Due piccioni con una fava. Salvata Piazza Navona dal suk, sbugiardate le brutte menzogne del PD

27 novembre 2015

Le scuse vanno ai nostri lettori. Hanno dovuto sopportare per settimane una quantità invero anomala di pubblicazioni relative a Piazza Navona. Oggi forse avete capito perché. Dal primo istante dopo l'uscita del bando, la time line delle pubblicazioni è rintracciabile, abbiamo parlato di truffa, ciò che oggi, dopo settimane, hanno confermato gli ispettori corroborati dall'Authority di Raffaele Cantone. Abbiamo segnalato le incongruenze sulla qualità, abbiamo ispirato ottimi articoli su altri organi di stampa, abbiamo spinto assieme l'amministrazione a integrare con un disciplinare di qualità, abbiamo spiegato i motivi per cui si stava impiegando settimane e settimane (l'authority ci ha messo due giorni) a controllare le partecipazioni, abbiamo denunciato la non-nomina di un capo-giuria di chiara fama. Il tutto lo abbiamo fatto sotto il continuo fuoco di fila del Primo Municipio, che ha sempre difeso l'impianto a spada tratta, e con una lieve supporto da parte del Comune che però è venuto rapidamente meno vista la fine che nel frattempo ha fatto Ignazio Marino.

Il risultato però anche quest'anno c'è stato. Lo scorso anno facemmo saltare la Fiera della Befana scoprendo in extremis una pastetta in Consiglio Comunale che mirava a rendere vane le modifiche richieste da Vigili del Fuoco e Soprintendenza; quest'anno puntando sulle caratteristiche raccapriccianti del bando. Anche nel Natale 2015 e Befana 2016 una delle piazze più belle del mondo sarà libera. E di questo dobbiamo ringraziare anche voi, i più attenti tra voi, e la vostra capacità di percepire e cogliere le tante denunce che transitano su queste pagine e farle diventare opinione diffusa in città. Insomma la quantità (impressionante) e la qualità (sorprendente) di chi frequenta quotidianamente queste pagine: Grazie.

Ma è dunque tutto come lo scorso anno? No, ci sono delle novità divertenti quest'anno.

La più divertente, nuova rispetto allo scorso anno, è stata la reazione scomposta degli orfiniani. Buffa genìe politica attualmente a capo di quel poco che resta del Partito Democratico a Roma, gli orfiniani si caratterizzano per comportamenti ed atteggiamenti non distanti da quelli che vostro figlio di 8 anni ha a scuola, quando gioca con gli amichetti. O quando viene colto con le mani nella Nutella (che è il massimo orizzonte di prodotto artigianale di qualità per un orfiniano medio). 
Dispettucci, nascondere la verità, negare l'evidenza anche a costo di cadere nel ridicolo e tentativo quasi sempre maldestro di rigirare la frittata per mettere in difficoltà, pugnalando alla schiena, chi prima era alleato e ora, per mera cattiva fede, diventa nemico del momento. Il risultato sarebbe comico se non fosse tragico. In buona sostanza è successo - chi ci legge da Trieste o da Trapani faticherà a crederci - che il presidente nazionale del Partito Democratico si sta occupando da giorni di quattro bancarelle iellate incartandosi sempre di più e contraddicendosi pur di difendere poco significativi elementi della sua corrente a Roma. I suoi uomini fanno pasticci e lui invece di dare scapellotti, difende l'indifendibile. La strategia è stata: dare la colpa del pasticcio di Piazza Navona a Marino ed alla sua Giunta e contestualmente prendersi tutti i meriti di quello che succede. A dispetto di ogni evidenza e di ogni buon senso.


