Business as usual

16 ottobre 2011


"Business as usual", si lavora come sempre. Era la scritta, molto inglese ma poi si scoprì apposta da un esercente italiano, fuori da un barbiere, tra le macerie di una Londra massacrata dai bombardamenti nazisti e visitata, al mattino dopo, dal presidente Churchill. In una città completamente diroccata sbucava un negozietto, con quella scritta, incurante, tosta, londinese: si lavora come se niente fosse.
Oggi, a Roma, nel day after della guerra di San Giovanni in Laterano, il simbolo della "normalità" è dato dal racket patetico, vergognoso, sovente criminale del commercio abusivo che rende la nostra città un posto ridicolo e putrefatto. I black bloc ci hanno offeso solo per un pomeriggio, il degrado che si divora la città ci umilia ogni minuto da quaranta anni.

9 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Pierferdinando Casini ha invocato la galera per i vandali che ieri hanno devastato Roma, cosa dovremmo dire allora di suo suocero che sta devastando Roma da decenni ?

Andrea Rossi

Riccardo ha detto...

Andrea,ho pensato la stessa cosa.

Anonimo ha detto...

comunque da notare la bancherella abusiva che vende cagate già presente e tornata sul posto come se nulla fosse,incurante.
la piuazza distrutta, macerie ovuqnue. ma loro sempre la, sempre e comunque.

come te sbagli.

Anonimo ha detto...

a proposito appunto di business as usual. piazza in macerie, ma loro sempre lì a rovinare la visuale e a rompere i cojoni con quei banchetti da quarto mondo.

mafiosi demmerda.

Anonimo ha detto...

complimenti per il post. condivido tutto!

Anonimo ha detto...

io direi che da ora non si scherza più.
raccogliamo migliaia di firme e chiediamo di far cadere tutte le licenze, nessuna esclusa, per trasformare questa ridicola città di mafiosetti e bulletti di terza mano, di bancarellari, cartellonari e caldarrostari, in una normale capitale europea.
ma le avete viste le foto di madrid, un paio di post più in basso?
non scherziamo

Anonimo ha detto...

Questa città è in mano alla camorra, casomai ancora non si fosse capito

n@po ha detto...

Perché non avete dedicato nemmeno un post alle devastazioni compiute da quegli sciagurati dei black bloc? Mi sarei aspettato da parte vostra una condanna di un simile gesto o quantomeno un reportage sui luoghi della guerriglia per documentare lo stato attuale delle zone più colpite. Non vorrei che passasse in secondo piano quanto accaduto sabato pomeriggio a Roma.

Anonimo ha detto...

Non è che ci sia molto da commentare...

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