Il senso del Fleming per le affissioni abusive...

29 giugno 2011


Questi sono i quartieri esclusivi e superchic della nostra città...

15 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

ma cava, ma cosa sono questi cavtellini appesi sul palo? Niente cava, è il pvogvesso cara...il pvogvesso...devo chiedeve ad ambvogio di venire a metterne qualcuno anche noi...

Anonimo ha detto...

Pensa quelli che pagano 3 milioni di euro per l'Eurosky tower.
Cartelloni abusivi sporcizia, prostitute e trans.

Anonimo ha detto...

la maleducazione, la prevaricazione, l'arroganza, l'impunità, l'egoismo e l'ignoranza civica non conoscono confini qui a Roma.
E' una città sull'orlo del baratro, in uno stato di abbandono e anarchia perenne.
Le periferie vanno curate, tutelate e rese vivibili come qualsiasi altra zona di una città.
A Roma abbiamo il record che qualsiasi quartiere, anche considerato chic, è ridotto un cumulo di immondizia e pervaso di illegalità

Riccardo ha detto...

su quel muro della seconda foto,ci vedrei bene delle piante rampicamti:utili decorative e sopratutto anti affissioni.
Immaginatevi certi muri di perifera ricoperti di glicine o gelsomino al posto di graffiti e affissioni,..

Anonimo ha detto...

beh, i graffiti a me piacciono.

Massimiliano Tonelli ha detto...

Bravo Riccardo, le rampicanti potrebbero essere una delle soluzioni al problema dei graffiti e anche a quello delle affissioni abusive. Hai voglia a affiggere i manifesti di qualche mezza tacca di politico su muri interamente ricoperti di vite americana...

manuelemariani ha detto...

marci dentro

Anonimo ha detto...

w l'affissione abusiva!

Antonio ha detto...

ma pensano che qualcuno legga quei 50 cartelli attaccati al muro manco fosse un bacheca per i post-it....se questo è un quartiere di classe è ben chiaro il livello di degrado-caos-inciviltà di Roma...

Chiara ha detto...

Io sn venuta a vivere a roma 7 anni fa e se non me lo avessero detto i romani che FLEMING e PARIOLI sono quartieri da ricchi non me ne sarei mai accorta e continuano a non piacermi, appunto... Palazzi bruttini (almeno da fuori), macchine ovunque, degrado, buche, scritte e sopratutto cacche di cane dappertutto! Andate a fare un giro a Miami e guardate come vivono i ricchi da quelle parti!

Ah, per ANONIMO a cui piacciono i graffitti: i graffitti sono una cosa, le TAG sono un'altra. A noi di leggere il nome del graffittaro dappertutto non ce ne può fregar di meno!

Anonimo ha detto...

Sono una forma di comunicazione in qulche modo anche le tag, ci piaccia o meno, con sue regole, proprio come il blog che stai leggendo.
Con forme diverse, finalità e modalità più o meno condivisibili, ma di sicuro un'espressione di una certa cultura urbana.

Adesso vi farete tutti avanti a criticarmi e darmi del cojone, ma è così.

Anonimo ha detto...

Ma di che vi sorprendete oramai Roma Capitale si è adeguata agli standard di decoro delle più losche periferie di Bujumbura, insomma diventerà presto una favelas a cielo aperto!

Anonimo ha detto...

"una certa cultura urbana" che intende imporre la propria merda alla vista di tutti. bella cultura, davvero...

Anonimo ha detto...

bè anonimo pro-graffitari e difensore "di una certa cultura urbana"... ma hai forse la coda di paglia?
o ti piace andare a cercare insulti?
prima di darti del COJONE o, nel caso fossi tu stesso un graffitaro, invitarti ad andare da qualche psichiatra per curare la tua grafomania, gradirei che tu ci illustrassi qualche punto di questa fantomatica "certa cultura urbana".
te ne sarei infinitamente grato perchè, nonostante i miei più genuini sforzi mentali , non riesco a capire come un essere umano intelligente possa andare in giro a vandalizzare le proprietà altrui o pubbliche.

Anonimo ha detto...

quanta pochezza

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