31 maggio 2013

Il punto su Piazza Augusto Imperatore e sul Mausoleo di Augusto




Passando come molte altre volte nei pressi del Mausoleo di Augusto, il sito degli eterni lavori in corso, centralissimo ma mai valorizzato, ho rubato alcuni scatti col cellulare.  Oltre la deprimente vista fatta di reti e impalcature cadenti, tra le quali si sono accumulate erbacce e immondizia, due elementi mi hanno colpito: qualcuno ha lasciato lungo la recinzione due sedie, mentre una solitaria bottiglia d'aranciata penzola tra le maglie di metallo.
Chissà, magari uno spirito romantico ha pensato di offrire una seduta a qualche turista che, incuriosito da quelle inaccessibili rovine senza nome, voglia riposarsi e bere qualcosa di fresco.
Purtroppo è così, a Roma immaginazione e realtà si fondono, o forse non è rimasto che immaginare che certi "spettacoli" abbiano un senso. 
Buon lavoro e grazie della consueta attenzione.
GioDa

Secondo Andrea questa è arte, mica degrado o vandalismo. E non si capacita come mai noi non la si apprezzi. Glielo spiegate voi?

Ciao, sono un giovane studente romano. Ultimamente mi sto affacciando sul mondo e sull'arte hip-hop ed ho trovato questo blog che, a parer mio, giudica troppo velocemente questi artisti. Partendo dal presupposto che io non appartengo a questa categoria di "geni" poiché manco di capacità artistiche, volevo capire come mai li giudicate dei vandali. Un vandalo non perderebbe tempo a rendere bella una sua opera, un vandalo distrugge... loro creano. Certo, è vero che imbrattano molti monumenti ma quelli sono i vandali, non gli writer. Gli writer danno semplicemente sfogo alla loro vena artistica sfruttando come tela i muri di una città che altrimenti resterebbero vuoti; alla fine ha un senso logico ciò che fanno. Proprio come i bambini imbrattano i muri da piccoli per sopperire quella sensazione di "spazio inutilizzato" loro creano sui muri. Questa non è una critica, è solo un confronto... vorrei capire come mai li giudicate così male e con tanta violenza. Spero non la prendiate a male.
Andrea

30 maggio 2013

Il far west di Tredicinia. Così si posteggia all'Appio Latino



Cara Roma fa Schifo, 
vi segnalo come si parcheggia all'Appio Latino. Queste sono scattate all'incrocio tra via Marino Laziale (dove abita Tredicine) e via di Rocca Priora, dove la pratica del parcheggio "interamente" sul marciapiede è del tutto istituzionalizzata. Ma anche in tante altre strade dei dintorni è così.
Fabio S.

Rumori molesti, vigili urbani e cittadini caparbi. Una storia incredibile. Ma non a Roma, qui normale



Seguo con interesse il Suo blog.

Ho pensato, non disinteressatamente, che la seguente storia –secondo me rappresentativa dell’abbandono in cui versa il centro di Roma e tutti i suoi monumenti più belli – potesse interessarLa.

Si tratta di un dissidio in atto con un locale notturno denominato Nylon sopra il quale mi trovo ad abitare e che produce direttamente o indirettamente elevati livelli di rumore.

