Mafiette di cui si parla troppo poco: i trasporti&consegne e come disinnescarli

17 febbraio 2016





Questa è Via Cavour. Questa è Via Cavour nella parte bassa. Questa è Via Cavour davanti ai Fori e praticamente sotto al Campidoglio anche se da queste foto praticamente non riuscite a vedere ne Fori ne Campidoglio. E per la verità non riuscite a vedere nulla. Non riuscite a vedere i ristoranti e i negozi ne riuscite a capire come si possa guidare in sicurezza, attraversare la strada in sicurezza. Questa dovrebbe essere la strada più turistica della città, perché collega - in un percorso che è agevole fare a piedi in pochi - la Stazione ai Fori e a Piazza Venezia; in realtà è una strada tristissima piena di esercizi commerciali raccapriccianti, di una bruttezza che pare studiata, palazzi tenuti male, saracinesche fatiscenti

Questa è Via Cavour alle 10 e 30 di mattina. Di ieri mattina. Uno scenario assurdo che non ritrovate nei dintorni di qualsiasi mercato generale neppure la mattina alle 6. Questo è lo scenario invece di metà mattinata, quando l'area dovrebbe essere sgomberata totalmente da furgoni, camion e pericolosissimi mezzi pesanti piazzati sulle strisce pedonali. E' la mafietta dei padroncini che non vogliono mollare neppure un millimetro del loro potere e che tengono ostaggio la città fottendosene degli orari e del Codice della Strada.
La verità è che non c'è nessuna città in Europa, ma neppure in Italia, dove si consegna merce a tutte le ore, alla rinfusa, senza organizzazione, senza pianificazione. Hai un ristorante? Per consegnarti 20 uova arriva un tir; per consegnarti tre cesti di insalata arriva un altro tir; per consegnarti l'acqua un altro ancora e uno ancora per il vino e così via per tutta la merce. 

Una soluzione noi l'abbiamo immaginata e sta qui. Chissà se apparirà nei programmi di qualche partito politico, di qualche candidato sindaco, di qualche movimento. Chissà se, poi, qualcuno avrà il coraggio di implementare un progetto che creerebbe sviluppo, sicurezza, posti di lavoro (veri, non gli autisti in nero dei furgoni anni Ottanta che inquinano come una nave da guerra) e ricchezza per tutti... Nel frattempo si potrebbero togliere fi-si-ca-men-te gli spazi a disposizione di questi bisonti riducendo la carreggiata della strada dotando Via Cavour di due ciclabili leggere sul modello di Via Portuense. Costo dell'operazione? Più o meno zero...

12 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Anche dei limiti di orario (ragionevoli) non guasterebbero.

Anonimo ha detto...

Oppure dei mercati come si deve in cui il commerciante può andare a farsi in carico o almeno una parte. Certo i surgelati, ad esempio, richiederanno sempre il furgoncino.

Anonimo ha detto...

Gli orari? Sti cazzi, sto a lavora
Le aree dedicate? Sti cazzi, sto a lavora
Il parcheggio assassino? Sti cazzi, sto a lavora
Blocco dell'autobus? Sti cazzi, sto a lavora
Il decoro? Sti cazzi, sto a lavora
L'inquinamento? Sti cazzi, sto a lavora


Anonimo ha detto...

e stic azzi dei tuoi sti cazzi non ce lo metti. Se c;avessi na ruspa ie triterei er furgone.

Anonimo ha detto...

"aho, ma sso a lavorà!!"
"ma che fassidio te do! mica c'hai er mercedese, ce passi..."
"capo, poi aspettà n'attimo che finisco sto scarico?"

matto ha detto...

Sulla proposta di RFS dell'anno scorso, ovviamente stiamo fantasticando, ma è giusto quanto meno parlarne, perché individuare un problema e discuterne è il primo passo per arrivare ad una soluzione (per questo ci vogliono almeno 20 anni). L'idea di cui parla RFS è buona, ma concordo con alcuni commenti sul non convogliare la totalità dei Tir a San Lorenzo (dove tra l'altro io non abito), ma solo una parte. Secondo me, sempre tra 20-30 anni, sarà determinante coinvolgere le linee ferroviarie e, non chiamatemi matto, il Tevere.
Scusatemi per i toni civili ma proprio non riesco a deridere, insultare e sbraitare ad una tastiera.

Anonimo ha detto...

che problema c'è, ce penserà il candidato pentafesso del blog

Anonimo ha detto...

A Milano come funziona il procedimento?

Anonimo ha detto...

Io sono convinto che in questo come in molti altri casi a Roma sia solo un problema di organizzazione.
Inutile insultare i camion in seconda fila se non esistono stalli per la sosta temporanea.
L'unica cosa che sbagliano è consegnare a tutte le ore. Le consegne vanno effettuate di notte in spazi appositi, attualmente non presenti. siccome nessuno se ne cura, questi fanno un po' come gli pare, tanto la città è già caotica.
Fate le aree di sosta, stabilite degli orari ed il problema è risolto.

Anonimo ha detto...

No, guarda, il problema lo hai individuato, ed è il primo che hai detto: non rispettano le regole, che impongono di effettuare le consegne entro le sette di mattina.
Tutto ciò che segue detto ciò, non ha alcun senso.
Non mi devo far carico io comune di Roma di agevolarti nelle infrazioni, caso mai devo riempirti di multe fino a che non ti entra in testa come ci si comporta.

roby.roma ha detto...

qualche anno fa vigeva un orario di scarico 7/10 mai effettivamente fatto rispettare, adesso con un mezzo gpl/metano/elettrico l'oario è liberalizzato. Nessuna piazzola è stata realizzata, e le esistenti sono occupate dai mezzi privati, come non bastasse non esistono ne rimozioni ne ganasce.
IL servizio di consegne è estrememente frammentato, ogni piccolo esercizio, specie food ha una miriade di fornitori ed i mezzo sono quasi sempre abbastanza grandi, spesso sproporzionati, anche perche spesso si consegna col sistema della tentata vendita, e non consegna diretta.
In pratica tutto da rivedere.
Inoltre, a parte qualche catena, che so macdonald che scarica un unico mezzo grande la mattina presto, quasi nessuno apre per lo scarico merce di primo mattino, anzi la tendenza è aprire tardi, ovviamente se "costretti" ci si organizza, non è impossibile.
E non è detto che un ripensamento globale dlela logistica sia negativo per clienti e fornitori, anzi.. non è per niente simpatico cercare di fermarsi ovunque ed entrare nei negozi gia affollati, rallentando ancor di piu le operazioni di scarico.

Ci vogliono idee serie e vera intenzione di metterle in atto, la città ne avrebbe benefici.

Anonimo ha detto...

basterebbe copiare quello che si fa a milano, bergamo, brescia o altre città non dico evolute ma almeno civili in italia, senza scomodare paesi esteri. o basterbbe applicare le leggi anche nella città dove vengono scritte, ma parliamo di roma... i romani ci guadagnano economicamente dallo schifo per cui lo difendono. un pò come i napoletani che piangono perchè con i soldi che hanno intascato per sotterrare immondizia abusivamente si stanno comprando medicine

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