Ormai a Roma basta aprire la finestra e scattare una foto. Dentro all'obbiettivo un coacervo di degrado che non si può raccontare...

20 giugno 2012
Giorno di ordinaria follia in via Giacomo Boni (traversa di Viale XXI Aprile) con ben cinque situazioni insostenibili in una sola foto. In basso potete notare una vecchia auto bianca, parcheggiata lì 24 ore su 24, usata dall’edicolante come “vetrina” per le proprie riviste di giorno e come magazzino abusivo di notte. In alto a destra un’altra auto è comodamente parcheggiata sul marciapiede sullo spazio in cui si presume sarebbe dovuta sorgere un’aiuola. Infine si possono notare: un motorino parcheggiato sulle strisce in prossimità di un semaforo in una strada stretta e a senso unico, un suonatore di tromba con tanto di cassa amplificatrice giusto per non disturbare l’intero quartiere e, udite udite, un venditore abusivo di ciliegie!
Giuseppe C.

10 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

ti sei dimenticato di dire che
la punto del venditore di ciligie e' in curva sulle strisce.
ciao!

Les ha detto...

QUARTO MONDO.

Andrea2001 ha detto...

La punto che vende ciliegie purtroppo e difficile da far sanzionare, tempo che si chiama la polizia già se n'è andata. Se comunque vedessi uno vendere frutta sotto casa mi in questo modo un tentativo di chiamare la polizia lo farei... magari sono fortunato e stanno prendendo il caffè al bar lì vicino. :-)

Per l'auto del giornalaio mi chiedo effettivamente se si possa fare qualcosa legalmente per rimuoverla, non sembra in divieto di sosta e potrebbe essere anche assicurata e marciante se il giornalaio vuole "tutelarsi". Nel dubbio chiamerei comunque la polizia.

Il problema più generale che dovrebbe essere la gente a reagire, NON comprando le ciliegie da certi zingari e NON comprando giornali da certi furfanti. Ma, come qualcuno ha scritto in un commento tempo fa, sono i romani a far schifo non roma... dovreste cambiare il nome del blog.

Anonimo ha detto...

I romani (gli abitanti di Roma)sono ormai assuefatti a questo letamaio. Ogni giorno di più. Se commento rabbioso un passaggio pedonale ostruito, chi attraversa con me mi guarda indifferente, ben lungi dal manifestarmi, quantomeno, un minimo di solidarietà. Se comincio a strappare i manifestini dai pali vengo considerato una sorta di attempato teppista. Se faccio notare la sciatteria (ad essere generosi) di bancarelle con ciarpame vario ottengo una scrollata di spalle. Per non parlare delle auto in doppia e tripla fila. "Eh, signore mio. Mancano i parcheggi." No. Non c'è speranza. Ogni tanto mi garba scrivere qualcosa qui, giusto per mantenere vivo il livello minimo di indignazione. Oltre, non vedo possibilità di rimedio. Enzo

Anonimo ha detto...

Mi associo al commento sopra. In TV dicono che bisogna smetterla di parlare male del nostro paese, ma come si fa?! Ai romani poi bisognerebbe fare un trapianto di cervello perchè quello che hanno è marcio!!!!!

Anonimo ha detto...

l'avrò detto mille volte: manca il senso di civiltà! a roma, come a milano, come a napoli (là amplificato esponenzialmente..)

wanderobo ha detto...

ieri dopo tanto tempo ho fatto un giro al centro: campo dei fiori,navona, pace, fico.
Una situaizone orrenda, piazza navona invasa da chiunque abbia una pseudo attività abusivo-commerciale, venditori abusivi di occhiali e borse contraffatte in perfetta linea orizzontale di fronte ai locali. A via della pace un venidore "ambulante" di tutto il ciarpame tipico, io mi chiedo sempre chi è che firma le autorizzazioni per quetse postazioni, sicuramente uno che vive all'olgiata come minimo. Ieri mi sono reso conto di un piccolo particolare del perché sarà impossibile risolvere la situazione: l'abusivismo commerciale legalizzato ormai consta di una tale moltitudine di persone organizzata, coesa, e protetta... che per ripristainare un minimo di legalità sicuramente non possono fare niente i 2 poliziotti locali di roma cabitale passeggianti a piazza navona, ma ci vorrebbe un esercito schierato per circa 2 anni. Ecco il punto a faorza di tollerare, favorire e legalizzare, si è creata una super comunità (kindship) inattaccabile, con una forza che supera quella di cittadini indignati e poco organizzati e sicuramente supera quella di un comune comunque connivente.

Emiliano ha detto...

I romani avranno anche bisogno di un trapianto di cervello, eppure direi che è molto più importante considerare da chi, e come, viene gestito il territorio di Roma.

Proprio in questo blog, mi sembra, tempo fa venne citata la TEORIA DELLE FINESTRE ROTTE, secondo cui "le persone tendono ad adeguarsi, avvicinarsi, preferire situazioni, persone o luoghi a loro stessi affini e se impossibilitati a scegliere tendono a cambiare per uniformarsi. Per cui creare un ambiente di un certo tipo: con finestre rotte, per esempio, porta la comunità attigua a distruggere, un ambiente invece ben curato porta la comunità (anche quella non naturalmente "curata") a curare l'ambiente che la circonda" (Wikipedia).

Considerato che è innegabile che Roma è abbandonata a se stessa sotto tutti gli aspetti da chi la dovrebbe amministrare, in base alla suddetta teoria i cittadini romani finiscono con l'adeguarsi al degrado ed essere anche'essi degradati.

Peraltro, ho notato che uno degli esempi utilizzati nell'applicazione pratica della teoria è quello dei tag (le odiose scritte dei writers): casualmente, roma è piena zeppa di tag...

romaassuefattaalloschifo ha detto...

Volete farvi una bella risata... fatevi un giro con streetview e troverete quasi tutte le cose fotografate... mancano solo le ciliegie... forse erano fuori stagione?!?

Anonimo ha detto...

Se in quel punto ci fossero stati 5 incendi, di chi sarebbe stata la corresponsabilità ?
A quale corpo compete eliminare quella monnezza ? E non si ripeta la lagna della mancanza di personale: la cortesia non dipende da quanti si è.
Uno slogan recita
"TUTTI DEVONO IMPARARE UN LAVORO
(specialmente quello per cui sono già pagati)"

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