Ma lo troviamo un candidato sindaco, uno solo, che ci dica dove vuoleprendere i soldi per gestire Roma?

23 marzo 2016

Paradossalmente la questione più interessante sulla campagna elettorale delle elezioni amministrative di giugno (di giugno? Non si sa, il governo non è stato neppure in grado ancora di fissare la data, e siamo a Pasqua!) l'ha posta sul tavolo Ferruccio De Bortoli, storico direttore del Corriere della Sera.

Ha proposto un, seppur vago, patto civico dei candidati che parta dal presupposto di non poter fare tante promesse in epoca di tagli draconiani ai trasferimenti. Ha proposto ai candidati di essere sinceri, di dire la verità. E di smetterla di fare ancora debito pubblico scaricando sulle future generazioni il costo della pessima gestione e della corruzione di oggi. Banalità, beninteso, ma oro in una campagna elettorale impalpabile e inesistente. Sull'articolo, uscito l'altro ieri 21 marzo, è intervenuto il capo dell'area finanza dell'Anci, l'associazione dei comuni, che è anche sindaco di Ascoli Piceno, confermando che mancano le risorse e che sono impossibili politiche espansive; ha confermato la cosa Corrado Passera candidato sindaco a Milano e con un lungo articolo è intervenuto, unico tra i candidati a Roma (gli altri magari manco leggono i giornali al mattino), Roberto Giachetti che è partito per la tangente con un'articolessa passe partout, valida per tutte le occasioni, in cui ci ha spiegato che a Roma, città piena di incompiute, non si può progettare il passato e disegnare nuovi modelli ma bisogna esclusivamente manutenere il presente (manutenere, dunque, il degrado) e semmai completare qualcuna delle tante incompiute. 
Sullo sfondo il solito postulato: non ci sono soldi. 

Peccato che il postulato su cui si basa De Bortoli e sul quale si aggrappano tutti coloro che risponderanno sia totalmente arbitrario. 

Roma è una città che potrebbe generare risorse spaventose, gigantesche, enormi. In ogni settore gli asset della città sono lasciati nelle mani o del crimine, o dell'illegalità, o del racket, o della prepotenza. Ne deriva che la città non incassa neppure un decimo di quanto sarebbero le sue potenzialità. E Roma è in posizione favorevole perché è stata così mal governata che gli spazi per recuperare sono immensi e il debito, seppur monstre, è poca cosa rispetto alle reali potenzialità di incasso annue che esistono, che sono alla portata, ma che vengono lasciate in abbandono lasciando che quelle risorse finiscano non nelle casse pubbliche e comuni, ma nei portafogli dei soliti noti. A vario livello.


Oggi a Roma i candidati, tutti i candidati, salvo qualche povera eccezione, ci spiegano dove vogliono diminuire le entrate (taglio delle tasse) e dove vogliono ridurre le possibilità di incasso (il no allo Stadio della Roma, per dire; o il generico no al cemento). Mai ci spiegano dove puntano a prendere i soldi per ristorare il debito e far sviluppare la città. Non ce lo spiegano perché recuperare risorse pubbliche significa scontentare i privati che vi hanno lucrato sopra da decenni. E sono decine di migliaia di voti. Sarebbe curioso, e lo vogliamo fare col vostro aiuto dunque la graduatoria è aperta a emendamenti, elencare la lista degli ambiti e dei cespiti dove, lavorando semplicemente in maniera civile, si potrebbero recuperare ogni anno centinaia di milioni di euro.


Il patrimonio immobiliare di proprietà del Comune
Con la gestione attuale la perdita è incalcolabile, ma siamo già solo qui nell'ordine delle centinaia di milioni all'anno. Ciò che sta emergendo da alcune settimane a questa parte la dice lunghissima.

