Quel tram progettato e abbandonato che potrebbe stappare Roma Est. Una bellissima tesi di laurea

1 febbraio 2016

Pensata negli anni Novanta, realizzata in parte, abbandonata, ritornata al centro del dibattito - seppur in maniera erratissima - grazie al gruppo di Renzo Piano che ha provato (dimenticandosi la vocazione trasportistica) a riqualificarne una piccola porzione con risultati di cui abbiamo parlato qui, la dorsale tranviaria est che avrebbe le potenzialità di collegare Cinecittà a Saxa Rubra si presta ad un progetto di grande respiro e di grande visione. Capace di cambiare la vita ad alcune decine di migliaia di persone oltre che riqualificare interi territori all'insegna del trasporto sostenibile, della lotta all'auto privata, del recupero di spazi verdi oggi sciattamente abbandonati.


Questa visione, mai presente in chi a vario titolo ha amministrato la città in passato, è stata ben rappresentata in questa strepitosa tesi di laurea diventata poi un blog per essere consultabile a tutti. Dunque tanti tanti complimenti a Lorenzo Catena per questo lavoro tutto da leggere e da divulgare (eccolo qua). Con la tristezza nel cuore nel constatare che le sue idee (e quelle dello studio che rappresenta: SET Architects) a Roma rimangono su carta, fuori da Roma si concretizzano: SET ha inaugurato tre giorni fa, nel centro di Bologna, il Memoriale della Shoah del capoluogo emiliano. Nella stessa città in cui un altro studio romano, Labics, ha inaugurato qualche anno fa il mozzafiato MAST. 

21 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

questa bellissima opportunità di cui parlate è comunque figlia della visione degli anni settanta che prevedeva un tram SOPRAELEVATO che ripercorresse tutta la togliatti.
strategicamente valida come idea ma lo spazio per realizzare un tramvia di superficie non c'è. e ringraziamo che non sia stata realizzata una cafonata di sopraelevata stile casilino.
facessero una metro sotto la togliatti.
reti utili che non tagliano in due il centro ma che counque collegano nord sud la città.

Anonimo ha detto...















































































































































































































































Nel linguaggio comune, il turpiloquio è un modo di parlare volgare, offensivo e irriverente, utilizzato per mostrare disappunto verso qualcosa o qualcuno. Può consistere nell'utilizzo di imprecazioni, parolacce e bestemmie, usate anche come intercalare.Molte delle parole volgari a noi note sono nate nella Francia e nell'Italia borghese del 1100 circa, tra bande di banchieri o filosofi francesi e borghi Napoletani, e presto si sono diffuse come offese o imprecazioni in tutta l'Europa anche tra le classi più alte e raffinate. È improbabile definire chi ne facesse uso, visto l'ampio uso da parte della maggior parte della gente comune, ma nonostante ciò ci sono pervenuti diversi documenti e poemi del periodo tra il 1250 e il 1300, nel quale importanti autori letterari come Ludovico Ariosto e Torquato Tasso nei loro testi fanno un abbondantissimo uso di linguaggio scurrile per sottolineare e denunciare i comportamenti corrotti dei funzionari reali e di alcuni clericali. Chiaro Davanzati, al contrario di quanto si pensi, nel suo De viris illustribus grazie all'utilizzo di molte parole volgari descrive la società maleducata e indifferente del tempo rinascimentale , che secondo lui avrebbe portato a una lacerazione dell'Italia. Jacopone da Todidurante le battaglie, riferendosi alla regina Spagnola, insultava gli avversari con un largo uso di termini volgari di carattere sessuale, molti dei quali sono rimasti impressi nelle sue lettere ai cavalieri. Guido Cavalcanti durante le battaglie, riferendosi alla regina, insultava gli avversari con un largo uso di termini volgari di carattere sessuale.Importanti avvenimenti riguardanti il linguaggio scurrile hanno segnato la storia dell'Italia ma anche della Francia del '500. Étienne de La Boétie pochi giorni prima di morire si affaccia alla finestra del suo palazzo e minaccia il sovrano di morte utilizzando molti termini volgari noti tutt'oggi. Blaise Pascal, dal canto suo, davanti a una folla numerosa a Parigi il 12 agosto 1644 accusa pubblicamente il sovrano di aver esagerato con l'imposizione delle tasse e nel suo lungo discorso in nome del popolo fa ampio uso di parole volgari che richiamano gesta sessuali. Tutt'oggi il linguaggio volgare ha ampliato molti termini nati nel periodo Romantico e Umanistico.In diritto, il turpiloquio è un illecito amministrativo. L'articolo 726 del Codice penale italiano prevede che commette turpiloquio chi in luogo pubblico o in luogo aperto al pubblico usa un linguaggio contrario alla pubblica decenza. Ilreato di turpiloquio è stato depenalizzato con la legge 25 giugno 1999, n. 205. La pena prevista è una sanzione amministrativa di 300 euro.





























































































































































































