cervello? E con una massa di biciclette sempre presenti per le strade grazie al bike-sharing non pensate che i tassinari tutti, volenti o nolenti, si abituerebbero a questa presenza in maniera spintanea o spontanea e rallenterebbero per istinto? Queste cose le hanno capite in tutto il mondo meno che dentro le associazioni di ciclisti. Inaudito.
Ecco il risultato che queste associazioni ci lasceranno in eredità: la città meno ciclabile d'europa.

PPB ha detto...

Scusate gentile redazione di Roma fa schifo, ma ripeto il concetto:
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Ecco perché, Eva, un pochino l'avete ammazzata pure voi. Fate mea culpa e rivedete quanto prima le vostre posizioni. Finché le vostre richieste saranno qualche pista ciclabile e la bici nei cortili nulla cambierà.

Questa è una frase molto grave di cui spero vi rendiate conto della gravità...
Spero che abbiate la faccia di scusarvi pubblicamente.

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Detto questo..

Io parlo a titolo personale, in quanto siamo un coordinemnto di cittadini. Ma ritengo che un Bikesharing Roma che si proclama COMITATO debba dimostrare COSA ha fatto per impedire lo scempio del bikesharing romano...

invece di attaccare ALTRE realtà ciclistiche di NON seguire il PROPRIO programma. Purtroppo noi crediamo anche alle piste ciclabile e a tanti altri interventi per la sicurezza in città...

A MILANO il regolamento dei condomini c'è da tempo.
A MILANO il bike sharing c'è da 1 anno.
A Milano la gente possiede una bicicletta e ci va in giro da molto più di un anno..
A Berlino i condomini sono STRAPIENI di biciclette private.
A MONACO i cortili sono intassati da rastrelliere di bicilcette private.
A Copenhagen ci sono piste ciclabili a go go.

Tanto per ricordare MILANO che vi piace tanto l'uso del bike sharing è il 5/10% dell'uso della bici privata...

MA veniamo al punto. Invece di dire agli altri COSA fare, VOI come COMITATO BIKE SHARING ROMA:

"COSA AVETE FATTO??"

(a parte attaccare le associazioni che chiedono più bici in città)
Devo dedurre che voi avete la VERITA' IN TASCA.

Io non mi scandalizzo se riusciate a relizzare qualcosa di concreto per il bikesharing romano.
Anzi al contrario di voi che ODIATE tutte le altre associazioni, ne son ben contento!
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Appunto, costruiamolo, questo edificio.
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Per l'anonimo che da dell'idiota al prossimo, a parte rinnovargli i complimenti.Gli auguro di non dover mai subire un incidente con una automobile andando sulla sua bici di bikesharing...
Perchè è ovvio che dove c'è il bikesharing non ci sono incidenti con le auto...

La redazione di Roma fa Schifo ha detto...

L'affermazione su EVA sarà pure dura, ma è stata spiegata e contestualizzata: non c'è niente di cui vergognarsi o scusarsi. Tutti, proprio tutti, coloro che contribuiscono alla non risoluzione del cancro della mobilità romana sono corresponsabili di qualsiasi incidente (ne succede uno mortale ogni giorno, figurarsi...). Non vedo perché questo discorso squisitamente politico debba essere considerato vergognoso.

A nostro avviso siete tutti responsabili: il sindaco che favorisce l'uso dell'auto, i cittadini romani e la loro ignobile pigrizia e prepotenza, i dipartimenti comunali e gli uffici tecnici corrotti, le associazioni che puntano a far solo confusione.

Nello specifico le associazioni ciclabili, che non capiscono la portata rivoluzionaria del bike-sharing sono corree in maniera plateale.

Cosa sta facendo Bike-Sharing Roma per il bike-sharing? Quel poco che le è consentito fare: pubblicare lettere sui giornali, farsi ricevere da Atac, interloquire con le grandi multinazionali che gestiscono il servizio altrove, animare un blog, presenziare a convegni nonostante qualche altra associazione si permetta di intervenire dicendo "a noi il bike sharing non interessa perché la bici ce l'abbiamo di proprietà" e infine -come si vede in questo dibattito- cercare di convincere chi vuol far finta di non capire o perché proprio non c'arriva o perché è in cattiva fede. Mi sembra già un gran lavoro.

Nessuno mette in discussione l'importanza del regolamento dei condomini. Cosa importantissima. Ma nulla in paragone al bike-sharing. Purtroppo le associazioni non riesco a ragionare con il cervello marcio e bacato della politica. Purtroppo non si capisce che se si va dal politico e gli si chiede un decalogo, quel politico può selezionare all'interno di quel decalogo le tre o le quattro cose che può realizzare senza grande impegno e senza grande spesa (e senza scomodare poteri forti) e le fa. E a quel punto ti può dire: "ehi ti ho fatto il 40% di quello che mi ha chiesto, non devi rompere le palle per 10 anni adesso".