Le sanzioni per le infrazioni stradali
Ogni giorno mezzo milione di auto commettono infrazioni e non vengono sanzionate, sanzionarle aiuterebbe le finanze pubbliche enormemente e contribuirebbe al cambio di mentalità dei cittadini che finalmente la pianterebbero di sentirsi superiori alla legge. Questo poi contribuirebbe al bene comune abbassando gli incidenti. Basti vedere cosa ha fatto Milano con gli autovelox: molti meno incidenti, molti meno costi per la sanità pubblica, molto più introiti per le casse del Comune. Vincono tutti, perdono i cafoni. Ma purtroppo i cafoni votano e i candidati vogliono anche i loro di voti. 

Le occupazioni di suolo pubblico degli ambulanti

12 mila licenze di ambulanti che pagano un decimo di quanto dovrebbero pagare; non solo umiliano l'aspetto della città (contribuendo tra le altre cose a mortificare il turismo, e dunque a far perdere soldi), ma sottraggono alle casse pubbliche centinaia e centinaia di milioni (!) all'anno; con la Bolkestein nel 2017 si può cambiare tutto, ma nessun candidato sindaco oserà dirlo...

Le occupazioni di suolo pubblico della ristorazione

Dovunque al mondo sono una enorme risorsa pubblica che ingrassa le casse comuni, qui sono ostacolate (con grande gioia dell'abusivismo) e quando sono concesse, lo sono a cifre ridicole. Parigi e Madrid sono ricoperte di tavolini all'aperto non per sport, ma perché questa è una risorsa fondamentale per la città, con soldi che permettono di tenere sotto controllo le tasse e di dare servizi sociali a chi ne ha bisogno.

La sosta delle auto e il traffico

La nostra è forse ormai l'unica città non solo in occidente, ma al mondo dove si parcheggia l'auto a gratis in mezzo alla strada nel cuore del centro; trovateci un parcheggio libero da tariffazione a Berlino, New York, Londra o Parigi se ci riuscite! Sono decine e decine di milioni ogni anno cui il comune rinuncia salvo poi dire che non ha risorse: idiozie!
E che dire del traffico? In città civilizzate come Londra o Milano entrare con un mezzo privato nel cuore dell'area urbana ha giustamente un costo; a Roma, che tra l'altro ha problemi perfino maggiori, è tutto cortesemente in omaggio. Ovvio poi che manchino i denari per far cose essenziali, no!? 

Turismo
Discorso articolato, ma limitiamoci al cancro dei bus turistici: prova a far pagare loro una cifra normale e non una tariffa pseudo omaggio, e vedi le decine di milioni di euro l'anno che ne scaturiscono.

Rifiuti
Molto schematicamente: dovunque sono una miniera d'oro; qui da noi sono un problema e un costo che grava e graverà sui nostri figli.

Le concessioni edilizie per la trasformazione urbana
La città ha oggi meno investimenti edilizi di Dublino, che ha un quinto dei nostri abitanti; trasformare la città, demolire per ricostruire, riqualificare le aree abbandonate all'insegna di nuove architetture, servizi e verde pubblico porta soldi nelle casse pubbliche e migliaia di posti di lavoro oltre a fare la città più bella e attraente come è successo, banalmente, senza dovere andare a Dubai, a Milano...
Ma qui si preferisce dare ascolto alla pancia ed alla paura sciocca e impreparata del popolino, spaventato dalle "golade de cemendo" e dalla "spegulazionedilizzia". Una atmosfera in cui il peggio dei palazzinari prospera.

Le concessioni edilizie per i parcheggi interrati

Si incasserebbero tantissimi soldi di oneri concessori con un serio piano parcheggi e, cosa importantissima, si riqualificherebbero piazze e strade sulle quali con le finanze correnti non si potrà intervenire mai. Fare parcheggi interrati è una soluzione che fa vincere tutti. E invece si preferisce dar ascolto ai comitati di cittadini nati esclusivamente per tutelare il volgare diritto alla doppia fila.

L'evasione della tariffa dei mezzi pubblici

100 milioni l'anno solo qui, con conseguenze nefaste su tutta la città: se mi concedi di evadere mi aiuti a diventare un cattivo cittadino e poi mi comporto male anche altrove. E poi i mezzi sono pieni all'inverosimile perché tanto son gratuiti.

