28 novembre 2009

27 novembre 2009

Cacare a Via del Corso


Vedete tutte quelle cacche giusto sotto al marciapiede? No, non sono di cane e tra l'altro non si capirebbe perché un cane dovrebbe andare a defecare lì. Si tratta delle merde di quegli storpi (sono due, entrambi gestiti dalla criminalità) che girano tra Pantheon e Fontana di Trevi su degli skatebord, spingendosi con delle scarpe da ginnastica calzate sulle mani. Vengono a cacare qui, su Via Marco Minghetti, una traversa di Via del Corso. Sullo sfondo, a sinistra, il box delle informazioni turistiche...

26 novembre 2009

Segnaletica verticale. O quasi


Quelli sullo sfondo sono gli uffici della Presidenza del Consiglio, per intenderci il lato della Galleria Colonna. Quello lì, insomma, è Largo Chigi, non l'estrema periferia. E quello coi graffiti che inneggiano all'Empoli e con i pali tutti storti e pronti a cascare in testa a qualche turista è il Palazzo della Rinascente.

25 novembre 2009

Bastano du strisce... Figurarsi un arredo urbano serio...


Poveri, pochi, sparuti ingenui ancora pensano che, a Roma, la gente parcheggi a membro di segugio perché c'è carenza di posti. Falso: la carenza è solo di controlli, di sanzioni e di arredo urbano. Guardate lo slargo su Via del Tritone davanti alla sede del Messaggero. Qui è il regno della sosta selvaggia in terza fila, sempre. L'altra sera (alle 17, mica alle 23) lo slargo era stato appena ridipinto: chiare strisce bianche che invitavano a non sostare, bianche, luccicanti. Ebbene è bastato questo per liberare l'area dai cafonazzi di turno... Figurarsi un arredo urbano realizzato a regola d'arte.

24 novembre 2009

Il crepaccio di Trevi


L'Italgas è passata, ha fatto i lavori e ha lasciato -ormai da mesi e mesi- la strada così. E tra i furgoni in doppia fila (spalle alla Fontana di Trevi) ecco come risulta la strada che va verso il Quirinale.

23 novembre 2009

Piazza di Spagna ormai è così...


Anche qui, trasformata in parking. Auto fin davanti alla scalinata. Come niente fosse. Ancora non hanno trasformato in drive-in pure Piazza del Popolo perché la trovano un filino fuorimano....

22 novembre 2009

21 novembre 2009

Esposizione auto-usate delle Coppelle


Voi direte: ma i proprietar dei ristoranti di fronte non dicono niente!? Ma se le maghine sono le lorooo!!! Notare i cartelli di divieto di sosta e fermata, stanno tutti scomparendo. La gente di svita, per minimizzare il rischio di multa. O li girano, li storcono, li spezzano... Fateci caso.

20 novembre 2009

Il problema cartelloni secondo quelli del PD


Il PD manifesta tutta la sua inadeguatezza, tutta la sua mancanza di lucidità. Verrebbe da chiedere: ma chi ve li scrive i testi??? A parte che combattere contro i cartelloni facendo migliaia di affissioni abusive è quantomeno bizzarro, ma poi vogliamo parlare del testo? "Il partito democratico chiede per i municipi più poteri e risorse per contrastare l'invasione dei cartelloni pubblicitari abusivi". Ma quali municipi??? Ma quali cartelloni abusivi? Questi dementi non hanno capito che i cartelloni abusivi sono magicamente SCOMPARSI e che il problema è proprio il contrario: le decine di migliaia di cartelloni che stanno cambiando il panorama della città sono tutti le-ga-li-zza-ti da una delibera del Consiglio Comunale. Una delibera che, non vorremmo, il PD magari ha pure votato. O comunque non contrastato...

19 novembre 2009

Il "Modello Roma" di AleDanno...

Ve lo ricordate, Uòlter Veltroni? Alla fine le elezioni le perse -o meglio le fece perdere a Cicciobello Rutelli- sul degrado (e per fortuna, diciamo noi: significa che la gente per votare bada al degrado). Roma era diventata un immenso suk: accampamenti nomadi ovunque, accattoni ad ogni angolo, sporcizia, puzzo di piscio. Insomma, uguale uguale a oggi. Solo che oggi Il Messaggero, quotidiano che all'epoca crocifisse l'ex sindaco, fa finta di niente poiché l'editore di riferimento fa affari a man bassa banchettando sulla città col suo titolo di uomo più liquido del paese.
All'epoca di Veltroni Piazza di Spagna era una degna filiale del mercato di Marrakesh. C'erano più vu cumprà che turisti. E oggi? Cosa è cambiato? Mettiamo qui sotto un video della piazza più importante di Roma relativo al gelido febbraio 2008 e mettiamone sotto uno relativo all'afoso novembre 2009. Trovate voi le differenze? Una ve la consigliamo noi: nel 2009 c'è un vigile urbano, che guarda dall'altra parte rispetto al immenso mercato in cui è stata trasformata la piazza.

