A Roma il processo demografico di selezione avversa è quasi concluso. Spiegato in 6 semplici tappe

17 febbraio 2016

Leggete con molta attenzione. E pensate che questo è il circolo vizioso che, se non interrotto, completerà l'assassinio di questa città.

1. una città tollerante e tutto sommato indolente (perché piccola, non molto popolosa e senza industrie, insomma un paesone) accoglie porci e cani;

2. tra i porci&cani allignano un sacco di nullafacenti e tantissimi ignoranti (chi per colpa propria e chi no, ma è un dato di fatto);

3. i tolleranti/indolenti non capiscono/non fanno capire che ci vuole ordine/rispetto delle regole, credendo che una città che sta esplodendo fino al GRA possa essere governata con la stessa attitudine che vigeva prima della ricostruzione postguerra, dell'auto di massa, del consumismo...;

4. a quel punto il modus vivendi che comincia a imporsi è il seguente: "intanto si tollera sempre, facciamo come ci pare, finché non ci bloccano", ma l'indolenza, di cui sopra, fa si che il blocco indietreggi sempre di un passo;

5. la gente civile/preparata pensa che il livello sia scaduto troppo per cui comincia ad andare altrove e il livello medio quindi si abbassa sempre di più;

6. le persone civili, operose e preparate hanno sempre meno incentivi a rimanere, figurarsi a venire a Roma; viceversa gli incivili si sentono sempre più sicuri e più a loro agio: così richiamano altri incivili come loro in città.

Ringraziamo il lettore che ha pubblicato sotto uno dei nostri post questo commento. Non c'è solo l'immondizia degli incivili (appunto) nei commenti alle nostre notizie, ma anche qualche riflessione illuminata. Che merita visibilità e pubblicazione. 

40 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

é vero sta città è un paesone!!! una cozzaglia di nulla facenti e sputacchiosi caccolosi di extra straexstra comunitari.....tutta la merda del mondo si sta concentrando per le storiche vie del paese-roma....e gli ignavi al potere hanno ripreso le loro false promesse elettorali....andateli a votare popolo di pecore....qualunque essi siano, rimarrete solo delle pecorelle smarrite da redimere.......

Francis Drake ha detto...

Il quadro riepilogativo è abbastanza corretto, anche se in realtà la città, dal dopoguerra ad oggi, ha anche accolto tantissime persone perbene, del sud, del centro e del nord Italia, che hanno dato un contributo positivo al "paesone" Roma, che - per inciso - prima di ospitare così tante persone, non è che fosse poi così "civile", quanto alle abitudini di una parte dei residenti. Basti leggere un volumetto di Emile Zola dal titolo "il mio viaggio a Roma" per intravedere, nelle descrizioni della nostra città, la presenza di una costante immutabile: il degrado.
Al contempo, però, è inutile elencare tutti i non romani d'origine, celebri e stimabili, che hanno lasciato un segno nella nostra città nel secolo scorso e che si sono felicemente insediati a Roma fino alla loro morte, senza per questo essersi minimamente adeguati al malcostume presente in una parte consistente della popolazione. Ne basti uno: Sandro Pertini.
Lasciare Roma per un'altra città non è di per sé indice di evoluzione spirituale, così come rimanere qui, o insediarsi qui, non è per forza sinonimo di assuefazione a comportamenti incivili e sregolati.In questo senso, forse sarebbe bene evitare sterili sillogismi.
L'espressione "processo demografico di selezione avversa" è comunque geniale e rende molto bene l'idea.
Mi chiedo se prima o poi si comincerà ad arrestare questo processo di decadimento con un'opera di "derattizzazione" (scusate l'espressione forte) fatta veramente bene.
I prodromi di questa inversione di tendenza potranno scorgersi quando inizieranno a pagare "in prima persona" (civilmente, penalmente e dinanzi alla Corte dei Conti) tutte le persone fisiche deputate ai controlli, alla vigilanza, al mantenimento dell'ordine, al decoro, etc... che non hanno eseguito il loro mandato o che hanno omesso di eseguirlo in maniera accettabile. Poi vedrete come cambierà la musica per tutti ....