LE BUGIE DEGLI ORFINIANI SUL DISCIPLINARE
Orfini e gli orfiniani sono arrivati a dire che la riduzione dei banchi dello scorso anno era merito loro (ma si trovano ancora in rete le loro dichiarazioni dello scorso anno che sostenevano fosse una riduzione imposta dalle Soprintendenze); sono arrivati a dire che il bando quest'anno è stato impugnato perché fatto da Marino (ma ci sono fior di dichiarazioni di qualche settimana prima in cui spiegano che il Comune non c'entra niente perché il bando è del Municipio e che anzi nessuno deve metterci bocca). Non sapendo a cosa appigliarsi nelle ultime ore gli orfiniani, non redarguiti come sarebbe stato ovvio bensì ancora una volta spalleggiati dallo stesso Orfini, l'hanno sparata grossa: il bando garantiva la qualità, ma è saltato per colpa del disciplinare aggiunto da Ignazio Marino e da Marta Leonori. È del tutto evidente che in assenza del disciplinare di qualità il bando avrebbe prodotto gli stessi risultati, ma che forse sarebbe stato più complicato impugnarli. Dunque senza il disciplinare il bando forse non sarebbe saltato. Ne consegue che il disciplinare ha avuto, eccome, un ruolo anche fosse stato solo quello di far emergere al pettine i nodi del problema e rendere ancora meno difendibile il risultato. 

IL PRIMO MUNICIPIO IN REALTÀ LAVORA DA SEMPRE PER PROROGARE GLI INTERESSI DEI BANCARELLARI
Ovviamente la storia è radicalmente diversa da come gli orfiniani in preda ad una lancinante crisi di nervi la narrano. Il bando, sul quale i geni del Primo Municipio hanno lavorato mesi e mesi, così com'era faceva raccapriccio a dir poco, non è bastato un anno di lavoro per fare qualcosa di decente. Un prodotto cucito addosso alle lobbies bancarellare dei camion bar; ovviamente sindaco e assessore, appena vista sta schifezza intergalattica, hanno cercato di porre rimedio (al Municipio da sempre lottano per prorogare i Tredicine a Piazza Navona, come hanno fatto nel 2013 e come tentarono fino allo stremo di fare nel 2014, ma gli intendimenti del Comune non sono mai stati questi): è stato fatto in fretta e furia un disciplinare per rendere più inaccessibile il punteggio di qualità - con bando tutti avrebbero avuto semplicemente il massimo perché bastava autocertificare quattro sciocchezze - e questo disciplinare ha avuto il merito di rappresentare, nel settore dei dolciumi in special modo, la infima qualità dei partecipanti. Un merito non da poco.



IL DISCIPLINARE DI QUALITÀ IN REALTÀ FUNZIONAVA ECCOME
Per tutta la serata di ieri gli orfiniani hanno raccontato la storia di una Befana di Piazza Navona saltata a causa del disciplinare di Marta Leonori. Arrivando al punto di strumentalizzare il lavoro della Commissione Ispettiva di Tronca e dell'Authority di Cantone. 
Ovviamente niente di più falso. Il disciplinare, in realtà, pur non perfetto, avrebbe funzionato alla grande se solo avesse avuto ad interpretarlo non una giuria inadeguata e scelta alla carlona, ma un esperto di chiara fama come previsto al momento della redazione del disciplinare stesso. Per dimostrare in maniera univoca che il disciplinare funzionava basterebbe forse andarsi ad analizzare l'unica candidatura di qualità pervenuta (ma misteriosamente esclusa per questioni di giorno di arrivo del plico) ovvero quella della nota chef Cristina Bowerman di cui hanno parlato in questi giorni Il Messaggero e molti food blog italiani: si evincerà facilmente che quella candidatura, pur nuova sulla piazza e dunque non aiutata dall'anzianità, poteva raggiungere alti punteggi complessivi proprio grazie al disciplinare. Un esperimento che gli orfiniani potrebbero fare agilmente prima di blaterare. Certo è più comodo accantonare le candidature scomode con la scusa - peraltro ampiamente impugnabile - dell'arrivo oltre tempo massimo così non c'è la controprova.

