C'è solo un vandalo incivile peggiore dei #MaiConSalvini: Matteo Salvini stesso. Centro di Roma distrutto di adesivi illegali

27 febbraio 2015

Mentre, come si vede dalla foto sopra, gli emeriti imbecilli raggruppati sotto alla dicitura #MaiConSalvini continuano a fare il gioco dei salviniani imbrattando la città di scritte (qui siamo niente meno che a Porta Maggiore, di fronte ad uno dei monumenti più significativi a livello planetario: aiutateci anche voi a chiamare i Pics) dando a Salvini una formidabile arma per emergere e dimostrare il senso della sua presenza, gli organizzatori della manifestazione di domani a Piazza del Popolo non sono da meno. A partire da ieri hanno devastato tutto il centro storico di adesivi abusivi attaccati dovunque. Perfino ad oscurare la segnaletica sia stradale che turistica o nella metro, sul car sharing e sul bike-sharng... 












Sulla paternità di questi adesivi ci sono pochi dubbi, basta affacciarsi sul profilo twitter di Matteo Salvini per vedere che si tratta di materiale ufficiale della manifestazione di sabato. D'altronde la Lega Lombarda prima e la Lega Nord poi è sempre stata un partito che ha basato la sua comunicazione su affissioni abusive e imbrattamenti vari. Fino al punto di interrompere, durante il secondo Governo Berlusconi, una severa normativa anti-graffiti che era pronta e che i leghisti riuscirono ad insabbiare: questa è la gente che vorrebbe tutelare l'ordine e la sicurezza? Ma la sicurezza parte in primis dalla legalità nelle "piccole" cose come la pulizia e il rispetto degli spazi pubblici. Un insegnamento vecchio di vent'anni che ci arriva da Rudolph Giuliani e che Matteo Salvini dimostra di ignorare totalmente. Una chiara rappresentazione del suo bluff politico.


In un paese civile una manifestazione autorizzata viene immediatamente revocata dalla questura non appena i suoi organizzatori si macchiano del reato di vandalismo. E i danni vengono immediatamente a loro addebitati. Qui invece si autorizzano manifestazioni di teppisti e contromanifestazioni di altri teppisti: tanto se massacrano la città cosa gliene frega al Prefetto? L'importante è che resta linda e pinta casina sua: il resto è "di tutti", ergo "di nessuno".

State alla Serpentara o dintorni? Unitevi ai ragazzi che stanno ripulendo il quartiere. Ecco come

26 febbraio 2015











L'altro ieri è stato il secondo giorno di una campagna per lo sgombero dei rifiuti che avrà un suo seguito anche nei giorni a venire con interventi frequenti e capillari. Speriamo con tutto il cuore di sensibilizzare quante più persone ad unirsi alla nostra causa.

Per info su iniziative o segnalazioni: Serpentara Roma: Riprendiamoci il nostro quartiere
Emanuele

Liberalizzazioni insabbiate dal Governo? 2 corse Uber da 20 euro gratis per i lettori di Roma fa Schifo che iniziano ad usare la app. Sfruttate la convenzione e fateci sapere



Torniamo a parlare di Uber. Roma è forse, paradossalmente e sorprendentemente, l'unica città italiana che sta vivendo l'integrazione contemporanea della mobilità su gomma in maniera sana e serena. O per lo meno relativamente sana e serena rispetto alle altre metropoli del paese. Rispetto a Milano, ad esempio, dove la capa di Uber viene minacciata e vive sotto scorta; rispetto anche a Torino dove la locale assurda lobby dei tassisti (la stessa che ha impedito addirittura un collegamento ferroviario - pur in presenza di ferrovia - tra l'aeroporto e la città) è andata fuori di cervello per quattro auto di UberPop sebbene poi la cosa abbia avuto eccellenti cascami in termini di concorrenza (leggete) a tutto vantaggio degli  utenti. 

A Roma tutto questo non sta accadendo. I tassisti forse hanno capito che Uber è e può essere anche loro alleato. Se utilizzo Uber per andare da una parte poi dovrò tornare a casa ad un certo punto e non avrò con me la mia vettura privata. Ne consegue che potrò ri-prendere Uber, ma, magari non trovandolo, potrò anche rivolgermi al taxi. Utilizzare modelli innovativi di mobilità (Uber, ma anche Car2Go, car-sharing, Enjoy, blablacar e autonoleggi. E speriamo presto un bike-sharing) è un vantaggio per tutti gli operatori della mobilità nessuno escluso. Taxi in primis. 