L'evasione delle utenze delle municipalizzate da parte di enti pubblici, enti statali, enti religiosi

Un buco nero di centinaia di milioni all'anno, inaccettabile.

Lo sfruttamento economico del verde

Chioschi e attività economiche nei parchi e nelle ville; non solo si incassa in termini di oneri e di affitto, ma si risparmia sulla manutenzione che può essere a loro affidata. Da Milano a Lisbona le aree verdi sono curate anche perché ci vengono strutturate attorno delle attività economiche, noi abbiamo ettari di verde come Villa Ada senza neppure un baretto.

La pubblicità esterna

Oggi i cartelloni fanno incassare alla città 15 milioni l'anno, la potenzialità è 80, con la possibilità di ottenere in cambio un sacco di servizi di qualità per romani e turisti come accade dovunque da Milano a Parigi. Per ora si è preferito non torcere un capello alle mafie aggressive e pericolose dei cartellonari.

Spiagge

Ehi ragazzi ma di che stiamo parlando!? Qui si possono fare centinaia e centinaia di milioni ogni anno, per ora questi denari vengono lasciati nelle saccocce dei balneari che, grazie a tutto ciò, hanno oggi le risorse - loro sì! - per armare una guerra. Per tacere dei soldi che potrebbero arrivare (tra tasse, posti di lavoro, investimenti, oneri e turismo) da un rilancio serio del litorale. Dateci retta: basterebbe mettere a reddito in maniera onesta, seria e lucida il nostro litorale per risanare in 15 anni massimo i problemi finanziari della città. Solo con quest'ultimo punto!


E c'è molto altro che via via grazie ai vostri commenti aggiungeremo. L'essenziale - come in piena coerenza già facemmo durante la scorsa campagna elettorale - è far capire a quante più persone possibile quanto sia fasulla e mistificatoria l'affermazione che "mancano le risorse". E' un fake, è un falso, dicono così per continuare a far mangiare chi sta mangiando sulla pelle e sulle spalle di tutti gli altri. Basterebbe sistemare la città, farla fluire, farla funzionare, renderla appetibile per i capitali italiani e internazionali per trasformare i problemi in opportunità e generare una quantità di ricchezza inimmaginabile. I soldi ce ne sono pure troppi, ma chi amministra preferisce lasciarli nelle tasche dei propri clientes. Magari nascondendosi dietro al no-a-tutto (Raggi) o alla retorica del rammendo e della manutenzione (Giachetti). Tanto all'incapacità, al voto di scambio e alla mancanza di visione ottemperano i romani con le tasse locali più alte dell'universo e da qualche anno tutti gli italiani che col salvaroma, ogni anno, finanziano de facto il racket con 300milioni di euro gentilmente elargiti sull'altare dell'inefficienza capitolina. Ci stanno certificando che non cambieremo mai, che non diventeremo mai - o per lo meno non nei prossimi cinque anni - una città normale, una città che abbia qualche ambizione e che non rinunzi ad essere città.

Possiamo recuperare 1 forse 2 miliardi l'anno solo consentendo alla città di svilupparsi in maniera sana e competitiva, liberandola da sciocche ideologie e tare mentali. Altrettanti denari li possiamo recuperare - qui non ne abbiamo parlato concentrandoci sulle nuove entrate - dalla lotta agli sprechi (il Movimento 5 Stelle ha, giustappunto, parlato di miliardi). Significa che potremmo vivere in una delle città più ricche e fortunate del mondo, invece milioni di persone vi rinunciano pur di consentire a poche migliaia di individui di prendersi tutto loro. Ma perché?

In ogni caso diffidate di chiunque vi dica che "non ci sono risorse", che "non ci sono soldi", che "non bisogna fare opere faraoniche", che "non si può pensare in grande", che "bisogna fare semplice manutenzione". Diffidate, diffidate, diffidate totalmente. Diffidate di chi non ha ambizioni e visioni: vi sta condannando a restare così e, dunque, a peggiorare ancora.

37 commenti | dì la tua:

Lorenzo ha detto...

Chiaro e conciso,
Virginia muoviti! ecco il programma per Roma 2016/2021

Anonimo ha detto...

