Se Piazza San Silvestro fosse stata a Parigi

4 ottobre 2011
Quando pensate a Piazza San Silvestro ed al preoccupantissimo livello di cialtronaggine e pressappochismo che la nostra amministrazione ha palesato, dovreste però confortarvi con i raffronti tra città e città. Potrebbe essere, infatti, che in tutto il mondo la situazione sia simile, no? Potrebbe essere che anche nelle grandi capitalie europee le piazze si riqualifichino così, non spendo cosa fare, spaccando tutto per fare dei lavori, poi bloccandoli, facendone altri, incaricando un architetto a cantiere già aperto e così via. E invece no. Ad esempio, ed è qui che vogliamo arrivare, osserviamo cosa si fa a Parigi per il recupero di una piazza non centro cruciale come la nostra San Silvestro, ma comunque assai importante.
Guardate il sito che il Comune di Parigi ha dedicato al restauro di Place de la République, guardate la quantità di materiali, il percorso condiviso e l'esito finale qualificante. Guardate quali sono i motori che muovono le scelte nelle altre città. La qualità (e la giovane età) degli studi di architettura che vengono coinvolti. Il sito dedicato a Piazza San Silvestro, dov'è? E semmai ci fosse, cosa ci avrebbero potuto mettere dentro?

14 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

NOI SEMO 'NA MANICA DE PUZZONI CO LE PEZZE AR CULO!

Anonimo ha detto...

ahahahah il sito di piazza San Silvestro!!! Ma se passiamo le giornate incazzandoci con i deficienti che attaccano gli annunci sui pali della luce, ci chiediamo come mai il comune non dedica un sito al progetto di riqualificazione della piazza?
E pensare che quando nel 2003 ho visitato Parigi l'ho trovata sudicia.....

Anonimo ha detto...

Pensate che democrazia e rispetto per i cittadini hanno a Parigi, ti fanno vedere anche un sito su come verrà trasformata e ci sono pure le interviste in HD!
No, ma da noi l'unica cosa che riesce molto bene è fregare il cittadino in tutti i modi.
Non solo, dargli un disagio è ormai parte del programma politico di chi governa Roma.
Poveri noi, ora immagino perchè vogliono a tutti costi le Olimpiadi a Roma..........
Riccardo

Anonimo ha detto...

Signori Parigi, per cio' che concerne la sistemazione urbana, e' anni luce avanti a noi. Gli allagamento delle strade (una certezza a Roma), li' non esistono. Hanno un sistema di scoli perfetto! E la citta' e' piena di alberi, come da noi, che producono molto fogliame. Solo che le strade le puliscono ogni santo giorno!
Facciamo pena!

Mario

leone ha detto...

Devo dire che purtroppo vado quasi ogni anno a Parigi, sarebbe stato consolante trovarla sudicia una volta così da non rimpiangerne l'organizzazione al ritorno.
Ho visto cose che noi romani...spazzini che staccavano pubblicità dai pali della luce, operai che ripulivano cassette postali da qualche scritta, addetti che segnalavano alla centrale una scritta sul muro da ripulire proprio a place de la repubblique

Anonimo ha detto...

sembra che vogliano farci abituare a tutto. ma forse sono proprio molti cittadini che si trovano a loro agio nella merda in cui viviamo.
vedo quasi quotidianamente tossici che cagano tra i cassonetti o pisciano sulle serrande dei negozi e la gente tira dritto, evitando le pisciate. vediamo capi di abbigliamento che la gente pensa finiscano in beneficienza, buttati per terra dopo essere stati scartati da qualche mafioso che vorrebbe venderli nelle tante bancarelle abusive.
prendere il caffè in un bar senza essere disturbato da mendicanti, magari mentre parlano al telefonino, affiliati a qualche racket, non è possibile. tutto questo avviene in pieno centro sotto gli occhi di tutti.
dobbiamo rivolgerci all'unione europea?
luciana

Anonimo ha detto...

L'organizzazione urbana di Parigi è eccezionale: il sistema dei trasporti, il numero di parcheggi interrati, l'arredo, la gestione degli spazi pubblici sono mille anni avanti rispetto a Roma. Ho seguito a fondo la questione di Place della République perchè parte dell'anno abito proprio lì. E ho perfino ricevuto una lettera dal Comune nella quale chiedevano il mio parere sui progetti presentati. Cose dell'altro mondo. Invito Romafaschifo a dare un'occhiata a cosa stanno facendo per la riqualificazione de Les Halles. Place de la République era ormai degradata e ospitava barboni e disadattati. Così tornerà fruibile per i cittadini.
Discorso a parte occorre fare per la pulizia: Parigi è sporca e ultimanente si sta avvicando a Roma quanto a luridume, ma per ora non la batte
Filippo

Anonimo ha detto...

per Filippo

Quanto a luridume, Roma non la batte nessuno. Ti invito a girare per Piazza Tarantelli, al Torrino: una discarica abusiva a cielo aperto, in un'area comunale, sede di un fantomatico parcheggio a servizio del giubileo del 2000(!).
Qualche foto su:

https://picasaweb.google.com/112007083038379023836/SOSDiscaricaAlTorrinoPZzaTarantelliSett2011

marco

Urelianu ha detto...

