I mercatini di natale di Colonia. Eccolo lo spread tra l'Italia e la Germania. Non servono modelli economici

28 novembre 2015

































Per la serie di post sui mercatini di Natale volevo contribuire mandandovi alcune foto scattate ieri ai due mercatini del centro storico di Colonia. 
Stand tutti uguali nel mercatino sotto la cattedrale (quello rosso), ma anche nell'altro sono abbastanza uniformi.
Per dare un aspetto più "standardizzato" a tutto il mercatino persino le tazze dove vengono servite alcune bevande sono uguali per i diversi stand e sono decorate con motivi natalizi specifici del mercatino di Colonia '15 (il comune in alcuni stand le vende anche senza dover comprare da bere semplicemente per poterle portare via come souvenir, insieme ad altra oggettistica "ufficiale" del mercatino di Natale).
Prezzi uniformi, cibo ed articoli di artigianato di qualità, pulizia ed ordine, giochi per bambini e per adulti, spettacoli musicali, una pista di pattinaggio e persino dei pub coperti dove poter mangiare o bersi una birra al riparo dalla pioggia.
Venendo da Roma il tutto si riassume purtroppo in una sola parola, umiliante.

Francesco

*E probabilmente, Francesco, qui non è dovuto intervenire l'esercito, la Legione Straniera, l'Autorità Anti Corruzione, la Conferenza Stato Regioni, l'ispettore, il Comune, il Commissario del Partito, il Presidente del PD e ben presto la Procura della Repubblica, Magistrati, Avvocati.. e via via paglicciando. Ci mancava il Papa. E tutto per un mercatino. Rendiamoci conto.
-RFS

44 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Li' ci sono regole comuni da rispettare, spietatamente. Nessun: " Aho nun me rompe er cazzo che devo da' da magna ai pupi" e soprattutto nessuna autorita' soggetta ad una qualsiasi famiglia Tredicinen....

Francis Drake ha detto...

Regole o non regole, alla fine però vinciamo sempre noi contro i crucchi, eh? Grosso-Del Piero a casa loro ancora non se lo sono dimenticato. E Balotelli ancora gli brucia.

Anonimo ha detto...

Mi sono sempre stati sui coglioni i mercatini di natale.

Anonimo ha detto...

Francis Drake ci ha spiegato perché siamo messi così male.

Anonimo ha detto...


Basta andare in un qualsiasi mercatino dell'artigianato di un paesino anche laziale per rendersi conto che esiste ben di meglio dello schifoso mercatino della befana di Piazza Navona. Chi sceglie per la paccottiglia 'cinese' è gente che non ha mai viaggiato e non conosce il senso della dignità del lavoro umano.
Ciao

Anonimo ha detto...

E' sufficiente vedere i Weihnachtsmärkte in Meran o in Brixen per osservare lo spread tra Italia e Südtirol !

Anonimo ha detto...

L'Italia è piena, a tutte le latitudini, di mercatini e fiere ben organizzati e ben puliti, con un atmosfera bellissima. Si distinguono perchè sono mercatini dedicati (può essere il natale, il formaggio locale, i funghi settembrini, etc.). Il problema è che a Roma, dove per tutto l'anno si trova merda sulle bancarelle e dove non esiste il concetto di "iniziativa alterantiva", è evidente che un altro mercato potrà solo offrire merda sulle bancarelle.

Anonimo ha detto...

in germania non c'è la mafia è chiaro che tutto è più bello

Anonimo ha detto...

si però in germania un bicchiere di gluhwein costa 6 euro. un pretzel 3,5 euro. per mandorle e noci caramellate te spennano!! 100 grammi a 4 euro. se poi vuoi mangiare un bratwurst con funghi e birra , devi tirare fuori la kreditkarte... certo che è tutto piu curato e sistemato. la qualità non è in discussione ma c'è anche un altro giro d'affari. qui a Tredicinia senza il bangladesh che vende le cover pe l'iphone il romano tipico si sente spaesato. e la mela cotogna a 3 euro è un lusso.

Anonimo ha detto...

Consolate co' l' ajetto. ...........

Anonimo ha detto...