COSA HANNO DETTO GLI ISPETTORI DI TRONCA
È vero che gli ispettori hanno bacchettato anche il disciplinare (dicendo semplicemente che non garantisce la par condicio, ma è una osservazione un po' blanda giacché in un bando non ci deve essere la par condicio: se un operatore possiede un laboratorio artigianale per fare biscotti e uno non lo possiede è giusto che ci sia un discrimine a favore di chi lo possiede, no?) ma il grosso delle osservazioni sono state fatte al bando vero e proprio: 

-per quanto riguarda i tempi di risposta (vi ricordate il confronto che abbiamo fatto con Napoli) che non erano menzionati e che hanno permesso al Municipio di tenersi le carte per settimane e settimane tenendo in sospeso degli operatori che se avessero avuto una risposta in tempi civili oggi si sarebbero potuti riorganizzare magari partecipando ad altre rassegne e che invece così sono rimasti in trappola.

-per quanto riguarda la modulazione di anzianità del 40%: gli ispettori dicono che non c'è legge che obbliga questo. E se fosse vero sarebbe una piccola rivoluzione. In effetti a leggere la Stato-Regione si dice che il 40% è il limite massimo, non che è il livello obbligatorio di anzianità da garantire. E anche qui tante frottole che al Primo Municipio ci hanno raccontato cadrebbero come un castello di carte. 

-per quanto riguarda la stolta norma di discriminare in base all'orario di arrivo (in caso di parità di punteggio), che è il motivo che ha portato alcuni concorrenti a intrufolarsi in qualche ufficio postale prima ancora dell'orario di apertura. E anche qui è una nostra denuncia. Tanto che il Corriere stamani riporta esattamente la nostra nota sulla famosa richiesta arrivata con un orario anomalo: 7.56, prima dell'orario di apertura di qualsiasi ufficio postale. Sarebbe stata spedita dall'ufficio postale del Quirinale, uno di quelli non accessibili al pubblico generico. Un particolare francamente inquietante se fosse confermato, che il Municipio e la commissione giudicante aveva totalmente ignorato.

-per quanto riguarda il controllo preventivo (e non a valle) dei requisiti. Vi ricordate quando parlavamo di Durc nei giorni passati? Vi ricordate quando chiedevamo al Primo Municipio di chiedere i requisiti (non solo l'autocertificazione) prima di rilasciare i titoli? Ecco anche gli ispettori l'hanno pensata allo stesso modo.

-per quanto riguarda infine la durata delle concessioni ritenuta forse eccessiva per via dei 10 anni. Le concessioni possono essere date fino ad un massimo di 12 anni, intendiamoci. Ma deve essere motivato dall'investimento necessario. Realizzare e costruire un box di metallo e vetro è oneroso, ma questo onere non può essere giustificato da una concessione di 10 anni che rende 1000 volte quell'investimento. Anche qui cade la fandonia di un Primo Municipio in strenua lotta contro le lobbies, tutto il contrario.

ECCO DIMOSTRATE LE BUGIE DEGLI ORFINIANI
Dunque gli ispettori bacchettano il disciplinare, sì, ma fanno tutta una serie di puntuali correzioni al bando. Ci sono due righe di menzione al disciplinare, ma poi il bando viene smontato nelle sue fondamenta pezzo per pezzo. Il bando, come noi ripetiamo dal 1 ottobre 2015 (qui c'è il primissimo articolo in cui lo smontiamo pezzo pezzo), era un bando-truffa. Affermare dunque che il bando sia stato impallinato dagli ispettori per colpa dell'allegato disciplinare è una bugia, una frottola, uno specchio sul quale solo un gruppetto sparuto di orfiniani poteva spericolatamente aggrapparsi. Non è un caso se in mano a lorsignori il Partito Democratico stia di fatto svanendo a Roma trasformandosi in una formazione politica da prefisso telefonico. Forse Renzi e i suoi dovrebbero un attimo rendersi conto che una emorragia continuativa e accanita porta il corpaccione ad essere poi difficilmente rianimabile...
Quello che ci stiamo domandando, da giorni ormai, va però oltre: cosa porta un personaggio di caratura politica nazionale come Matteo Orfini a farsi trascinare in un ginepraio simile? Cosa gli genera la coazione a ripetere di menzogne come sta facendo da giorni e giorni? Cosa lo fa mettere in una situazione imbarazzante e facilmente attaccabile?