Roma è l'unica città, forse del mondo, che non può dichiarere il default del proprio bilancio. Lo stato italiano ha già stabilito, con i vari decreti "Salva Roma" che, qaulunque sia il disavanzo, verrà coperto da una ficalità generale e dall'aumento dell'IRPEF regionale e comunale. Per lo stato italiano il prestigio di non avere una capitale in default finanziario è superiore ad ogni altra condizione. E' stato accertato anche dalla corte fiscale italiana che dal primo fallimento semi-ufficiale dell'aprile 2008, l'amministrazione di Roma è stata ulteriormente fallimentare e quindi ora gli sventurati residenti romani pagano ogni mese il 4,23% di addizionali IRPEF e lo stato italiano versa 300 milioni di euro di quota parte ogni anno. Se non è cambiato nulla dal 2008, non cambierà nulla neanche dal 2016, quindi pagate in silenzio e si accetti una metropoli sempre più disastrata, progressiamente senza più servizi.

Anonimo ha detto...

Da romano spero che Roma fallisca, che non rimangano neanche i soldi x asciugarsi le lacrime, che la gente si incazzi in maniera inverosimile, che un'altra classe dirigente prenda il potere e che di tutto si faccia tabula rasa....In pratica uno scenario siriano, solo cosi' potranno veramente cambiare le cose.....

Anonimo ha detto...

L'addizionale IRPEF regione Lazio è aumentata quest'anno del 50%,
a dispetto di stipendi fermi da 7 anno e inflazione negativa.

Controllare busta paga, non è un'esagerazione.

50% di aumento in un anno (si paga mediamente 1500 € anno).

Ma nessun giornale o bollettino Renziano lo dice

Anonimo ha detto...

...oddio, a proposito di entrate dolosamente non riscosse

anche il risarcimento coatto di chi devasta con scarabocchi metro, treni , monumenti, palazzi, mezzi ama sarebbe una bella cifra da imputare al papino avvocato pariolino

Anonimo ha detto...

L'elenco fatto nel post è ampio; forse si può immaginare qualcos'altro, ma già così andrebbe bene.
Però, invece che fare mille battaglie specifiche (contro gli ambulanti; contro gli occupanti e morosi ecc. ecc.), bisognerebbe affermare anzitutto un semplice principio, che poi è quello che fa marciare i sistemi economici in tutto l'Occidente:
il prezzo è determinato dall'incontro fra domanda e offerta.

Cosa vuol dire questo, in concreto?
Ad esempio che il prezzo di una casa comunale (ovvero l'affitto) deve salire fino a che ci sarà qualcuno disposto a pagarla.
Che il prezzo dei servizi di trasporto, al pari del parcheggio ecc. ecc., deve essere associato alla domanda. Più sono le auto che transitano e che sostano, maggiore deve essere il ticket (di entrata nella ZTL e di parcheggio).
Idem per l'utilizzo dei mezzi pubblici.

Oggi, al contrario, si ritiene che il prezzo possa essere totalmente svincolato dal gioco di domanda e offerta, e che debba invece rispondere a criteri politici.
E dato che i politici vogliono il consenso, ecco che sono per natura portati a produrre deficit.

Sottraiamo alla politica la facoltà di fissare i prezzi; ristabiliamo le elementari regole di mercato, e costringiamo la politica ad occuparsi "delle regole", invece che dei bilanci economici di enti e partecipate.

Anonimo ha detto...

Signori state dimenticando un particolare fondamentale: in un apparato pubblico dove ogni minimo spazio è occupato dalla mafia, parlare di proposte per riportare la legalità è insensato.

E' come parlare di rilanciare un ristorante vegano introducendo il menù di carne.

Coi salva-roma ci campa tutta l'elìte che governa e amministra, come possiamo mai aspettarci un programma basato su multe, suolo pubblico a giusti prezzi, case pubbliche a chi ne ha bisogno ecc ecc? Questi sono i settori fondamentali su cui l'amministrazione romana vive. Chi sarebbe così stupido da toglierseli da sotto il culo?

