Letterina al signor Sindaco di Roma. La scrive Beatrice, piccola cittadina molto molto incazzata

20 ottobre 2011










Caro signor Sindaco,

mi chiamo Beatrice e sono una bimba di 2 anni e mezzo (quasi). Io abito con papà e mamma a San Lorenzo, un quartiere di Roma, forse ne ha sentito parlare perché ultimamente qui sono successe cose un po' brutte. Tra poco poi arriverà anche il mio fratellino e, quando sarà un po’ più grande, spero di poter andare con lui a giocare al Parco dei Galli o nel giardino di Villa Mercede.

Sono solo una bambina, ma sono molto arrabbiata. Ora cercherò di spiegarle il motivo.

Tutte le mattine mio papà mi accompagna all’asilo. Io abito a via dei Sabelli, vicino a una strada dove passano i tram e dove si deve sempre attraversare di corsa perché lì le macchine vanno veloci. L’asilo si trova a via dei Campani, così facciamo una bella passeggiata per il quartiere. Io sono brava e sto sempre nel passeggino, mentre mio papà mi spiega tante cose. I miei genitori, infatti, ce la mettono tutta per educarmi e per insegnarmi a rispettare gli altri, mi spiegano anche tante cose su come un cittadino di deve comportare. Anche se sono piccola, so già che la carta si butta nel cestino. So che non si devono fare le scritte con i pennarelli sui muri, come fa questo signore che si chiama “REPS” e che ha scarabocchiato sulla scuola di mia cugina (che ha tre anni).

Mio papà è anche molto bravo nel guidare il passeggino, e per fortuna aggiungo, perché ci sono degli incroci dove è molto difficile attraversare la strada.
Poi bisogna stare attenti a tutte le cose che sono sui marciapiedi. A volte ci sono le po’-po’ dei cani, ma quasi sempre ci sono invece bottiglie, vetri, bicchieri e altre cose che penso che si dovrebbero buttare nel cestino e che invece rimangono lì.

Sa, signor Sindaco, queste cose sono sul marciapiede perché a San Lorenzo dalla sera e per tutta la notte c’è sempre un sacco di gente. Questo è un quartiere che in molti definiscono “popolare” (ma per caso “popolare” significa anche “abbandonato”?), ma secondo lei è giusto considerarlo così quando le case costano anche sei o settemila euro a metro quadrato (per non parlare degli affitti)?

A San Lorenzo non c’è mica solo questa gente… ci abitiamo anche noi, e ci abitano anche tanti miei compagni dell’asilo, con i quali andiamo a giocare al Parco dei Galli e a Villa Mercede. Vorremmo anche giocare nella piazza di fronte alla Chiesa, ma lì è sempre sporco e si vedono sempre delle brutte persone.

Le vedo persino la mattina quando vado all’asilo con papà, sono sedute in piazza e bevono la birra e il vino. Io sono una bimba e non posso bere queste cose… mio papà invece quando siamo a casa tutti insieme a cena ogni tanto li beve, ma lui è bravo e dopo butta la bottiglia nel cestino.

Pensi che a volte c’è così tanta gente che la sera dobbiamo tenere le finestre chiuse per non sentire baccano. Per fortuna abitiamo in una casa del ‘900, una delle poche che si è salvata dalle bombe del 1943 (si perché signor Sindaco, io sono una bimba studiosa e conosco la storia del mio quartiere), e la mia casa rimane fresca anche d’estate, con le finestre tutte chiuse. Per fortuna abbiamo anche i doppi vetri e così riusciamo a dormire. Qualche volta però è più difficile, per esempio ieri c’è stato il concerto di un signore che si chiama Tonino Carotone… hanno anche fatto i fuochi artificiali a mezzanotte (ma così tardi?), e mi sono svegliata perché pensavo che fossero dei tuoni. Meno male che c’erano mio papà e mia mamma, con loro mi sono tranquillizzata, mi hanno dato un bacetto e dopo mi sono rimessa subito a fare le ninne.

Una mattina, signor Sindaco, mi è caduto il ciuccio e mio papà l’ha sciacquato nella fontanella. Io volevo anche bere ma non mi sono potuta avvicinare, dato che è otturata e tutto intorno era pieno di roba... ehi, ma portavo il ciuccio, quindi significa che era tanto tempo fa. Beh, oggi è ancora così...