È ovvio che l'unica strada per Orfini per non far dimettere il suo assessore Pescetelli era quella di inventarsi una narrazione lontana dalla realtà. Ma salvare un compagno di partito val bene ricoprirsi di ridicolo? Evidentemente per questi giovani brontosauri della politica assolutamente sì.: il confine tra lealtà e dignità si fa labile. Difesa strenua del proprio gruppetto anche in spregio della città, in spregio di altre parti del partito, in spregio di chi critica (che si trasforma in troll). A questo giro gli orfiniani sono arrivati al punto più basso dell'alterco via social: "un giorno scoprirò chi vi pilota", ci ha detto Jacopo Emiliani convinto che non esista altro mondo fuor di quello dove lui è cresciuto, dove non contano le opinioni e la verità, ma l'obbedienza e la fedeltà. Neppure Storace o l'ultimo dei grillini (quelli del "chi ti pacaaa?")  erano arrivati a tanto.

Al di là delle risposte, che non arriveranno mai, Piazza Navona consente di mettere un nuovo tassello nel mosaico di lento riscatto della città. Se lo scorso anno una piazza libera dai bancarellari fu il primo segno simbolico post Mafia Capitale, quest'anno la fiera saltata per la seconda volta di fila ha messo a nudo tutti i limiti di questo modo vecchio, volgare, aggressivo, disinteressato delle sorti civiche e comuni, correntizio di fare politica. A fare gli spacconi, i prepotenti, i bugiardi e i gradassi non ci si guadagna nulla, anzi si fanno delle figuracce clamorose. Lo avranno imparato? Avranno imparato che il tempo in cui una menzogna ripetuta venti volta diventava verità è definitivamente esaurito esattamente come la pazienza e il sistema nervoso dei cittadini?

38 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Complimenti RfS, il solo pensiero che i Tredicine rimangano a casa a cuocersi le caldarroste questo Natale, mi fa impazzire dalla gioia...

Anonimo ha detto...

Standing ovation ... Che sia solo l'inizio.

Anonimo ha detto...

http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/note_spese_ex_segretaria_sconfessa_marino_perizia_calligrafica-1387941.html

Roma, note spese, l'ex segretaria sconfessa Marino: pronta la perizia calligrafica

Anonimo ha detto...

Quando giochi alle tre carte prima o poi qualcosa la vinci ma questo non vuol dire essere vincitore per chè sei bravo, guarda questo argomento del blog uno delle tante tranvate: A Roma una nuova metropolitana. Nasce la linea U: 8 fermate. Verrà realizzata in sole 2 settimane
25 novembre 2015

scennete!

Anonimo ha detto...

L'Intervista in Tv al cingalese di turno con permesso di soggiorno tarocco lavoratore in nero che paga l'affitto in nero è troppo bella....la sintetizzo:

Io lavorare qui come negro famiglia Tredicine licenza loro dire me lavora e non fare scontrini, io dire loro ma caldaroste marce coi vermi loro dire zitto e lavora sei negro che volevi fa un lavoro da bianco? ma se vigile viene e controlla... tranquillo in comune c'hanno sempre coperto.


Anonimo ha detto...

@10:45
d'accordissimo !!!!!!

in un altro post critico rfs per la TPL , ma nell affare piazza Navona RFS ha agito bene . Qui vi do il cinque

Anonimo ha detto...

Grazie RFS, magari qualcuno - anche fumettaro, simpatico ma con uscite spesso a sproposito - cambia idea sull'utilità di questo blog.

Continuate così.

Unknown ha detto...

Mica tanto a casa... non so se avete notato ma le caldarroste sono aumentate ... misteriosamente ognuna ha aperto una "succursale"... e secondo voi chi c'è dietro???