FEBBRAIO 2008



NOVEMBRE 2009




E ora la domanda: i romani cosa hanno cambiato maggioranza politica a fare?

16 novembre 2009

L'isola (pedonale) in mezzo al mare (di cafoni)


L'area pedonale dell'Ara Pacis in occasione delle molte inaugurazioni, feste, serate che si svolgono nel monumento. E' la politica coatta, il generone cafone, l'ncc burino e via dicendo così...

15 novembre 2009

Ma ci vuole molto a fare una pista ciclabile così?


Non costa nulla, elimina il problema della doppia fila, invoglia la mobilità ciclistica, rende ordinata la strada. Ma che ci vuole a fare piste ciclabili così in TUTTE le strade? Ci vuole che bisogna essere a Parigi, magari...

14 novembre 2009

Il naturale e, soprattutto, abituale panorama di Piazza Trilussa


Esiste un'unica azienda romana che non conosce crisi, non conosce riduzioni dei budget, non conosce pagamenti ritardati. E' l'azienda che produce questa rete arancione. La più florida ditta della città.

13 novembre 2009

Sposarsi un giorno a Roma


Parafrasando nel titolo una nota canzone di Niccolò Fabi ci chiediamo: è possibile, dunque, sposarsi a Roma così? E' possibile inondare di cattivo gusto e grey-carpet Piazza San Lorenzo in Lucina? E' possibile per tutti o bisogna essere chi?

12 novembre 2009

Piazza di Pietra era un'isola pedonale


Non dite che non ve l'avevamo detto: fioriere spostate, varco per le auto creato. E l'isola pedonale di Piazza di Pietra non c'è più. Per ora accedono quasi solo mezzi merci, presto qualche smart, poi i suv, le mini, e addio. Come Piazza Navona...

11 novembre 2009

Se questo è un oratorio


Graffiti, sporcizia, manifesti di politici mezzo strappati. E' il muro esterno di un oratorio, a Roma. E' così che crescono i nostri figli. In questo contesto che sarebbe inaccettabile anche nel più arrangiato campo-rom. Con questo tipo di rispetto e di cura della manutenzione. Con questa salvaguardia della cosa pubblica.

10 novembre 2009

Le scene di ordinario degrado


Cari cittadini poracci che non siete altro. Li vedete questi, sì?!? Bhe, li vedete in un blog anti-degrado e vi saltano all'occhio. Ma vi rendete conto di una cosa: quando li vedete per strada, per voi, è tutto normale. Non strabuzzate più gli occhi, non vi fate venire il voltastomaco, non chiamate la municipale, non vi indignate più. Da anni. Il degrado è diventato ordinaria amministrazione. E anche la segnaletica abbiamo tutti imparato a leggerla dietro agli steacker, dietro ai graffiti, dietro ai manifesti abusivi. Si è alzata, e di molto, l'asticella della sopportazione della gente comune. E ancora si alzerà. Fino a che punto?
Le foto sono state scattate a San Lorenzo.

9 novembre 2009

La doppia, tripla, quadrupla e quintupla fila fuori da Pompi


Incredibile. Semplicemente incredibile. Auto costrette a transitare contromano. Traffico costretto al senso unico alternato. E pensare che basterebbe uno spartitraffico in muratura per evitare tutto questo scempio che ogni giorno e a ogni ora baratta una vergogna assoluta per una città occidentale con i profitti di un solo noto "imprenditore". Guardate il video fino alla fine, c'è la sorpresa...

8 novembre 2009

Shopping a Via Appia (seconda puntata)


Vi chiediamo lo sforzo di ingrandire le foto cliccandovi sopra. Non guardate solo in primo o in secondo piano. Guardate all'orizzonte, in prospettiva. Noterete come il politico di turno -segnatamente uno dei peggiori in assoluto- abbia ricoperto (oltre che qualche muro) completamente ogni spazio pubblicitario disponibile. In barba al decoro, alla decenza e in barba a chi quegli spazi pubblicitari li aveva comprati e pagati.

7 novembre 2009

Shopping a Via Appia (prima puntata)


