Sostiene Inches: siamo tutti Rita Serafini

7 ottobre 2010
Solamente oggi ho potuto incontrare la Signora Rita Serafini, andandola a trovare presso la sua abitazione ai Parioli, per farmi spiegare cosa stia accadendo in uno dei più eleganti quartieri di Roma, dove una residente viene ripetutamente minacciata di morte, per avere denunciato pubblicamente le soste e le occupazioni selvagge davanti le finestre di casa.
La disavventura inizia dal giorno in cui aveva rimproverato un automobilista che aveva parcheggiato una Bmw sul marciapiede, a pochi centimetri dalle finestre della sua abitazione, posta al piano terreno, ricevendo, invece delle scuse, insulti, minacce, inseguita fino davanti l’uscio di casa. La Signora Serafini esasperata denunciava oltre al suo aggressore, anche il Sindaco, il presidente del municipio ed il comandante del II gruppo della polizia municipale, responsabili, a suo dire, della salute dei cittadini costretti ad inalare i gas di scarico dei veicoli e motorini che ripetutamente non rispettano il codice della strada, parcheggiando sui marciapiedi ed in seconda e tripla fila. Per impedirne la sosta, aveva provato ad appoggiare dei vasi di fiori sul marciapiede, ma la contravvenzione l’aveva dovuta subire proprio lei, per occupazione abusiva del suolo pubblico, per oltre 600 €uro !
La coraggiosa denuncia è stata riportata sugli organi di stampa romani, facendo andare su tutte le furie qualcuno, fino ad oggi anonimo, che ha trasformato in incubo la vita della poveretta, facendole recapitare continue minacce di morte, invitandola addirittura ad andare via dai Parioli.
Le minacce stanno coinvolgendo anche i familiari della Serafini, il suo avvocato reo di assisterla, i suoi due cani, con continui messaggi anonimi pervenuti ai telefoni cellulari privati, di cui questi delinquenti sono venuti stranamente in possesso; recentemente le minacce si sono fatte più esplicite, facendo rinvenire appese alle finestre di casa delle buste contenenti parti di cuore spaccati, segnali tipici di camorristi e malavitosi.
Ho promesso alla signora ed a me stesso che non sarà più sola a combattere questa battaglia contro l’illegalità e l’ingiustizia; nessun cittadino deve subire questi ricatti e minacce per aver preteso di poter vivere dignitosamente in casa propria.
La sproporzione tra la denuncia presentata in Procura per reati non di particolare gravità e la reazione violenta di chi vuole che Serafini si faccia gli affari suoi, mi dà l’impressione che vi siano grossi interessi in gioco, di chi, forse, vuole continuare a godere dell’impunità di occupare i marciapiedi con strutture abusive e di far parcheggiare i propri clienti indiscriminatamente in seconda e terza fila, mentre questa faccenda sta invece facendo accendere i riflettori su situazioni che vanno avanti da troppo tempo.
La mia prima iniziativa sarà di verificare negli atti del II Municipio e della Polizia Municipale quali provvedimenti siano stati presi per le verande abusive, che costituiscono abusi edilizi insanabili, essendo installati sul suolo pubblico; se tutti gli esercenti sono stati perseguiti con ordinanza di demolizione ed a che punto si trovano le pratiche comunali.
Chi sta perseguitando la Signora Serafini ha commesso un grosso errore ed io voglio sfidarlo: vediamo se anche a me invierà buste contenenti cuori di animali, visto che anche io abito al piano terreno e che non tarderanno a farsi sentire le mie prossime iniziative.
Consigliere Massimo Inches

2 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Fossero tutti così i consiglieri comunali di Roma... Il PDL è la casa di questi mafiosetti... Basta!

Ribelliamoci tutti: 10, 100, 1000 Rita Serafini

Anonimo ha detto...

Che cazzo di gente...
Bah, mi viene in mente la situazione di via Albalonga con Pompi

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