Sul programma del Mov 5 Stelle. Sulla sua vaghezza. E sul perché Enrico Stefàno è il candidato migliore

14 febbraio 2016

Nel vuoto pneumatico dei programmi elettorali per le elezioni comunali a Roma, non spicca solo la lentezza delle procedure di selezione della classe dirigente (a Milano le elezioni si svolgeranno lo stesso giorno che a Roma, ma lì le primarie si sono già chiuse e sono un ricordo e già è chiara la compagine che si sfiderà per la conquista di Palazzo Marino, con tanto di capilista, per dire), ma anche e soprattutto lo zero cosmico sui programmi. Nessuno dei candidati alle primarie del PD e nessuno degli altri sfidanti è stato in grado di andare oltre le banalità e i tag vuoti (il traffico, ebbughe - ormai sempre più protagoniste loro malgrado della campagna elettorale priva di idee e visioni -, i trasporti), nessuno si è esposto minimamente anche perché questa volta è difficile esporsi. E' evidente che soluzioni populistiche sarebbero smascherate in men che non si dica (ormai i blog contano, eccome...) come è altrettanto evidente che le soluzioni che davvero risolverebbero i problemi sono ad alto tasso di impopolarità. Ne consegue che nessuno dice cosa diavolo vuol fare.

Non che il Movimento 5 Stelle si sia mosso diversamente, ma almeno ha provato a mettere giù 11 punti (vuoti anch'essi, beninteso), li ha fatti votare alla base (mah!) e li ha messi in fila di priorità. Ovviamente al primo posto è finita la mobilità e la manutenzione delle strade. Due frasette che prese così, in assoluto, non vogliono dire un ciufolo e che sarà dunque interessante vedere come verrano articolare e declinate dai candidati, dalla lista, dal candidato sindaco.

Già, in candidato sindaco. La lista delle priorità emerse dalla base dovrebbe consigliare al Movimento un cambio radicale degli orientamenti rispetto ai nomi presenti. De Vito ci ha già provato e sarebbe abbastanza improbabile fare il bis. Raggi appare impeccabile, competentissima, rassicurante, ma non si ricorda in 2 anni una sua presa di posizione radicale su un tema. E forse un po' di cattiveria in più è necessaria e la principale candidata sindaca è ancora un pelo troppo buona. Beh, dunque, visto che la base del Movimento pensa che la mobilità e i trasporti siano il fulcro sul quale innestare l'attività amministrativa (e noi siamo d'accordissimo), perché non puntare su colui che più di ogni altro all'interno del Movimento ha compreso profondamente i gangli, i nodi e i problemi del settore? L'uomo esiste, c'è, ha lavorato come consigliere per 2 anni, è nato nel 1987 (!) e risponde al nome di Enrico Stefàno. Assurdo che non se ne parli come candidato sindaco, sarebbe la svolta che più di mezza città cerca pur senza saperlo. 



Dopodiché veniamo ai tre punti che, come dicevamo prima, previa votazione, sono emersi come quelli principali e più cogenti per la base del Movimento fondato da Grillo e Casaleggio. Si tratta di tag generici e passpartout così come si tratta di punti nodali importanti. In ciascuno dei casi bisognerà vedere come si intende affrontare il problema. Fermo restando, insomma, che la mobilità è un problema, ci sono tanti modi per affrontarlo: alcuni sono giusti, alcuni sono sbagliati. E lo stesso Movimento 5 Stelle ha delle tare enormi in questo senso. Tare che vanno dalla lotta contro la metropolitana (Roma non diventerà mai una città normale senza una dotazione seria di linee interrate che preveda, per lo meno, il completamento della C - fino a Grottarossa -, la realizzazione della D e la trasformazione in metropolitane della Nord - con l'aggiunta della stazione Valle Giulia - e della Lido) alla non comprensione dell'importanza basilare, cruciale e centrale della sosta in struttura e dunque della impellente necessità (ossigeno anche per l'economia) di costruire parcheggi interrati o in silos.