Anonimo ha detto...

Lo sappiamo ormai che è tutta una rete. I tredicine avranno miriadi di prestanome. Fra commercianti ci sono accordi per calcificare i monopòli e agevolare gli abusivismi, con cui tutti ormai hanno da guadagnare; succede anche con gli appalti, che malgrado i commissariamenti vengono vinti dai soliti perché gli altri, concordi, disertano.
Ma questo di Cantone - Tronca è pure un buon inizio.
Il resto devono farlo estese indagini di mafia.
Tpl è un altro pozzo nero, da eliminare, e gli scioperi sono solo una leva per rubare altri soldi al comune.

Anonimo ha detto...


Alla grande! Il partito Demon-Cratico è alla frutta ed i cittadini romani non possono far altro che festeggiare. La 'pastella' catto/fascio/comu è giunta al termine ed è ora che i cittadini romani si riprendano la città!
Dobbiamo ringraziare soprattutto RFS perché ha ridato speranza a tutti.
Grazie, grazie, grazie

Anonimo ha detto...

PIAZZA NAVONA SENZA BANCARELLE E' MERAVIGLIOSA!!!
ABOLIAMO 'STA SAGRA PAESANA!!!
BENE, BENE, BENE.

Anonimo ha detto...

Grazie di cuore RFS per questo bellissimo regalo di natale.
Finalmente la bellissima piazza Navona è stata regalata e liberata alla città per le feste.
Non è cosa da poco.

Tutto questo dimostra che l'opinione pubblica di rfs può far smuovere le montagne.
Adesso gli orfiniani dovranno rendere conto.

Grazie per il bel regalo della befana.
Auguri.

Anonimo ha detto...

Ma chi è sto pescecelli Jacopo emiliano che invece di occuparsi del furto ad uso esclusivo delle mafie della nostra bellissima piazza Navona preferisce guardare XFACTOR??

ma quanto prende di stipendio da noi contribuenti e cittadini per NON OCCUPARSI delle mafiette e lo paghiamo per vedersi XFACTOR?

non ho parole del tono delle risposte di questo Jacopo pescecelli.
Ma chi è?

Anonimo ha detto...

Jacopo pescecelli, uno che rappresenta bene il romano medio.
Uomo giusto alposto giusto

Marco ha detto...

Grazie RFS, ci sarà da lottare ogni anno ma forse anche per questa volta Piazza Navona è salva.

Pescetelli, Alfonsi (che avrebbe dovuto dimettersi già per quanto successe a Via Urbana, non dimentichiamo) e tutti i politici E DIRIGENTI che coprono le lobby paramafiose locali sono i primi responsabili del degrado economico e sociale di Roma, se la possono rigirare come credono ma ormai sono sgamati.

Anonimo ha detto...

Hai ragione marco.
Ormai hanno finito.
Ormai stiamo imparando a conoscere i loro nomi.
Io non sono più disposto a farmi prendere in giro dalle loro supercazzole.

Ormai hanno chiuso.
Ormai stiamo imparando i loro nomi e cognomi

Anonimo ha detto...

Bisogna controllare la posizione lavorativa di tutti quelli che lavorano ai banchi. Caldarroste comprese.
Se uno chiede la licenza ci deve lavorare PERSONALMENTE. No che ci mette il bangladescio in nero.
Se no licenza revocata.

Anonimo ha detto...

Bene! Tronca vai giù duro con lo schifo degli ambulanti, con i falsi mercatini artigianali fatti di stracci cinesi . Sono sempre stati protetti anche dai consiglieri comunali PD ...... EMETTI ORDINANZE, FAI UN REGOLAMENTO SERIO CHE RISPETTI I CITTADINI , PROIBISCA LE ESTENSIONI A DISMISURA , LE MUTANDE APPESE, I MANICHINI A MEZZO BUSTO OSCENI. No multe, chiudigli l'attività. Vedrai che imparano. Non ne possiamo più del degrado, dell 'arroganza con cui rispondono sapendo di essere protetti quantomeno dal menefreghismo. ...

