Distruggono quel che resta di Roma: trasloco-incubo per stazione bus da Tiburtina ad Anagnina

29 ottobre 2018
Con la delibera 189 del 16 ottobre 2018 la Giunta Capitolina presieduta da Virginia Raggi ha deciso di spostare l'autostazione nazionale e internazionale di Roma dall'area della Tiburtina dove è da quasi 20 anni all'area dell'Anagnina. La stazione dei bus si sposta dall'hub trasportistico più grande e in sviluppo della città dopo Termini verso una zona immersa nel nulla ai margini del centro abitato.
Qui di seguito argomenteremo secondo noi perché si tratta di un'idiozia bella e buona che peggiorerà ulteriormente (ma è possibile peggiorare?) la qualità della vita dei romani. Lo facciamo perché tra scuole chiuse per pioggerella, cittadini delusi insultati come mafiosi, scale mobili impazzite e minorenni in overdose in bidonville abbandonate del centro città, la cosa rischiava di passare sotto silenzio.

Come mai si sposta l'autostazione?

Si sposta perché la zona dove attualmente è - in ossequio a qualche burocrazia alimentata dal Commissario Tronca qualche anno fa - è stata reputata non a norma per svolgere quel ruolo e perché i gestori sono in qualche maniera da svariati mesi "abusivi", cioè da una parte la loro concessione non si può più prorogare, dall'altra non collaborano per un sereno subentro di altri gestori, o almeno così sostiene il Comune (i gestori dicono l'esatto contrario).

Ma perché parliamo di concessione?

Parliamo di concessione perché vent'anni fa, quando Roma sperimentava una gestione di se stessa di stampo europeo e non sovietico o cubano, la collaborazione tra pubblico e privato era la norma. L'attuale autostazione, ad esempio, era frutto di una pianificazione pubblica, ma di una realizzazione privata senza che il pubblico spendesse una lira. Insomma la Tibus (così si chiama l'autostazione) se la sono costruita le stesse ditte che la usano, la manutengono loro, la gestiscono loro e pagano (fino almeno alla scadenza della concessione) un canone al Comune che dunque invece di spendere, ha un servizio e in più incassa (sebbene troppo poco e troppo basso). Al netto della burocrazia insomma (e di un contesto squallido oltre che di una estetica che non raggiunge simili vette di sciatteria neppure in qualche remota autogari dell'est europeo) l'operazione era una operazione virtuosa.
Il progetto della nuova autostazione

Cosa vuole fare ora il Comune?

Il Comune vuole spostare l'autostazione, la vuole mettere su un terreno comunale, la vuole gestire in prima persona (brividi!) e vuole spendere di tasca propria (nostra!) dei soldi per realizzarla. Con la differenza che un tempo l'autostazione era stata realizzata da privati e progettata da un architetto (il plastico si fece anche fior di mostre di architettura) con una logica e un'idea, mentre oggi ci si rivolge agli ingegneri di casa per realizzare un piazzale di sosta in fretta e in furia spendendo 600mila euro (il costo di un appartamento in centro; ma che autostazione si fa con 600mila euro?!? L'attuale gestore aveva proposto un project financing da 6 milioni...) e dunque condannandosi a salutare l'arrivo di ospiti e turisti in un ambiente mediocre, squallido, sciatto, senza qualità, senza suggestione. Una città come Roma, insomma, dovrebbe - se vuole realizzare una nuova stazione degli autobus nazionali e internazionali - affidarne il progetto ad un importante studio di architettura e proporre ai fruitori un ambiente al massimo delle potenzialità estetiche e funzionali. Questo ti aspetti da una capitale europea ambiziosa. E invece siamo alla progettazione, per togliersi d'impaccio dal pasticcio della Tiburtina, di uno spiazzo di catrame con una ventina di stalli, realizzato in economia, come fossimo in tempo di guerra. Questo sarà il primo impatto dei 7\8 milioni di passeggeri l'anno che arriveranno qui da tutto il mondo e da tutta Italia.