Questi i fatti:
-          nel 2007 sono dovuto tornare ad abitare con mia madre, a Lungotevere Raffaello Sanzio, a causa del suo stato di salute che richiede costanti e faticosissime attenzioni.
-          nel 2008 apre un locale notturno in Via del Politeama 12 (ArtCafè Raffaello), quasi di fronte a un famoso forno (renella, oramai divenuto una piccola industria con camion e tir che vanno e vengono tutte le notti);
-          Nel 2010 il locale notturno viene rilevato da un altro proprietario e cambia denominazione in NyLon; da allora si manifestano numerose condotte irregolari; le più evidenti: porte aperte, clienti sulla strada, musica ad altissimo volume, orario di chiusura molto tardi fino alla mattina del giorno dopo.
-          Constatata l’impossibilità di dialogare con i gestori del Nylon, fatte numerose telefonate e inviate numerose mail di protesta a Polizia, Polizia Municipale e Carabinieri – tutto inutilmente – il 12 febbraio 2010 invio un primo esposto per inquinamento ambientale da rumore al Comune di Roma, alla Polizia Municipale e all’Arpa Lazio.
-          In data 3-4 dicembre 2011 (oltre 20 mesi dopo il primo esposto), dopo numerosi altri esposti, solleciti e lamentele, l’Arpa Lazio eseguiva misurazioni di rumore; purtroppo, proprio quella sera, un sabato sera, il rumore era sensibilmente più basso del solito; conseguentemente mi lamentavo immediatamente di tale circostanza con e-mail e raccomandate e si apprendeva poi che l’Arpa aveva comunque rilevato livelli di rumore a finestre chiuse non conformi (valori superiori di 7 dBa ai limiti di legge: si tratta di una scala logaritmica, non lineare, 7 dB sono dunque tanti).
-          Il 12 aprile 2012 (5 mesi dopo), a seguito delle misurazioni Arpa, il Comune di Roma revocava il nulla osta di impatto acustico ambientale.
-          Malgrado ciò, tutto proseguiva come prima e lo scrivente depositava un nuovo esposto alla stazione dei carabinieri di Trastevere in data 11 giugno 2012;
-          Il 20 luglio 2012 inoltre lo scrivente querelava l’amministratore della società che gestisce il Nylon alla procura della repubblica di Roma, evidenziando che il suddetto locale sembrava godere di speciali immunità da parte di organi preposti al controllo e di autorità locali.
-          Il 7 ottobre 2012, ancora, lo scrivente affidava a un ingegnere terzo, esperto di acustica ambientale, misurazioni di rumore che risultavano essere 14 decibel volte superiori ai livelli di tollerabilità.
-          Il 13 ottobre 2012 il sottoscritto depositava inoltre ulteriore esposto al commissariato di polizia di Trastevere.
-          Il 24 maggio 2012 il Nylon, eseguiti lavori di fono isolamento, faceva periziare il livello di rumore prodotto: il suo perito dichiarava che il sottoscritto si era rifiutato di fare effettuare misurazioni in casa propria e, dunque, era costretto a fare misurazioni per analogia in un locale adiacente. In realtà al sottoscritto risulta di avere ricevuto una unica comunicazione, ovvero una raccomandata ricevuta il 3 agosto 2012 (successiva dunque alla perizia), depositata al Comune e con il quale documento è stato possibile riottenere quasi immediatamente il nulla osta di impatto acustico ambientale. Quindi: 25 mesi dal primo esposto per ottenere la revoca del nulla osta acustico; 4 mesi per riottenere il suddetto nulla osta acustico.
-          Il 2 novembre 2012 il sottoscritto depositava ricorso ex art. 700 al tribunale di Roma.
-          Il 14 novembre 2012 il sottoscritto veniva convocato presso il commissariato di Trastevere e gli veniva consegnato un verbale nel quale si dichiarava che per la polizia di ps “ha effettuato un controllo amministrativo all’attività segnalata verificandone, non riscontrando, in quel momento, violazioni alle normative”.
-          Il tribunale di Roma nomina quindi il 25 gennaio 2013 un Ctu.
-          Ad oggi (maggio 2013), dopo 5 sopralluoghi (2 annunciati e 3 a sorpresa) non sono stati riscontrati livelli di rumore non conformi. Ciò è molto strano perché il rumore c’è, è alto, lo si è misurato anche con strumenti propri, essendo un tecnico.
-          Ancora più strana la valutazione del Ctu secondo il quale, per ottenere misurazioni esatte, occorrerebbe chiudere la strada onde essere certi di non misurare rumore proveniente da altre fonti estranee al locale notturno (si tratta di una piccola strada con ridotto traffico veicolare, impegnata per buona parte della notte dai clienti del locale), e sarebbe consigliabile la sostituzione delle finestre.

Mi sono limitato a riferire i fatti di cronaca (salvo errori materiali) evitando il più possibile valutazioni soggettive.
Ci sono problemi più gravi nella vita, anche se posso assicurare che la situazione è molto, molto pesante.
Molto pesante, frustrante e drammaticamente triste è toccare con mano il livello di indifferenza ed incuria che si è diffuso nella nostra città, percepibile in mille cose a cui nessuno sembra più dedicare molta attenzione.
 Grazie dell’attenzione.