Anonimo ha detto...

Para-mafiose? Mafiose, mafiose.
Intercettazione di buzzi che parla dell'ama, pubblicata solo da Libero:
"Cancelli ha fatto Edera Consorzio, dove dentro c'è questa società [la B & D Ecology srl] che c'ha st'impianto a Montecompatri ma è gestito dai camorristi".
Ricordando chi è franco cancelli, pluriomicida a piede libero e pasciuto "imprenditore" grazie all'ormai tristemente noto gruppo politico di "sinistra criminale", che domina comuni italiani e parlamento da 50 anni:
Cancelli è un ex militante del gruppo Guerriglia comunista, un’associazione sovversiva di sinistra nata negli anni settanta e molto attiva a Roma sul fronte degli omicidi e delle rapine.
Il suo certificato del casellario giudiziale occupa cinque pagine e comprende undici condanne definitive, senza contare tre violazioni stradali e un cumulo delle pene.
Cancelli ha finito di scontare la pena nel 2001."

Anonimo ha detto...

La Piazza libera per le Feste non è una vittoria, è la morte delle nostre tradizioni, dei nostri ricordi di bambini.. Bene liberarla dai corrotti, ma non si può esultare per l'annullamento della manifestazione.. E quegli artigiani di presepi (pochi d'accordo) che nulla avevano a che fare coi Tredicine, e che avrebbero avuto tutti i requisiti per partecipare? Perchè devono essere colpiti anche loro? E tra l'altro l'artigianato sta già sparendo di suo, lo dimostra il fatto che fossero solo 9 quelli che avrebbero avuto il posto in piazza.. questi episodi non fanno altro che dargli un'ulteriore mazzata.. La piazza vuota per le Feste non è una vittoria.. Lo sarebbe stata avere un mercatino di qualità e tradizione, non può esserlo l'annullamento di una manifestazione natalizia che ogni città eurpea ha nella sua piazza principale, visto che vi piace confrontare quotidianamente Roma con altre capitali.. Quelli che dicono "quant'è bella 'a piazza libbbera" non hanno evidentemente mai visto e apprezzato la splendida atmosfera che si creava anni fa quando il mercatino di piazza Navona era ai suoi massimi di qualità.. e quanto lo scenario della piazza fosse addirittura impreziosito e non penalizzato da quello che si creava durante le Feste (la piazza libera nella sua veste classica poi tra l'altro c'è 11 mesi l'anno, tanto per dire..). Insomma, io di esultare per questo risultato non me la sento proprio: facendo un parallelo che torna d'attualità in questi periodi, cancellare la festa più tradizionale della città perchè dentro ci sono dei corrotti, equivale a reagire chiudendosi in casa di fronte alla paura dei terroristi; può essere la soluzione più immediata, ma mai e poi mai potrà essere quella giusta e soprattutto salutata come una vittoria. A meno che RFS non punti alla cancellazione della festa in sè e non alla sola eliminazione delle lobbies, e allora quello è un altro discorso..

Anonimo ha detto...

La festa della Befana non sono quattro bancarelle in croce.
Se permetti forse è più urgente liberare l'Italia da corruzione e crimini satellite, piuttosto che garantirsi ennesimi 45 banchetti pieni di cianfrusaglie dal primo dicembre al 7 gennaio.
Sarà festa a piazza Navona quando sarà un mercatino sano.
D'altronde non siamo negli anni'30, coi bimbi poverelli che aspettano la Befana per mangiare una caramella, siamo nel 2015, con l'Italia che è un pretesto geografico per il continuo caravnserraglio di ambulanti della camorra.

Giovanni ha detto...

Benissimo e bravissimi.
Ora non c'è modo per autorizzare in extremis almeno quei pochi presepari artigianali che ci rimettono la partecipazione?

Anonimo ha detto...