Ora, signor Sindaco, a me e ai miei compagni dell’asilo, ci piace proprio San Lorenzo. Ogni tanto ci incontriamo anche dal negozio del signor Placidi a comprare il prosciutto, poi andiamo in piazza dove vendono il pesce buono al mercato oppure a vedere se nella libreria di via Tiburtina c’è qualcosa di bello da comprare.

Ci sono tanti bambini a San Lorenzo, quelli più grandi vanno anche a giocare al Parco dei Caduti. Sono bambini che, come me, amano il quartiere e penso che anche loro vorrebbero vedere meno sporcizia per strada, meno scritte sui muri, meno persone brutte nelle piazze. Bambini che di notte non vorrebbero essere svegliati dal rumore o dagli urli e che vorrebbero poter andare a fare una passeggiata anche nel pomeriggio, senza doversi preoccupare di chi usa il quartiere per i suoi traffici o come una grande discarica e non ha rispetto di niente e di nessuno.

Caro signor Sindaco, vorrei che tutto questo finisse prima che io diventi grande.

Perché quando imparerò a leggere, questo è quello che hanno scritto di fronte al mio asilo.
Grazie signor Sindaco.

Beatrice, una bambina arrabbiata.

12 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

mi auguro che beatrice abbia inviato la lettera al sindaco, ma anche a tutti gli altri pagliacci che siedono in campidoglio.

Rebel Yell ha detto...

La lettera è stata inviata, più volte e a più destinatari.

Risposte = 0.

Anonimo ha detto...

Perchè Alemanno si reca di corsa per riportare la statua della Madonna alla chiesa di via Merulana e non corre invece a cancellare la scritta della terza foto, offensiva tanto quanto (se non di più, vedi 2 comandamento)l'iconoclastia dei black block?
Nessuno l'ha informato?
Aspetta che passa un servizio in TV?
Oppure è ipocrisia?

Anonimo ha detto...

GIANNI ALEMANNO ....ma nunte vergogni?

Anonimo ha detto...

Spero che qualcuno si decida a rispondere a questa bimba che non ha colpe se non quella di vivere a San Lorenzo, ma trovo a dir poco vergognoso addossare le colpe solo a questa amministrazione. San Lorenzo è così da anni! Chi ha permesso tutto ciò? Chi ha dato licenze sottobanco a destra e a manca? Chi ha messo questo quartiere in mano a spacciatori e locali? Ormai negozi normali non ce ne sono più se non tre supermercati. E le famiglie scappano. Ma la colpa non è di chi ci sta adesso, non facciamo gli ipocriti! Alla terza circoscrizione vengono elette sempre le stesse persone, ma cosa fanno per il quartiere?????????

mariuccio ha detto...

anche io abito a S.Lorenzo ma non ho l'età di beatrice ,ho 80 anni Alemanno amministra Roma da 3 anni , non è un gran chè ma chi ha veramente ammazzato S.Lorenzo sono quei pezzi di merda che governavano prima e a cui davo pure il voto la movida come la chiamano qui se la so inventata loro li mortacci loro e avemo finito de campa ,i scopini fanno tutte le mattina un bucio de uulo che voi che dormite fino all'una certo non potete vedere , me dispiace pe beatrice me sarebbe piaciuto che avesse vissuto la s. lorenzo che ho vissuto io che pure sotto i bombardamenti era più tranquilla. Detto questo cominciate a sporca de meno,mettete le bire che ve bevete dentro ai cestini e quanno sete m briachi annate a casa invece de rompe li coioni qui sotto.

Massimiliano Tonelli ha detto...

Grande Mariuccio, intervieni più spesso!

Riguardo a San Lorenzo ritengo che il problema vada affrontato a partire dalle radici. Ovvero: perché questa marmaglia viene nel quartiere? La mia risposta è che si potrebbe diminuire prepotenza, violenza e invasione di incivili iniziando a rendere la vita difficile agli incivili. E per farlo occorre rendere il quartiere inospitale per chi non vuole stare nelle regole. Questo significa ad esempio agire su traffico e soprattutto su sosta. Quanti dei facinorosi sono quelli che sono entrati contromano in ztl? Quanti sono quelli che parcheggiano dovunque (marciapiedi, curve, doppie file) a Largo Passamonti? Quanti quelli che posteggiano absuivamente in Via dello Scalo? Quanti quelli che saturano il sottopasso ferrviario verso Porta Maggiore rendendo impossibile il passaggio dei pedoni sul marciapiede?