Anonimo ha detto...

ecco il trattato antropologico del bar dello sport. che dire...a voi l'accademia ve fa un baffo. complimenti al blog che pubblica questa pseudo scienza de 'noantri e come sempre rimane sulle sue linee effimere e inconcludenti.

Anonimo ha detto...

Non posso ancora andarmene da questa città dove tutti si sentono padroni di tutto, dove non esiste una regola, anzi no ! Le regole esistono, non esiste nessun controllo, dove il più forte vince sempre e comunque. Ma prima o poi ce la farò e porterò con me la mia famiglia, il mio lavoro e la mia azienda, manca poco, qualche anno ancora. E poi via !
Mi hanno detto che non potrò mai lavorare da Roma al nord ! E come dare torto a qualcuno quando sente in che condizioni abbiamo messo la nostra città, alla nostra casa !. Come può qualcuno affidare qualcosa nelle tue mani ?
E poi il qualunquismo il dire "tanto non se po' fa' niente" che uccide, distrugge le nostre case, il nostro lavoro, la nostra vita e la vita dei nostri figli.
Il degrado ? Ma non c'e' alcun degrado, noi viviamo come topi in un porcile, e ai topi il porcile non appare un luogo degradato. Se esistono commenti negativi su un forum come questo che almeno denuncia il degrado, commenti che discutono sull'esistenza stessa e funzionalità del forum, come si può pensare che saranno eletti migliori dirigenti ? Semplicemente non si può, se non ci si sente topi, basta andarsene...

Anonimo ha detto...

Haooooh, si riomma nun te biasce baddene ha hoslohhh!

Anonimo ha detto...

In realtà c'è un errore: fino al dopoguerra, prima che prendessero il potere i democristiani, a Roma le industrie c'erano. Tutta la valle del Circo Massimo era piena di fabbriche, basta fare una ricerca su Google e si trovano pure le foto. È dopo che si è scelto di trasformare la città in un accozzaglia di uffici pubblici, in modo tale da favorire il meccanismo clientelare e spartire gli stipendi pubblici.

01001011100 ha detto...

In effetti se Tonelli da Siena è ritornato a Roma, due domande ce le dobbiamo porre, sulla capacità di selezione di questa città.

Anonimo ha detto...

6. le persone civili, operose e preparate hanno sempre meno incentivi a rimanere, figurarsi a venire a Roma.

Ecco spiegato perché Tonelli ha fatto l'inverso, da Siena è ritornato a Roma.

Anonimo ha detto...

La società romana, basicamente è suddivisa così:

I feudatari:
sono coloro che gestiscono la città. Fanno il bello e il cattivo tempo, sanno sempre con chi parlare e soprattutto sanno sempre chi pagare, sono quella classe burocratico imprenditoriale che cade sempre impiedi (vedi i palazzinari). Ovviamente a loro interessa solo il profitto, lo sviluppo della citta può passare in secondo piano, visto che non è da quest'ultimo che dipende il loro successo.
Ogni tanto regalano qualche briciola al popolo per impossessarsi del loro futuro.

I parcheggiati:
sono quella categoria di persone a cui tutto piove dal cielo, ovvero dalle proprie famiglie.
A 18 anni gli regalano la maghina, a 30 la casa, a 40 gli trovano il posto di lavoro o gli cedono l'azienda di famiglia. Gli obiettivi principali nella loro vita sono : Il suv, i selfie, e le serate.
Solitamente non fanno una beneamata mazza fino a 30-35 anni.
Anche a loro non puo fregare un fico secco dello sviluppo della città dal momento in cui per qualsiasi loro esigenza ci pensano le loro famiglie.
Non è raro che tornino da viaggi all'estero (rigorosamente pagati dal papi) dicendo che fuori funziona tutto.

Gli sfruttati:
Sono il ceto sociale medio basso, illuso dai media, la cui aspirazione maggiore è quella di vivere come i parcheggiati. Appena trovano un'occupazione si indebitano per la "maghina" e lo smartphone. Vengono abilmente sfruttati dai politici, che promettendogli qualche briciola , gli nuclearizzano il futuro.