Ma il problema non è solo la progettualità
Il problema non è solo l'estetica, non solo la totale mancanza di visione, non è solo la sciatteria amministrativa che blocca tutto salvo i progetti dozzinali che sarebbero indegni di una insignificante cittadina di provincia. Il problema principale è la localizzazione che si è scelta per sostituire la attuale Tibus. Per decenni si è saputo che da lì Tibus doveva prima o dopo sloggiare, ma si è sempre detto che la destinazione definitiva sarebbe stata a Pietralata, esattamente dalla parte opposta del ponte della Stazione Tiburtina rispetto all'attuale location. Niente di tutto questo, la decisione in fretta e furia presa per farla pagare all'odioso privato che gestisce l'attuale autostazione è stata la seguente: i bus nazionali e internazionali provenienti o in partenza da Roma utilizzeranno un pezzo del nodo Anagnina. Si toglierà un pezzetto di parcheggio per bus a lunga sosta e si realizzerà lì questo capolavoro dell'architettura urbana romana che rimarrà senz'altro nella storia delle top 5 autostazioni più fighe del pianeta.

Problemi viabilistici a palla
Certo la sciatteria - cui i romani si sono peraltro completamente assuefatti tanto da non rappresentare neanche più un problema: si nasce, cresce e soprattutto muore nel più totale cattivo gusto - non è l'unica issue che va approfondita a dire la verità. Quando si parla di trasporti - tantopiù di trasporti su gomma - la cosa principale è la viabilità. E questo progetto avrà un impatto devastante sulla viabilità, sulla fruibilità e sul senso stesso di una autostazione di bus.
Dobbiamo sapere in primis che relativamente agli arrivi e alle partenze, l'autostazione Tibus ha veicoli che provengono e che vanno per il 20% verso nord e per il restante 80% verso sud est. I primi partendo dalla Tiburtina possono agilmente prendere la Tangenziale Est e poi la Salaria, tutti collegamenti veloci a 4 corsie. I secondi possono beneficiare della penetrazione urbana dell'autostrada A24\A25. Ad Anagnina non ci sarà nulla di tutto questo, nessuna autostrada o superstrada in penetrazione urbana, l'unica alternativa per partire e per arrivare sarà il micidiale Raccordo. Immaginatevi il Flixbus che viene da Perugia, arriverà al Raccordo e a quel punto dovrà farsi esattamente metà Grande Raccordo Anulare con una probabilità altissima (in alcune ore della giornata con la assoluta certezza) di incappare in un ingorgo o in traffico congestionato. I tempi di percorrenza salteranno per tutti, la possibilità di arrivare in orario sarà remota perché tutte le linee saranno forzate a passare sull'arteria più intasata della città contribuendo peraltro al suo ulteriore intasamento.
No, non è la Bielorussia nel 1976, è il centro di Roma nel 2018. Vabbè...

Stessa cosa per le tante linee provenienti da sud. Anche loro oggi evitano totalmente il Raccordo. Come? Semplice: prima della barriera Roma Sud si innestano sulla bretella, ne fanno un pezzetto e poi entrano in città con la Roma-L'Aquila che si attesta al Verano, a pochi metri dall'autostazione. Un bus proveniente invece dalla Puglia, dal Molise o dall'Abruzzo quando l'autostazione sarà trasferita dovrà passare un guaio facendosi obbligatoriamente un tratto di Raccordo Anulare e la diramazione sud della Autostrada del Sole. Ci saranno dei momenti della giornata in cui le linee partiranno da Anagnina e si bloccheranno per delle ore prima di potersi instradare su qualsiasi autostrada. I dati sulla congestione del Raccordo parlano chiarissimo e questa decisione provocherà un aumento dei tempi di percorrenza spaventoso.