Cordiali saluti
Lorenzo Fedele

29 maggio 2013

"Bucate come una gruviera, sommerse di rifiuti, invase da macchine parcheggiate", le strade di Roma secondo i giornali in Lussemburgo

Cara Roma fa Schifo,
sono un romano trapianto da qualche anno a Lussemburgo, ma vi seguo sempre anche da qui.
Ho sempre la mia città del cuore e leggere il vostro blog e vedere la barbarie in cui è precipitata è sempre una grande sofferenza per me. Stamattina andando al lavoro trovo questo articoletto sul principale giornale free press della città, letto ogni giorno da migliaia di persone mentre vanno al lavoro. Mi sono veramente vergognato di essere romano.
Per chi non è pratico col francese: "Bucate come una gruviera, sommerse di rifiuti, invase da macchine parcheggiate". E ancora: "la pista ciclabile di Magliana è occupata da 2 anni da un campo rom".
Qui il bike sharing è un comune mezzo di trasporto usato da tutti, stazioni ogni 200m, l'abbonamento annuale costa solo 15 euro (la prima mezzora gratis).
Il degrado di Roma oltrepassa i confini nazionali, solo gli unni che la occupano non lo vedono!
Grazie e continuate così!

Emanuele R.

Quello strano indescrivibile senso di vergogna che ti assale quando, provenendo da dovunque, atterri a Fiumicino




Cari amministratori, parliamo anche dell'aeroporto di fiumicino, il primo bigliettoda visita della città. Cosa penseranno i turisti occidentali di questi suggestivi particolari?Le immagini in allegato si riferiscono allo stato del terminal 3 dell'Aeroporto di Fiumicino (voli internazionali interni all'UE per capirci).
Alessandra L.

28 maggio 2013

Nuovi progetti, oneri concessori, project financing in Via Boncompagni e una bella lettera


Cari amici di Roma fa Schifo,
vi seguo sempre con interesse e penso non vi ringrazierò mai abbastanza per il vostro lavoro.
Credo che il vostro blog sia il luogo giusto per condividere una riflessione su una notizia recente che riguarda la mia zona, il Rione Ludovisi.
Due domeniche fa la Cronaca di Roma di Repubblica titolava catastrofica “Lo scempio di via Boncompagni, una nuova 'cittadella' residenziale - Il Comune ha approvato la costruzione di case che stravolgeranno l'equilibrio dell'area”.
Vedendo il titolo sono sobbalzato sulla sedia. Di quale scempio sarà oggetto il mio povero rione? Leggendo mi sono rapidamente tranquillizzato. Si tratta di edifici abbastanza brutti realizzati negli anni ’70, che  probabilmente diventeranno molto più gradevoli grazie all’intervento pianificato. Lo scempio semmai è stato realizzato 40 anni fa e l’intervento odierno ci metterà una pezza. Certo, il rione oggi ha 2000 residenti e 500 nuovi abitanti non sono un carico da poco, ma non mi sento di gridare allo scandalo per un’operazione di questo tipo. Quando ci saranno altri dettagli valuteremo.
Soprattutto, non si può ignorare il fatto che siano previsti 8 milioni di oneri. Una manna dal cielo di questi tempi. Circa 4 milioni saranno destinati al restauro del Mausoleo di Augusto e davvero non mi viene in mente una destinazione migliore per quei soldi.
Poi però leggo che la parte residua sarà utilizzata per la riqualificazione del Tridente e qui non posso fare a meno di adombrarmi.
Potrà sembrare un capriccio ed esistono sicuramente zone di Roma più sfortunate, ma questo stesso blog ha più volte documentato lo stato penoso in cui versano i dintorni di Via Veneto: Sosta selvaggia, marciapiedi dissestati e i sottopassi di Corso Italia trasformati in ricovero per senza tetto.  Quindi sono sicuro che mi comprenderete se vi dico che un po’ di riqualificazione farebbe bene anche qui, a beneficio dei residenti, dei tanti che ci lavorano, ma soprattutto dei turisti, che vengono a cercare quel che resta della Dolce Vita e trovano prepotenza e degrado. Si potrebbero  allargare i marciapiedi per eliminare la sosta selvaggia. Si potrebbe realizzare una pista ciclabile che passi su via Sicilia davanti alle scuole del Rione e magari copra il percorso tra Via veneto, Villa Borghese e Piazza Fiume, anche per invogliare i residenti (nuovi e vecchi) ad usare la bicicletta. In breve, si potrebbero fare le cose  che si fanno in tutta Europa ma non a Roma, con la scusa che mancano i soldi. Non sarebbe giusto spendere gli oneri anche sulla zona che li genera?  C’è l’amara sensazione che per il comune di Roma esistano figli e figliastri. Insomma prendi gli oneri nel rione Ludovisi e li vai a spendere nel Tridente. A loro i soldi e a noi 500 residenti in più.
Mi direte che forse la riqualificazione del Tridente è più urgente e più importante per la città. Una riqualificazione come quella di Via di Ripetta? Un milione di euro per rimettere tutto come prima e fare contento Annibale il macellaio? Un riqualificazione come quella prevista a Via del Babbuino? Una strada potenzialmente meravigliosa, con una fermata della metro a ciascuno estremo, da destinare alla sosta delle auto dei residenti, neanche fosse un’autorimessa privata. Insomma, una riqualificazione fatta di finte isole pedonali piene di automobili?
Scusate, ma se i soldi nel Tridente li  devono buttare in quel modo preferirei che fossero spesi nel mio rione, possibilmente con un po’ più di intelligenza. Non penso possiate accusarmi di egoismo.
Francesco