A Via Appia più che altrove ci sarebbe bisogno di una delle ormai celebri "Passeggiate Anti Degrado" che alcuni blogger romani -speriamo sempre più numerosi- sacrosantamente organizzano. Anche solo per immaginarsi la faccia che la Camorra dell'Attacchinaggio selvaggio farebbe il giorno dopo nel vedere per una volta puliti tutti i pali di quella che dovrebbe essere la Regina Viarum.
Via Appia è anche chiamata "la vetrina più lunga d'Europa", ma non esiste posto in Europa dove lo shopping potrebbe essere distratto dalla continua presenza di affissioni abusive a tonnellate, su ogni palo, in ogni dove. Aggiungeteci poi i manifesti dei politici (li vedremo domani!) e l'abnorme aumento degli spazi autorizzati e vedrete come si è trasformata una bella strada commerciale in un bulevard da bidonville sudamericana. Senza esagerare!
Ehggià perché proprio in Via Appia si palesa in tutta la sua potenza militare la criminalità organizzata degli attacchini. Vi sono dei punti in cui è impressionante, davvero impressionante, la violenza con la quale queste organizzazioni pseudomafiose aggrediscono il territorio, i beni pubblici, gli arredi urbani. Sono peggio dei mafiosi, però: i mafiosi si nascondono, hanno paura dello stato, prendono i loro accorgimenti. Questi criminali, invece, lasciano il loro numero di cellulare, il loro logo, il loro nome. Se li si chiama per protestare dello schifo che combinano diventano aggressivi e minacciosi. Sono peggio dei mafiosi. La mafia, con alterni risultati, c'è qualcuno che la combatte; la 'Ndrangheta del degrado non la combatte davvero nessuno. Ed è completamente padrona del territorio.

6 novembre 2009

Le deliziose piazzette del centro


Qui siamo in Via de' Burrò. Vero trionfo dell'architettura Rococò. Sta sui libri di scuola di tutto il Pianeta. Non saprei cosa indicare. Il palo che non regge niente se non un tris di affissioni abusive multicolorate? Il fondostradale indegno di essere chiamato 'fondo stradale'? O forse la marea di motorini che non consentono proprio fisicamente di andare da una parte all'altra dello slargo? Quando si deciderà di fare parcheggi privati a pagamento per motorini -magari acquistando qualche palazzo adatto alla bisogna, come uno di quelli dove hanno sede le banche su Via del Corso- sarà sempre troppo tardi!

5 novembre 2009

Se è divieto, è divieto!


I furbetti del traffico e della sosta non ci sono solo da noi. Anzi, forse altrove sono ancor più presenti. Il fatto è che da noi trovano le uniche strade del mondo in cui non sono contrastati neanche un po'. Impedire il passaggio contromano nelle strade a senso unico, ad esempio, è un gioco da ragazzi che solo in Italia si evita di giocare. Bastano veramente accorgimenti da quattro soldi e le strade vengono messe in sicurezza in modo automatico, senza spese, senza controlli, senza vigili, senza telecamere. Un ferro che scatta da una parte, lasciando passare la ruota, e si punta da quell'altra, impedendo il passaggio. Certo, magari i suv passerebbero lo stesso, ma insomma vuoi mettere...
Succede a Londra, Europa, nell'Ottobre del 2009.

3 novembre 2009

Il degrado pure nell'obbiettivo dei paparazzi


Il fotografo è Rino Barillari, proprio lui: The King Of Paparazzi. L'intenzione di questo scatto, uscito sul Messaggero qualche tempo fa, era semplicemente quella di immortalare un improbabile Silvio Orlando in camicia bianca, pantaloni in lino e Crocs. In realtà, a guardare in filigrana, si scopre come neppure i Paparazzi ormai possano più scattare una foto rubata senza riprendere tutto lo schifo che ammanta ogni angolo di città. Guardate sullo sfondo: suv sul marciapiede, di fronte una piccola discarica, a terra sanpietrini sconnessi e non sigillati. Tutto questo è ormai la normalità, tanto da poter essere riportato come sfondo in una foto che in un qualsiasi altrove sarebbe stata scartata e resa impubblicabile dal contesto incivile in cui è stata scattata...

2 novembre 2009

Chi si sta vendendo la città?






Guardate che roba. Decine e decine di impianti pubblicitari stanno invadendo Corso Vittorio Emanuele, l'arteria più centrale della città. Di fronte a palazzi cinquecenteschi, a piazze barocche, di fronte a basiliche e chiesette, addosso a casini nobili e a negozi storici. Dovunque. Spesso pubblicizzano sexy shop. Ancor più spesso sono vuoti, scheletrici, in attesa di inserzioni.
Ripetiamoci la domanda: chi sta vendendo la città in questo modo così indegno? Chi ne sta pregiudicando la già pregiudicata estetica? Perché? Per quale vantaggio? Per lucrarvi cosa? Per far favore a chi?

Chiaramente il problema si presenta ovunque in questi mesi e dall'arrivo della Giunta Alemanno. In tutta Roma i cartelloni si sono semplicemente e incredibilmente moltiplicati. Abbiamo voluto far focus su Corso Vittorio, ma qualsiasi strada è nelle medesime condizioni. Nel totale disinteresse dei romani.

1 novembre 2009

Radio Antenna Cuppolone


Un nuovo albergo giovane, in zona Prati, una bella hall, stile contemporaneo, una simpatica trattoria sul tetto. Il panorama. Il Cupolone di San Pietro. Le antenne. Neppure a Istanbul, neppure a Bagdad, neppure al Cairo una roba simile. La soprintendenza fa barricate contro i fili dei tram, che potrebbero risolvere il problema del traffico, ma non dice una parola contro questo schifo. Perché?