E cosa dire dell'afflusso e deflusso dei passeggeri?
A Tiburtina le opzioni trasportistiche sono invece svariate. C'è la Metro B e la B1 e sei a metà della linea, agilmente raggiungibile dall'Eur come da Conca D'Oro. C'è la Stazione Tiburtina FS con moltissimi treni regionali e nazionali, con il collegamento diretto con Fiumicino e un domani con l'anello ferroviario. Presto ci sarà un tram che collegherà velocemente con Termini con una fermata praticamente dentro ad un terminal bus che però quando arriverà il tram non ci sarà più! Ad Anagnina nulla di tutto ciò: solo la Metro A, totalmente congestionata per buona parte della giornata. Per andare a prendere il bus e per tornare in città una volta arrivati, molti passeggeri vedranno peggiorare enormemente la propria qualità della vita peggiorandola anche agli abituali pendolari che avranno milioni di persone in più all'anno con cui combattere. E se anche fosse vero - questi sono i calcoli del Comune - che l'impatto sulla Linea A nelle ore di punta sarebbe di poco superiore all'1%, è altrettanto vero che parliamo di treni dove non entra uno spillo. E dunque immaginatevi anche l'1% dei passeggerei in più, magari con ingombranti bagagli, che prendono il la metro per raggiungere l'autostazione di Anagnina, immaginatevi quanti dovranno rinunciare, immaginatevi quanti treni dovranno attendere nelle ore di punta prima di trovare uno spazietto per salire. Disagi e scomodità. E poi si arriva nell'autostazione più brutta del mondo per prendere un bus che si bloccherà sul Raccordo. un autentico incubo. Senza contare poi che gli utenti degli autobus - specie quelli diretti a sud (l'80%) - sono studenti e gli studenti per questioni di dislocazione universitaria sono tipicamente residenti nell'aria circostante alla Stazione Tiburtina, a San Lorenzo, a Piazza Bologna. Persone che hanno scelto di abitare lì per stare poco distanti dal terminal dei pullman che ogni tanto deve portarli "giù" vedranno la loro vita cambiare in peggio. Nessuna considerazione è stata prestata alla presenza di ospedali, cimiteri e università, insomma, tutti vicini all'attuale stazione e tutti destinazione di molti passeggeri. Essere forzati ad Anagnina obbligherà molti di loro a passare alla macchina privata. In zona poi (lo fa notare anche una petizione che invitiamo a firmare) grazie agli 8 milioni di passeggeri l'anno è nata anche una economia che verrà abbattuta, ma non per generarne un'altra perché nessuna economia si potrà generare in un remoto parcheggio di Anagnina in mezzo al nulla che più nulla non si può. Non infieriamo poi sulla disponibilità di taxi: a Tiburtina era facile, l'afflusso dei taxi è continuo anche grazie alla stazione dei treni e la zona è coperta da tutti i servizi di car sharing che molti utilizzano per arrivare alla stazione e per partire dalla stessa una volta giunti in autobus. Immaginatevi voi cosa significherà trovare un taxi a Anagnina la sera, ovviamente l'area è clamorosamente fuori dai perimetri del car sharing e qualora vi fosse fatta rientrare sarebbe assai più distante da tutte le destinazioni più comuni: in molti pagheranno più di auto per arrivare alla stazione che di biglietto del bus.
Vecchi sketch progettuali dell'autostazione. Oggi ha circa 8 milioni di passeggeri e impiega 70 persone

E al posto dell'attuale stazione degli autobus?
Dice, vabeh però guarda che tolgono l'autostazione ma in quel lotto di terra di nessuno, di centri commerciali marcilenti, di parcheggi in preda all'abusivismo, di aree abbandonate nascerà un nuovo quartiere all'avanguardia per connettere la Città del Sole già costruita e la Stazione Tiburtina, una specie di City Life o di Porta Nuova a Milano eh con palazzi scintillanti e grandi nomi dell'architettura. Insomma qualche disagio per tutti, ma finalmente un nuovo quartiere contemporaneo a Roma in una zona super strategica con la ex Tangenziale Est trasformata in giardino lineare.
Se, come no... Nulla di tutto questo. Il progetto per quel lotto, una volta che l'autostazione non ci sarà più, è un parcheggio. Così come per quanto riguarda la ex Tangenziale post abbattimento della sopraelevata. Parcheggetti ignobili ovunque, senza la minima visione, senza la minima progettualità, senza il minimo riferimento alle buone pratiche internazionali. Disegnano oggi la città del 2030 ma la disegnano orripilante e lontana da qualsiasi standard di civiltà. Sappiamo già che oggi stiamo male e che domani staremo parecchio peggio.
Mappoi non come pensate voi un parcheggio interrato con sopra uno strepitoso giardino pagato grazie ai proventi del parcheggio stesso (tipo Piazza Cavour insomma), no: un parcheggio a raso! E punto. Una roba di una tristezza profondissima, ma per chi è interessato a quest'altro allucinante progetto di Risorse per Roma (chiamare "risorse" una società che progetta disastri...) il link è questo, ne abbiamo diffusamente parlato prima dell'estate. All'epoca, dopo aver studiato quel progetto raccapricciante, pensavamo si fosse toccato il fondo. Oggi abbia appreso che si sta ancora scavando, e scavando, e scavando...

29 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Un sindaco può disporre il TSO su sé stesso?

Anonimo ha detto...