L'unica soluzione per un cittadino onesto è NON VOTARE NESSUNO.

Dice: ma così lasci la città in mano alla mafia coi suoi candidati! Perché adesso a chi è in mano la città? Quali sono i candidati che si potrebbero sottrarre al suo potere? I 5 stelle? Loro sono in assoluto quelli più corruttibili proprio perché vengono dal nulla. Costano di meno. Nel migliore dei casi finirebbero per non avere potere, ostacolati dall'apparato burocratico mafioso che tutti conosciamo. Nel caso più concreto finiranno corrotti esattamente come tutti gli altri. Un sindaco del PD è stato prima smerdato dal giornale del PD e dopo cacciato via dal suo stesso partito proprio perché ostacolava il volere della mafia. Che potrà mai fare Virginia Raggi protetta da Casaleggio? Al massimo una campagna di click-baiting o qualche petizione su change.org.

Anonimo ha detto...

credo che nessuno di questi dirà mai nulla per non inimicarsi nessuna lobby. e le lobby sono voti.....

Anonimo ha detto...

Aggiungiamo poi che fare appalti in regola porterebbe ad un risparmio consistente, come nel capitolo consulenze esterne al comune di Roma....
Margini ce ne sono....senza considerare il costo della politica romana...

Anonimo ha detto...

mi pare che Virgina Raggi - durante un'intervista TV su SkYNews24 abbia parlato che l'ATAC può essere sanata recuperando i mancati introiti - come l'evasione tariffaria - e incidendo sugli sprechi - munero esagerato di manager.

speriamo bene, come al solito

Anonimo ha detto...

Togliere le carte di credito del comune ai sindaci. Vedrete che cenette e aperitivi finiranno! ;-)

Anonimo ha detto...

Se La pentastellata Guru-associata risana l'ATAC gli danno il Nobel e la fanno santa.

Ma con quelle dichiarazioni non lascia sperare nulla di buono....

(Evasione tariffaria e parenti dirigenti nullafacenti vero cancro da debellare con fermezza ed eventuale successo etico-morale ok ma cmq goccia nel mare)

Anonimo ha detto...

D'accordo su tutto tranne che sulla genericità del punto sulle concessioni edilizie per la trasformazione urbana. Dovrebbe essere chiaro che gli investimenti edilizi devono andare di pari passo, anzi essere preceduti, da quelli trasportistici. Non si costruisca se non su una linea coperta da trasporto pubblico, come accade ovunque nei paesi civili.

Anonimo ha detto...

Certamente le risorse ci sono sempre state perchè

Sulle addizionali regionali si consuma la vera punizione per i romano/laziali, a causa dell'insipienza amministrativa de noantri.

Aliquota del 3.3% con esenzione sotto i 15k noi.

Aliquota massima del 1.73% per redditi sopra i 75k Loro.



Sono soldi veri eh,

centinaia e centinaia di euro che ogni anno noi paghiamo in più,rispetto all'italiano medio.


Ottimo anche il raffronto fiscale.

Noi paghiamo lo 0.9% di addizionali comunali sull'Irpef, e sono esenti i redditi sotto i 12mila euro.

I meneghini pagano lo 0.8%, e sono esenti i redditi sotto i 21mila euro.

La differenza imponibile esenta a Milano - de facto - le classi medio piccole - operai, impiegati, commessi, la working class vera.

Da noi sono esenti solo pensionati al minimo ed evasori fiscali...pagamo tutti.

PERTANTO O ABBIAMO SERVIZI ALL'ALTEZZA DI QUANTO PAGHIAMO, OPPURE CHIUNQUE CI SIA IN CAMPIDOGLIO VA CACCIATO A CALCI NEL CULO!!

Anonimo ha detto...

Roma incassa 375 milioni all'anno dai servizi.
Milano 832.

Dicesi servizi gli affitti, gli asili, i musei, le mense, i mercati, le affissioni.

Balza all'occhio che il dato romano non è meno della metà, è meno di un quarto.

Perchè la città è doppia rispetto a Milano.

Poi ci sono gli utili.