Insomma le basi sono corrette, le persone in gamba ci sono anche, ma resta sospesa la necessità da parte dell'elettorato di capire come saranno snocciolati questi temi e quanto saranno messi ai margini i talebani che si sono incuneati nel partito grillino. Perché la deriva movimentista, pseudo-SEL vecchio stampo, di quelli che dentro al M5S urlano contro la "golada de cemendo" da una parte e "la casa è un diritto" dall'altra, è più pericolosa della struttura organizzativa business oriented di Gianroberto Casaleggio. E non c'è migliore istanza post-ideologica che candidare un ragazzo di 29 anni da compiere...

56 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Molto meglio Alfio Marchini a candidato sindaco.

Anonimo ha detto...

Spero si ricandidi Marino. Io lo votero'. Vederlo preso a calci in culo una seconda volta sarebbe bellissimo.

Anonimo ha detto...

Comunque la pensiate Bertolaso al momento è l'unico che in passato abbia dimostrato di saper FARE qualcosa

jillride ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Giovanni ha detto...

Enrico Stefàno non è "televisionabile". Siccome il M5S ha bisogno di millemilioni di voti per vincere (non bastano attivisti e simpatizzanti), e siccome i ritardati mentali italiani votano solo per quello più simpatico e bravo in TV, Stefàno non ha chances. Rassegnatevi.

Anonimo ha detto...

Specialmente al circolo canottieri, certe cose faceva.

jillride ha detto...

Uno dei famosi 26?

Anonimo ha detto...

26 eroi. Io ho tolto le foto di.mia figlia dal portafogli e ci.ho messo le loro.

Anonimo ha detto...

Boni che alla feccia di estrema destra ed estrema sinistra già gli bolle il sangue

Anonimo ha detto...

Bertolaso ha provato solo di saper fare abusi (piscine dove si faceva pure massaggiare) opere in deroga a qualunque norma con il sistema emergenziale. Bertolaso e' l'epigono del decennio berlusconiano che ha dato il colpo di grazia all'Italia. Intanto non vincera mai: i primi ad infiocinarlo saranno il palazzinaro e lo squadrista

Anonimo ha detto...

Innanzitutto per marchini parla il cv.
Non solo quello passato, trasritto ieri nel post su Villa Farinacci, ma soprattutto quello presente, per il quale rinvio a un esauriente articolo di Francesco Bonazzi - http://www.cinquantamila.it/storyTellerArticolo.php?storyId=5693774337e0e - dal quale si evince limpidamente come la candidatura di marchini serva solo a marchini, e ai suoi progetti imprenditoriali sull'area di pietralata.
Incidentalmente ricordiamo che marchini, come renzi, è sostenuto da caltagirone.
E che pur non essendo indagato risulta agli atti di mafia capitale perché CARMINATI HA MEDIATO UN SUO INCONTRO CON GRAMAZIO.
In un paese normale un personaggio del genere viene definito impresentabile, in Venezuela, Messico, Moldavia e in Italia si candida sindaco.

Anonimo ha detto...

Su bertolaso si possono solo alzare le mani. Candidare il presunto porgiappalti dei reginetti della p3 (i memorabili anemone e balducci), l'uomo che ha avuto la sicumera di rassicurare le popolazioni abruzzesi in ansia per un anomalo sciame sismico (si è visto con chee esiti), l'uomo poi intercettato in incitamenti a "non dire quello che non si deve dire", l'uomo che ha lavorato ad haiti dove medici senza frontiere si è distinta per l'insolito, e ben remunerato, numero di amputazioni sui feriti, l'uomo sul quale SE NON ALTRO si dovrebbe porre un legittimo veto per la gravità delle vicende giudiziarie che lo lambiscono, candidare uno così o marchini vuol dire proprio sfoggiare in faccia agli italiani la trasversale combutta appaltistica e palazzinara che ormai forma l'establishment politico italiano.
E cacchio, va bene il garantismo, ma qui non è in discussione il furto di un pacchetto di patatine.
Co sto criterio uomo del fare è pure buzzi, o il tiranno del kazakistan.