Chi arriva in corriera a Roma di solito è povero, quindi nessun gran danno di immagine.
E ci saranno più parcheggi!! Ip ip hurràh!

Anonimo ha detto...

"l'autostazione Tibus ha veicoli che provengono e che vanno per il 20% verso nord e per il restante 80% verso sud est."


"Un bus proveniente invece dalla Puglia, dal Molise o dall'Abruzzo quando l'autostazione sarà trasferita dovrà passare un guaio facendosi chilometri e chilometri di Raccordo Anulare."

Dalla svincolo Roma Sud (km. 40 del Raccordo) all'Anagnina (km. 42) sono 2 chilometri. L'A24 e l'A24 sono al km. 32, il cui tratto urbano è notariamente bloccato quasi h24.

Tonelli, che ti sei fumato???

Anonimo ha detto...

La "descrescita felice" e i suoi profeti riusciranno a dare il colpo di grazia a questo povero paese...

Anonimo ha detto...

È tutto condivisibile quello che sostieni,ma purtroppo una visione di pianificare opere all'avanguardia non l'ha avuto mai nessuno.Con questo non voglio giustificare l'attuale amministrazione,che di visione non ne ha nessuna. Certo poi che l'eventuale soluzione Anagnina sarà un disastro.

Anonimo ha detto...

Dalla delibera emerge che spenderanno € 468.168,40 + IVA per la nuova autostazione ad Anagnina.
L'attuale gestore dell'autostazione Tibus oltre al valore attuale della struttura ha presentato un Project Financing del valore di 6 milioni di euro per l'ammodernamento della stessa e la riqualificazione dell'area secondo le volontà dei residenti. Il servizio sarebbe stato poi assegnato con gara pubblica.
Due domande:
- ma perchè il Project Financing non è mai stato preso in considerazione dall'amministrazione capitolina?
- con 500.000 € che autostazione faranno?

Unknown ha detto...


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Steffius ha detto...

Non hai altro da fare? Accendi il cervello prima dello smartphone

Anonimo ha detto...

"Un bus proveniente invece dalla Puglia, dal Molise o dall'Abruzzo quando l'autostazione sarà trasferita dovrà passare un guaio facendosi chilometri e chilometri di Raccordo Anulare."

Dalla svincolo Roma Sud (km. 40 del Raccordo) all'Anagnina (km. 42) sono 2 chilometri. L'A24 e l'A24 sono al km. 32, il cui tratto urbano è notariamente bloccato quasi h24.

Tonelli, che ti sei fumato???

ottobre 29, 2018 3:31 PM



senza fumare, dall'abruzzo si prende l'A24 e arrivi diretto a tiburtina.
molise, idem.
puglia, fanno l'A14 adriatica che si collega con A24-A25.

quindi lo svincolo roma sud non gli interessa proprio..
anagnina è comoda se vieni dal sud della costa tirrenica (dove ci sono treni abbastanza funzionanti e veloci, mentre le regioni menzionate da Tonelli non hanno un buon servizio ferroviario di collegamento).






Anonimo ha detto...

Spesso chi arriva dal sud si ferma a Tiburtina per poi proseguire con il treno per il nord. Vi immaginate l'odissea se gli autobus si fermassero ad Anagnina?

Anonimo ha detto...

Ma state zitti, pseudo intellettuali! Sapete tutto voi eh

Anonimo ha detto...

Comunque l'attuale autostazione tiburtina è veramente orribile. Sarà difficile costruirne una più squallida. Ma ci riusciranno

Anonimo ha detto...

Tibus è opera di Buzzi e carminati lo sanno tutti, siete i soliti nostalgici. E poi da anagnina se famo tutta na tirata in funivia e in 10 minuti stamo ar centro.... stacce
Viva virgie

Anonimo ha detto...

sarebbe uno shock per tutta l'area che si regge economicamente su questo hub. io ci sono arrivato da "giù" 20 anni fa, ci ho studiato (non dimentichiamo la vicinanza con la Sapienza), ci ho messo su famiglia, preso casa e fatto nascere i figli.

Anonimo ha detto...

Allontanare di molto i bus dalla stazione è follia, pensate a una persona dell'Aquila o di Avezzano, ad esempio, che deve prendere il treno per Milano o Napoli: sai che "giro di peppe" gli fanno fare! Che felicità!

Anonimo ha detto...