Ma basta con questo pietire l'inesistente, sono anni che è la festa di pupazzi cinesi venduti da immigrati del bangladesh, non fate gli ipocriti.

Anonimo ha detto...

Roma, Orfini striglia i militanti Pd: "Basta discutere di cazzate sui social"

Ascoltate MAtteo Orfini quante critiche prende dalla base del PD ROMANO. Sono tutti incazzati neri di come si sta comportando.
E ascoltante quanti numero sero applausi soffocati si prende quando parla...
Guardate le facce perplesse e incazzate...

Qualcosa di muove.
ovviamente il tentativo e di "passare la nottata" e tirare avanti...

Anonimo ha detto...

siete STUPENDI Voi di Roma fa schifo....la vostra battaglia per liberarci da questo marciume di uomini e società è encomiabile....oggi godevo a non vedere i salta fila a Prati....benedetti Voi, grazie

Unknown ha detto...

ORGASMO..! Ma quanto cazzo vi voglio bene voi di RFS.. mi spiace invece molto per la figuraccia del pd, che deve trovare la forza di rinnovarsi, se non altro perchè i possibili sostituti fanno ribrezzo..

Anonimo ha detto...

A quando un regolamento serio anche per Porta Portese? E' normale che tutte le domeniche la zona venga paralizzata e che ci voglia fino alla sera per togliere il mezzo metro d'immondizia che non si portano via i venditori? E' normale che il lunedì mattina si debba venire a lavorare con la maschera antigas per l'intollerabile puzza di piscio?

Anonimo ha detto...

Io sono assolutamente d'accordo nel bandire da Piazza Navona tutto quello che è marcio, tutto quello che è paccottiglia e tutto quello che è incuria e disonestà o mafia. Pero' non azzardatevi a togliere ai Romani veri la tradizione di quella festa che ricorda quando eravamo bambini, che odora di muschio e di caldarroste e di festoni natalizi, di statuine del presepio e di palle di natale di vetro. Non vi azzardate! Chiunque sottovaluta questo aspetto o non ama quella festa non è un romano vero. Ripulitela, cacciateli tutti ma la festa di natale di piazza navona deve tornare al suo posto ed essere quella che è sempre stata fino purtroppo alle ultime schifezze. E poi un consiglio. Non aspettate novembre per risolvere i problemi. Quest'anno se ci si fosse mossi per tempo si sarebbe risolto ogni tipo di problema.....in italia sempre a rimandare. Io non capisco perchè non si possa da un giorno all'altro ospitare venti banchi di artigiani che fanno presepi e palle di natale. Perchè c'è bisogno di bandi, concorsi, ladrerie, e quant'altro. Se foste cosi' pulti anche voi di RFS condannereste quelle 15 bancarelle di tiri a segno che guarda caso sono sempre presenti anche lo scorso anno. Quelle sono cose che non vorremmo vedere, NON GLI ARTIGIANI. Chi non ama il VERO mercatino di Natale a Piazza Navona, non è un vero romano.

Anonimo ha detto...

C'e qualcuno che ancora dice che RFS va solo contro gli ultimi ? Parlare alle persone con la mente chiusa ( per convenienza o per celebroleso) e' inutile...grazie cmq a RFS di esistere.

Lorenzo ha detto...

MA CI RENDIAMO CONTO CHE STIAMO PARLANDO DI UN MERCATINO DI NATALE?
Tonnellate di carte e norme e disciplinari e bandi, e commissari, e commissari straordinari,e assessori,e sindaci e giunte
Per un mercatino di natale.

E per riformare l'Atac, la Polizia Municipale, l'Ama, l'Acea, la Sanità, la viabilità? Guerra termonucleare globale?
Non basterebbero 30 anni con lo stesso sindaco e giunta, figuriamoci cinque.

A questo punto l'ultima carta sono i 5 Stelle, lasciamoli provare, peggio di così non può andare.

nunzio ha detto...

perche' non pubblichi il testo della relazione della commissione, cosi' capiamo se hai ragione tu oppure il trio meravigliao orfini-alfonsi-emiliani?