Anonimo ha detto...

Meglio un 5 stelle rincretinito, piuttosto che questo tipo di "uomini del fare". Anche se l'estromissione di Grillo e la vaghezza dei programmi invita a pensare il peggio, ossia che le convergenze si stiano allargando.
Quello che è certo è che né centro sinistra né centro destra sono più votabili, perché sono le bandierine dello stesso patto illecito scellerato.
Basta sentire come se ne è uscito Berlusconi: "Ebbè, se verrà contestata la situazione giudiziaria di Berolaso chiudiamo la campagna elettorale con un attacco alla magistratura".
Ebbè, me sa che col c * che te lo votiamo.

Anonimo ha detto...

Comunque, io sono sempre per Andrea Scansi sindaco, e in alternativo, proprio Beppe Grillo.

Anonimo ha detto...

Su internet non latitano notizie su anemone e balducci, ma vi consiglio intanto questo, per avere una vaga idea di che razza di gente si sta parlando:

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/cricca-anemone-balducci-va-processo-unico-che-parla-viene-63902.htm

Mò, se si può continuare a lasciare l'Italia nelle grinfie del brigantaggio 2.0 votate pure i bertolaso, i marchini e gli eventuali sostituti cloni che sapranno escogitare (Galimberti non andava bene, senza nemmeno una tettoia abusiva alle spalle...).
Se invece riuscite a vedere le connessioni che ci sono tra renzi al governo, lo sfascio delle banche, i "suicidi" misteriosi, il terzo livello della mafia e la cementopoli che governa la nazione dal suo sorgere, votate QUALUNQUE ALTRA COSA, MA PROPRIO QUALUNQUE.

Anonimo ha detto...

Piuttosto che farmi governare da Bertolaso preferisco prendere la cittadinanza cinese!

Anonimo ha detto...

È mai possibile che neanche il movimento 5s si degni di citare, affrontare il problema dello sfascio del commercio? Gli piacciono le bancarelle? Le puzze dei fast food? Conoscono il decreto bersani e la assenza di regolamento attuativo a Roma con la conseguente totale libertà di schifezze? O anche loro pensano ai voti tredicine, proietti ecc? Li vedo un poco ignoranti. ....

Anonimo ha detto...

Meglio un poco ignoranti, bruttini, vestiti male, tontoloni, scarsi oratori, che mafiosi. Se ascolti le udienze parlamentari, i più svampiti sono quelli del pd, non certo i 5 stelle o altri.
Sull'affilato livello culturale di giachetti e marchini poi, avrei da discutere.
Il commercio romano, con la camorra e la ndrangheta alle spalle, se la cava benissimo, puoi fare sonni tranquilli.
Qui l'unico problema dei 5 stelle è che se ne è andato Grillo, che ne era l'anima lucida e pura, e siamo passati all'anti-anima rotschildiana e allineata di casaleggio.
Se riescono a bypassarlo, bene, altrimenti bisogna affidare il voto ai famosi partitini che non entrino nelle grandi coalizioni, perchè l'idea che uno voti a destra o a sinistra per far vincere "la parte politica" a prescindere da qualunque rispondenza a un'idea di bene comune è da perfetti squinternati, e se ne accorgeranno, di qua e di là.

Anonimo ha detto...

Putin o Kim Jong-un e si vive tranquilli. Niente più buche o bancarelle abusive. Magari una guerretta o una bombetta ogni tanto ma tutto pulito e ordinato.

Anonimo ha detto...

A me dei 5 Stelle spaventa molto la loro anima ambientalista che punta alla decrescita felice. Roma ha bisogno di investimenti alle infrastrutture per ridurre il divario con le capitali europee. Serve ridisegnare le strade, a favore di pedoni e bici, e incrementare i mezzi pubblici, in particolare tram e metro. Insomma bisogna riempire la città di cantieri (si spera non a caso tanto per buttare denaro, ma per l'appunto con una progettualità generale dietro). Ecco, i grillini sono gli ultimi in grado di farlo. Perfino un Giachetti che parla di periferie e kurtura sarebbe più indicato di loro.

