Sostiene Inches: godetevi la scena di cosa succede a Piazza Gondar

16 agosto 2011


A distanza di due anni, quando il 14 Luglio 2009 una donna venne aggredita in un tentativo di stupro, da un romeno 35enne in piazza Gondar, che si era avvicinato per lavare il vetro dell’automobile, sono tornato a controllare lo stesso posto, diventato tristemente famoso, che diede l’impulso all’amministrazione comunale per emanare la normativa anti lavavetri.
Purtroppo a pochi metri dal semaforo dove si trovava la signora, poi salvata dal provvidenziale intervento della Polizia di Stato, ho scoperto un insediamento di quattro cittadini romeni tra i 30 e 40 anni, celato dietro la vegetazione che separa lo svincolo della Tangenziale Est con Piazza Gondar. Avvicinandomi al piccolo accampamento ho avvertito immediatamente l’odore nauseabondo, tipico delle zone trasformate in latrina a cielo aperto, e la conferma mi è arrivata per la presenza di quattro uomini che stavano banchettando, vicino ad una grande quantità di immondizia, letti, materassi, giacigli di fortuna, abbigliamento steso ad asciugare, fornelli, pentole, sedie, tavolini e di fili di rame recuperato chissà dove, oltre a numerose bottiglie di birra. Probabilmente il mio arrivo ha disturbato gli altri occupanti, appena allontanatisi, lasciando il cibo su un tavolo, mentre numerosi topi schizzavano da tutte le parti. I quattro stranieri m’informavano di vivere d’accattonaggio e lavando i vetri alle auto, nella zona del quartiere Parioli e che vedendomi arrivare, si erano appena allontanati quattro loro connazionali.
Viene da riflettere che la prima aggressione era stata sventata perché era avvenuta al centro della carreggiata stradale, all’incrocio regolato dal semaforo, ma se dovesse ma se dovesse ripetersi, questa volta la vittima di turno potrebbe essere trascinata dietro gli alti arbusti, senza lasciargli alcuna via di scampo, né far sentire le grida d’aiuto, in balia di queste persone senza fissa dimora, molto spesso in preda ai fumi dell’alcool dopo abbondanti libagioni di birra, sempre presente in grande quantità dove trovano riparo.
Richiederò immediatamente agli uffici preposti di identificare e sgomberare gli occupanti abusivi, facendo rimuovendo l’ingente quantità di immondizia e tutto ciò che hanno accumulato, oltre al taglio della vegetazione e degli oleandri, eliminando questa situazione di pericolo ed insicurezza dal nostro quartiere.
Massimo Inches
Capogruppo La Destra - II Municipio

9 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

CON ALEMANNO ROMA CAMBIA...

Anonimo ha detto...

La denuncia di Inches è molto importante. Tutti gli abitanti del quartiere sono da tempo ostaggio di queste persone. In particolare oltre ad occupare la zona segnalata da Inches, i senza dimora banchettano nel piccolo giardino del parcheggio sull'angolo tra via Mascagni e viale Somalia e fanno i loro bisogni nei giardinetti di via Mascagni. Per non parlare delle auto danneggiate per rubare borse o autoradio. La situazione nel quartiere è invivibile: tutto il tratto di tangenziale tra viale Etiopia (altezza fermata FM Nomentana) e viale Somalia (altezza via Mascagni) passando per piazza Gondar è abitato da colonie di rumeni e zingari che fanno i padroni. Ad Alemanno diciamo che non basta sgomberare i campi nomadi ma occorre trovare sistemazioni alternative altrimenti a pagarne il prezzo saranno le zone verdi semi-centrali.

Filippo

Bordini ha detto...

Ma dire VENTIMILA ESPULSIONI fa effetto in campagna elettorale.

Dopo, quando si capisce che la città non si governa con gli slogan, è troppo tardi.

Anonimo ha detto...

è una situazione esplosiva in tutta la città

Anonimo ha detto...

Scusate, so che vado fuori tema: e i rom che bivaccano con strumenti e carabattole varie sotto la stazione metro Cornelia? E' una fermata quasi centrale, sempre piena di turisti...che figura ci facciamo?
Scusate ancora lo sfogo!

donata ha detto...

E'proprio vero che è una situazione esplosiva in tutta la città, meno male che nel II municipio qualcuno si da da fare...complimenti a Inches sempre in prima linea a controllare il territorio.
Comunque queste persone vanno "espulse" è inutile spostarle da un campo all'altro o in sistemazioni alternative, la vita che fanno qui (vedi foto del servizio) possono farla nel loro paese. Qui posto per tutti non c'è... fra un pò neanche per gli italiani...

Anonimo ha detto...

Donata ha detto:
la vita che fanno qui(vedi foto del servizio)possono farla nel loro paese.

Non credo, sai? Nel loro paese certe "libertà" non possono prendersele, lì sono severi e fanno rispettare le regole. Per per questo vengono tutti qui, nel paese delle impunità.
Saluti. Rossella.

Anonimo ha detto...

Mio dio dove siamo arrivati... mi dispiace fare la figura della razzista ma il problema e' iniziato con l'entrata della romania nell'unione europea gli abbiamo garantito il banchettare e mendicare per sempre nelle nostre città'.
Mi si stringe il cuore a vedere la mia città' ridotta così... preda di questi mostri ubriachi... Sono una ragazza di 23 anni ed ho paura di camminare da sola anche nel mio quartiere al Gianicolo un tempo posto tranquillissimo paragonato quasi ad un paese dentro Roma, oggi in balia degli zingari di villa bonelli che rimestano rifiuti dentro i cassonetti per strada e sono violenti se non dai l'elemosina.

Anonimo ha detto...

anche io sono rumeno ...ma nn sono d'accordo cn questa gente ....cacciategli fuori dall italia ...xke x colpa loro ....rovina anche a noi che andiamo a lavorare 7 giorni su 7 ...

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