Piazza Navona? In Tunisia, in Marocco ed a Damasco abbiamo visto suk ben più eleganti... parola di Miriam Mafai

30 ottobre 2011

La prevalenza del suk
di MIRIAM MAFAI

Cari amici lettori, ecco la notizia. Piazza Navona, la piazza più bella d'Europa, non esiste più. La piazza che ha ispirato nel corso della storia poeti e scrittori di ogni parte del mondo, la piazza dove hanno imparato ad andare in bicicletta i nostri figli e i nostri nipoti, la piazza dov'era piacevole trascorrere il tempo seduti su una panchina di pietra, o mangiando un gelato al tavolino di un caffè davanti alla meraviglia della Fontana dei Quattro Fiumi, quella piazza che abbiamo tanto amato e frequentato non esiste più.

La piazza non é più una piazza. È uno spazio occupato disordinatamente dalle più varie, banali e volgari attività commerciali, dai banchetti di cosiddetti pittori che espongono le loro volgari gigantografie ai venditori di collanine, anelli e portachiavi, dai mimi irrigiditi sui poveri piedistalli, dai banchetti di improbabili souvenir della Capitale.

I marciapiedi, o meglio quelli che una volta erano i marciapiedi, sono ricoperti dai tavolini di caffè e ristoranti che occupano, con i permessi o senza permessi, tutto il suolo pubblico, all'ombra di immensi teli di plastica biancastra sotto i quali sbuffano altrettanto inverosimili, e pericolose stufe a gas.
La piazza non è più una piazza. Vien fatto di pensare che assomiglia piuttosto a un suk. Ma, onestamente, bisogna riconoscere che abbiamo visto, in Marocco o in Tunisia o a Damasco, suk assai più ordinati ed eleganti.

Non ci si dica che in questo modo si promuove il turismo,
risorsa fondamentale della nostra città. Milioni di turisti invadono ogni anno altre città d'Europa senza che venga fatto scempio delle loro piazze o dei loro monumenti storici. Valga per tutti l'esempio di Place de Vosges, nel pieno centro di Parigi, una perfetta e preziosa piazza (senza nessuna fontana del Bernini...) che è luogo di ritrovo quotidiano di turisti e parigini, senza stufe a gas, senza invasione dei marciapiedi da parte dei caffè circostanti, senza teli di plastica, senza venditori ambulanti di collanine, anelli e portachiavi.

Ah, dimenticavo di dirvi che il sindaco di Parigi è il socialista Delanoe, un uomo che ama la sua città, la difende dal degrado e ne valorizza i luoghi cari alla storia della città. Noi, invece, abbiamo un sindaco che si chiama Alemanno, capace di vietare l'uso della piazza a sit in ed eventi politici e culturali, ma incapace di resistere alle pressioni dei pittori, degli ambulanti, dei proprietari dei bar e ristoranti. Così la nostra piazza Navona, la più bella del mondo, non esiste più.
(29 ottobre 2011 - la Repubblica)


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Un articolo quasi perfetto questo di Miriam Mafai al quale abbiamo voluto dare gli onori di una riflessione a parte, fuori dalla classica Rassegna Stampa Ragionata. Ma perché "quasi" perfetto? Perché omette un paio di cosettine decisive nella trasformazione di Piazza Navona in una delle tante, per la verità, vergogne assolute della città. In primis la sosta selvaggia. L'altro ieri 10 erano le vetture parcheggiate in divieto di sosta, con fasulli certificati per invalidi. Forse alla Mafai non danno fastidio. In secundis il patetico mercatino della Befana, ormai monopolizzato da schifosi clan zingari abruzzesi che hanno trasformato una manifestazione storica in una rivendita di lurida paccottiglia made in china ove l'unico interesse, in un contesto di vergognosa mancanza di buon gusto, è massimizzare la differenza tra il prezzo a cui si compra la merce ed il prezzo a cui la si rivende agli imbecilli, dementi, idioti, complici che ancora acquistano convinti di far contenti i loro bambini alimentando gli introiti di quella che ormai nei dispacci di Questure e Centri Studi è la Mafia Romana, quella che è venuta fuori dall'Economia del Degrado.
-Roma fa schifo

12 commenti | dì la tua:

Riccardo ha detto...

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_settembre_27/crispino-dipinti-arte-1901649280404.shtml

Livadia ha detto...

Volevo ricordare a Miriam Mafai che con Walter non è che le cose fossero tanto meglio!E' purtroppo un andazzo che questa città ha preso da molti anni (con la sola eccezione del'anno del Giubileo) e che sembra abbia preso ormai il sopravvento! Si è mai fatta un giretto Miriam a piazza S.Giovanni (la piazza dei sindacati come la chiamano)magari in una bella mattinata? Vada a vedere...altro che suk!