Anonimo ha detto...

decrescita felice vuol dire non recessione, non vuol dire povertà, anzi, ma taglio delle cose inutili, taglio degli sprechi alimentari ed energetici ecc.ecc.... chi ha orecchi intenda, comunque sono sicuro che rivoterete i vostri aguzzini, non avete speranza

Anonimo ha detto...

D accordissimo, Stefano è l uomo giusto per il m5s e per roma!

Anonimo ha detto...

Se si taglia, a Roma si fa solo del bene. Ma poi bisogna ripartire e investire per modernizzare la città. Quali sono i progetti dei 5 Stelle per il Comune di Roma?

Anonimo ha detto...

Programma Mov 5 Stelle per Roma:
1. Nidi e scuole: non vogliamo privatizzare gli asili nido. (Aumento spesa)
2. Cultura: vogliamo investire nelle biblioteche e nei musei (Aumento spesa)
3. La casa è un diritto: ognuno deve avere un'abitazione gratuita o agevolata (Aumento spesa)
4. Architettura urbana: Basta cementificazione selvaggia (Riduzione incassi)
5. Nessuno deve rimanere indietro: politiche per le fasce deboli, anziani, ecc (Aumento spesa)
6. Verde pubblico e spiagge: a Ostia c'è la mafia e AMA non ha saputo gestire i parchi. Progetti? Non pervenuti.
7. Mobilità: Roma ha bisogno di mezzi pubblici. Progetti? Non pervenuti. (Aumento spesa in ogni caso)
8. Il Turismo è crescita: vogliamo ridurre le tasse agli imprenditori (Riduzione incassi)
9. Trasparenza: vogliamo istituire nuovi gruppi di controllo dei bilanci (Aumento spesa e personale)
10. Sentirsi sicuri: più fondi alle forze dell'ordine (Aumento spesa)
11. Rifiuti e decoro urbano: un grande progetto per rilanciare AMA (Aumento spesa)

Chi paga tutto ciò?

Anonimo ha detto...

Di che state parlando? I 48 candidati consigliere da poter mettere in lista verranno scelti via web, tra questi verrà poi scelto il candidato sindaco, sempre via web. Quindi per il signor Enrico Stefàno (uno dei tanti) deve essere scelto dagli votanti iscritti e registrati al blog. Mica come a Bologna dove il candidato sindaco si è autonominato, a Roma vige la democrazia, o no?

Anonimo ha detto...

Cosa c'entrano i cinquestellini con l'estrema destra?

Anonimo ha detto...

Il resto d'Italia che non li vota

Anonimo ha detto...

Tanto deve firmare un contratto che prevede che ogni decisione viene presa dal "garante" quindi che discussione inutile è quella del candidato da scegliere?

Unknown ha detto...

Dove sarebbe la pochezza del programma? Questo non è un programma secondo voi? http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/roma2013/Programma_Movimento_Cinque_Stelle_Roma.pdf E' anche molto più dettagliato del vostro articolo

Anonimo ha detto...

Pensiamo intanto a cosa non va fatto. Non va fatta la solita presa di potere cemento-mafiosa.
Già questo sarebbe un progresso.
Tutto quello che viene poi, posta questa premessa, è sicuramente buono.
Si potrebbe votare forza nuova, ma purtroppo è intasata di infiltrati.
Se non sbuca una destra alternativa, 5 stelle è comunque meglio del palazzinaro marchini, propaggine caltagironiana, e del pittreista bertolaso.
Coff coff...

Anonimo ha detto...

Anzi, mettetevi in cerca degli uomini del non-fare.
Visto che tra le frasi fatte della mafia adesso c'è questa, "l'uomo del fare", n'importe quoi.

Anonimo ha detto...

Roma ha bisogno di gente onesta più che di competenze, la gestione del comune deve essere fatta da persone serie che sappiano gestire senza corruzione i tecnici addetti.

Anonimo ha detto...

