David Sassoli. Ecco perché è per noi importante che il candidato venga espulso dalle primarie

2 aprile 2013

Abbiamo incontrato qualche volta David Sassoli in questi giorni di strana campagna elettorale a Roma. E lo abbiamo valutato come una persona potenzialmente valida, molto dedita all'ascolto (è forse la cosa più importante) e potenzialmente in grado di circondarsi di personalità di qualità nel suo staff.
Potenzialmente un buon sindaco, sebbene poi tutto si deciderà sulla caratura della squadra di cui il prossimo sindaco si circonderà. Francesco Rutelli - a tutt'oggi il sindaco meno peggio degli ultimi vent'anni - riuscì a mettere in piedi alcuni provvedimenti importanti (ci campiamo ancora oggi) perché era circondato di persone di alto livello: Montino, Gentiloni, Tocci, Lanzillotta. Gente che poi diventò ministro, per dire. Alemanno, al contrario, ha fatto vomitare anche a causa del livello dei suoi assessori. Indefinibili: voi ce lo vedete Davide Bordoni ministro? Ecco appunto...
Dunque Sassoli avrebbe avuto anche le carte in regola, sentendoci discettare di cartelloni ci disse prontamente "il giorno dopo delle elezioni voi venite a lavorare in Campidoglio eh": insomma, non abbiamo motivi per volergliene, anzi. Inoltre il suo programma, sebbene non il migliore tra i candidati alle primarie, è un buon inizio e, per finire, Sassoli è l'unico candidato ad aver preso realmente sul serio la corsa al Campidoglio impegnandosi fin dallo scorso autunno, non last minute come altri candidati che si sono catapultati sul Roma dopo il bislacco risultato elettorale di febbraio.


 
Tuttavia arrivati a questo punto, con un diluvio di affissioni abusive e con gli attacchini che continuano a lavorare indisturbati anche dopo la diffida del 29 marzo da parte del Partito Democratico, diventa importante per tutti i blog del movimento antidegrado romano che il candidato David Sassoli venga espulso dalle primarie. Ci dispiace per l'uomo (probabilmente non responsabile in prima persona della campagna di affissioni selvagge), ma sarebbe gravissimo per la politica e per la città se tutto questo fosse ulteriormente perdonato. Al contrario sarebbe una grande vittoria per tutti noi - sarebbe un caso che farebbe decisamente giurisprudenza - se da una competizione elettorale si potesse venire espulsi a causa delle affissioni abusive.
Dovrebbe essere una legge nazionale: chi fa affissioni abusive non può essere candidabile. Ma il PD già oggi ha modo di poter anticipare i tempi. Lo faccia senza esitazioni, anche per rispetto agli altri candidati che si sono astenuti da pratiche illegali e che dunque rischiano di correre in una partita falsata.






Deve passare un concetto molto semplice. Semplicissimo: chi si rivolge al racket degli attacchini (a Roma le chiamano "cooperative"), viene squalificato. Cartellino rosso. Via. Sciò. Sassoli è stato anche avvisato e le cooperative di cui si è servito non hanno nonostante ciò mollato per un attimo la morsa mortale di degrado sul corpaccione morente di questa città. Inaccettabile. Punto.

Spagna in crisi? Se, come no... Guardate com'è la città di Toledo. Neppure tra 150 anni possiamo sperare di avere un contesto civile così. Altro che crisi e crisi

















Riqualificare sporcando. Gianni Alemanno va a fare campagna nella riqualificata Villa Lais sottobraccio a Giordano Tredicine. E per annunciare l'evento si imbrattano i muri

Ennesimo episodio assurdo griffato Tredicine. Lo denuncia il blog RomaNove (che forse per la scellerata riforma dei Municipi presto dovrà cambiare nome e sito in RomaSette...)

Garantito. Non c'è nessun quartiere nell'occidente evoluto ridotto nelle condizioni in cui è ridotto Prati
















Caro Roma fa schifo, ti mando qualche foto "ordinaria" da una qualsiasi passeggiata per Prati, fatta in qualunque giorno della settimana. Senza neanche dover andare a cercare situazioni particolari, ma semplicemente camminando a caso per qualche minuto: scivoli per le persone con disabilità occupati, marciapiedi distrutti, auto sui marciapiedi, sulle strisce, paletti degli angoli divelti.
Ognuna di queste foto vale da sola il commissariamento del municipio o le dimissioni di presidente, capo della polizia, vigili e giunta municipale, responsabili quantomeno di omissione di atti d'ufficio e strage colposa (quante persone si ammalano di tumore in più, in quel quartiere, dove si permette ogni giorno ad almeno il doppio delle macchine di entrare rispetto alla sua capienza?).
Alcune sono delle chicche mondiali, mi riferisco in particolare a quelle su viale delle Milizie (6 e 7), dove la stradina di collegamento tra il controviale e il viale è 24 ore su 24 occupata da auto in sosta. Unico caso di strada del tutto cancellata dalla faccia della terra, in nome di quattro voti.
L'ultima è una "buona notizia": una multa.
Diego

Giordano Tredicine è uno come te. E ricordatelo eh!

1 aprile 2013






Solo due domande. Le altre sono tutte parolacce che scriviamo.
Prima domanda: chi è questo Usai che figura, ad sempre, come 'committente' dei manifesti di Tredicine?
Seconda domanda: come fa Tredicine, in un momento in cui tutto potrebbe cambiare e probabilmente cambierà, a sapere non solo che Alemanno si candiderà, non solo che il PDL lo appoggerà, ma anche come sarà il simbolo del Popolo delle Libertà sulla scheda elettorale?

Grottarossa, proprio una bella stazioncina che ti fa sentire orgoglioso di scegliere il mezzo pubblico





foto Lorenzo R.

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