*Lettera stupenda e condivisibile sotto ogni punto di vista. Orgogliosi di avere lettori così lucidi come Francesco. E stendiamo, tutti insieme, un pietoso velo sullo stile giornalistico di Repubblica? Trasformazioni urbane che si realizzano in tutte le città d'occidente per questo giornale progressista e illuminato sono sempre e sistematicamente "scempi". Che rabbia.
-Roma fa schifo

Ormai vi sono delle strade nelle quali è completamente impossibile accedere. Causa sosta selvaggia







Spettabile ufficio di Polizia di Roma Capitale,
la presente per segnalare che (come capita quasi quotidianamente) in questo preciso momento l'intero percorso pedonale (marciapiedi e attraversamenti) in Piazza di Ponte Umberto I e Via degli Acquasparta è completamente inaccessibile causa sosta su marciapiedi ed in divieto (anche davanti ad uscita di sicurezza di locale pubblico).
Preme sottolineare come, se per un pedone normodotato questo significa una situazione di pericolo, per un diversamente abile si tramuta nella totale impossibilità di circolare nell'area, raggiungere gli attraversamenti pedonali, accedere ad uffici pubblici (Ater su tutti).
Fiducioso in una Vostra sollecita risposta.

Valerio G.

Un check-out sulla corsia preferenziale di Via Nazionale

Ricordiamo che la decisione Alemanniana di eliminare i cordoli dalle corsie preferenziali ha di fatto eliminato tutti i percorsi protetti per mezzi pubblici in città. Con conseguenze inenarrabili. Noi ogni tanto, con qualche video, proviamo a narrarle. Ma solo noi...

26 maggio 2013

Impossibile fotografare i monumenti. E pare che sia tutto legale. Ecco cosa succede al Pantheon. Gente incredula...