I tecnici addetti vanno anche selezionati e va detto loro cosa fare. Non è che il sindaco e i consiglieri stanno lì solo per controllare.

Anonimo ha detto...

Penso che se ne renda conto anche la sora camilla che marchini e bertolaso sono due esponenti di un sistema criminale.
Aspettatevi che li votino dipendenti delle loro aziende e clientes, come sempre.
Voi altri, pochi ma valenti, non fatevi fregare, almeno stavolta.
Ricordate sempre quanta morte c'è stata in Italia, per colpa di questi avanzi di galera che vogliono monopolizzare l'economia proprio perché dal punto di vista umano, intellettuale, sociale, sono delle mezze seghe.
Per vendicare le vittime delle stragi, o almeno per non infangarle, la prima condizione è non dare altro potere ai loro assassini e agli eredi dei loro assassini.

Anonimo ha detto...

Nessun sindaco ha le competenze tecniche per pilotare i vari settori di intervento, non diciamo fesserie.
Che marchini in caso si intende di cultura o di sanità?
Suvvia, il raziocinio.

Anonimo ha detto...

La sanità è gestita a livello regionale. Fossi in te mi vergognerei di continuare a scrivere su questo blog, ma purtroppo per noi tutti non hai altro da fare.

Anonimo ha detto...

stefano .....miglior scelta?? AHAHAHHHAHAHHAH
https://it.wikipedia.org/wiki/Dario_Stefano

HEY TU..PERCHE' NON TI FIRMI QUANDO SEMINI DIOZIE.

MI RACCOMANDO VOTATE SEMPRE GLI STESSI EPOI SBATTETE LA CAPOCCIA AL MURO QUANDO E' ANCORA PIU' SCHIFO

Anonimo ha detto...

Va bene, a parte gli sbroccamenti qua sopra (hey tu, quando un anonimo ha un fucile un anonimo con la pistola è un uomo morto. Ma dateve una calmata pazzoidi), mi pare evidente che scopo unico dei partiti sia dare la poltrona di sindaco qualcuno che catalizzi appalti: un facilitatore.
"L'uomo del fare" 1 con la scusa di pulire le strade, gestire la sicurezza ed eliminare il degrado indirà subito 6873 appalti per centri d'accoglienza, vigilanza privata e raccolta rifiuti, senza dimenticare l'apertura di qualche decina di inceneritori. Poi, se arriverà uno sciame sismico, sarà in grado di rassicurarci: tanto si muore una volta sola.
"L'uomo del fare" 2 con la scusa di sviluppare Roma sguinzaglierà le sue trivelle su ogni centimetro quadrato residuo di agro romano, continuando a incrementare debiti, già ingenti, che mai pagherà, con la consueta prassi palazzinara.
Vorrei sapere se in tutta Europa esista questa malsana prassi di candidare in politica imprenditori, di questa specie poi.

Anonimo ha detto...

Ha ragione 22. 48, nessun sindaco potrebbe mai avere competenze multiple (peraltro gli uffici comunali contemplano eccome igiene e sanità).

Anonimo ha detto...

Le chiacchiere stanno a zero. Marchini è inqualificabile.
Lasciam perdere pilotatissimi sondaggi che non rispecchiano certamente i voleri dei romani, ma solo la quantità di quattrini con cui l'aspirante sindaco può pagare i supporter on line.
L'ineffabile Bertolaso, colui che lasciò dormire in pace migliaia di aquilani sotto i calcinacci e che intrattenne rapporti coi furfanti matricolati della cricca, invece di avere a che fare con la propria coscienza pensa di dover rendere conto esclusivamente della propria fedina penale.
Vi dico solo questo. Tra i primi vantaggi che otterremo dall'eventuale abolizione dei finanziamenti all'edilizia, delle colate di cemento selvaggio, e dei servizi in appalto, ci sarà il regresso delle ondate di calabresi, abruzzesi, pugliesi e campani che infestano Roma al soldo di camorra e ndrangheta.
Se manca il lavoro finto mancano anche i parassiti. E si comincia a tagliare il cordone ombelicale tra Roma e le mafie.
Il lavoro al comune di Roma deve essere selezionato, qualificato, e non clientelare.
Basta ditte, e interessi mafiosi.

