L'autentica invasione dei manifesti abusivi dei cantanti rumeni

26 marzo 2013








Gli incroci a Madrid sono così. Hanno semplicemente tolto le auto e al loro posto hanno messo panchine e verde. Ripetiamo: semplicemente!

25 marzo 2013










Via degli Avignonesi. Strada completamente fuorilegge, il Primo Municipio trova soldi (privati!) per riqualificare a costo zero e il popolino si lamenta pure. Roma capitale dell'Assurdistan




A Via degli Avignonesi ennesima puntata dello psicodramma che si vive ogni giorno in questa città.
I fatti in breve: un grande fondo immobiliare si installa su un palazzo di grande pregio lungo Via del Tritone. Sulle spalle di questo palazzo Via degli Avignonesi è una fetecchia, una fogna, un catarro di strada romana da far paura solo a passarci. Il fondo immobiliare pensa che non può avere una sede di rappresentanza -per di più di una società immobiliare- in un contesto da favela sudamericana e allora si propone, a proprie spese, di riqualificare la strada. La proposta transita, in primo municipio, da una accettazione bipartisan (il consigliere di centodestra Stefano Tozzi; l'assessore di centrosinistra Yuri Trombetti), tuttavia il presidente Orlando Corsetti tiene la storia ferma per mesi pur essendo la strada assai pericolosa nell'attuale assetto e pur essendo i lavori di riqualificazione completamente a costo zero per l'amministrazione.
Finalmente dopo un po' si firma la convenzione e a seguire, settimana scorsa, partono i lavori come potete vedere. I paletti sono messi piuttosto bene, salvaguardano due cose: da una parte i percorsi pedonali (attualmente, causa sosta selvaggia su un lato, uscendo dai negozi si rischia di essere falciati da auto che sfrecciano rasomuro), dall'altra impediscono fisicamente (fisicamente!) la sosta selvaggia che è -per ovvie e evidenti caratteristiche della strada- vietatissima lungo tutta la strada.
Appena visto il cantiere gli abitanti della strada, come manco ormai succede più nei Quartieri Spagnoli, a Scampia o al Rione Sanità, si sono riversati in strada protestando e bloccando i lavori ("ci state murando vivi"; "e se vado a comprare un mobile e devo scaricarlo...?"). Alcuni poveri (di comprendonio) consiglieri comunali, pare, gli stanno pure dando retta cercando di far bloccare lavori già iniziati. Capeggiati dalla locale associazione Ricomincio da Trevi (gente completamente fuori di zucca che abitando a Fontana di Trevi vuole parcheggiare sotto casa come se avesse una villa all'Olgiata o un appartamento a Lunghezza) si sono presentati in Consiglio Municipale facendo baccano e sostenendo (tenetevi forte) che il Municipio dovrebbe prima di andare avanti trovare altri posteggi per le loro auto e sostenendo che quelle auto che oggi sono su Via degli Avignonesi non sono abusive perché è talmente tanto che è consentito lasciarle lì che ormai hanno una sorta di usu capione.
La gente ragiona così. Non ci credete eh?
Noi cerchiamo di vigilare affinché i lavori non si fermino sull'altare della prepotenza, della violenza, della sopraffazione da parte di personaggi che hanno scambiato il suolo pubblico per la loro autorimessa. Lasciare a lungo il percorso pedonale a metà sarebbe altrettanto pericoloso: i paletti vanno installati tutti e subito perché questa strada così diventerà davvero un gioiello offrendo un interessantissimo percorso tra Fontana di Trevi e Palazzo Barberini. 
Presto i turisti potranno iniziare a passare senza doversi vergognare. Questa stradina (vedete anche una foto del 'prima') senza auto sarà un gioiello. Oggi invece è un posto criminale dove bambini, anziani, turisti, portatori di handicap passano a rischio della vita. L'unica colpa che ha l'amministrazione è quella di mettere in sicurezza questa strada a costo totalmente zero perché il fondo immobiliare versa di tasca sua 40 o 50mila euro. Una messa in sicurezza che secondo l'associazione Ricominciamo da Trevi (qui il loro sito, vi preghiamo: scrivete loro, cercate di spiegargli quanto sbagliano) è 'lesiva per la comunità' poiché priva la comunità -rendiamoci conto di come ragionano questi- di quello che la comunità chiama 'posto auto' e che invece è un semplice e volgare parcheggio abusivo.
Sempre sul sito si trova addirittura un contributo di tale Alessandro Gaeta, giornalista del TG1: anch'egli parla della perdita di 35 posti auto quando di posti auto non se ne perde neppure uno perché le vetture parcheggiate oggi su Via degli Avignonesi sono vetture abusivamente in sosta. Ma Gaeta parla anche di una zona, poverina, dove anche solo per comprare una fettina di carne occorre servirsi della macchina: siamo in pieno centro storico con ogni servizio a disposizione e, nell'eventualità, con la metropolitana a un minuto e mezzo a piedi. Oggi su Via degli Avignonesi è impossibile passare con un passeggino, è possibile uscire da un negozio con un passeggino (figurarsi con una carrozzella) perché le auto passano a 20 cm dall'uscita dei negozi e si rischia di morire ammazzati anche solo affacciandosi o uscendo da un portone. Ciò nonostante il buon Gaeta scrive e firma che in questa zona ci sono "tante famiglie con bambini che a causa di questo progetto avranno la vita impossibile". Capito? Ma poi, attenzione, la proposta costruttiva: "dall'altra parte di Via del Tritone, tra Via Crispi e Via Zucchelli, c'è un'area dell'Ama -ed è uno scandalo che ci sia l'Ama in un'area di pregio- che dovrebbe essere adibita a parcheggio". Vi rendete conto? Nelle aree di pregio la cosa da metterci è un bel parking, è quella la funziona adatta. Il giornalista Rai (un giornalista del servizio pubblico che scrive pamphlet in difesa della prepotenza, del brutto, dell'illegalità, del pericolo, delle infrazioni stradali), stigmatizzando l'insolito "attivismo del Comune" si lamenta, anzi si dice "indignato" perché l'amministrazione prende decisioni "senza confrontarsi con i problemi reali". 
Proprio così: oggi il problema di Via degli Avignonesi è che la strada è completamente fuorilegge e che vi è impossibilità totale di percorrerla a piedi. Grazie ai parapedonali la situazione sarà risolta brillantemente. In barba all'inciviltà e all'egoismo dei cittadini che grazie alla risolutezza del Municipio, che auspichiamo, forse inizierà ad essere scalfita e, diremmo, 'curata'.