Una foto ricordo? meglio di no, evviva il decoro urbano tanto millantato.
Ho protestato personalmente con i due vigili presenti che mi hanno risposto di non poter far nulla perché il Comune ha concesso la licenza. Ho risposto che posso anche capire, ma la licenza prevede che la vendita debba stare quasi di fronte all'ingresso del monumento?
Niente da fare, parlare al vento sarebbe stato lo stesso.
se potete divulgate foto e testo a comune, prefettura e soprintendenza.
Renato

25 maggio 2013

Non vi suicidate in maniera banale. A Trastevere c'è un modo divertente e ingegnoso per farlo. Ecco le istruzioni

Come morire a Trastevere: cercate di attraversare via Dandolo (altezza Via E. Morosini). Dopo numerose segnalazioni, la situazione rimane sempre così, un pericolo mortale per i pedoni. Serve un dosso rallentatore prima della curva, servono strisce pedonali che si vedono, serve rimuovere tutte le macchine in sosta illegale sulle strisce e in curva, serve eliminare le macchine in doppia/tripla fila. A chi #*zzo mi devo rivolgere per un intervento serio qui?
Lettera Firmata

Cose mai viste. Piazzale Flaminio invasa ogni sera da un assordante squittio di sorci. Questo è il contesto dopo cena al cospetto della stupenda Porta del Popolo






Sono uno studente di Scienze Politiche a Roma e ieri, tornando a casa poco dopo le ore 21, ho preso la metro a Piazzale Flaminio - Piazza del Popolo.
Lo spettacolo che mi si è presentato davanti agli occhi al momento di entrare nel piazzale antistante la metro, Piazzale Flaminio, è stato veramente sconcertante: sporcizia, buste della mondezza nel mezzo della piazza ed ai lati, avanzi della giornata di lavoro di bancarelle e vù cumprà, bottiglie rotte a terra, mendicanti, gente senza fissa dimora bivaccando sulle panchine, cestini stracolmi e continui squittii di numerosissimi topi vicino ogni cestino o cassonetto.

La cosa che mi intristisce ed allo stesso tempo mi incuriosisce è come tutto ciò possa avvenire in pieno centro (ed in aggiunta in uno dei quartieri della Roma bene) di Roma, a pochi metri da una delle piazze più belle ed importanti di Italia e del mondo. Durante la mia vita ho avuto la fortuna di viaggiare, conoscere nuovi posti e nuove culture, vedere posti belli e meno belli, puliti e sporchi ma una cosa del genere in un contesto del genere ti lascia veramente di sasso e credo sia unica nel suo genere.
Capisco la crisi, capisco il periodo, capisco che le zone prossime alle Metro a Roma stanno diventando sempre più territorio di nessuno, capisco che siamo in periodo di votazioni ma, purtroppo, mi convinco sempre più che una cosa del genere solo a Roma possa accadere e solo noi romani possiamo (ahimé) permetterla. Veramente un peccato.
Francesco Maria

24 maggio 2013

Assurdo il livello dell'emergenza vele pubblicitarie e Roma fa Schifo è l'unico organo d'informazione che se ne occupa. Perché? Aspettiamo l'incidente grave?











Volevo segnalarvi il pietoso stato in cui versa da settimane piazza Guglielmo Marconi (obelisco EUR) diventata, a qualsiasi ora, parcheggio di camion vela riportanti manifesti elettorali. Su una foto se ne vedono ben sette.
Inoltre invio due foto scattate su via di Vigna Murata all'altezza della stazione Laurentina dove sovente viene parcheggiato un camion vela il quale crea un ingorgo su tutta la zona. 

Francesco

Il pagellone sulla campagna elettorale. Chi si è comportato meglio? Chi si è fatto propaganda in maniera più adeguata? Chi ha fatto schifo?

SANDRO MEDICI
REPUBBLICA ROMANA X MEDICISINDACO: zozzoni di natura. Tanti manifesti abusivi e tantissimi odiosi adesivi. Voto 3+, fatela finita vah.