eheh! Aspettiamo il sito per il rifacimento di Piazza Testaccio, così ci facciamo 2 risate...
Io vorrei però fare una considerazione sulla Francia come sistema paese. In Francia esiste una chiara gerarchia fra i territori, benché la maggior parte del territorio sia ben curato (non è il caso ad esempio della periferia di Parigi, ridotta spesso peggio di quella romana, e collegata malissimo al centro) esistono alcune zone "centrali" favorite dall'amministrazione perché vetrine del paese (prima fra tutte Parigi, ma anche la Costa Azzurra, in parte l'Alsazia...). Il resto è spesso privo di infrastrutture, di reti di collegamenti, di servizi e così via (si chiama deserto francese, ed occupa tutta la parte centrale dell'Esagono). Parigi e il suo hinterland inoltre ospitano un sesto della popolazione francese. Questo ne fa il primo (e unico ad avere un rilievo internazionale) polo economico, finanziario e culturale francese. L'Italia soffre della sua lunghezza, un paese troppo lungo recitava il titolo di un libro il cui autore mi sfugge in questo momento. Questo significa che la centralità in Italia è necessariamente influenzata dalla distanza da Roma (sia mentale che fisica). Tutto questo per dire che cosa? Denunciare lo stato di degrado in cui versa Roma non può prescindere dall'analisi del sistema in cui viviamo(analisi che avete già fatto tutti quanti sicuramente) e non si può di certo paragonare un sistema francese (sostanzialmente squilibrato, come quello italiano, ma in "pace con se stesso") e un sistema italiano in cui l'individualismo regna sovrano e il campanilismo non è mai stato affrontato seriamente da uno Stato a dir poco debole... Roma è la capitale di un paese che non ha mai trovato una via unitaria per la sua comunità. Il disordine che vi regna ne è il risultato più diretto e "quotidiano", ma vanno risolti altri problemi prima di affrontarlo. Una volta risolti, basterà pulire la città, e Roma somiglierà veramente a Parigi...

Massimiliano Tonelli ha detto...

La storia della Francia Parigicentrica è vera, verissima, ma non rileva in questo caso. E non scusa. E poi, diciamo le cose come stanno, vai a Grenoble, a Nime, a Montpellier, a Carcassonne, a Strasburgo (vabe, è Alsazia), a Bordeaux a Digione. Vai dove vuoi e non avrai che da vergognarti.

Les ha detto...

A me hanno pure detto che le banlieue "a parte" la criminalità e il disagio sociale, sono tenute decisamente meglio che qui.

Vedrete quando sarà pronta Piazza San Silvestro: manifesti abusivi su tutti i muri per annunciare la lieta novella!

Anonimo ha detto...

Il commento di Urelianu è molto interessante e fa riflettere. Ma come afferma correttamete Tonelli la Francia è meglio organizzata ovunque. A parte i picchi di Parigi e della Costa Azzura, anche le città minori hanno uno standard di servizi molto elevato. Comunque Urelianu, il nostro sogno è proprio quello che tu citi alla fine del tuo intervento: Roma ripulita somiglierà a Parigi. Sono d'accordo e combatto quotidianamente per questo. Peccato che chi dovrebbe farlo a livello istituzionale è invece il primo responsabile del degrado che ci attanaglia.

Per Marco: so bene che Roma è assai più zozza. Ma Parigi in questo sta purtroppo peggiorando e il fenomeno non va sottovalutato.
Filippo

Urelianu ha detto...

Volevo dire soprattutto che un blog antidegrado, per quanto utile sia, non potrà niente di fronte alla mentalità di un intero popolo. Va effettuato un cambiamento di mentalità, e sono personalmente abbastanza fiducioso per il futuro (se ho ragione ad esserlo, lo vedremo, il pessimismo imperante non è necessariamente giusto). Per rispondere a Filippo, non mi sembra che le città italiane minori siano messe poi così male... Senza parlare delle città del Nord, città come Pisa, Lucca, Latina e anche al Sud, Salerno, l'"isola felice" diciamo... Il vero problema è la gestione delle grandi città, insieme a tutte le entità di una certa importanza. Questo secondo me è dovuto (in parte, non pretendo di capire perfettamente nè il nodo del problema, troppo vasto e complesso, nè di possedere la soluzione) all'incapacità della classe politica (ma anche della maggioranza degli italiani, abbastanza scoraggiati) a proiettarsi in una dimensione internazionale e innovativa (un po' come Parigi, ma anche per rimanere in scala, Barcellona). Internazionalizzare Roma sarebbe forse la soluzione, metterla in rete con le altre città (come fanno già tutte le altre grandi città europee). Roma soffre del suo carattere periferico in Europa (cosa che tuttavia si sta risolvendo molto rapidamente), che non significa che per integrarci dobbiamo copiare Barcellona o Parigi, intendiamoci, tocca sfruttare meglio le nostre capacità. Il problema è cmq molto molto molto ampio, troppo per essere affrontato in un commento su un blog. La storia contemporanea di Roma attraverso integrazione e degrado. M'avete dato un'idea per la tesi, eheh

Anonimo ha detto...

Il problema in Italia sono anche le leggi ragazzi... Qui gli stranieri fanno come vogliono, spacciano, si drogano in parchi pubblici con bambini e mamme con i passeggini, chi gira con i coltelli, chi guida ubriaco e chi occupa case. Naturalmente le "forze dell'ordine" non li toccano perché sono troppo impegnati a fermare gli italiani in macchina e mutarli perché non hanno pagato il bollo dell'auto causa monti! Comunque sia io ogni volta che passo a piramide o a stazione trastevere vedo il degrado, che sia metro o non, mi vergogno della mia città e sopratutto, essendo tornato ieri da Parigi, capisco quanto sono avanti a noi

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