Piazza Navona, un luogo infrequentabile

15 giugno 2010




Non avete idea come ce l'hanno ridotta. Non metteteci piede!

12 commenti | dì la tua:

Roberto Arsuffi ha detto...

Ricordo, li ho sempre trovate orripilanti quelle esposizioni nei ristoranti... che tristezza.

Anonimo ha detto...

oddio la bancarella si fa schifo,ma i ristoranti non vedo niente di strano,in fondo l'italia è conosciuta dopo la storia e l'arte , per la cucina famosa in tutto il mondo

Anonimo ha detto...

Nei ristoranti non ci vedo nulla di strano ....?
Sono contento che sia cosi...per la gente come te !

Anonimo ha detto...

E le macchine parcheggiate nell'isola pedonale più bella del mondo?

Mi ricordo che 12 mesi fa Alemanno disse che entro pasqua avrebbe messo i paletti.

Anonimo ha detto...

I paletti se li ficcasse in culo. Una delusione totale Alemanno.

Anonimo ha detto...

cosa intendi "per la gente come te"??
specificati meglio

Alessandro ha detto...

La bancarella fotografata sta lì da almeno 10 anni. Avrà pure l'autorizzazione, ahimè.

Anonimo ha detto...

Sono quei ristoranti da 600 er piatto de penne all'arrabbiata, e in effetti l'Italia e Roma sono famose nel mondo per le sòle che danno.

Flavio Gioia

Anonimo ha detto...

Per la gente come te , intendevo che se mi dici che non ci vedi niente di strano in quei ristoranti....famosi in tutto il mondo (come ha detto Flavio Gioia) per le sòle che danno.... non capisco di cosa ti lamenti ? la gente si lamenta di tutto e poi provoca il tutto. Sai che ti dico, mettere un pranzo 600 euro è giusto....perchè tanto non ti dice niente nessuno !

Alessandro le bancarelle stanno a Roma da 50 anni....trovarne una che ha solo 10 anni è rarissimo.

Anonimo ha detto...

Quello che a me stupisce, che al centro ci sono nato,naturalmente stavo in affitto, e poi me ne sono dovuto andare, cacciato da ricchi e uffici, e anche dal caos che è arrivato - una volta il centro era come un paese - è come sia possibile che le leggi sul colore locale permettano insegne colorate, sfilate di tavoli senza soluzione di continuità, scomparsa di quasi tutti i negozi, che vivevano per i residenti che ormai quasi non ci sono più scacciati da speculazione edilizia, uffici e, soli sopravvissuti bar, ristoranti e articoli per turisti.
Ormai il centro storico, e non solo, della città sta divenendo di proprietà esclusiva di commercianti, turisti, società e ricchi. E' giusto?
E' giusto e bello vivere in quello che sembra un bazar? Chi glielo fa fare, anche a chi se lo può permettere, di vivere in un posto che sembra un gigantesco ristorante pieno di insegne che nulla lasciano più intravvedere delle bellezze che un tempo erano un vanto per la città e scaldavano il cuore degli abitanti?
Ora, quando capita di andarci, provo solo tanta tristezza e nostalgia per un posto ormai seppellitto sotto tanto pattume mentale.
Perlomeno non invidio chi mi ha cacciato.
Tutto è mercificato.
Lo chiamano sviluppo; ma che sviluppo è quello che mortifica e rende posti, ognuno bello e diverso per qualche motivo particolare, tutti uguali a tanti altri posti nel mondo? Mi chiedo che ci vengano a fare tanti turisti a vedere un posto qualsiasi come tanti altri per turisti.
Non sarebbe bene, nelle città, mettere il numero chiuso di persone che, come nei parchi naturali, sono ammesse ogni giorno, per visitarele?
Può sembrare non democratico ma è l'unico modo per proteggere i luoghi dalla distruzione di ciò che erano operata a fini economico commerciali.

Anonimo ha detto...

Via le bancarelle della mondezza da Roma, da tutta Roma, da Prati al centro storico, da Ostiense al Flaminio!!!
Che se lo tengano nelle loro case, i corrotti e i corruttori, il suk che ci hanno regalato in questi ultimi 20 anni.
Vergogna Vergogna VERGOGNA!!!!!

theDRaKKaR the bloody homeopath ha detto...

in fondo l'italia è conosciuta dopo la storia e l'arte, per la cucina famosa in tutto il mondo

l'italia, con la minuscola come giustamente hai scritto, è famosa per essere l'unico paese del terzo mondo in occidente..

è nota per la delinquenza, l'illegalità diffusa, l'ignoranza della gente e vive su fasti lontani 1000 e più anni

ShareThis