GIOVANNI ALEMANNO
FRATELLI D'ITALIA ALEMANNO SINDACO: schifo simile alle scorse politiche. Cartelloni in cui spicca l'inqualificabile Papa ROSSIN arrivato da LA DESTRA (e si vede), manifesti abusivi in grande quantità e camion vela parcheggiati in luoghi assurdi. Voto 2, una certezza.
LA DESTRA STORACE: Francesco deve aver finito i soldi con le regionali. Niente cartelloni ma alla fine con uno scatto d'orgoglio i suoi bei giri in abusiva se li sta facendo. Da notare il patetico CORSETTO autore dell'elogio del manifesto abusivo. Non ci risultano camion vela in giro. Voto 3, miglioramento.
CITTADINI X ROMA ALEMANNO: tale padre, tale figlio. Cartelloni con un certo NORCIA, moltissimi manifesti abusivi dove svetta tal PERIFANO (ex PD) e parecchi camion vela. Voto 2, tornate da dove siete venuti.
IL POPOLO DELLA LIBERTA BERLUSCONI PER ALEMANNO: l'apoteosi dello schifo. Con i cartelloni di TREDICINE, BORDONI, ALEMANNO, POMARICI, BELVISO ecc... si sono sistemati i favori con i cartellonari, poi si è passati agli attacchini. Impossibile fare una lista, ricordiamo solo i "migliori" tra cui: TREDICINE, FOLGORI, GAZZELLONE, GASPERINI, VANNINI, COCHI. Poi una serie infinita di candidati municipali tra cui ricordiamo: LIBURDI, ANTONIOZZI, DI FAUSTO, BORGHERESI, DE NAPOLI, PALOZZI, l'inaggettivabile LORENZOTTI che è volato sui pali della luce e tanti ma tanti altri. Camion vela come se piovesse. Voto 0, luridume e basta.

MARCELLO DE VITO
MOVIMENTO CINQUE STELLE: nessun cartellone, nessun manifesto e nessun camion vela. Voto 10, bravi.

IGNAZIO ROBERTO MARIA MARINO
PARTITO DEMOCRATICO: ci provano ma non ci riescono proprio. Cartelloni solo di CORSETTI (poraccio) ma purtroppo manifesti ABUSIVI ne abbiamo visti parecchi (nulla a che vedere con IL POPOLO DELLA LIBERTA BERLUSCONI PER ALEMANNO sia chiaro). Spicca CORATTI che non sa riconoscere un manifesto abusivo da uno regolare e ci definisce "anonimi troll abusivi". Non pochi gli abusi di BAFUNDI. Vabbè. Camion vela non ne abbiamo visti. Voto 3, non gliela fanno proprio.
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' CON VENDOLA: nessun cartellone, ma una buona quantità di manifesti ABUSIVI tra cui ALZETTA fa la parte dello zozzo, quello che appunto è. Non abbiamo visto camion vela. Voto 3, fatela finita di considerarvi pure ecologisti: nessun partito europeo candiderebbe Tarzan.
CENTRO DEMOCRATICO DIRITTI E LIBERTA': un partito che non esiste ma che non ci fa mai mancare i suoi luridi manifesti abusivi. No cartelloni e vele. Voto 3, ma chi siete?
LISTA CIVICA MARINO SINDACO: da subito contrari ai manifesti. Quelli abusivi che abbiamo visto si possono contare sulle dita di una mano, disponibili al dialogo su twitter. Nessun cartellone e niente vele. Voto 8, coerenti.

GIANGUIDO SALETNICH
FORZA NUOVA: schifo ridimensionato rispetto alle politiche (ancora molta segnaletica stradale è inservibile a causa dei loro manifesti) ma comunque schifo. Voto 1, come la percentuale di voto a cui non arriveranno mai.

ALFIO MARCHINI
ALFIO MARCHINI SINDACO: peccato. Cartelloni da gennaio in quantità industriale nonostante i ripetuti richiami su twitter dove dice che la situazione è una giungla per poi ricomprare il triplo degli spazi... Molti manifesti di vari bizzarri personaggi e camion vela in gran quantità. Voto 2, non si è fatto mancare niente.

SIMONE DI STEFANO
CASAPOUND ITALIA: primati (nel senso di scimpanzè) non vicinissimi alla razza umana. Voto -1, insulto libero.

Le bambine borseggiatrici sulle banchine di Termini tre giorni su cinque: ecco le loro tattiche. Cronache di esperienze quasi quotidiane di un cittadino che si è sostituito alla vigilanza Atac


Ciao Roma fa Schifo,
ti scrivo di nuovo (il titolo è una citazione di una canzone di Elio) per raccontare la mia esperienza quotidiana con le bambine borseggiatrici che, statistiche alla mano, sono presenti 3 giorni su 5 in banchina Termini direzione Laurentina da almeno tutto il 2013 (non che prima il fenomeno non ci fosse, ma ora è sicuramente aumentato come intensità).

