Il palo per i disabili, i Banchi Vecchi, e l'ultimo scandaletto di Repubblica

11 maggio 2012
Tutti i tanti (troppi) amici che ci stanno scrivendo chiedendoci di parlare, con toni scandalizzati e irritati, dell'ultimo scandaletto tirato fuori da Repubblica (questo qui) forse, anzi sicuramente, non conoscono Via dei Banchi Vecchi. La strada, una delle più belle della città e dunque del mondo, è una fila continua, ignobile e inguardabile di auto in divieto di sosta su entrambi i lati. Percorsi pedonali zero. Marciapiedi inesistenti. Negozi invisibili, che muoiono dietro la solita coltre di lamiere. Un posto che fa passare la voglia di passeggiare, di comprare, di vivere. Uno schifo da chiamare la Nato e l'Onu.
Se tieni una strada nella totale anarchia, nella sopraffazione e nel degrado, episodi come quello evidenziato da Repubblica te li devi aspettare. O no? Peraltro i tizi del ristorante Il Vecchio Maniero sono senz'altro dei furfanti (divellere segnaletica, mettere tavolini abusivamente senza pagare la Occupazione di Suolo Pubblico...), ma se avessero voluto farla sporca non avrebbero banalmente agito di notte? Il loro intendimento era semplicemente di sostituirsi all'amministrazione, che non aveva eliminato un posteggio disabili scaduto per la morte del titolare.
Hanno sbagliato, si sono comportati da banditi. Ma il vero criminale è chi tiene quella strada, che dovunque al mondo sarebbe completamente priva di sosta, in quelle condizioni. Alla fine, guardando le foto di Repubblica, si evince come i fuorilegge del ristorante hanno creato l'unico punto della strada pressoché civile. Guardatevi tutta la zona su Street View...

7 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

giustificare, come fa questo blog, il comportamento da banditi non e` ammissibile in nessun caso: diventi complice. Quei ristoratori sono banditi al pari dei titolari di camion bar e di coloro che parcheggiano le auto in maniera selvaggia, e degli amministratori che glielo permettono. Ma l'equazione meglio i tavolini che le auto e` quanto di piu` sbagliato ci sia: diciamo invece isole pedonali, tavolini negli spazi giusti e camion bar fuori dalle balle

Anonimo ha detto...

Non poteva dirla meglio il lettore di qui sopra: se si tollera il "meglio questo che quello" si spiana la strada al benaltrismo.

O si è intransigenti, o meglio lasciar perdere.
Ne va della credibilità.

Valerio84

Anonimo ha detto...

Non stanno giustificando o tollerando. Stanno solo spiegando che, se si lascia una strada (e una città) in preda alla legge del più forte e del più furbo, è normale che comportamenti incivili e violenti siano favoriti e incentivati. E alla fine non ci si stupisce più di niente..

Massimiliano Tonelli ha detto...

Mi sorprende che dopo cinque anni di lavoro su questo blog, ancora vi siano dei lettori che non capiscono. Quando mai abbiamo giustificato? Abbiamo dato a lorsignori più volte dei furfanti e questo significherebbe giustuficarli? Non direi proprio!

Stiamo solo dicendo che consideriamo OSCENO che in una strada che vive ogni giorno, ogni ora, ogni istante del giorno e della notte da decenni episodi di violenza e volgarità, si punti l'obbiettivo solo su questo. E' ridicolo: Via dei Banchi Vecchi è uno scandalo SEMPRE, ogni giorno, è un posto allucinante. E ce lo ricordiamo solo perché un ristoratore fa un abuso?

Inoltre, fermo restando che il ristoratore è un fuorilegge, stiamo solo ricordando che all'atto conclusivo, viste le fotografie, la situazione che ne scaturisce è LOGICA per quanto riguarda i tavolini all'aperto (se i Banchi Vecchi fossero in qualsivoglia altra capitale occidentale sarebbero pieni di tavolini all'aperto), mentre è ILLOGICA per tutto il resto della strada che non desta scadalo e che invece è sottoposta al massacro del divieto di sosta e delle lamiere. Senza che questo comporti paginate su Repubblica e sopracciglia alzate dei benpensanti. Voi, però, almeno, pensateci!

Alessandro ha detto...

Che poi anche il Comune che non ha rimosso il palo ha le sue colpe. La concessione del parcheggio era scaduta per decesso del titolare. Non è il primo, né l'ultimo parcheggio riservato che si dimenticano di togliere.

detto ciò non voglio giustificare il fai-da-te in questo campo, ma allora non dovremmo neanche rimuovere gli adesivi dei traslocaotri/svuotacantine/autospurghi/etc? Se aspettiamo il Comune facciamo notte...

Però, se guardate bene, l'arredo che hanno scelto non è neanche brutto come tanti altri che se ne vedono in giro.

Anonimo ha detto...

E, come al solito, ringraziamo la giunta alemanno-bordoni ancora per questo SCHIFO che vediamo tutti i santi giorni per Roma. Una capitale DEVASTATA dal degrado, dalla legge del più forte, del NON RISPETTO delle regole, del "famo come cazzo ce pare" e del motto "tanto c'è spazio per tutti".

Che questa accozzaglia di presunti "amministratori" se ne vada e al più presto, aria nuova, gente capace che veramente abbia a cura la LEGALITA', le REGOLE e il RISPETTO per Roma e per i suoi cittadini, che pagano le TASSE per vivere in una metropoli del sub continente indiano e non in Europa.

Bene ha fatto Corsetti ad adirarsi, a rendere nota ancor più la situazione di completa INTOLLERANZA e SATURAZIONE a continui, infiniti piccoli e grandi abusi sui quali una certa classe politica vive, ci sguazza e probabilmente si sospetta ricavi anche un "rendiconto".

Ah, si dirà, ma a Roma ci sono i "vigili". Sì, come no, i vigili.... Ahahahahah, Tra scandali e altro, questi abbiamo a Roma.

Anonimo ha detto...

Roba da poco!
lo scandalo vero con i disabili è accaduto in Via Lazio 17con il locale Turi & Tano di Silvestro Romano.
Il Sig. Silvestro Romano, titolare del locale Turi & Tano in Via Lazio 17, diventato personaggio pubblico con "Vigilopoli", è in realtà accusato di aver divelto un posto dei disabili e cancellato col catrame le strisce per collocare i suoi tavolini. Diversi residenti e negozianti di Via Lazio dichiarano di avero visto nel luglio 2010 porre in atto tale vandalico gesto.
Nonostante un procedimento penale a suo carico è diventato personaggio pubblico recentemente. A quanto dicono i giornali avrebbe dichiarato, nell’ambito dell’inchiesta “Vigilopoli”, di essere stato vessato da vigili ed agenti con ripetuti controlli, omettendo però di specificare che vigili ed agenti eseguissero ordini precisi dei giudici penali che hanno disposto il sequestro dei tavolini, “corpo del reato”, dopo la misteriosa sparizione del palo del posto dei disabili e delle strisce.
Questo Sig. Silvestro Romano, sempre a quanto dicono i giornali, avrebbe anche raccontato di avere una sentenza del Consiglio di Stato che lo legittimerebbe ad occupare il suolo pubblico, sentenza che non esiste!!
Il posto per i disabili è stato latente per circa 2 anni, del tutto dimenticato, e riposizionato, insieme alla segnaletica vigente, solo pochi giorni addietro.
Purtroppo nessun giornale ha però parlato dell’accaduto.

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