Grazie

Marco ha detto...

Voterei a occhi chiusi un candidato sindaco che affidasse la realizzazione di questo progetto a un privato (preferibilmente straniero) dandoglielo in gestione per 99 anni.

p.s. : cancellate il commento dell'imbecille delle 3:36.

Anonimo ha detto...

bla bla bla ...a Milano si farebbe .. a Roma non si farà MAI

Anonimo ha detto...

In risposta al primo commento:
La tesi NON prende assolutamente in considerazione la costruzione di nuove sopraelevazione, ma solo di sfruttare l'infrastruttura già esistente sul viadotto dei presidenti.
Lungo Viale Palmiro Togliatti la larghezza della carreggiata permetterebbe tranquillamente l'inserimento di una tranvia e annessa pista ciclabile, se solo si volesse.

Antonio Privitera ha detto...

Lo spartitraffico molto largo su viale Togliatti si deve proprio al fatto che l'arteria fu progettata per ospitare una linea tranviaria.

Quindi, che lo spazio per una tranvia di superficie non c'è, come afferma il primo commentatore, è quantomeno opinabile

E' invece un fatto che al posto del tram si sono realizzati parcheggi (senza risolvere il problema della sosta selvaggia), una pista ciclabile pericolosa, mal progettata e incompleta, e che la corsia preferenziale è stata anch'essa progettata in modo ridicolo, perché mal protetta e perché è stata riempita di semafori, che hanno depotenziato gli effetti del corridoio della mobilità sulla velocità commerciale dei bus...

Marcello Paolozza ha detto...

Il 6 febbraio 2006 il Consiglio comunale di Roma ha approvato all'unanimità la delibera n.37 con il quale il Consiglio Comunale di Roma ha fatto condiviso e fatta propria la Delibera d’Iniziativa Popolare depositata nel luglio 2005 da oltre 40 Associazioni e Comitati di quartiere della periferia nord orientale di Roma, sostenuta da Italia Nostra Sez. di Roma, dal WWF e sottoscritta da olte 11000 cittadini.

Quella Delibera impegnava il Sindaco e la Giunta a predisporre entro un mese l’avvio della progettazione partecipata della Tramvia Saxa rubra - Laurentina. La stessa Delibera impegnava” il Sindaco e la Giunta a predisporre, per rendere effettivo questo processo di partecipazione, adeguati strumenti d’informazione e di comunicazione che garantissero il pieno coinvolgimento dei Comitati e delle Associazioni di quartiere ed Ambientaliste e di tutti i cittadini interessati”.

Da allora, sono passati ben dieci anni, le Giunte, Veltroni, Alemanno, Marino, che si snno succeduta alla guida della cittàed in particolare i loro Assessori alla mobilità hanno sempre rifiutato di dare attuazione a quella Delibera, nonostante le numerose, ripetute, formali richieste da parte del comitato promotore della Delibera e le numerose Mozioni approvate negli anni successivi dallo stesso consiglio comunale per rinnovare la richiesta di attuazione della Delibera.