Questo è il madornale errore politico che si continua a compiere. Una cosa imperdonabile che ci rende, anzi vi rende, corresponsabili della situazione incommentabile della mobilità in città. (continua)

La redazione di Roma fa Schifo ha detto...

E' come se in una azienda che vuole delocalizzare la produzione in Cina, i sindacati degli operai chiedessero:

1. carta igienica migliore nei bagni
2. aggiustare l'impianto di condizionamento nella sala 3
3. sostituire le cinque seggiole rotte nel salone di ritrovo
4. ritinteggiare tutte le pareti con vernici non tossiche
5. sostituzione progressiva delle divise da lavoro
6. non delocalizzare la produzione in un paese straniero
7. cambiare il suono della sirena di fine turno
8. aumentare i parcheggi nel piazzale esterno
9. sostituire la ditta che si occupa delle macchinette del caffe automatico
10. aumentare i buoni pasto di 0,60 cent l'uno

Ecco come lavorate voi. Ovviamente non ve ne rendete manco conto, ma date il destro all'amministrazione per mettervelo nel culo. In questo caso cosa farà l'azienda? Dirà: "accetto il 90% dei punti", i sindacati dovranno far buon viso a cattiva sorte, l'azienda verrà spostata in Cina e tutti i dipendenti non disposti a trasferirsi dall'altra parte del mondo perderanno il lavoro.
Questo è quello che capita mescolando questioni cruciali con questi "solo" importanti o addirittura neppure troppo importanti.

Quando si dice che Eva l'avete un po' ammazzata anche voi non è una affermazione per cui bisogna inalberarsi, è una affermazione che è frutto di una seria disamina POLITICA dello status quo e dunque una affermazione che dovrebbe aiutare a pensare. Disamina politica che voi non siete in grado minimamente di fare e lo state dimostrando facendo delle richieste che sembrano fatte apposta per facilitare l'amministrazione a non cambiare nulla o comunque a cambiare troppo poco rispetto alle attuali esigenze e rispetto a quanto si sta cambiando all'estero.

Purtroppo temo sia tutto fiato sprecato.

Zanazzo ha detto...

Mi pare di leggere tra le righe che questi signori, fondamentalmente, non credano nella potenziale vera e propria rivoluzione che si può avere con il bike-sharing. Sminuiscono il bikeSharing milanese, shcerniscono ecc. Vorrei fare loro una domanda molto semplice che potrebbe spiegare molte cose. secondo voi il BIKESHARING può sparigliare la mobilità a Roma oppure siete del parere che sia una cosa come le altre? Credete che a Parigi e Barcellona siano tutti scemi e solo voi furbi? Fateme capi...

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo rispetto all'esempio dell'azienda e del sindacato. Le associazioni di settore non si stannocomportando da buon sindacato ci vuole strategia e tattica e invece...

Anonimo ha detto...

Io però voglio chiarirvi un paio di cose, forse siete troppo impegnati a vedere i video delle altre capitali (perchè fate questo). Innanzitutto non ci sono condizioni per non ritenere l'investimento della povera Eva un incidente, qui qualche intelligentone parla di mandanti.
In secondo luogo il bike sharing non ha tutti questi risultati positivi che voi dite, viene visto più un gioco : ad esempio a milano c'è stato un ulteriore incidente tra tram qualche giorno fa, se succedeva a ROma cosa avreste detto ?
Per migliorare la viabilità bisogna dichiarare guerra aòòe auto cosa che non avviene. ANzi voi volete ulteriori parcheggi, e quindi ulteriori auto : e qui non siete anche voi mandanti ?

Massimiliano Tonelli ha detto...

Sciocchezze. Un incidente è qualcosa che si verifica una volta ogni 10 anni. Il terremoto dell'Aquila è un incidente. Morti per le strade a Roma ve ne sono 300 all'anno. 20mila i feriti. Dunque quale incidente? Si tratta di guerra civile, piuttosto.

Riguardo alle automobili forse non hai letto bene questo blog, non hai letto bene degradoesquilino.com e non hai letto bene manco bikesharingroma.com ovvero il tris di blog gestiti dallo stesso gruppo di lavoro. Non credo che vi sia nessuna piattaforma di dialogo in città ove si fa una guerra alle automobili maggiore che qui!

Les ha detto...

I lavori di allargamento dei marciapiedi sono iniziati da 2 anni almeno.
Il criterio non mi è chiaro, li hanno rifatti vicino la Mondadori e altrove no.
Comunque Via del Corso è la peggiore Via dello Shopping d'Europa.
La gente cammina per strada schivando le macchine, pare un film surrealista.
E quasibaol nota bene i burinotti romani che buttano la monnezza dentro i negozi sfitti!

Les ha detto...

Scrivo un commento ed ecco che riparte la solfa degli assassini di quà, assassini di là.
Mi sa che sto blog è irrecuperabile, spero nell'altro.

PPB ha detto...