Anonimo ha detto...

I romani per questa gente non sono diversi dagli aquilani lasciati morire per sventatezza, dagli aretini ridotti in mutande dal governo banchierofilo e palazzinarofilo, da tutti quei disgraziati che all'occorrenza vengono considerati come moscerini da schiacciare, se ciò serve a incrementare i profitti.
Serve una giunta di servitori dello Stato che cominci a fare piazza pulita di cemento, ditte e mafia.
Questo serve, con buona pace della cricca recidiva e dei cugini di terzo grado di caltagirone.

Anonimo ha detto...

E se non vi bastano gli abbondanti impicci di Marchini trascritti tra ieri e oggi, beccateve pure questa:

http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2015/07/01/news/intrigo-popolare-per-marchini-1.219573

Anonimo ha detto...

08/02/2016 12:47
Marchini candidato centrodestra? A carnevale ogni scherzo vale

"Prendiamo come una battuta carnascialesca l'auto accreditamento di Marchini come candidato di centrodestra. Tutti sanno la storia politica sua e della sua famiglia: dal sostegno al Pci del nonno, alla speculazione edilizia selvaggia che ha devastato la periferia romana, il quartiere Magliana realizzato sotto il livello del fiume, l'edilizia intensiva soffocante del sacco di Roma (niente a che vedere con Milano 2, per intenderci)".
Lo dichiara in una nota Federico Mollicone, responsabile comunicazione di Fdi-An: "Poi la dolorosa storia dello scandalo Italcasse che, al di là dell'inchiesta giudiziaria, coinvolse il palazzinaro rosso con numeri che avrebbero fatto impallidire tangentopoli. Vicende economico finanziarie che sono valse una fortuna di cui Alfio junior sta ampiamente beneficiando, gestendo e diversificando gli investimenti provenienti da tali attività. Se le periferie romane sono spesso dei ghetti la responsabilità anche dell'ingordigia della sua famiglia. E, ancora, la candidatura alle primarie del Pd rocambolescamente ritirata nel 2013 per evitare la sconfitta contro Ignazio Marino, ma in presenza di chiare sottoscrizioni di manifesti di valori della sinistra difficilmente occultabili. Oggi ridiamo per la battuta ma dal mercoledì delle ceneri il centrodestra decida un candidato degno per coerenza di valori e impegno. La destra non intende cedere Roma ad avventurieri e improvvisati strateghi", conclude l'esponente Fdi.

Anonimo ha detto...

Il candidato sindaco è una scelta secondaria, mai creduto all'uomo della provvidenza .
Come evidenziato anche nell'articolo è necessario mettere ben a fuoco un piano per la città e indicare alcuna linee guida , sulle quali non basta che converga l'intero movimento , ma è necessario che siano fatte ben presenti a chi voglia votarlo .
Le scelte che debbono essere fatte per il bene di questa città non necessitano di un uomo solo al comando , ma del supporto costante di chi voterà la giunta .
Toccando alcuni interessi forti come gli interessi del vaticano nero , della mafia delle bancarelle o delle case del comune , la giunta avrà necessità di avere un legame forte con il proprio elettorato , che protegga la sua azione dalla guerra mediatica che le verrà fatta sia dai gruppi legati agli interessi mafiosi e clientelari , che dal partito della nazione e dai suoi sicari

Anonimo ha detto...

#tuttiamignotteconBertolaso

Anonimo ha detto...

Bravissimo h. 10.45, e pure h. 11.36.

Anonimo ha detto...

Ecco invece un esempio di cosa ci propone il pd-sel, non fossero sufficienti le prove ultime di virtù criminale.