Vino caldo 3 euro 5,5 euro se volevi tenerti la tazza decorata
birra 0,5l alla spina 5 euro
panino con wurstel 3 euro
-
non mi pare proprio che siano prezzi così lontani da quelli di roma, anzi

Anonimo ha detto...

i prezzi adeguati all'offerta sarebbero sostenuti dai turisti stranieri, molto spesso facoltosi. in questo modo aumenterebbe effettivamente la ricchezza per i romani derivante dalle entrate del turismo. Si genera in questo modo economia legata al turismo (occupazione, reddito risparmio ecc).
Invece lo schifo delle bancarelle tre dici ne fa scappare il turismo ricco e richiama solo quelli (i locali cittadini) che hanno una limitata capacità di spesa. Tale spesa non è nuova ricchezza bensì solo redistribuzione del reddito cioè la stessa banconota di 10 euro viene divisa tra le stesse persone (in seno al medesimo mercato). Con il conseguente impoverimento di quanti ne fanno parte.
Roma non ha attività industriali, tantomeno primarie in genere.
Roma può produrre economia con il turismo estero.
Altrimenti Roma è condannataa vivere di "economia della politca" ... finanziamenti pubblici, truffe e regalie politiche,,, alla classe dirigente ed elemosine ai borgatari.

Anonimo ha detto...

Qualcuno qualche giorno fa aveva proposto di chiamare questo blog FIASCHETTERIA RFS, a quanto pare non aveva tutti i tordi!

Anonimo ha detto...

Qualcuno qualche giorno fa aveva proposto di chiamare questo blog FIASCHETTERIA RFS, a quanto pare non aveva tutti i torti!

Anonimo ha detto...

vedi la proporzione tra gli stipendi.. http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-11-18/retribuzioni-private-in-germania-sono-piu-alte-30-cento-152340.shtml?grafici...

E istantaneamente comprendi perchè quello che chiami ECONOMICO è in realtà un vero e proprio furto e perche questa gente si arricchisce alle TUE spalle!

Anonimo ha detto...

Un mondo di robot, tutti uguali, voi volete 1984 di Welles! Maniaci!
(Ovviamente scherzavo)

Francis Drake ha detto...

Anonimo 10:53 vorresti negare la realtà? E non mi fermo solo al calcio, ti pongo un facile quesito: dove vanno in vacanza i crucchi? Mai stato in Toscana, Sardegna o ROMA?
Tu sarai sicuramente uno di quelli che ai mondiali tifa contro gli azzurri e che parla male del nostro paese e della nostra CAPITALE. A meno che non vinca, allora si che festeggi, vero?

Anonimo ha detto...

non cè bisogno di andare fino a colonia, pure a budapest (ungheria !!) molto meglio che a roma !!

ste ha detto...

Articolo del Messagero in cui si parla di irregolarità macroscopiche relevate dalla Procura nell'assegnazione dei banchi a Piazza Navona.


http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/navona_atti_finiscono_procura-1388669.html

E badate bene che si sta parlando di IRREGOLARITA'

Anonimo ha detto...

Una sola risposta:

UMILIANTE!!!!!

Anonimo ha detto...

1984 era di George Orwell non Welles
.
Francis, dai su ce la puoi fare a capire che c'è un mondo al di fuori dello stadio.
E di tedeschi è ovvio che d'estate se ne trovino al mare, dove vuoi che vadano? A Kiel? Ce ne sono da noi come ce ne sono in Spagna e nel resto dei paesi mediterranei. Comincia invece a domandarti perché Berlino faccia numeri più alti rispetto a Roma come afflusso di turisti non avendo la storia che ha questa città.
http://www.bloomberg.com/news/articles/2014-09-03/berlin-beats-rome-as-tourist-attraction-as-hordes-descend
Niente è dovuto a Roma, e i turisti te li devi tenere e coccolare, altrimenti non tornano se come arrivano qua vengono trattati da schifo.

Anonimo ha detto...