Milano incassa 102 milioni dalle partecipate, Roma 60 milioni.

MEDITATE GENTE MEDITATE....

Anonimo ha detto...

A me al terzo giorno di post sull'addizionale regionale m'hai già rotto il cazzo.

"Meditate gente meditate" non lo vedevo scritto su un forum dal 2002.

Anonimo ha detto...

quindi secondo RFS che sindaco bisogna votare?

Anonimo ha detto...

@2.12

meglio abbondare, magari qualche romanaro pensa ancora che viviamo in una città economica.

Anonimo ha detto...

Che sindaco votare non lo dirà certo RFS, ma i programmi dei candidati. Certo chi uscirà con progetti e dati precisi e approfonditi, per quanto mi riguarda, avrà la meglio su chi dirà "meno traffico! Meno tasse! Più capelli per tutti! Una vita migliore!" come punti programmatici.

Anonimo ha detto...

Il litorale andrebbe portato da dormitorio a vibrante zona turistica.

Cosa c'è da fare per le spiagge?,

1)Pubblicizzarle a un turismo piu ampio.Spesso gli stranieri neanche sanno di essere a venti minuti dal mare, infondo basta che vengano inserite tra le attrazioni estive. Già mettere dei cartelli ben illustrati all'interno delle metropolitane sarebbe un passo avanti.

2)Dare i permessi per eventi serali e ovviamente pubblicizzarli come si deve,
visto che sul litorale ci sono gli spazi adatti per concerti e festival.
La cosa che era possibile fino all'anno scorso, momento in cui i "Kommissari" hanno deciso che bisognava ritorcersi contro la popolazione.

3)ciclopedonalizzare interamente il lungomare in stile tenerife sud/barcellona, migliorando la colata di asfalto in stile autosole che è presente adesso.

4)ovviamente sistemare la roma lido

Tutti interventi mirati ad ampliare l'offerta per il turista, che oggi come oggi, si trova a visitare poco piu di una cripta a cielo aperto e pertanto si ferma in media solo 4 GIORNI! (non me ne vogliano i colti, ma pretendere che i turisti si fermino di più solo per i monumenti, sarebbe pretendere che siano tutti professori/critici d'arte)

Tutti questi interventi andrebbero fatti tassativamente con la collaborazione dei privati i quali ne trarrebero grossi profitti (primi fra tutti albergatori e balneari, ma si si spera anche i prossimi e PRIVATI gestori della roma-lido)

Anonimo ha detto...

Sostituire al sindaco un consiglio formato da 8 membri, 4 eletti dai romani e 4 di nomina governativa, questi ultimi scelti tra esperti di urbanistica, trasporti, beni culturali ecc. che non siano politici.
E' l'unico modo per sottrarre potere a chi oggi può pilotare le elezioni e alla macchina comunale che al singolo sindaco può mettere i bastoni fra le ruote ma ai nominati dal Governo no.
Il consiglio si occupa di tutte le materie che riguardano la città come bilancio, urbanistica, trasporti, commercio, archeologia, turismo ecc.
Tutte le decisioni prese dal consiglio e tradotte in direttive vengono immediatamente rese pubbliche con nomi e cognomi di chi ha deciso cosa.
I minisindaci restano per la sola attività ordinaria da svolgersi rigorosamente seguendo le direttive del consiglio.

Anonimo ha detto...

Apperò. Mezzo milione di auto che commette violazioni del codice OGNI GIORNO:

Una miniera. Diciamo un minimo di 30 euro a multa ? 15 milioni al giorno.
Quasi 5,5 miliardi l'anno.
In dieci anni ci tappiamo tutte le buche con dei lingotti d'oro.
Peccato che del mezzo milione di multe sarebbe grasso che cola se ne venisse pagato il 10%. E solo dagli onesti che hanno qualcosa da perdere e temono Equitalia.
Ma vi immaginate un cittadino onesto che paga ogni anno decine e decine di multe mentre nullafacenti, nullatenenti, passeggianti, targati esteri se ne fregano ampiamente ?

Anonimo ha detto...