Ogni mattina arrivo intorno alle 9.30 in banchina, provenendo dalla linea A e trovo questi gruppetti di bambine sulla panca (a volte c'è anche qualcuna più grandicella con un bambino a tracolla, a volte qualcuna incinta) che ormai ho imparato a conoscere e a studiare. La loro tattica è abbastanza semplice: puntano i gruppetti di turisti e si accalcano addosso nel momento in cui arriva il treno, tentando di scipparli. Si posizionano principalmente appunto da dove si inserisce la linea A, ma spesso arretrano per sfruttare la fila che si forma per l'ultimo vagone.
Dopo qualche giorno di studio, ho deciso di intervenire semplicemente seguendole e fissandole, quando questo non basta a farle desistere basta un "watch out" rivolto ai turisti.

Ormai questo comporta che io venga coperto di insulti ogni mattina, talvolta vengo anche accusato da loro di essere pedofilo perché le seguo. A volte sono così tante che si dividono in gruppetti che non posso seguire, e vengo anche preso in giro con frasi tipo "non sai neanche tu dove andare". 
Ovviamente ho contattato più volte la sicurezza Atac a turno: addetti al gabbiotto d'ingresso, il personale con la pettorina "SICUREZZA ATAC", i ragazzi con la maglietta "CUSTOMER CARE ATAC", gli "ex Carabinieri" e finisco con le guardie giurate.
Le risposte che mi sono state date sono simili fra loro, la parte comune è: "Siamo in Italia, non possiamo fare niente, sai quante volte le cacciamo via e rientrano?", ho spesso ribattuto che possono comunque vigilare, la risposta è stata "non servirebbe a niente", ho poi detto loro "ma io ogni mattina ci combatto" e da più di uno ho ricevuto risposta "eh tu che puoi daglielo uno schiaffone...".
Va anche detto, per onore della cronaca e del vigilante che faceva il suo dovere, che una volta è intervenuto su mia segnalazione, anche perché quelle ragazzine fumavano copiosamente in banchina.

Non conosco leggi e regolamenti, diciamo pure che voglio credere che non possono intervenire in alcun modo per mandare via queste ragazzette, ma essendo pagati per fare vigilanza potrebbero tranquillamente essere presenti in banchina invece di essere fermi ai tornelli a chiacchierare, ai tornelli dove per altro non fermano le persone che non pagano.
Possibile che ogni mattina, debba fare io un lavoro di vigilanza senza venir pagato?  Posso sapere quale sia il compito degli addetti alla sicurezza? Se non quello di vigilare lo snodo principale di Roma per i turisti (diretti da Termini al Colosseo)? Sporto segnalazione all'ATAC tramite modulo sul sito, nessuna risposta ricevuta...
Giuliano C.

Massimo Inches fa un esposto alla Procura contro l'illegalità dei camion bar e minacciano di gambizzarlo. Ecco la lettera (arrivata anche al Messaggero e a Giorgia Meloni)


CAMION BAR, INCHES (FDI): "MINACCE RICEVUTE NON MI INTIMORISCONO"
(OMNIROMA) Roma, 22 MAG - "'Lasciatece lavorare in pace....i furgoni ristoro...altrimenti ci incazziamo con voi...A Inches ci pensiamo noi. Lo vedete con le stampelle. Se tutto va bene...' E’ questo il testo della lettera anonima che ha come destinatari il quotidiano Il Messaggero, il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e il sottoscritto, in seguito al dossier che ho consegnato alla Procura sulle irregolarità riscontrate nel mio tour di verifica sulle attività dei camion bar dislocate sul territorio della Capitale, di cui si è occupato lo stesso quotidiano. Dopo la consegna di quella documentazione è stato aperto un fascicolo in Procura per approfondire e chiarire i motivi per cui vengano derogate molte delle regole riguardanti i chioschi ambulanti, sfociando nell’illegalità, senza che si intervenga in maniera adeguata e puntuale. Se qualcuno si è sentito in dovere di scrivere queste frasi vigliacche, significa che ho toccato un nervo scoperto, segno che la mia attività si svolge nella giusta direzione. Queste minacce, le ennesime che ricevo, non mi intimoriscono ma, al contrario, rappresentano un ulteriore motivo per continuare a lavorare al fine di garantire la legalità nel territorio capitolino". È quanto dichiara in una nota Massimo Inches, consigliere di Fratelli d'Italia del Municipio II.