Se io, amministrazione, ti faccio parcheggiare in maniera criminale e manco ti faccio mezza multa, come posso pretendere che poi tu ti comporti in maniera civile quando sei in piazza a gozzovigliare? Da lì bisogna partire.

Silvia ha detto...

E altra cosa da fare: estirpare il traffico di droga leggera e pesante.

Questo è un video interessante: http://video.corriere.it/roma-sera-supermarket-droga/2a1eff36-f8d8-11e0-a70e-53be2c0ab142

Vedrete quanta meno movida ci sarebbe a san lorenzo e soprattutto quanto meno molesta sarebbe...

Malaguena ha detto...

penso che il papà della bimba dovrebbe già da ora cominciare ad imparare l'educazione civica alla figlia, cercando di non usare il termine incazzata, e facendogli vedere che la carta non si butta per terra, che la macchina non si mette in seconda fila, che si rispettano gli anziani, i diversi , i disabili.Che si può fare volontariato e magari la domenica scendere insieme a gli altri a pulirsi il quartiere, che se studierà potrà un giorno govermare lei questa città rendendola pulita ,ricca di servizi funzionanti . si perchè se comincia a lamentarsi a due anni e il papà l'aiuta in questo crescerà piena di fobie e molto debole. più che lamentarsi e sentirsi al di sopra di tutti si deve agire . Un SALUTO A BEATRICE E IL SUO PAPà.

Anonimo ha detto...

Forse intendevi "insegnare" l'educazione

Rebel Yell ha detto...

Beatrice è una bimba educata e il "volontariato" già lo si fa, dato che la strada davanti casa è stata spazzata proprio insieme a lei.

A ogni modo, facciamo presente che la scritta davanti all'asilo è stata cancellata!

INCREDIBILE

Hanno tolto "Dio" hanno lasciato il resto.

Amen.

Simona De Andreis ha detto...

Ciao Beatrice, anche io abito a San Lorenzo e come te vivo ogni giorno questo disagio.
Ho 31anni, non sono una studentessa universitaria di passaggio, al contrario sono proprio un'abitante del quartiere dagli anni che ho.
Condivido il tuo pensiero quando domandi cosa si intende per "quartiere popolare".

Io mi ricordo di una San Lorenzo aperta a tutti, ma che da tutti era rispettata; una San Lorenzo da cui nascevano "proteste" popolare e dove tutti venivano considerati... adesso invece se faccio notare a qualcuno che le bottiglie si buttano nel secchio, devo sperare che la mia testa non venga considerata un secchio!

Il problema è che, a mio parere, proprio perchè si è sempre considerato un quartiere di partenza per le "rivoluzioni sociali" si sono persi i valori umani e quindi chi passa qui si sente nella "normalità" di fare chiasso, vomitare negli angoli,fare pipì dietro i secchioni, mangiare kebap e lasciare la carta in giro.

Io mi ricordo una San Lorenzo con l'alimentari ed il macellaio a Piazza Siculi, con il concessionario moto CRUCIANI in Via Tiburtina, il supermercato META' di fronte, il negozio di elettronica Leuci e il Bar Marani sempre affollato, la cartoleria CartoLuna, il negozio di giocattoli all'angolo e quello di dischi con musica Metal dove adesso c'è la libreria (che però, guarda caso, ha più libri per universitari che per chi cerca svago)...
adesso tutto è svenduto e botteghe storiche sono state cancellate da negozi di alimenti sempre aperti, da internet point... Piazza Vittorio si sta espandendo.
Ma a parte questo, io che lotto per il mio quartire affinchè abbia uno spazio per tutti, mi trovo anche a "combattere" contro i miei simili che non considerano l'esigenza di un'area cani all'interno del Parco dei Caduti del 19 luglio 1943 e così.
Cara Beatrice,
Nonostante tutto -però- io non riesco a lasciare questa zona, ad andare a vivere in un quartiere migliore ed a lasciare la mia casa approfittando di poterla affittare a prezzi disumani; non ci riesco a lasciare un quartiere dove ormai non conosco neanche più il mio vicino di casa e nel quale dò del Lei alla cassiera del supermercato "Tuo" o "Elite" rimpiangendo il "ciao Franco passo domani a pagare"...
Anzi cara Bea, sai perchè forse non ci riesco?
Perchè IO NON SCAPPO,io affronto... proprio come hai fatto tu scrivendo questa lettera e finchè non vedrò una San Lorenzo migliore non me ne andrò...
che debba vivere nel quartiere per sempre?!?

ShareThis