Il comune ha a disposizione l'autore della spiaggia a ponte marconi per realizzare un progetto europeo senza contare che anche i bagni chimici possono essere riutilizzati nella nuova stazione durante l'inverno. Grazie raggi

Anonimo ha detto...

Prendo la metro A ad Anagnina tutte le mattine e lascio lì la macchina.
Se si realizzerà questo "hub" sarà un delirio solo arrivarci...
Inoltre, vista la circolazione in zona, i pulmann attestati non riusciranno neanche a prenderlo il GRA...domandatelo a quelli del Cotral che a volte ci mettono 20-30 minuti solo per uscire dal parcheggio!!!

Anonimo ha detto...

Non basta avere l'estensione di Coruscant per considerarsi una metropoli, Roma della metropoli non ha mai avuto nulla, a partire dalla mentalita' dei suoi abitanti. E' un'accozzaglia di borgate e campagne con dei confini amministrativi che francamente fanno sorridere, imparagonabile a qualsiasi capitale europea, comprese quelle dei Balcani; e' un luogo irrecuperabile, destinato ad andare alla deriva.

Anonimo ha detto...

Penso che se l'autostazione tiburtina dovesse chiudere, per noi abruzzesi e per coloro che arrivano dalla zona est di roma sarebbe meglio considerare il terminal di ponte mammolo. bisognerebbe capire se a ponte mammolo c'è la possibilità di attestare anche i bus provenienti ed in partenza dall'Abruzzo.

Anonimo ha detto...

Che cojoni co' 'sti "grandi nomi dell'architettura" Tonè! E mamma mia, che cacamento di cazzi & latte a li cojoni.
I romani c'hanno la macchina e si spostano con quella, i pulman servono giusto ai poracci.
Giusto che vadano in periferia.

W RAGGI W SALVINI W IL GOVERNO GIALLOVERDE PER UN'ITALIA PULITA!

Anonimo ha detto...

Ad anagnina ci stanno tante belle bancarelle dove chi sale e scende dai torpedoni puo fare comodamente acquisti. il piazzale di anagnina non ha niente di meno di quello di tiburtina. anzi. con i nuovi stalli ci sara ancora piu spazio per stendere i lenzuoli con gli occhiali da sole e le cover per l'iphone x o l'ultimo samsung. purtroppo non si poteva andare avanti con le proroghe a tiburtina. mi piace l'idea di un parcheggio a raso perchè i posti macchina sono veramente pochi in zona, tra pietralata, piazzale delle province e la sapienza la zona è ancora troppo affollata. anzi è satura. sono sicuro che il parcheggio sara sorvegliato e con tariffe agevolate per i residenti. una buona idea del comune per fare cassa. forse non l'avete ancora capito ma questo è il governo del cambiamento. tutto sta cambiando. i vantaggi li vedrete solo tra qualche mese. e se i pullman rimarranno nel traffico si trovera una soluzione. magari una preferenziale protetta dai cordoli oppure una via alternativa magari parallela al campo rom della barbuta. rimango fiducioso nella giunta e nella sindaca. presto il governo centrale sblocchera pure i fondi e roma finalmente rinasce senza la mangiatoia dei vecchi partiti.

Anonimo ha detto...

ma che bisogno c'è di queste autostazioni? gli autobus di linea si fermassero in doppia fila dove gli è più comodo per far salire e scendere i passeggeri, e basta. così coi soldi risparmati ci facciamo altri tre o quattro tiberis.

Anonimo ha detto...

È un'ottima idea, così quando la città viene chiusa per eventi metereologici eccezionali i bus non restano chiusi dentro e possono portare i viaggiatori in salvo alla città civile più vicina!

Anonimo ha detto...

Roma e' quello che erano tutte le altre citta 30 anni fa....

https://www.youtube.com/watch?v=JN4ATDfCYmo

Anonimo ha detto...

Un nuovo quartiere con palazzi scintillanti e grandi nomi dell'architettura...
Ancora a costruire? Un altro quartiere? E per il bene di chi? Delle saccocce dei costruttori? Quale sarebbe il vantaggio per i cittadini? Costruire costruire costruire poi come a ponte di nona si chiedono leggi per non pagare l'imu sugli immobili invenduti.
Colata di cemento alla vecchia fiera di Roma, colata di cemento a p.zia dei navigatori, colata di cemento a tor di valle... e adesso anche un nuovo quartiere a tiburtina? Ma si poveri palazzinari, mica vorrete che rimangano disoccupati!

Steffius ha detto...

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