Anonimo ha detto...

vivissimi auguri e complimenti a Lorenzo Catena, sia per la laurea sia per la bontà delle idee.

Anonimo ha detto...

Ottima idea, ottimo lavoro ! Così Roma sarebbe potuta migliorare, invece sprofonda in un degrado di asfalto, cemento, luridume e coattume incivile auto e motodipendente.

Anonimo ha detto...




























































































































































































































































































Ciao.

Anonimo ha detto...

NON HA DAVVERO SENSO CHE UN'OPERA DEL GENERE NON SIA STATA FINO AD ORA REALIZZATA E NON SI REALIZZI! E' ASSURDO!

Lorik ha detto...

sul tratto del viadotto gronchi ci sono ben 2 accampamenti di zingari...

Anonimo ha detto...

Dovrebbe essere il fiore all'occhiello di CHIUNQUE si candidi a SINDACO.

Per cortesia si potrebbe eliminare il commento dell'INUTILE PIPAPA* che annoiato dopo aver imbrattato muri e bus, pigia le sue manine di bamboccio sulla tastiera ed "eroicamente" disturba questa testata rea di averlo ben inquadrato nella sua unica utilità quale compost umano.

*PIPAPA: Pipistrello Parassita Pariolino

Anonimo ha detto...

























































































































































































No








































































































































































































































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antonio ha detto...

L'idea è ottima, economica e vecchia (in quanto non realizzata). Si noti i tre aggettivi sono presenti sempre e soltanto in relazione a ROMA: una cosa intelligente, utile ed economica diventa vecchia perchè non la si realizza.

Il primo commento manca di conoscenze di base (ma proprio base) trasportistiche. Il cretino che fa commenti semivuoti ha seri problemi. Ma seri.

Povera mamma.

Anonimo ha detto...

un lavoro eccezionale!

Anonimo ha detto...

Le idee e soluzioni ci sono, manca la volontà politica di applicarle.

Anonimo ha detto...

Il primo commento manca di conoscenze di base

Cioè? Spiegati. Vogliamo capire pure noi. Non voglio essere polemico, sono curioso.

Anonimo ha detto...

Il famoso corridoio della mobilita' non e' stato voluto per evidenti interessi. A far passare una tram (metropolitana di superfice) su Palmiro Togliatti erano tutti favorevoli: comitati di cittadini, associazioni di categoria, sindacati ecc., niente da fare. Evidentemente e' stato meglio buttare milioni per fare dei parcheggi nella zona centrale del viale, che realizzare il collegamento con Cinecitta'. Qualcuno ci avra' pure guadagnato, considerando che con le fermate al centro del viale, si sono ristrette di brutto le corsie...

Anonimo ha detto...

La Togliatti ed il resto di quello che sarebbe dovuto diventare l'asse direzionale orientale (quindi anche il viadotto dei presidenti, via Renato Fucini, etc), è stata progettata con l'attuale larghezza per ospitare la sede tranviaria. Nei punti dove la strada è stata ammodernata (vedi ad esempio cavalcavia della Collatina e Ferroviario) sono state realizzate le sedi per il selciato ferroviario. Lo stesso cavalcavia è infatti ancora incompleto (da 20anni praticamente) e manca della rampe tranviarie dal lato mattatoio.

Anonimo ha detto...

Io non sono d'accordo con il primo commento, che dice che "non ci sarebbe spazio". Le tramvie debbono camminare principalmente in superficie, con eventuali attraversamenti sotterranei che, però, debbono essere brevi, altrimenti i costi aumenterebbero. Ci sono alcuni validi esempi di tramvie in superficie in moltissime città europee e mondiali, ma anche a Milano e Torino. E poi, è proprio su viali come Togliatti, larghi e spaziosi, che spazio per una tramvia ci sta e come. Perchè si deve sempre e comunque andare sotto, quando si può camminare sopra?

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