Andrea M. ha detto...

Tutto perfetto, purtroppo che come sempre si cerca un capro espiatorio singolo (in questo caso Alemanno, in altri casi Berlusconi) quando le cose sono molto, molto più complesse.
Credo che anche questa ostinazione nel cercare qualcuno a cui scaricare addosso tutti i mali del mondo sia tipicamente italiana e sia uno dei motivi per cui Roma fa così schifo. Il cittadino medio pensa di risolvere i problemi eliminando la figura del potente di turno, ma io sono stra stra stra sicuro che quando Alemanno non sarà più sindaco le cose non miglioreranno affatto.
Del resto Roma faceva schifo anche prima.

Massimiliano Tonelli ha detto...

Sicuramente la situazione prima era uguale o quasi. Ma Alemanno, che rappresentava il cambiamento dopo quindici anni di monopolio di centro sinistra, poteva decidere o di cambiare tutto e trasformare la città in un luogo civile oppure di portare in Campidoglio i rappresentanti e rampolli delle famiglie criminali dell'ambulantato mafioso peggiorando ulteriormente e di brutto la situazione.

Secondo voi cosa ha fatto?

Anonimo ha detto...

Avrà anche fatto poco, o niente come dice la maggior parte della gente qui, ma secondo voi, c'ha la bacchetta magica quell'uomo? Non è mica facile ribaltare una situazione disastrosa, come ha ereditato.

Massimiliano Tonelli ha detto...

In realtà non è vero che ha fatto poco, ha fatto moltissimo. Per peggiorare la situazione e per consegnare la città a racket, mafie e dintorni.

La situazione era già gravissima. Alemanno poteva decidere di lasciarla così, migliorarla o peggiorarla.

Ha scelto di peggiorarla massicciamente. Ed è di franca evidenza a tutti.

Urban ha detto...

La situazione è francamente peggiorata.

Se Alemanno non ha la bacchetta magica poteva evitare di fare certe promesse.

La città è completamente nelle mani dei bancarellari, questo avviene in tutte le zone e il cambiamento è percepibile da tutti.

Veltroni non ha brillato, ANZI, ma ora siamo nella m...a.

marco ha detto...

il problemino difficile difficile, è capire (fra un anno quando il peggior sindaco della storia di Roma sarà tornato a fare quello che gli compete... cosa nn saprei) come si farà a combattere un malaffare di dimensioni colossali che oramai ha incancrenito tutta la città?? cartelloni abusivi, adesivi dei traslocatori, bancarelle ovunque, parcheggi in terza fila nei piazzali, centurioni mafiosi, tassinari mafiosissimi, camorra che ha acquistato tutto il centro, atac e ama fallite...

Riccardo ha detto...

Marco,
il malaffare si combatte come in tutte le città del mondo:tolleranza zero e pugno di ferro.
Agli ambulanti si tolgono le licenze,ai tassinari e centurioni infami pure,i cartelloni abusivi si tolgono non prima di aver multato la ditta responsabile,i vigili che non fanno il loro dovere vanno licenziati(basterebbe dargli una percentuale su ogni multa fatta,hai da vedè poi come lavorano).
L'atac deve iniziare a mettere i controllori o i tornelli su tutti i mezzi,l'Ama va rivista a 360° non prima di aver iniziato una strategia dei rifiuti zero.

Riccardo ha detto...

dimenticavo la teoria delle finestre rotte, un concetto del tutto assente in questa città.

Anonimo ha detto...

prima di Alemanno non c'erano le bancarelle a via Nazionale e ora ci sono.
prima di Alemanno non c'erano oltre 200.000 cartelloni pubblicitari abusivi sparsi su tutta la città e ora ci sono.
prima di Alemanno Caracalla non era una rimessa per autobus turistici e ora invece lo è.
prima di Alemanno non c'erano i camion-bar davanti ai monumenti romani.
prima di Alemanno la gente non parcheggiava le auto a piazza Navona e ora lo fanno.
prima di Alemanno non venivano fatti aprire megastore a ponte Milvio e ora lo fanno fare.
prima di Alemanno avrebbero voluto affidare la gestione delle strade ad un'unica grande ditta, ma lui poi si è vantato di aver fatto bloccare quest'appalto garantendo così meno buche e allagamenti lasciando i lavori in mano a dittucole da quattro soldi.
comunque faccio il conto alla rovescia fino al 2013 ormai...

Anonimo ha detto...

Mi sa che hai azzerato la tua memoria il giorno che è arrivato Alemanno.

Poraccio!

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