Certo, mi pare una proposta interessante.
Dobbiamo sperare che i romani continuino a essere dei cafoni che non rispettano le regole, altrimenti si rimane con le casse a secco.
Per mandare avanti la città bastano e avanzano le tasse ordinarie, se si eliminano gli appalti a pioggia e si ripristinano i servizi.
Sapete quanto si spende per il NOLEGGIO (avete capito bene, il noleggio), dei cassonetti?
50 milioni di euro ogni cinque anni.
No, dico, ma con 50 milioni di euro i cassonetti ve li lavora in alabastro un artista di Barcellona.

Anonimo ha detto...

Le mafiette con le dimissioni forzate di marino hanno mandato un messaggio.

L'UNICA RISPOSTA E' VOTARLO DI NUOVO

Anonimo ha detto...

Non so se hai letto la relazione di cantone ma le varie schifezze a Roma sono proseguite con marino gli anni in cui a mafia e varie hanno fatto come gli pareva sono stati quelli dal 2012 al 2014 anni in cui marino giocava a fare il sindaco rovinando x sempre 'immagine di Roma e dei romani nel mondo. Io lascerei Roma nelle mani capaci del commissario straordinario tronca.

Anonimo ha detto...

I mini sindaci almeno nel 5 municipio continuano a fare danni..meglio eliminarli...

Anonimo ha detto...

I programmi dei candidati non valgono nulla perché una volta che si siedono sulla poltrona d'oro si rilassano e fanno solo danni come ha fatto marino il peggior sindaco x Roma...

Anonimo ha detto...

Anche gli autobus sono a noleggio..e le macchine del comune e della città metropolitana...dicono che si rispamia in quanto i costi sono a carico delle società di noleggio..

Anonimo ha detto...

Con tutta la buona volontà del futuro sindaco, spero M5S, certi temi non possono essere cambiati solo con impegno, buona volontà, onestà e trasparenza (cosa che gli altri partiti neanche hanno), ci vuole altro. Ci vuole un commissario, che in realtà già c'è, ma nonostante questo ha toccato solo la punta dell'iceberg, ci vorrà altro ci vorranno anni prima di poter riportare Roma alla normalità! Ci vorrà l'impegno di tutti e soprattutto delle istituzioni senza ciò il cambiamento non sarà possibile! Non voglio dire che il sindaco non potrà fare nulla ma molto dipende anche dalle scelte a livello politico del paese Italia.

Anonimo ha detto...

Bel programma, complimenti. Sono un agente di polizia locale o, come ci chiamate, un viggile, di quasi 60 anni che ancora sta per strada a rincorrere senegalesi e a sanzionare cittadini indisciplinati. Tanto per dire che non siamo tutti nullafacenti. Il problema sulle sanzioni è che una moltitudine di persone, italiane e non, ha la residenza presso varie sedi Caritas o stabili occupati. Questi non pagheranno mai nulla !! Alla faccia dei cittadini che pagano le tasse e le multe. È la legge nazionale che va cambiata. O paghi subito o ti porto via la macchina! E basta con le residenze fasulle. C'è gente che ha la macchina intestata alla caritas. Ma quando paga la multa? Mai. Inoltre vorrei far notare che l'età media dei viggili è ormai 53 anni. Ne andranno in pensione, a breve, un migliaio. Che potremo fare a Roma in nemmeno 5000 pure anziani e pieni di acciacchi? Con tutta la più buona volontà per i miracoli non siamo attrezzati. Uno dei tanti viggili che vorrebbero poter far bene il loro lavoro

Anonimo ha detto...

E' vero, la caritas e sant'Egidio esistono proprio per coprire la mafia.
La Chiesa è il covo della mafia e delle sette segrete.
Ma se li chiudete in uno scantinato e li menate come si faceva una volta?
No, dicevo così per dire.
A 50 anni non si è vecchi. Ho visto un vostro collega in azione prossimo alla pensione che sembrava Mandrake. Il problema è che il sistema sfianca psicologicamente, anche prima dei 50 anni, visto che ti chiama a fare il controllore e poi ti inibisce ogni forma di intervento.

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