Sul turismo ci vivono i paesi del terzo mondo africano o i microstati dei caraibi, non una capitale di un paese industrializzato membro del G8. Dobbiamo imparare a produrre, non aspettare che sia il grasso turista americano a portarci la mancia. Roma merita di essere efficiente e organizzata innanzitutto per i suoi cittadini, per chi lavora e produce.

Purtroppo discorsi del genere qui non si vogliono fare.

Anonimo ha detto...

Ma che cazzata, come se per produttività in economia si intendesse la materializzazione concreta della merce.
Le mancette a caltagirone e ai tredicine, i soldi per godere di un eden di arte e natura i turisti all'Italia, se la ndrangheta non finisce di spolparla.
Vedi ultime anas.

Anonimo ha detto...

L'Italia è diventata miserabile da quando gli interessi dell'imprenditoria mafiosa hanno imposto con l'Unità la conversione di un paese agricolo in un paese innaturalmente industriale, manco fossimo un turkistan qualunque.
Abolizione dell'industria, agricoltura, natura, arte, cultura e turismo.
Via le fabbrighètte, che producono spazzatura che poi tocca far smerciare a sti camorristi sderenati.

Anonimo ha detto...

I mercatini fanno schifo ovunque è arrivata la ndrangheta. I prezzi in Germania sono ampiamente proporzionati agli stipendi, e comunque nei mercatini non ci sono generi di prima necessità, ma acquisti superflui da farsi una tantum, la qualità e il rispetto delle regole si paga.

Anonimo ha detto...

Gratteri ha ricordato che "la somma urgenza la fanno sempre loro: bloccano e vessano imprenditori puliti e loro, mentre frana la montagna, sono già lì pronti con le ruspe per fare dieci viaggi e pretendere che scriviate che ne hanno fatti 100. La vostra vita di amministratore deve aver come regola la tolleranza zero: dovete essere intransigenti e non mediare mai".

Anonimo ha detto...

E da adesso a Carnevale un grazie in coro quotidiano Tronca e a Cantone, che siccome finalmente a Roma applicano le regole contro tutti i potentati e le mistificazioni, si trovano schierati a testuggine tutti gli apologeti del disordine, arruolati da lorsignori tra carta stampata e partiti.

Anonimo ha detto...

aoooo ma qua se tratta de tradizioni che vanno rispettate perchè ce sta pure gente onesta che lavoreno. i prezzi poi so regolari: er succhero filato a 3 euri. er cartoccio de castagne a 5 euri dove 2 so chiuse e 3 so marce. na mela candita a 3 euri. poi dorci e dorciumi de qualità pe tutti i palati. cor carbone che avanza ce sistemiamo le buche che lasciano i furgoni. in mezzo aa piazza ce stanno pure un paro de bangladesh co le girandole e le cover pe l'aifon. ah, davanti aa fontana ce sta quello co la majetta finta der Cappitanio. si nun ve piace annatevene affanculo ai mercatini de natale a Borzano oppure direttamente co li crucchi amici vostri ma ricordateve che a Befania a Roma è na cosa seria.

Anonimo ha detto...

Che, lo noterete, sono sempre sul piede di guerra in difesa di delinquenti, extracomunitari, occupanti abusivi, contro polizia, carabinieri, vigili urbani, cittadini banalmente rispettosi delle regole; nel sogno di un caravanserraglio a cielo aperto, con caricature di esseri umani, che usurpano ogni regola ogni legge ogni ordine e ogni bellezza.
Sempre a tutela di sacche di anarchia e porti franchi del crimine, che poi sono sempre gli stessi per ogni sua manifestazione.
Farsi qualche domanda...

Anonimo ha detto...

Favoloso ore 10.19, ti amo!

Francis Drake ha detto...

Anonimo 9:01 tu sei sicuramente umo di quelli di cui ho parlato prima. Sai cosa ti dico? Se non apprezzi il nostro paese e la nostra città che è la sua CAPITALE perché non te ne vai? Vattene coi crucchi che non sanno neanche cosa sia la befana che starai certamente meglio. Non abbiamo bisogno di gentaglia come te.

Anonimo ha detto...