I succubi:
Coloro che tentano di vivere onestamente. Quelli che pagando le tasse di oslo si aspettano i servizi di oslo ma invece hanno quelli di addis abeba. Quelli che provano a lasciare la maghina a casa e che stanno ancora aspettando la metro. Quelli che i rifiuti li dividono, per poi vederli sparsi per terra da orde di zingari.
Quelli che vorrebbero vivere in una capitale europea nel 2016 e non in un enclave del bangladesh del '92.
Ma i succubi lo sanno perfettamente, che per quanto si sforzeranno di sperare, l'inculata a Roma sarà sempre dietro l'angolo.
Il succube tende a emigrare poichè tende allo stato di cittadino civile.

Anonimo ha detto...

Dal mio punto di vista non per essere monotono o per giustificare, ma da una città che a inizi 900 faceva circa 500.000 abitanti ad ora 3 milioni per difetto, si è avuto un incremento demografico spaventoso! A Roma sono venute per lo più persone in cerca di fortuna, o impiegati pubblici per lo più dal sud Italia con tutti i malcostumi che la maggior parte di loro si porta dietro. La città nei decenni non è stata preparata a questa ondata di persone, e abusivismo edilizio, traffico incontrollato e incuria hanno fatto il resto.

Anonimo ha detto...

I romani sono così, provare per credere... https://www.youtube.com/watch?v=SHrZjHcP9U4

Anonimo ha detto...

Fatevi un giro dentro le università, vedrete solo un'ammasso di zombie in attesa della "svolta".

Anonimo ha detto...

anonimo del 7:58 PM
ma tu, che scrivi "un'ammasso" con l'apostrofo, e parli di università....parliamo piuttosto della scuola elementare

Criss ha detto...

Il sottoscitto appartiene ai punti 5 e 6. Mi ci sono battuto tanto per tenerla in piedi, ma alla fine "le perle ai porci, e me ne sono andato, tenetevela! Buona nemmeno per farcisi seppellire, intendiamoci.

Anonimo ha detto...

Ma ti sbagli di grosso. A Roma arrivano porci e cani ma non per girarsi i pollici. Neanche quello che a te ti sembra un barbone o uno studente nullafacente di 35 anni è qui per caso.
E' il grande circo parallelo del narcotraffico; se a Roma ci stanno più calabresi che scarafaggi, più senegalesi che pulci e più cinesi che zecche, evidentemente qualche cosa a Roma si viene a fare.
Già solo il foraggio che queste masse danno alla caritas, non è un lavoro quello? E pensi che ci sia dell'improvvisazione? Beato te.
E' appena stata svelata la truffa della onlus kepha di un tale monsignore, che "aiutava" profughi e migranti bisognosi.
Pensate sia l'unico caso?
E dei rapporti tra la romeo, la pa e gli alzettari dei "movimenti per la casa"? Sono nullafacenti per modo di dire, fanno i parassiti a delinquere.
E tutto questo sistema di parassitaggio organizzato lo vuoi impostare su una popolazione civilizzata e dotata di grande senso etico? Su una schiera di italiani norvegesizzati?
Seee, beato te. Lo imposti sulle scimmie. sulle scimmie da importazione.

Anonimo ha detto...

Il problema di roma e che una citta basata sui monopoli:
1) la burocrazia basata a Roma non ha concorrenza di altre burocrazie;
2) il Vaticano (e cio che gli gira attorno) e' un monopolio per definizione;
3) il turismo e' in una posizione di concorrenza monopolistica (se vuoi colosseo e cappella sistina, qui devi venire; non e' come il mare per esempio)
4) i palazzinari sono monopolisti locali (se costruisco io in questa zona, non ci puo costruire un altro)

A forza di non competere mai ti adagi, ti ammosci, ti perdi e voila che ti ritrovi nella merda. A Roma non ci sono le premesse per risorgere perche la gente non compete: con un tessuto economico simile Roma puo solo peggiorare

Anonimo ha detto...

@9.30pm
l'apostrofo sarà anche erratto, ma la situazione è descritta correttamente ed i risultati si vedono.