CAMION BAR, ROSSIN (FDI): SOLIDARIETÀ A INCHES E MELONI PER VILI INTIMIDAZIONI
(OMNIROMA) Roma, 22 MAG - “Le vili e ignobili minacce pervenute a Massimo Inches e a Giorgia Meloni in seguito alle segnalazioni delle irregolarità di alcuni camion bar rappresentano un episodio gravissimo. E’ necessario non abbassare mai la guardia su fenomeni di illegalità dietro cui spesso si celano intollerabili espressioni di prepotenza e sopraffazione. Nel testimoniare la mia vicinanza ai destinatari di queste intimidazioni, e ringraziando tutti coloro che sia a livello giudiziario sia mediatico permettono di combattere esempi di abusi sul territorio, resto convinto che non saranno certamente questi infami avvertimenti a impedire la quotidiana battaglia di Fratelli d’Italia sul territorio della Capitale per l’affermazione della legalità”. È quanto dichiara in una nota Dario Rossin, consigliere di Fratelli d’Italia in Campidoglio.

Scoop. In realtà il parking del Pincio è stato realizzato eccome. Alla faccia di Alemanno e alle sue scelte che hanno suicidato la città



















Una delle colpe più atroci del Sindaco Alemanno è stata la sospensione, per motivi puramente ideologici (lo aveva progettato il sindaco precedente), del parking sotto al Pincio. Con l'aiuto degli stessi ignobili pseudo-ecologisti che oggi ne sostengono la rielezione al Campidoglio, il sindaco ha affossato un progetto che avrebbe potuto:

-generare tantissimi posti di lavoro (per la costruzione, la gestione...)
-eliminare la sosta dal Tridente
-eliminare la sosta (regolare e selvaggia) dalle rampe del Valadier che salgono da Piazza del Popolo al Pincio

E poi Alemanno ha il coraggio di parlare della sinistra che ha bloccato i suoi progetti che avrebbero portato ricchezza e lavoro... Il progetto non avrebbe avuto impatto sul Pincio salvo una apertura su una rampa, una sorta di tunnel per l'uscita delle auto. Alcuni considerarono la cosa uno scempio totale. Gli stessi che considerano invece normali queste immagini e questo video qui sotto. Le stesse auto che dovevano stare in sosta sotto al Pincio (ed era uno scandalo), oggi stanno in sosta sopra al Pincio (e tutti zitti, ambientalisti compresi).

Uno stigma, una vergogna che auguriamoci chi andrà a votare si ricorderà. Scelte folli e ideologiche che, se non fossero state compiute, ci avrebbero consentito di vivere meglio oggi. Niente di tutto questo è invece avvenuto: le macchine al Pincio c'erano e ci sono, solo che invece di metterle sottoterra come accade in tutto il mondo, Alemanno ci ha obbligato a conviverci sopra, in superficie: lamiere dovunque. Sulle aiuole, sulle strisce, in divieto, in seconda fila, in mezzo a Villa Borghese. E' impossibile per cittadini, disabili, mamme con passeggino, turisti transitare su questi splendidi tornanti. Tutti sono costretti a camminare in mezzo alla strada rischiando di essere arrotati come è perfettamente evidenziato nel video. Ne fanno inoltre le spese anche gli alberi, feriti in più punti dalle maghine che cercano di farsi spazio tra un arbusto e l'altro. Quali i progetti per il nuovo sindaco sulle rampe del Valadier? Se si è deciso di far saltare il parking del Pincio perché andavano tutelate, allora cosa si aspetta a togliere la sosta rendendole percorribili per i pedoni? O aspettiamo il primo morto? Ad oggi la strada è completamente fuori norma perché non prevede passaggi pedonali: dovrebbe essere vie-ta-ta ai pedoni. Rendiamoci conto!