Sono tornato a Parigi e le differenze con Roma mi hanno lasciato...

22 febbraio 2022


Mi sono recato alcune settimane fa a Parigi, dopo alcuni anni che mancavo da questa splendida città. Avevo letto qualche articolo che parlava molto male della nuova gestione comunale da parte della sindaca Anne Hidalgo, per cui mi ero veramente preparato al peggio. Come al solito, ho trovato invece una città efficientissima, abbastanza pulita (quantomeno in linea con le altre capitali europee), piena di iniziative culturali e imprenditoriali, ancora leader per quanto riguarda le novità architetturali ed urbanistiche, senza paragoni per ciò che concerne i trasporti pubblici. 


Però mi sono detto: le differenze con l'amata Roma le apprezzi solo se provi a mettere a confronto punto-punto i vari aspetti che le caratterizzano. Strade, arredo urbano, trasporti, ciclabili, fruizione del proprio fiume. Ed ecco che è uscito un piccolo reportage fotografico che confronta le due Capitali e qualche considerazione personale, su cui invito tutti a meditare.

ATTRAVERSAMENTI PEDONALI E ARREDO URBANO
Sappiamo bene che non esistono a Roma strisce pedonali che non siano anche un (pericoloso) parcheggio abusivo. Molto potrebbe essere risolto proteggendo gli attraversamenti pedonali con opportuni paletti, come hanno pensato bene di fare oltralpe 





MARCIAPIEDI
Stesso concetto si applica ai marciapiedi: in un caso, ampi spazi dedicati al passeggio e alla fruizione in tranquillità dei negozi, nell'altro spazi adibiti a piazzole di sosta per le bancarelle o a sgarrupati e risicati passaggi per i pedoni, tra un'auto e l'altra. Impossibile lasciarsi sfuggire anche la netta differenza qualitativa nei materiali usati: asfalto a Roma, lastre di basalto o altro materiale duraturo nella Capitale francese, così da consentire una resistenza più duratura e meno costi di manutenzione nel tempo (ovviamente assumendo che nessuna auto o furgone ci parcheggi poi sopra...) 










TRASPORTI - METRO
Va bene, questa è facile, però il confronto è sempre utile. Lasciando perdere il numero spropositato di linee metro/RER presenti a Parigi, concentriamoci un attimo sui servizi disponibili: a Roma, in quasi tutte le stazioni, troviamo box informazioni non presidiati oppure, ove presidiati, con i vetri coperti da fogli di vario genere, così da rendere difficile qualsiasi interazione con gli addetti. A Parigi esiste ovunque o un box informazioni sempre aperto (e con personale gentilissimo) oppure un sistema di comunicazione con la centrale, che permette di parlare con un operatore remoto. Tutto provato e funzionante. A ciò si aggiungono totem informativi di ultima generazione, sempre aggiornati, e biglietterie automatiche che -da anni- accettano tutti i tipi di pagamento.









TRASPORTI - TRAM
Altra bella scoperta fatta a Parigi, il sistema tranviario. Anche in questo caso, vetture di ultima generazione, naturalmente pulitissime, banchine informatizzate con gli orari di transito dei mezzi, binari protetti e camuffati con un bel manto erboso. Sappiamo tutti a Roma quale sia la situazione, sia come età delle vetture, sia come percorsi.






CICLABILI
La città ha avuto negli ultimi 10 anni un vero e proprio boom di questo tipo di mobilità: al servizio Vélo Paris, dotato di rastrelliere e aree di parcheggio specifiche, si sono affiancati numerosi operatori internazionali free floating. A differenza di Roma, però, da un lato le piste ciclabili vengono realizzate con canoni di qualità e manutenute in maniera impeccabile, dall'altro esistono numerosi spazi dedicati alla sosta e ricoveri protetti lungo molte strade. 






BANCHINE LUNGO IL FIUME
Ultimo aspetto, non trascurabile: la fruizione del proprio fiume. Ho potuto osservare decine e decine di persone a passeggio lungo le banchine della Senna, tenute anche queste in maniera impeccabile. Impossibile non fare il confronto con il Tevere, tra muri sporchi e piccole tendopoli per i più disperati.




Insomma, Parigi avrà pure accumulato un bel po' di problemi negli ultimi anni (sicurezza, pulizia, periferie), ci mancherebbe. Ma Roma ne ha accatastati in maniera esponenziale e, senza un serio cambio di passo e una volontà precisa anche da parte del Governo centrale, sarà impossibile uscirne.

Andrea Castellani

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