L'occupazione giovanile è ai minimi livelli
(come ci dimostra eurostat, solo il 53% dei laureati trova lavoro dopo 3 ANNI, http://www.corriere.it/scuola/16_gennaio_06/eurostat-solo-53percento-laureati-italiani-lavora-3-anni-titolo-b4451f06-b481-11e5-b7e0-5cea02412f89.shtml)

La precarizzazione del lavoro è ai massimi storici e i tagli a sanità, welfare e pensioni sono a livelli post-sovietici.

Vedi qualche piazza incazzata? Qualche folla oceanica che preme per il cambiamento?
No, stanno solo li a farsi i selfie tra una canna e l'altra.

Eppure quando erano foraggiati dai vari pci, rifondazione e pd ne abbiamo viste di piazze piene, di indignati di disobbedienti, di no global ecc....




Anonimo ha detto...

Msh, più o meno é la società italiana.

Anonimo ha detto...

Boris docet: La qualita' c'ha rotto er cazzo, viva la merda!

https://www.youtube.com/watch?v=M8z5oNsQ4Kc


paolo

Anonimo ha detto...

ottima analisi che ci rigiriamo qui tra pochi. L'unica soluzione per noi è quella dell'emigrazione, non ce ne sono altre.

Anonimo ha detto...

É senz'altro uno dei fenomeni in atto a Roma quello descritto nell'articolo.
L'altro, e lo so perché ne faccio parte anch'io, sono quelli che io definisco gli "erranti della provincia".
Le zone limitrofe a Roma soffrono infatti a causa della sua bulimia nell'accentrare quasi tutte le attività intellettuali. Non so se è dovuto al fatto che è la capitale od altro ma se non fai un lavoro tipo la commessa o il panettiere o aprire un negozio tuo è difficile lavorare in provincia. Fanno eccezione ragionieri, notai e avvocati (e poco altro) ma per il resto gli uffici, le aziende dove lavorare - c'è poco da fare - stanno a Roma. Basta, ad esempio, farsi un giro sulla Tiburtina nel tratto tre la metro Rebibbia e il GRA. C'è mezza finmeccanica laggiù!

Anonimo ha detto...

Veramente mi risulta che neanche a roma, se non conosci qualche mafioso o camorrista, trovi lavoro.

Anonimo ha detto...

A Roma la parola "napoletano" è un'offesa.

Anonimo ha detto...

Se 3/4 dei meridionali vengono a lavorare qua, è perché i mezzi di produzione, il commercio e la pa sono in mano a ditte mafiose che a Roma vengono a spennare i fondi ministeriali.
Ecco perché è urgente che una nuova classe dirigente disarmi la vecchia imprenditoria fissando delle soglie antitrust serie, dando superpoteri alla magistratura e alle forze di polizia giudiziaria, fissando dei salari minimi pari alla diaria di un parlamentare.
Semplici regole per spazzare via la mafia e le chiacchiere sulle privatizzazioni, come se ci fosse rimasto qualcosa da privatizzare.

Anonimo ha detto...

Anche la polizia e la magistratura sono piene di meridionali

Anonimo ha detto...

Con la differenza che per entrare in magistratura e nelle forze dell'ordine si fa un concorso.

Anonimo ha detto...

e poi non si deve fare piu un beneamato cazzo perche intanto nessuno potra mai licenziarti anche se non fai un cazzo o la fai malissimo

Anonimo ha detto...

Mi pare che forze del'ordine e magistratura stiano lavorando tantissimo per processare, per esempio, funzionari e operai di metro c, che lavorano pochissimo.
Così, tanto per citare, ma se vuoi ho un elenco di casi simili.
Mi sa che il problema per voi è che in magistratura lavorano troppo.

Anonimo ha detto...

Per lavorare nel privato devi essere un lurido servo pronto a qualunque cosa pur di soddisfare l'imprenditore che ti dà lavoro, costitutivamente un mafioso o con collusioni mafiose. Che grandi lavoratori sono impegnati da decenni nella Salerno-Reggio Calabria! Li stiamo pagando noi per fare niente, e quanti ne hanno licenziati finora? O vogliamo parlare delle cafonissime commesse di Roma, o delle zorissime infermiere assunte con l'interinale?
O di liberi professionisti come gli avvocati, che in Italia si danno un gran da fare per assecondare i loro assistiti più malavitosi?
Invece per diventare magistrato devi sputare sangue sui libri per anni, devi avere una fortissima motivazione, poi sottoporti a una spaventosa selezione concorsuale e di seguito lavorare come un negro.
Non parliamo poi dei carabinieri, sottoposti a una ferrea disciplina anche fuori dall'orario di lavoro, e soggetti a trasferimenti e a rischi per la vita.
Ma che me vuoi paragonà un carabiniere con un vigilante della polstrada, o un funzionario della romeo con un magistrato?
E andiamo, su.