Unknown ha detto...

A parte il vostro linguaggio aggressivo e istigante all'odio (sembrate Gianni Livore, il personaggio di Guzzanti di qualche anno fa), riscontro una certa inclinazione alla demagogia e a una visione manichea inadatta ai chiaroscuri di cui è fatta la città. La visione salvifica dell'ANAC denota una certa immaturità di analisi, una delega al guru. Può darsi che voi abbiate ragione; tuttavia per quello che leggo, e se ho capito bene, finora non ci sono irregolarità clamorose o di rilievo penale. Per farmi un'idea più utile aspetterei verifiche un po' meno biliose delle vostre. La responsabilità del livello politico (fino ad arrivare a Marino) sta nel non aver avuto, appunto, una visione politica, cioè nell'immaginare una destinazione della piazza che potesse realmente restituirne la fruizione alla collettività, possibilmente insieme con altre piazze dell'esangue centro storico. Un festival teatrale ad esempio o un festival ludico (in entrambi i casi con prevalenza di spettacoli/rappresentazioni dal vivo "di qualità"). Si è posta tanta enfasi sulla gara -e l'ha fatto lo stesso Marino- facendone un feticcio. Ma la gara non è niente di più che una procedura amministrativa che, se anche fosse stata svolta in modo regolare, non avrebbe potuto surrogare una visione politica.

ste ha detto...

Da quando ci siete voi Roma sta cominciando a diventare un posto migliore. Grazie.

ste ha detto...

Articolo del Messaggero in cui si parla di irregolarità macroscopiche relevate dalla Procura nell'assegnazione dei banchi a Piazza Navona.


http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/navona_atti_finiscono_procura-1388669.html

E badate bene che si sta parlando di IRREGOLARITA'

Anonimo ha detto...

Grazie RFS. Vedo con piacere che anche il Corriere si occupa di questi cialtroni con qualche info in più rispetto agli altri giornali.
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_novembre_27/centurioni-ieri-oggi-bonario-gruppetto-ex-ambulanti-minaccia-turisti-775f1ba0-9537-11e5-b54c-257f4e9e995d.shtml

All' interno c è il link per ricordarci che ci sono ancora quei farabutti dei caldarrostai dei tredicine.

Unknown ha detto...


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Anonimo ha detto...

MI SEMBRA INCREDIBILE TUTTA QUESTA DISCUSSIONE SULLA QUALITA', ANZIANITA', REGOLARITA' PAGAMENTO INPS E TASSE.
MA NON AVETE MAI FATTO ATTENZIONE A QUANTI SCONTRINI VENGONO FATTI DAI "BANCARELLARI" DI PIAZZA NAVONA? LA TECNICA E' COMPRO IN NERO E VENDO IN NERO, TANTO NESSUNO CONTROLLA. ALCUNE BANCARELLE DICHIARANO 30.000€ DI INCASSO E 15.000-20.000€ DI SPESE CON UN IMPONIBILE DI 10.000-15.000€ MA NE INCASSANO ALMENO IL DOPPIO. COME PROVARLO? BASTA FARE UN'INDAGINE PATRIMONIALE. A VOLTE VENGONO FATTE DELLE MULTE PER MANCATA EMISSIONE DELLO SCONTRINO, MA TANTO POI SI RECUPERA NON FACENDONE ALTRI 1000.
UNA CONCESSIONE PUBBLICA DOVREBBE ESSERE NEGATA A CHI HA RICEVUTO UNA MULTA PER NON AVER EMESSO LO SCONTRINO. PRIMA DI TUTTO L'ONESTA'...

Anonimo ha detto...

MA COME I FUCILI ALLA FESTA DELLA BEFANA PIAZZA NAVONA CONTINUANO A STARCI? Assessore lei ignora cio? Eppure è chiaro il discorso essendo festa dei bambini nulla a che fare le armi. Andare a casa veloci

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