Siamo tutti di Vilnius

3 agosto 2011

In realtà noi lo diciamo dalla vita. La sosta selvaggia uccide. Uccide sia la dignità delle nostre città, sia -materialmente!- le persone. Centinaia all'anno. Ebbene contro chi uccide o tenta di uccidere ha senso fare 30 euro di multa? C'è una proporzione tra queste cose? Ovviamente non vogliamo arrivare a dire che chi tenta di ucciderci parcheggiando fuori posto si merita a sua volta di essere ucciso, in una sorta di gara a chi fa prima. Vogliamo però dire che non può essere condannabile -ALMENO- accanirsi contro la sua vettura. Specie in mancanza di opportune sanzioni da parte di vigili e polizia municipale.
Quando le multe per divieto di sosta ammonteranno a 500 euro, quando per questo verranno sottratti (molti) punti patente allora bene, ma fino ad allora (ovvero purtroppo MAI, in questo paese) ci arroghiamo il diritto di distruggere specchietti e tergicristalli. E che diamine!
Il sindaco di Vilnius ha fatto molto molto di più. In questo video ormai famosissimo in tutto il mondo che ci fa scoprire la città baltica: europea, civile, pulita, ordinata e ciclabile. Dove alle prepotenze incivili, si risponde -quando purtroppo occorre- con prepotenze civili. Quando ce vo, ce vo...

14 commenti | dì la tua:

Alessandro Cosimetti ha detto...

Sindaco, Sindaco, Sindaco, Sindaco...a lui darò il voto alle prossime elezioni!!! :-)

A parte il video "virale" la sosta selvaggia è una delle massime espressioni di inciviltà di un città. Una VERGOGNA!!

Guido Giacomo Corsi ha detto...

Salve,
leggo da molto tempo il Vostro blog e frequento Roma molto spesso...che dire, avete solo ragione (anche se la semplice ragione, diceva un mio professore, si da agli stupidi)

Un commento sul video che ha postato: ho vissuto a Vilnius quasi un anno, e il video è girato sulla Gedimino Prospektas, la nostra Via del Corso. ebbene, semichiusa al traffico, tranne in determinati orari, piena di paletti antisosta selvaggia, cosa che non ho visto nemmeno nelle periferie più remote della città (le cito un paio di quartieri come Saluetekis, Fabioniskes e Zirmunai: in parte composti di casette e in parte di megacondomini di stampo sovietico...NON UNA AUTO fuori posto...e quelle poche che c'erano ZAC, supermulta!)
purtroppo si sta lentamente imbarbarendo anche la bellissima Vilnius: è arrivata da pochi mesi la moda dei tag e dei graffiti sugli edifici: ma un'attenta campagna pubblicitaria e un controllo serrato di polizia in TUTTA la città, stanno cominciando a dare risultati! non ho fotografato il cartellone in questione perchè non ho mai trovato il "tempo")
che dire...si dice si dice...ma dovremmo imparare MOLTO dai lituani, per tantissime cose...
tra queste, i filobus che attraversano appunto la Prospektas per un breve tratto, con due curve molto strette, ma senza paturnie e seghe mentali sui fili, la pericolosità e l'estetica!

Augurandole una bella giornata e complimentandomi per il suo lavoro, la saluto

G.G.Corsi

Anonimo ha detto...

sicuramente la sosta selvaggia è uno dei problemi peggiori però diffido sempre da questi amministratoli locali che fanno simili iniziative con la stampa pronta ad esaltarli. Anche da noi politici hanno fatto le striscie blu e altri hanno abbattuto cartelloni......sempre con la stampa presente !

PS
X Alessandro Cosimetti, prima di dare il tuo voto, ti ricordo che simili inziative le faceva pure il duce , solo che all'epoca faceva più ascolto lavorare i campi...

Anonimo ha detto...

Boh, mi sembra solo uno spottone propagandistico. Quell'auto probabilmente non era di nessuno, ma messa lì per girare la scena... e si vede un po' troppo la "messa in scena".
Per il resto si può anche essere d'accordo

Anonimo ha detto...

è esattamente quello che mi viene in mente quando trovo la corsia destra di molte strade romane completamente occupata da una fila senza fine di auto in sosta vietata

Anonimo ha detto...

Vergognosa la sosta selvaggia come vergognoso incitare alla violenza con frasi del genere: " ci arroghiamo il diritto di distruggere specchietti e tergicristalli."

Vergognoso davvero.

Anonimo ha detto...

su quest'ultimo punto non voglio entrare....il blogger è adulto e si prende le sue resp poi se non erro un suo lettore per alzare un tergicristallo stava per prendersi a schiaffoni con il padrone dell'auto...in un rist davanti a Santa Croce.

Anonimo ha detto...

Ci puoi credere, vedi le pizze che partono se becco qualcuno sfondarmi lo specchietto

sempre lui ha detto...

caro mio, à la guerre comme à la guerre

sampei78 ha detto...

sarà vergognosa la frase: "ci arroghiamo il diritto di distruggere specchietti e tergicristalli" ma all'impunità della gente ignorante non pensa nessuno, quindi è normale ke a qualcuno venga voglia di farsi giustizia da solo... Arriveremo a spararci x strada? sicuro, colpa di uno stato inesistente!
Ank'io ho discusso con uno ke conosceva la stro**a ke aveva parcheggiato sul posteggio taxi, solo x avergli alzato le spazzole tergicristallo, ma pure quello se l'è permesso xkè ha trovato me, xkè se trovava quello + cazzuto ke gli bucava una gomma non credo avrebbe fatto tanto il paladino dell'ingiustizia...
Cmq noi al massimo c'abbiamo Gianni ke invece di andare con il tank va in moto a vedere le puttane, sperando forse di trovare qualke parente prossima...

Anonimo ha detto...

senti sampei francamente cominci a stancarmi ! Sarai pure un tassinaro di qualità (come dice tonelli) ma ogni volta che leggo un tuo intervento minacci qualcuno ! FINIREMO A SPARARCI PER STRADA ? MA QUESTE COSE LE FARAI TU E QUELLI COME TE !
Vai in palestra e dai due pugni al sacco vedi che dopo i soldatini non ti daranno più fastidio !

Anonimo ha detto...

poi tra l'altro che significa che quello se l'è permesso perchè se trovava uno più cazzuto....parli tanto e poi quando ti trovi nella situazione abbozzi pure ! Bah !

Anonimo ha detto...

La Mercedes è di Gianni Alemanno, gli la regalata er cugino dopo l'assunzione de straforo all'Ama.

RIOMMA GABITALE DITAJA !!!

Rebel Yell ha detto...

No da noi er sindaco va in giro col motorello. Se pija 'na maghina parcheggiata se sfracella lui...

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