Anonimo ha detto...

I magistrati che lavorano come negri è il top. Sembra come se la giustizia italiana sia velocissima.

bat21 ha detto...

febbraio 19, 2016 1:29 AM infatti è veramente divertentissimo, non fosse che a causa della nostra giustizia gli investimenti privati (e quindi la possibilità di trovare un lavoro decente) languono. Quindi invece che ridere c'è da piangere o emigrare. Ma certe zucche col vuoto pneumatico dentro non ci vogliono arrivare e ammorbano i blog facendo una crociata ridicola.

Anonimo ha detto...

W i giudici piu professionali dEuropa! Famo il concorso, siamo ggente che lavora. Nun ce rompete i cojoni.

W i carabinieri, incorruttibili, controllati, precisi. Ci facciamo solo le barzellette sopa e gli sfugge solo un tizio con fucile che attraversa mezza roma, lo bloccano ma o lasciano sempre andare (senza manco dirgli di naascondere meglio il fucile). Ma hanno fattto un concorso! E ggente che lavora, non je rompete i cojoni.

Amico impiegato pubblico: ma se il concorso fosse garanzia di qualcosa staremmo in Germania. Tutti gli impiegati pubblici hanno fatto un concorso (piu o meno finto)

bat21 ha detto...

Grande :D! comunque sto complottista"illiberale" destrorso mi ricorda tanto pecora di un tempo. Rimorfa su di lui era più divertente, il profilo del gombloddo mi ha portato a non commentare più, non riesco più a leggere i commenti!

Anonimo ha detto...

Che la magistratura sia "sottonumerata" è un dato di fatto. In Italia molti tipi di reato hanno processi che partono d'ufficio laddove all'estero ci vorrebbe un cittadino che faccia regolare denuncia.
Poi che i carabinieri si siano fatti sfuggire il tizio del fucile è falso! ci sono le pattuglie della Polfer a Termini e sarebbe stata di competenza loro.
Forse anche le forse dell'ordine sono avrebbero bisogno di aumentare il numero degli operatori oppure di legare l'80% del loro reddito alle contestazioni elevate (multe, arresti effettuati, sequestri a cui si è partecipato a seconda del corpo d'appartenenza). E se è vero che se passi il concorso puoi stare in panciolle e anche vero che si potrebbe pensare per loro corsi obbligatori di aggiornamento e riqualifica simili a quelli degli ingegneri. Sempre parlando di un tutti i corpi di sicurezza dalla A di aviazione alla V di vigili urbani.

Anonimo ha detto...

Corsi di formazione finalizzati a cosa?
Sotto-organico la magistratura si, scarsa produttivita pure: a Torino con il cambio di procuratore generale il carico smaltito aumento del 50% da un anno all'altro con risorse invariate.
Sotto-organico le forze dell'ordine no: i sindacati e i ministeri possono dire quello che pare loro, ma l'Italia e' gia uno dei paesi con piu divise del mondo evoluto. E' inutile aumentarle ancora.
Per la polfer-carabinieri si impone l'osservazione di rito: non e' di mia competenza. Ed e' proprio quello il problema: fatelo sto comando unico, a che servono 3-4 polizie che non si parlano? Qui si vede la malafede. saluti

Anonimo ha detto...

E certo, più caltagirone e meno Pignatone, a gioia tauro, però, ste cazzate a Roma non le rifili.
Chi va licenziato sono tutte le ditte implicate in cantieri fantasma come metro c e autostrade per l'Italia.
Gli investimenti privati sono la base dei crimini di mafia, non un bene, tranne per voi che date il culo a qualche impresa di clan in cambio di un posto di lavoro.
D'altronde la massoneria trova la sua forza nei servi.
La Magistratura e le Forze dell'ordine continueranno a distruggervi e noi a sputtanarvi, con buona pace vostra che credete di trasformarvi da spazzatura a classe dirigente leccando le suole ai mafiosi.


