Non solo Via del Plebiscito. Storia di un'altra fermata fantasma

29 ottobre 2011


E' stata cancellata senza nessun motivo, giacché gli operatori dell''ATAC dicono di non sapere niente, una delle fermate storiche di via Veneto- Fermata EMILIA 70856. (116, 53, 52, 63, 630, ecc).
Una fermata di importanza strategica che ora è segnalata da un cartello provvisorio senza alcuna indicazione se non quella numerica.
In poche ore sono stati divelti anche i pali dove si leggevano i percorsi. Gli stessi autisti dell’ATAC non capiscono più dove fermarsi.
Il primo spostamento provvisorio è stato fatto ai margini dell’entrata della Banca Nazionale del Lavoro ma è durato due giorni per definitivamente bloccarsi dietro ad una edicola, con pochissimo spazio per il cittadino che è in attesa del bus.
I tavolini dei Caffè che “lavorano” sul marciapiede di Via veneto hanno occupato tutto e, per occupare meglio il suolo pubblico, hanno fatto eliminare anche una panchina di marmo a scapito di ogni regola voluta dai Beni Culturali e Ambientali della nostra bella città e probabilmente con il benestare del Primo Municipio.

Ai bordi, vicino alla fermata soppressa, i gestori dei bar coltivano rosmarino per coprire i clienti seduti ai tavolini. A due passi il Ministero dello Sviluppo Economico. Oggi il pedone è di troppo e le fermate di autobus danno fastidio ai gestori dei caffè. Chiediamo una risposta dal Primo Municipio e dall’ATAC che si dichiara ignara.

Lavoratori degli uffici di Via Veneto

4 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

La fermata prima era davanti ed attaccata all'edicola quasi impossibile aspettare l'autobus, ora è stata spostata di fronte la banca BNL.
Il punto è che quelli del bar o che dir si voglia, per allargarsi su tutto il marciapiede e infastidendosi delle persone che aspettavano l'autobus sempre sul marciapiede pubblico hanno forse chiesto e non penso arrivino a farlo abusivamente, che la fermata fosse tolta per un loro maggiore ampliamento.
Chi ha concesso tale spostamento dovrebbe dare maggiori spiegazioni e dire estattamente come le cose si sono svolte perchè Via Veneto è ormai una via ostaggio dei ristoranti e tavolini selvaggi!
Tullio

Rebel Yell ha detto...

Passeggiata a via Veneto... penso che in poche centinaia di metri sia possibile visionare buona parte dello scempio che gli interessi di bar, ristoranti e alberghi hanno arrecato alla nostra città. Un disastro urbano il cui unico rimedio è ormai una bella passata di ruspa.

Anonimo ha detto...

Chiediamoci invece chi c'è dietro...

Anonimo ha detto...

si prega di leggere su Repubblica l'articolo di Miriam Mafai intitolato "La prevalenza del suk", e che inizia così: "Cari amici lettori, ecco la notizia. Piazza Navona, la piazza più bella d'Europa, non esiste più."


http://roma.repubblica.it/cronaca/2011
/10/29
/news/la_prevalenza_del_suk-24064865/

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