Certo i taxi hanno in questa fase a Roma un problema che si chiama tariffe. La domanda che abbiamo sempre fatto è: meglio fare 20 corse da 10 euro guadagnando 200 o fare 5 corse da 20 euro guadagnando 100? Prendi il taxi la sera e, con gli assurdi aumenti dell'era alemanniana alle tariffe, ti puoi fare il segno della croce. Ecco dunque che in alcuni momenti della giornata Uber, con le sue limousine lunghe un tot, è addirittura più economico del taxi. Così come è più economica la corsa, ad esempio, per Ciampino. Ne abbiamo fatta una qualche giorno fa e i risultati li vedete qui sotto nella ricevuta che ci è arrivata. Sì perché Uber, è una delle caratteristiche più interessanti, ti manda ogni volta che fai una corsa una ricevuta via mail in cui hai tutti i dati. Ovvio che, in questo modo, nessuno è interessato a imbrogliare il cliente che, in caso contrario, può mostrare al servizio di supporto un percorso non corretto e riceve rimborso. Semplici tecnologie 2.0 che non capiamo come mai i taxi tardino ad implementare a loro volta.


Insomma se vi invitiamo a testare Uber (grazie alla convenzione che abbiamo fatto con l'azienda e che permette a chiunque si abboni di fare le due prime corse gratuitamente) non è per dare addosso ai taxi - anche se il fatto che il Governo abbia insabbiato il processo di liberalizzazione del settore ci ha deluso non poco -, anzi tutt'altro. E' semmai per condividere una serie di oggettivi vantaggi:

- auto di lusso, pulite, spaziose
- zero contanti, tutto su carta di credito
- zero possibilità di essere buggerati
- costi uguali o addirittura inferiori ai taxi
- abbigliamento dell'autista consono e niente radio sintonizzata sulle emittenti daaaroma e daaalazie
- e poi se qualche autista sgarra - e a volte capita - basta mettergli un bel voto basso a fine corsa e Uber gli fa passare la voglia grazie al sistema di feedback
- una app avanzata e funzionalissima che funziona in tutto il mondo
- la possibilità, facendo abbonare altre persone, di guadagnare corse gratis
- la possibilità di avere le corse pagate da altri (in caso di codice promozione di un evento, di un convegno, di una fiera) o di condividere il costo della corsa se la si fa in tanti

Insomma, coerentemente con il nostro spirito di spingere i nostri lettori ad una mobilità più sana vi spingiamo a provare e vi diamo l'opportunità di farlo gratis. Noi usiamo Uber da più di un anno e la soddisfazione è pressoché totale, in Italia e all'estero. E' uno degli elementi che ci ha permesso di rinunciare completamente all'auto di proprietà, risparmiando, alla fine dei conti, un sacco di soldi. 

IN ALTO, NELLE IMMAGINI, TROVATE LE ISTRUZIONI DI COME PROFITTARE DELLA PROMOZIONE. A QUESTO LINK TROVATE ULTERIORI ELEMENTI. FATECI SAPERE COSA NE PENSATE. 

L'irresistibile Settimana Incom dell'Atac su Sky. L'imperdibile cinegiornale della metropolitana romana. Guardate e ridete


A dire la verità non ci abbiamo creduto. Abbiamo guardato, riguardato. Analizzato il link perché da qualche parte doveva uscire fuori che questo filmato era un fake. E invece no. E' tutto vero. Sky ha pubblicato questo video (cliccate qui se non lo vedete nella pagina). Con questi testi, con la voce di questo attore, con "i 10 cani" che sono "itineranti", sono "sicurezza visiva, deterrente, tanto che la gente vuole accarezzarli". Un autentico delirio.