Così, a menda di quanti invocano una Roma preda di figuranti della camorra, bancarelle di mafiosi, omicidi graziati in triciclo, prostitute schiavizzate e al vertice l'N 20, le 20 'ndrine che si spartiscono il mondo, notoriamente "povere gendi ghe lavoreno e pagheno e'tasse", riporto pari pari le dichiarazioni di Luca Odevaine su uno di questi fenomeni:
"In Comune poi ci sarebbe stato un giro illecito di licenze per camion-bar. Di 500 licenze rilasciatee, 430 erano tutte intestate a membri della famiglia Tredicine - Falasca che fino all'avvento di Giordano Tredicine al cc, finanziava tutta la politica romana. Molte di esse erano state rilasciate da gianmario nardi, dirigente del comune di Roma, ma via via si erano espanse illegittimamente quanto al contenuto e quanto ai tempi. infine afferma che in alcune camionette si fa spaccio di cocaina".

Anonimo ha detto...

RAPINATORE AL DECORO URBANO
D'altronde, ecco a chi viene affidato il decoro urbano di Roma, sempre dal racconto di Odevaine:
"Vicenda che ha del grottesco riguarda la nomina a direttore del decoro urbano di un ex personaggio finito in un procedimento per aver tentato di svaligiare la vetrina Bulgari di Via Condotti. Una mattina mi si è presentato un signore e mi dice - buongiorno, io sono il nuovo direttore dl decoro urbano [...] dissi - Mah, mi fa piacere, ma veramente esiste già un dirigente...- dice - ah no no, io qui sono stato nominato, lo chieda al sindaco-. Chiedo al sindaco che me lo conferma. Era mirko giannotta che avrebbe tentato di sfondare la vetrina di bulgari per cercare di svaligiare il negozio."
SO' SOLO GENDI GHE LAVORENO...

Anonimo ha detto...

Sempre sulle gendi ghe lavoreno, che piacciono tanto a certi sindaci e a certa stampa italiana, e per fortuna tanto poco ai nostri prefetti.

«Dai Tredicine finanziamento illecito alla politica»
Pronta relazione della Finanza sull'ultima campagna elettorale. I movimenti societari della famiglia sarebbero destinati alla creazione di fondi neri

ROMA - Le caldarroste, certo. Ma soprattutto le società di catering, i caffè al Tridente e i prestanome (bengalesi). A conclusione di lunghi accertamenti sulle diverse imprese collegate alla famiglia Tredicine gli investigatori parlano, per la prima volta, di finanziamento illecito alla politica. La definizione che stabilisce il salto di qualità investigativo è contenuta nella relazione della Finanza che, a giorni, sarà depositata in Procura. I movimenti societari della famiglia di Schiavi D'Abruzzo (Tredicine, Cirulli, Falasca, Franceschelli, Zappalà sono tutti nomi collegati) sarebbero destinati alla creazione di fondi neri dai quali pescare senza troppi vincoli di budget per sponsorizzarioni e finanziamenti in campagna elettorale. Come e attraverso quali imprese viene ricostruito nella stessa relazione.
Tecnicamente il fascicolo aperto dalla Procura è ancora senza ipotesi di reato nè indagati ma, fin dall'inizio delle indagini, l'estate scorsa, è stato chiaro che la Procura mirava a ricostruire i finanziamenti di un clan sufficientemente potente da eludere le disposizioni di ministri e sovrintendenti alle belle arti nel centro storico.

Giordano Tredicine (Eidon)Giordano Tredicine (Eidon)
Con esponenti fra le associazioni di categoria, i sindacati e l'amministrazione capitolina (Giordano Tredicine ex consigliere nel X municipio è attuale presidente della commissione affari sociali).
Titolare dell'inchiesta è il pm Mario Palazzi che ha appena concluso l'indagine sull'altro clan della maggioranza capitolina, quello dei Piccolo. L'ex vice presidente del consiglio comunale Pdl aveva un fratello che finanziava la sua candidatura attraverso la Stil Immobil, cassaforte di famiglia nella quale andavano milioni di euro evasi dal fisco (sessanta milioni che i Piccolo dovranno restituire all'erario). Nel caso dei Tredicine la Procura ha acquisito diverse denunce, fra cui quelle dettagliate della consigliera dei Verdi nel I municipio Nathalie Naim che, in sostanza, documentano violazioni e occupazioni interamente abusive di suolo pubblico, rese possibili da una certa tolleranza amministrativa. (Nell'ultimo esposto la Naim ha anche denunciato il Comune di Roma per omissione d'atti d'ufficio).