Caso Romeo, lo scandalo sbarca a Roma
Affari per 48 miliardi: gestisce gli immobili di Comune, ministeri e enti
di Anna Maria Liguori
Dagli immobili alla manutenzione, dagli enti alle istituzioni quello che Alfredo Romeo ha messo insieme nella capitale è un vero e proprio "impero". Romeo, finito in manette su ordine dei magistrati di Napoli, titolare della Global Service, è diventato in pochi anni uno dei più grandi imprenditori d´Europa. A Roma è più noto come l´imprenditore del maxi-appalto per le strade ma da anni gestisce e si occupa della manutenzione dell´intero patrimonio immobiliare del Comune di Roma (così come i patrimoni pubblici di Napoli, parte di Milano, Firenze, Venezia) e ha incarichi di gestione e manutenzione con l´Inps, l´Inpdai, ben 12 ministeri come quello dell´Economia, dell´Interno, della Difesa, e anche il Consiglio di Stato e anche la manutenzione degli impianti idrici e sanitari del Quirinale. Tutti nell´elenco dei clienti annoverato nel sito della stessa Romeo. Un patrimonio amministrato di almeno 48 miliardi di euro, sulla cui redditività la Corte dei Conti ha espresso molte critiche. Il portafoglio della gestione del Comune di Roma è formato da circa 44.800 unità immobiliari, distribuite su 1.239 edifici e a prevalente destinazione residenziale e da oltre un milione 400 mila metri quadrati di superfici comuni. Moltissime le attività: quelle di censimento e inventario delle unità immobiliari di proprietà del Comune; la gestione amministrativa e contabile dei contratti e dei rapporti di locazione; il recupero delle morosità e gestione del contenzioso; la gestione amministrativa e tecnica delle manutenzioni sui guasti per le singole abitazioni e per gli impianti e gli spazi comuni; la progettazione e l´esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria per l´adeguamento normativo, la riqualificazione ambientale e la valorizzazione degli immobili gestiti. Il contratto di servizio, che scade ogni cinque anni, è stato rinnovato per l´ultima volta dalla giunta Veltroni nel 2006. La prima gara risale alla seconda giunta Rutelli nel 1998. L´importo per il servizio che il Comune di Roma si è impegnato a pagare è di 92,8 milioni di euro. Ma nella Capitale, Romeo si è occupato anche di un´altra importante e discussa operazione immobiliare: la gestione della vendita di 926 case la gran parte centralissime, di proprietà ex Asl, poi della Regione, su mandato del fondo immobiliare Bnl durante la giunta Storace.
E poi il capitolo del maxi-appalto delle strade, insieme a Vianini e al Consorzio strade sicure, revocato dal sindaco Alemanno lo scorso 14 novembre. Un appalto da 720 milioni di euro in nove anni. Rilievi pesanti quelli del Campidoglio. Gli uffici dell´assessore ai lavori pubblici Fabrizio Ghera hanno verificato l´effettiva operatività ed efficacia del servizio dandone un pessimo giudizio: in quasi due anni dall´avvio è stata eseguita «solo il 10% della pavimentazione superficiale delle strade (circa un milione e 300 mila metri quadri nonostante in sede di gara la Romeo avesse preso l´impegno di intervenire nei primi tre anni su 4 milioni di metri quadri), solo il 50% della segnaletica stradale ripristinata (a fronte dell´impegno di un rifacimento dell´intera segnaletica ogni sei mesi), meno del 2% delle caditoie stradali spurgate e disostruite, nessuna manutenzione dei guard rail, disorganizzazione nella programmazione nell´apertura dei cantieri con gravi ricadute sul traffico».
(19 dicembre 2008)

Anonimo ha detto...

NB Il povero Alemanno provò a liberarsi della romeo, al quale invece la sinistra continua a garantire il monopolio a livello NAZIONALE, tramite la consip.
NBB Naturalmente anche in questo osceno garbuglio delinquenziale compare un tentacolo di caltagirone, tramite la vianini.
NBBB Ecco l'ennesima conferma di un accordo tra grandi immobiliari e occupanti abusivi o concessionari a costo zero delle case del Comune di Roma.

Anonimo ha detto...