Anonimo ha detto...

ECCOLA L'INIZIATIVA PRIVATA, ALTRESI' DETTA FECCIA MAFIOSA:

Roberto Mancini versa in condizioni gravissime. Il poliziotto, servitore e uomo di Stato che decenni in anticipo aveva scoperto la Terra dei Fuochi sta lottando duramente contro il cancro.

Non un cancro casuale, ma un cancro contratto lottando, ispezionando, percorrendo le terre tossiche di tutta Italia e d'Oltralpe. Ecco questa è la realtà inconfutabile, amara, miserabile di cosa produce il traffico illecito di rifiuti.
Roberto Mancini è stato investigatore di rara capacità, tanto che la commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti - tra la fine degli anni 90 e i primi del 2000 - ha sfruttato le sue doti per condurre un'intensa indagine diretta da Massimo Scalia, presidente della commissione.

Cosa rimane oggi? Un'offesa che macchia le Istituzioni, un indennizzo irrisorio da parte del Ministero dell'Interno, nessun risarcimento da parte della Camera dei Deputati. infatti, a maggio 2012, l'allora ministro dell'Interno Cancellieri, ha riconosciuto a Roberto mancini un indennizzo, audacemente definito "equo", di 5.000 euro: purtroppo per lui, Roberto non aveva nessun legame con la famiglia Ligresti, altrimenti il ministro si sarebbe certamente prodigato di più!

Come se non bastasse, più volte sollecitato dai legali della famiglia mancini, l'ufficio di Presidenza della camera dei Deputati si è sempre scrollato di dosso qualsiasi responsabilità risarcitoria in merito.

L'ultima risposta da parte della presidente Laura Boldrini è giunta lo scorso luglio, quando è intervenuta per escludere che tra Mancini e l'Istituzione da lei presieduta sia mai intercorso alcun rapporto di lavoro.

Lo scorso 7 aprile una delegazione dell'organizzazione Change.org, guidata dalla moglie di Roberto, si è recata dalla Presidente della Camera per consegnare una petizione firmata da migliaia di cittadini indignati per l'atteggiamento delle nostre istituzioni: ad oggi, non c'è stata ancora nessuna risposta all'appello rivolto alla camera di risarcire il danno patito da Roberto Mancini e dalla sua famiglia.

Domani l'ufficio di Presidenza della Camera si riunirà e la questione sarà nuovamente all'ordine del giorno. Il tempo scorre però, tempo che Roberto Mancini non ha più.

Facciamo un applauso: di quelli ipocriti che celebrano gli eroi quando sono morti, ma non muovono un dito delle mani plaudenti quando hanno bisogno di sostegno. Ecco, Roberto Mancini è ancora una volta il segno dell'inciviltà del nostro Paese. Odiato dai criminali e dai colletti bianchi, Mancini è stato osteggiato, messo da parte, escluso da uomini dentro le Istituzioni, ad ogni livello.

Perché i traffici illeciti generano capitali immensi, traffici che non possono essere messi in atto senza complicità politiche e delle stesse forze preposte al controllo del territorio.

Ecco Roberto ha intralciato i piani di corruzioni, di accaparramento di denaro illecito. Quanti allora batteranno le mani al suo funerale, chi si prende la responsabilità del suo male e, dio non voglia, della sua possibile morte?

Chi ha ostacolato il cammino di un servitore dello Stato? Non sono parole, ma rabbia e amarezza. Il rifiuto di riconoscere a Mancini quanto dovuto è uno sputo in faccia alla legalità, alla civiltà di questo paese, al rispetto umano.

Anonimo ha detto...

vabbe, dai un po di qualunquismo dopo pranzo fa sempre bene

Anonimo ha detto...

Ma lo sai cosa vuol dire qualunquismo?
Secondo me dopo pranzo fa bene un po' di ERMINIO AMELIO.
Che ne dici?
Aaaah.

Anonimo ha detto...

per te meglio un guglielmo giannini

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