L'affermazione su EVA sarà pure dura, ma è stata spiegata e contestualizzata: non c'è niente di cui vergognarsi o scusarsi.

Accusare qualcuno di essere corresponsabile della morte di qualcun altro mi sembra non possa giustificarti. Se non credete di vergognarvi è un problema vostro...
non ci arrivate proprio, o siete in malafede (per usare la vostra logica).

Arlo a titolo personale.
Non so che dire. Continuate a fare dibattiti e conferenze..
Auguri.


Per Zanozzo:
Dare dati verificabili non vuol dire sputtanare il bike sharing.

Studiati questo documento di FIAB CICLOBBY MILANO su BIKEMI:

http://www.ciclobby.it/ciclobby/files/resourcesmodule/@random44768db380439/1260542362_2009_censimento_ciclobby.pdf

PPB

Anonimo ha detto...

Non credo che queste associazioni sia in cattiva fede. Semplicemente non si rendono neppure lontanamente conto di cosa parlano: non hanno mai analizzato le realtà dove il bike-sharing è stato applicato dunque, ignorando, straparlano. Un bel giorno, anche loro, capiranno.

Unknown ha detto...

dire che eva l'abbiamo ammazzata un pochino anche noi lascia intravedere una personalità putrefatta.

rotafixa

ps: non mi interessano le scuse di questo laido figuro

h2oxtutti ha detto...

Siete dei poveretti, continuate a sostenere che il BikeSh sia la soluzione, per me è una possibile componente; al primo punto metto la sicurezza stradale, il rispetto delle regole, dopo tutto il resto.
Delle bici a prestito, non sono tutto ciò, possono solo esserene parte come cambiamento culturale.
Non mi sembra abbiate mai richiesto maggior rispetto delle regole.
M!!!

Massimiliano Tonelli ha detto...

Che il bike-sharing sia la soluzione lo dicono il Comune di Parigi, di Barcellona, di Nizza, di Lyone, di Sivigli, di Brescia, di Milano e possiamo star qui venti minuti a elencarli, non noi. Dunque, chi è il poveretto? Chi vuole portare a Roma le soluzioni che hanno cambiato in meglio la qualità della vita di altre città o chi fa patetiche richieste astratte tipo "rispettate le regole" e "siate tutti più buoni"?

tenghetenghe ha detto...

Peccato che ci si divide, come ci si è sempre divisi in passato e questo ha permesso di far passare in cavalleria altri modi di percepire la città.

Il Bike Sharing quando è vero bike sharing funziona ed è un veicolo importante per far lasciare le auto a casa, per avere una intermodalità 'pulita' ovvero senza portare la bici sui mezzi. Così è a Milano, senza dover andare fuori Italia ogni volta.
Il costo imposto da ATAC è troppo alto e quindi non farà mai decollare il servizio a Roma, ma certo neanche rifornire e proteggere i parcheggi del bike sharing è incredibile.
Chi va in bici ama e rispetta chiunque altro vada in bici, perchè ne capisce la fatica e non dovrebbe cercare di prevaricare le azioni di chi vuole favorire la ciclabilità urbana.
Che senso ha dire è colpa tua o no. E' una sconfitta di tutti chi muore per strada, anche un pedone o un motociclista o un automobilista, perchè perdiamo la guerra tra uomini e mezzi di trasporto.
E' importante che si viaggi uniti con lo scopo non di usare la mia o la tua o la bici condivisa, ma di cambiare il muoversi a Roma.
Ognuno a suo modo. Se siamo divisi e non troviamo dei compromessi allora si avranno altre Eve.
ML

h2oxtutti ha detto...

Il BS è una componente, lo deve essere ma sostenere che sia il cardine, ben prima della sicurezza stradale è quantomeno miope se non con un secondofine (lucro).
Mi dispiace, non lucro sulla vita umana. Prima la sicurezza, da pedone, da ciclista, da persona che vive in città e che, per fascia d'età, ha come primo rischio di morte possibili cause legate al traffico motorizzato.
Finiamola di dividerci e chiediamo rispetto per la vita umana, senza tirare in ballo Eva.
M!!!

Ada ha detto...

Il bike sharing è sicuramente una misura importante, se fatta nel modo giusto. Ma la priorità sono piste ciclabili e limitatori di velocità: una pista ciclabile mi salva la vita e mi permette di pedalare sereno, un limitatore riduce la pericolosità delle auto, entrambi scoraggiano l'uso dell'auto e incoraggiano quello della bicicletta. Se vogliamo promuovere l'uso massiccio della bici dobbiamo fare innanzitutto piste ciclabili, attraversamenti rialzati, vigilanza severissima contro i comportamenti pericolosi degli automobilisti. Il bike sharing è utile, ma da solo non cambierebbe assolutamente niente. Ultima nota: chi insulta gli altri non è un ciclista, è un automobilista camuffato. Confrontare le idee è una cosa, insultare gli altri con epiteti quali "idioti" etc, è un'altra. Grazie.

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