I magistrati si sono posti il problema di come sia possibile edificare un impero economico sulla base di delibere d'urgenza, autorizzazioni incomplete e nullaosta difettosi. Gli esposti della Naim hanno fornito un elenco delle carenze. Lacune mai colmate dalle amministrazioni capitoline degli ultimi vent'anni o quasi. Un esempio? L'ordinanza 247 che nel '96, con la giunta di Francesco Rutelli, disponeva di modificare «temporaneamente» le soste dei camion bar in via della Conciliazione 27 e 28, in piazza della Colosseo e a largo Alicorni (piazza Pio XII) è ancora in vigore.

Anonimo ha detto...

Se non vi basta, sappiate che i bancarellari hanno in mano anche l'ncc illegale:

Roma, licenze truccate, indagati ottanta Ncc: autisti nella bufera

C’è una sorta di cupola, di cui farebbero parte una decina di potenti coop romane di noleggio auto e bus, che ha in mano un business milionario, quello del trasporto dei turisti in città. Ne sono convinti i magistrati che stanno indagando in alcune procure d’Italia. Un disegno articolato che emerge vagliando le inchieste, con accuse che vanno a vario titolo e a seconda dei casi, dall’associazione a delinquere, alla truffa, al falso. L’ultimo scandalo riguarda Cicala, un comune calabrese con 900 anime e circa 200 autorizzazioni Ncc rilasciate. È di pochi giorni fa la notifica di conclusione delle indagini con quasi un’ottantina di noleggiatori romani finiti nel fascicolo del pm di Lamezia Terme (Cz) Domenico Galletta. Il magistrato contesta ai 136 indagati, tra cui due giunte calabresi, a vario titolo falso e abuso d’ufficio.



Gli indagati Tra i loro nomi compare quello di Fabio Falasca, 44 anni, ai vertici di una delle più grandi cooperative romane di Ncc (Blu Car), arrestato lo scorso dicembre e costretto inizialmente ai domiciliari per un’altra indagine simile, svolta dalla polizia stradale che aveva ammanettato 14 persone, compreso il sindaco di un comune abruzzese che, come Cicala, aveva rilasciato un numero abnorme di autorizzazioni Ncc. Nei guai per i rilasci di Cicala anche Giovanni Barone, Cristiano Tabarani, Stefano Fratini, Massimo Cellini, Louis Sargenti, esponenti di coop romane di noleggiatori che hanno licenze di Cicala.



Le accuse Nel fascicolo riguardante il piccolo comune calabrese viene contestato agli amministratori di aver adottato delibere per il rilascio di autorizzazioni, omettendo il regolare bando previsto per legge. Ai beneficiari di aver «istigato» la condotta irregolare. In particolare, avrebbe dimostrato il magistrato, i titolari di queste autorizzazioni, ottenute in modo illegittimo, venivano a lavorare tutti a Roma, dove il mercato è molto fiorente. Ma dove i noleggiatori con licenze «burine», così chiamate in gergo, non potrebbero entrare, a meno di dimostrare che «sede dell’azienda e core business siano nel comune di rilascio.



Il sistema romano A Roma molti noleggiatori che vengono da fuori città entrano nelle varie cooperative. Quasi tutti sono inseriti nel database di Agenzia della mobilità, che ha concesso a oltre 3mila auto Ncc il pass annuale per entrare in Ztl. Ci sono autorizzazioni, rilasciate da Comuni siciliani come Ragusa, Noto, Comiso, o Calabresi come Cicala, Panetteri, Cosenza, o Abrussezi, solo per citarne alcuni, che ogni giorno lavorano a Roma sotto l’egidia di alcune cooperative, violando (secondo le procure) le norme in materia. Comuni che uno dopo l’altro stanno cadendo sotto i colpi degli inquirenti, dopo gli esposti dei tassisti della Cisl, Ugl, Cisal, Mit e Anar noleggiatori, e grazie alle inchieste di polstrada e polizia di frontiera. Al centro c’è un fiume di denaro scucito dalle tasche dei turisti, che finisce in parte nelle casse dei noleggiatori e in parte nelle casse dei Comuni che rilasciano le autorizzazioni, alcuni di questi in odore di criminalità organizzata.