PS. Ne profittiamo per sollecitare il Municipio a mettere mano alle altre strade giustamente palettate in questi anni nelle quali è urgente e necessaria una manutenzione laddove i paletti sono stati -sempre da cittadini gentiluomini come qualcuno di cui sopra- divelti. Via degli Specchi e Via del Monte di Farina sopra ogni altra.

Umiliazione e perdita totale di dignità di una città. E i venditori abusivi di ombrelli sono arrivati ad occupare tutta la scalinata del Campidoglio

24 marzo 2013



Da una parte della scalinata, l'auto dei vigili con tre agenti dentro a scopo deterrente contro l'abusivismo, dall'altra decine di abusivi in piena attività di vendita. Succede in tutta Roma ma quando avviene in tali luoghi vuol dire che non si tenta neppure più di salvare la faccia. In gergo si chiama "foglia di fico" ma pare che oramai si sia
rinunciato pure a quella.

Stefano

Ragazzi: Pescara, mica Copenaghen!!!





Qualche foto da uno che vive sia a Roma che a Pescara. E parliamo di Pescara, mica di Copenaghen.

Foto 1: Le affissioni elettorali avvengono con (poche) plance solo appoggiate (in questo caso a una scuola), e soprattutto sembrerebbe esserci un sostanziale rispetto degli spazi. I manifesti abusivi non esistono, né sotto elezioni né mai.
Foto 2: Pedonalizzazioni che procedono a ritmo spedito in centro. Ma, cosa vedo: tavolini che invadono pericolosamente la strada restituita ai pedoni. Orrore! Vergogna! Attentato!
Foto 3: Consegna merci che nell'"ultimo miglio", in centro, avviene con un carrello.
Foto 4 e 5: Sobria campagna di comunicazione della ditta dei rifiuti.
Paolo

Cioè al parcheggio della Metro Magliana manco si può accedere per via delle auto in quadrupla fila

23 marzo 2013

Volevo segnalare lo sconvolgente comportamento degli automobilisti che parcheggiano tutti i giorni dentro il parcheggio multipiano della fermata EUR Magliana.
Nella prima foto un esempio di parcheggio sulle strisce pedonali in quarta (QUARTA!!!) fila, che causa l'ostruzione completa della corsia di ingresso. Nella seconda foto, auto parcheggiate sempre ovviamente in divieto di sosta di fronte alle porte di accesso al locale per raggiungere i binari. Non ho mai visto in 4 anni dei vigili urbani far rispettare le regole.
Grazie per il servizio che fate tutti i giorni.
Matteo

Il nuovo nodo MetroA\MetroB della Stazione Termini ancora deve inaugurare. In compenso già ci piove dentro. Ma di brutto eh!







foto Ale77

Stazione Togliatti della FR2. Ecco come è messa. Tutto in un'infografica

22 marzo 2013
La stazione FR2 Togliatti, uno schifo esagerato, impossibile per disabili, anziani o donne con passeggini dato che l’ascensore è rotto e non è mai stato funzionante, 4 rampe di scale, nessuna obliteratrice per biglietti, la sera devi pregare Dio che non arrivi qualche sbandato, visto che c’è un gabbiotto per la sorveglianza anch’esso distrutto e mai stato funzionante. Il tutto in stato di abbandono.
Usciti dalla stazione si è prigionieri alla fermata degli autobus, se per necessità devi andare a piedi verso Colli Aniene non esiste nessun marciapiede al riparo dagli autoveicoli che arrivano a velocità sostenuta data l’alta percorribilità della strada. Unico passaggio percorribile dai pedoni uno schifo coperto da immondizia di ogni genere e in compagnia dei topi.
L’immagine che allego parla da sola.

Roberto A.

Ambulanti al Colosseo. Sono più dei turisti! E guardate la vigilessa-spaventapasseri che prova a tenerli almeno a distanza dall'Arco di Costantino

Pagare 400 euro l'anno di Tariffa Rifiuti (ma aumenteranno, eh se aumenteranno) per vedere questo scempio nel centro della città

21 marzo 2013



Desidero segnalare la situazione da quarto mondo che si verifica oramai da tempo in via Veturia di fronte al civico 4 nelle immediate vicinanze di Piazza dell’Alberone.
Da quando è iniziata la raccolta differenziata è stato tolto il cassonetto dell’umido e tutti i giorni si assiste allo scempio che si può vedere nelle foto allegate.
Nel mio caso poi pago circa 400 euro all’anno per avere un servizio degno di una favela di Rio piuttosto che di una capitale europea.
Monica e Silvio S.

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