E poi ovviamente c'è il "bunker segreto" che controlla "circa 2500-3000 telecamere" con i loro "segnali pop up e dispositivi dinamici" che si attivano immediatamente. Ma sentite la voce dell'attore, ascoltate i testi. Ma perché? Perché l'azienda che più di ogni altra lascia da solo il proprio cliente in balia di angherìe, vessazioni e soprattutto borseggi viene raccontata come un mostro di efficienza? Come nasce questo filmato pubblicato ieri? Come è possibile che si raccontino fandonie simili? Atac compra marchette su Sky? Sky vende marchette ad Atac? In cambio di cosa? 

Ascoltate come finisce il contributo: "andiamo nel verso giusto", secondo Sky. I dati sugli scippi e i borseggi sono letteralmente impazziti, le stazioni sono requisite da grappoletti di fetenti minorenni che si sentono assolutamente padrone da Barberini a Spagna, da Colosseo a Termini. I depositi sono il luna park dei vandali di tutto il mondo tanto che ogni treno, costato decine di milioni, viene massacrato di scarabocchi dopo pochi giorni della messa in esercizio. Eppure, dice Sky, si va nel senso giusto. 

"Amo fotografare Roma, ma ultimamente non riesco ad immortalare altro che degrado". 11 bellissime foto tutte e 11 rovinate

25 febbraio 2015











​​Salve, mi piace fotografare la bellezza di Roma, ma ultimamente vedo solo tanto degrado, abbandono e noncuranza del bellissimo patrimonio che abbiamo...
Francesca

Incendio e devastazione a scuola. E non sono stati gli olandesi. Lettera di una mamma della Oberdan di Monteverde distrutta sabato scorso












Tutti noi conosciamo le ultime vicende che hanno interessato la fontana della Barcaccia di piazza di Spagna. Devastata dagli hooligans olandesi, ha richiamato l’attenzione dei media di tutto il mondo. Per essa l’amministrazione capitolina è immediatamente intervenuta con restauratori e tecnici per valutare e sistemare i danni.
Ma Roma non è solo Centro Storico e monumenti. Ci sono realtà più piccole ed allo stesso modo meritevoli di una giusta attenzione da parte dell’opinione pubblica e delle istituzioni preposte alla cura. E’ il caso della scuola elementare “Guglielmo Oberdan” di largo Ravizza a Monteverde. Attiva sin dal 1922, ha visto passare generazioni e generazioni dall’epoca in cui si andava a scuola separati, maschi da una parte e femmine dall’altra. Il complesso scolastico è stato edificato in epoche diverse: il nucleo centrale  appartiene alla settecentesca Villa Baldini mentre le ali laterali sono state aggiunte nel 1939 e negli anni ’50. Nel quartiere la “Oberdan” ,con il suo parco antistante, costituisce un punto nodale ed è luogo di ritrovo per gente di tutte le età. 
Ebbene, nella serata di sabato 21 febbraio  la “Oberdan” è stata incendiata da ignoti che si sono introdotti all’interno e dopo aver sparso dappertutto tempera e succo di frutta, divelto banchi e sedie, aperto gli armadi, mangiato quello che trovavano e fumato, hanno fatto una catasta di zaini ed appiccato il fuoco. Un’intera aula è andata distrutta, le fiamme sono arrivate fino al soffitto ed hanno arso libri, quaderni, effetti personali degli alunni, materiale didattico, persino le pagelle e tutto il lavoro svolto in  questi mesi dall’inizio dell’anno scolastico. Oltre ai danni materiali gravissimi pensiamo anche all’oltraggio alla scuola come istituzione, alla profanazione di un luogo di formazione e di crescita che deve essere sicuro per antonomasia, allo schiaffo dato a questi bambini, alle loro famiglie ed alla società civile tutta. 
In questo scenario desolante la reazione è stata forte ed immediata con una grande sinergia tra la scuola, le famiglie, il Municipio XII, il Sindaco, il comitato di quartiere. Sorprendentemente per i cittadini disabituati al buon funzionamento della cosa pubblica, tutte le istituzioni sono intervenute tempestivamente ed hanno fatto la loro parte con estrema competenza e concretezza. La scuola è rimasta chiusa soltanto un giorno per permetterne la pulizia. I disagi ci sono ancora; gli spazi della scuola sono stati ridistribuiti per trovare posto agli alunni che non hanno più un’aula in attesa che finiscano i lavori di ristrutturazione che però sembra siano già iniziati. Certo, ora ci si aspetta che gli impegni presi da parte di Marino e di Cristina Maltese –presidente del Municipio XII- per mettere la scuola in sicurezza vengano onorati nei tempi promessi, ma l’atteggiamento tenuto finora fa ben sperare. 
A chiudere il cerchio deve pensarci la Soprintendenza ai Beni Architettonici che tutela la scuola ed il parco antistante.  La ex Villa Baldini non è certo stata costruita dai Bernini –Pietro e Gian Lorenzo- come la Barcaccia, ma le sue vicende meritano una risposta immediata. C’è bisogno di collaborazione  e di un parere repentino perché  il messaggio da dare è che si va avanti: la scuola non può essere bloccata da atti incivili, il futuro, di cui i bambini sono portatori, non si ferma.
Barbara