Ecco rutelli e la palombelli come interloquivano con l'"imprenditore", incredibilmente risorto dalle ceneri di tangentopoli come la fenice.

http://www.polisblog.it/post/3161/scandalo-romeo-global-service-spunta-il-nome-di-rutelli-i-testi-delle-intercettazioni-che-lo-riguardano

E, ci credereste? Compare anche il nome di salvone nastasi, il pupazzone che non dice mai di no.

Anonimo ha detto...

Quindi, destra e sinistra sono diventati un continuum indistinguibile di ditte dei soliti tre, a cui hanno garantito il monopolio tramite organi paradosso, che dovrebbe garantire la "legalità" e per farlo impone consorzi mafiosi alle pubbliche amministrazioni, e gare studiate ad hoc per far vincere l'amichi.
NON SI PUO' VOTARE NE' CENTRODESTRA NE' CENTRO SINISTRA.

Anonimo ha detto...

Quindi, destra e sinistra sono diventati un continuum indistinguibile di ditte dei soliti tre, a cui hanno garantito il monopolio tramite organi paradosso, come la consip, che dovrebbero garantire la "legalità" ma per farlo impongono consorzi mafiosi alle pubbliche amministrazioni, e gare studiate ad hoc per far vincere l'amichi.
NON SI PUO' VOTARE NE' CENTRODESTRA NE' CENTRO SINISTRA.

Anonimo ha detto...

Preziosissima in merito l' intervista di oggi ad Alberto De Pisa, Giudice del maxi processo:

"E' finita l'epoca in cui la mafia veniva identificata con personaggi come Totò Riina. Dietro uno come lui oggi si muovono personaggi dell'alta finanza, banche, imprenditori d'alto livello, vere e proprie centrali finanziarie".

http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2016/2/15/STORIA-Il-giudice-del-maxiprocesso-oggi-la-vera-mafia-sta-nelle-centrali-finanziarie/679421/

Anonimo ha detto...

Questa citta', fondata da Romolo il 21 Aprile 753 A.C., nella sua lunghissima storia ha visto e passato di tutto, eppure esiste ancora; ci vuole solo un sindaco dei Cinquestelle (gli stessi che hanno fatto lasciare i romani nelle mani del finalmente denunciato Tronca) per farla sparire dal pianeta Terra. NON VOTATE M5S.

Anonimo ha detto...

Figurati se non arrivava il neodemocristiano del partito della Nazione.
Meglio estinti che palazzinari.
L'ultima di bertolaso: "Rom vessati".
Già prepariamo il rientro dalla porta d'onore dell'industria dell'assistenzialismo.
Nihil novi sub sole Ptres.

DomenicoD ha detto...

Non conosco Enrico Stefàno ma prendo per buono tutto quello che l'autore dell'articolo dice sulle sue capacita' e competenze.

Detto questo, proporre Enrico Stefàno come sindaco, se non e' una provocazione, a mio parere significa avere una visione limitata e semplicistica del problema Roma e di quello che ci vuole per gestirlo.

Difficile trovare personaggi di qualita' e caratura ? Vero!

Resta comunque a mio parere l'obiettivo che per Roma ci vuole:

1) qualcuno con dimostrate capacita' manageriali, innovazione/visione e di gestione di realta' complesse che si 'attrezzi' con
2)una squadra di persone competenti (e 'pulite') per il settore loro affidato (e qui Enrico Stefàno potrebbe essere utile), e che
3) governi Roma per un periodo sufficiente (vari anni) ad introdurre i cambiamenti (migliorie) ed a stabilizzarli.

Anonimo ha detto...

MA come mai la ROMACHEFASCHIFO, ossia tutti i sostenitori del blog, di Marino, del PD e di Tonelli, si preoccupa tanto del M5S??? Se secondo voi non hanno un programma, non hanno capacità, non hanno esperienza e non hanno un cazzo, perchè ci state buttando litri d'inchiostro? Io come tantissimi Romani credo che esiste un altro modo di fare politica e amministrare una Città.....lasciateci almeno sperare che la merda che gettate ogni giorno su questa città si può spazzare via! State sereni!

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