Anonimo ha detto...

Si potrebbe continuare all'infinito, trattandosi di reti di malaffare e crimine tutte intercomunicanti: ma vi faccio notare come a monte ci siano sempre traffici con la 'ndrangheta.

Anonimo ha detto...

Aggiungo una precisazione in merito all'editoriale anti-magistratura pubblicato oggi sul Giornale, non inutile vista la guerra senza quartiere mossa da lorsignori contro ogni regola e autorità preposta al suo rispetto.
Negli stati democratici per "potere" si intende l'esercizio di funzione esclusiva, non una autorità assoluta.
In Italia la Magistratura è soggetta soltanto alla Legge, da Costituzione. La Legge è espressione della volontà popolare, incarnata dai suoi rappresentanti; ergo, la Magistratura nel far rispettare la Legge, adempie alla volontà popolare, nel rispetto della sua sovranità.
Quindi la Magistratura è "potere" esattamente come il legislativo e l'esecutivo, e perché nell'esercizio di essi si adempia alla volontà popolare, la Magistratura deve agire in ossequio esclusivo della Legge - volontà popolare - senza intromissioni della politica o condizionamenti di tipo economico - finanziario.

Anonimo ha detto...

Quanto al fatto che Tronca debba, secondo qualcuno, preoccuparsi di far partire i convogli spagnoli invece che i treni del 1986, a costui sfugge che tra Francia e Italia si continuano ad acquistare convogli spagnoli mal progettati, che risultano troppo grandi per gli standard dimensionali delle gallerie ferroviarie e metropolitane, ragion per cui probabilmente si stanno facendo segretissimi lavori di adattamento gallerie.

Anonimo ha detto...

Si, va bene, mo vattene a dormi'.

Daniele ha detto...

Per l'anonimo del 28 ‎novembre, ‏‎10:19 PM
Come ti permetti di criticare il mercatino di Natale di Bolzano?
Ci sei stato qualche volta?
Io si e ti posso garantire che, a parte le dimensioni ridotte (dopo 30 minuti avevo gia' visto tutte le bancarelle) e' praticamente perfetto.
Certamente non sento la mancanza di quello romano perche' so gia' cos'e':
Una monnezza mafiosa romanara.
Ogni volta che vado in Süd tirol mi chiedo sempre (inconsciamente) se Roma e la provincia di Bolzano facciano parte dello stesso Paese...

Anonimo ha detto...

te piace tanto bolzano???
ecco vacce pe sempre, mi raccomando sistemati bene fosse mai che ci ripensi
http://www.soloaffitti.it/immobili/Trentino-Alto%20Adige/Bolzano_Bozen/Bolzano

Anonimo ha detto...

Sui tredicine-falasca ci sono fascicoli aperti in tutta Italia, peraltro i falasca sono una famiglia d'origine CALABRESE, franco magni che se butta è titolare di un'agenzia di saltafila - attività illecita - autorizzata nel 2011 dalla provincia.
Poi al già nutrito curriculum impongono i ridicoli atteggiamenti da bulletti criminali, pure sui blog, proprio famigliole da imparentarcisi.
Si dovrebbe indagare per verificare se sussista un legame con gli abusivi che invadono il centro, altrettanto spocchiosi e stranamente sicuri di avere coperture e impunità.

Anonimo ha detto...

Se il metà dei romani viaggiassero di più per il mondo (nord Europa specialmente), probabilmente non staremo nelle condizioni in cui stiamo. Propongo di fare una colletta per pagare qualche biglietto Ryanair ai maleducati di questa città.

Anonimo ha detto...

In Germania la gente come i Tredicine li prendono a calci in culo.

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