Prendere il mezzo pubblico è cosa da sfigati solo da noi. Guardate questi straordinari spot della compagnia di trasporti danese Middtrafik. La dicono lunghissima

24 febbraio 2015

Fiori sulla Barcaccia? Ecco perché siamo contrari ed ecco perché siamo contrari a chi urla che "gli olandesi devono pagare i danni"



Salve visti i fatti di ieri con la mia agenzia abbiamo lanciato questa iniziativa #unarosaperlabarcaccia invitando i romani a portare dei fiori sulla fontana. Alcuni organi di stampa ci hanno già ripreso oltre alla presidente dell'Assemblea Capitolina. Il vostro aiuto sarebbe vitale anche per mandare un messaggio diverso.
Jacopo

E no, Jacopo, grazie per la mail, grazie per aver pensato a noi, grazie per considerarci "vitali" e grazie comunque per l'impegno che dimostri a favore della città. Ma non ce l'abbiamo proprio fatta. Fiori contro un bene culturale umiliato dall'uomo? Beh, ma se così fosse a Roma dovremmo disboscare l'intera Liguria.
A 100 metri da queste rose ci sono i suv in divieto su Via Frattina, ci sono i furgoni sul marciapiede a Via di Fontanella Borghese, ci sono i manifesti abusivi che incartano tutta Piazza Augusto Imperatore o Palazzo Falconieri sul Lungotevere. C'è Piazza Farnese o Piazza Borghese trasformate in parcheggi abusivi, ogni santo giorno. Ci sono i graffiti e gli scarabocchi che ormai hanno finito lo spazio sui vagoni della metropolitana e dei treni regionali utilizzati da pendolari sempre più umiliati e stanno attaccando i monumenti e ci sono i cartelloni pubblicitari che rendono invisibile il nostro patrimonio. Si tratta spesso di impianti gestiti dalla camorra, non da quattro ubriaconi, eppure su questi contesti non siamo mai andati a gettare fiori. Perché? Perché non siamo mai andati a gettare fiori a Corso Vittorio dove le auto parcheggiano addosso a Palazzo Massimo alle Colonne, distruggendolo ogni giorno di più: i Bernini meritano più rispetto di Baldassarre Peruzzi? O parcheggiare l'auto a meno di trenta metri dal locale dell'aperitivo è più legittimante di ubriacarsi in attesa di un match di pallone? Perché nessun fiore ai camion-bar e agli urtisti che sfregiano l'immagine del Colosseo, del Pantheon o di Fontana di Trevi? I danni non sono solo qualche frammento di pietra staccato: abbiamo monumenti che è impossibile fotografare. Perché non ricopriamo di fiori le Mura Aureliane dove i fascisti dei 'movimenti' romani e dei centri sociali scrivono ciò che gli pare? E perché nessun fiore nelle scuole - tutte le scuole della città - devastata (addirittura incendiate) dai vandali?
E quella bancarella che sta addosso e quasi taglia, all'inizio di Via dell'Amba Aradan, il vecchio Spedale cinquecentesco di San Giovanni in Laterano, i fiori li vende, non c'è nessuno che ce li porta a mo' di solidarietà e protesta.

Caro Jacopo Roma la devastiamo noi ogni giorno con una accuratezza, una pervicacia, una insistenza ed un cinismo mai visto e senza alcun eguale al mondo. Se facciamo passare il concetto che quel che è successo è eccezionale, se facciamo passare il concetto che è più grave perché lo fanno degli stranieri, beh, allora semplicemente noi non ci stiamo. 
-RFS

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