26 giugno 2019

Retake infinito a San Lorenzo. Una speranza nel quartiere che muore di centri sociali e spaccio


San Lorenzo è sempre stato un quartiere un po' così. Dove il radical scicchismo della peggior risma si sublima e si auto imbroda facendosi estremismo folkloristico impastato di ottusità. Un fazzoletto di terra dove rischi di sentirti in una contrada medievale. Con tanto di porte, varchi, gabelle, piccoli staterelli o finte Libere Repubbliche che esercitano il potere per il potere, fine a se stesso. 

Questa deriva è sempre stata in potenza, mescolata a tante altre cose (l'esprit popolare, poi il boom localaro, quello studentesco e così via) e mai esplosa del tutto, da un po' di tempo invece sta prendendo corpo, la annusi, la percepisci plastica nel comportamento - sempre più assurdo - delle persone, nell'escalation dei post sui social, nella ostentata caccia al diverso. San Lorenzo è forse l'unico posto, assieme a Garbatella?, in cui l'identità di quartiere, che di per se sarebbe una cosa santa e bellissima, si appalesa nelle patetiche vesti del fondamentalismo cieco, dell'intolleranza verso chi ha idee e opinioni diverse. Un territorio che rischia di chiudersi, sulla difensiva.
Il quartiere come una fortezza da "presidiare", tra l'altro dando importanza  a quattro sfigati che dovevano invece essere solo ignorati e si sarebbero vaporizzati

Il quartiere (o meglio una parte del quartiere che si crede maggioranza e che invece da oggi scopriremo non esserlo) ogni giorno di più è convinto di poter vivere non solo al di fuori dell'andazzo internazionale, non solo al di fuori dell'andazzo italiano, ma per fino al di fuori delle leggi comunali. Come se essere appassionati del proprio territorio consenta automaticamente di strumentalizzarne lo stato di diritto. A San Lorenzo le persone che non la pensano come questa rumorosa minoranza che si è auto eletta a leader non possono "entrare", vengono respinte alle porte del quartiere, come se una marcia di sfigati neo fascisti fosse per fino accettabile finché sta a San Giovanni e poi diventi un'onta quando si avvicina all'antico Scalo. Dinamiche da strapaese, da ultraprovincia, o da Scampia e da San Basilio. Decidete voi. Non a caso San Lorenzo ha le sue Repubbliche appunto (così si chiama uno dei comitati di quartiere più attivi, che opera all'insegna di un estremismo che farebbe tenerezza se non facesse rabbia) e ha i suoi precisi confini. Gli stessi personaggi che chiedono porti aperti a casa d'altri, a casa loro ergono muri e adottano l'espediente tipico della criminalità organizzata delle "vedette" e delle delimitazioni geografiche simboliche. San Lorenzo ha le sue porte fatte di scritte, di motti, di messaggi in codice, di infilate di manifestai abusivi. Devi capire che entri a casa loro. Succede sul muraglione di Porta Maggiore, succede a Largo Passamonti, succede perfino lungo le Mura Aureliane di Via di Porta Labicana dove uno dei centri sociali dimostra la sua pretesa onnipotenza, da anni, imbrattando con una scritta enorme uno dei più importanti monumenti della città. 
Porta Maggiore, la più importante della città, si affaccia su un muraglione trasformato in bacheca loro e solo loro

Zero rispetto anche per le mura di cinta del Cimitero Monumentale

Un quartiere microscopico quanto a estensione, ma presidiato in maniera millimetrica. Se osi dire qualcosa contro l'ordine costituito e vieni riconosciuto come nemico o solo come persona dotata di un pensiero libero e di una opinione diversa, se va bene sono sputi in faccia. Come è successo ad uno di noi quando fece notare ad un attacchino che stava imbrattando abusivamente la città: "ah ma tu sei di Roma fa Schifo, SPUUH!!!" e anche "stai attento che io so dove abiti". Questo è ciò che in tutto il mondo si chiama criminalità e violenza e invece a San Lorenzo - ma purtroppo in buona parte di Roma - si chiama "organizzazioni sociali", "beni comuni", "spazi culturali"...

A queste persone non importa ciò che viene scritto sui muri addosso alle "porte" del quartiere. A loro importa solo l'atto del territorial pissing, far capire che loro possono, farti capire che stai entrando nel loro territorio. Men che meno a comitati di quartiere e gruppi di finto attivismo e vera propaganda importa - salvo eccezioni che per fortuna ci sono - il benessere del territorio stesso: interessa solo esercitare un presidio, interessa solo affermare un potere decisionale e di influenza: occupare spazi. Non interessa se il quartiere sta bene o sta male.

In questo quadro come può essere visto chi invece si vuole impegnare per un autentico bene comune senza alcun secondo fine e senza il minimo inquadramento ideologico e politico? Malissimo! 

Quelli di Retake - una realtà sempre più matura, l'unica storia positiva della Roma atroce dell'ultimo lustro - hanno iniziato da qualche tempo a fare le loro azioni anti degrado nel quartiere. Ebbene, non ve lo diranno neppure sotto tortura perché non sono interessati a fare polemica, ma sapete che hanno dovuto fare dei retake sotto scorta perché venivano attaccati dai picciotti della mala che vi abbiamo descritto sopra? 
Motivo? "Ripulendo cancellate la storia del quartiereh!". Come se l'identità la si potesse costruire sul degrado, la mancanza di rispetto del patrimonio architettonico, la bruttezza, la sciatteria. Ancora: "non potete togliere i manifesti dei centri sociali e degli eventi, ci togliete la libertà di espressioneh!". Per fortuna con i volontari in fratino blu non sono arrivati agli sputi...
Come dicevamo sopra: nella Libera Repubblica di San Lorenzo loro decidono le leggi. E qui le leggi dicono che se sei loro amico puoi affiggere dovunque, anche coprendo le regolari affissioni di chi ha pagato, anche imbrattando completamente edifici pubblici e addirittura scuole che potrebbero anche essere frequentate da ragazzi che non hanno nessuna voglia di vivere nel lerciume che a loro tanta soddisfazione dà. Loro decidono anche quali imprenditori possono operare nel quartiere e quali no, come in Corea del Nord, come nella Cuba dei tempi d'oro. Se sei amico puoi fare il tuo business, se non sei amico vieni massacrato: proprio ti prendono il tuo spazio, l'immobile di tua proprietà, e te lo occupano. Così hanno fatto con l'ex Cinema Palazzo nel quadro di una storia allucinante che ancora persiste nonostante le inchieste giudiziarie. Cose che se le fate voi finite a marcire in carcere, se le fanno loro diventano paladini della cultura. I brividi proprio...
E insomma chi arriva a ripulire, volontariamente peraltro, viene nella migliore delle ipotesi deriso e nella peggiore minacciato tanto da doversi muovere scortato dalla Polizia Municipale. A questo siamo...


Dopo i primi esperimenti però Retake non si è dato per vinto e anzi ha rilanciato. E così grazie alla capacità di questa organizzazione di interloquire altrettanto bene con la parte pubblica e con la parte privata, sono arrivate anche un po' di risorse. Realtà multinazionali ci hanno scommesso soldi a partire da Hertz per arrivare a Unicredit e così su San Lorenzo partirà un Retake sperimentale unico nel suo genere: ci saranno azioni ogni giorno per 5 mesi (fino a tutto ottobre), 5 volte a settimana. Sui siti e sui profili social di Retake si può sapere quando e come. La partecipazione è aperta a tutti, dalle famiglie del quartiere alle persone provenienti da fuori, dai singoli studenti ai gruppi aziendali che utilizzano il modello retake per organizzare team building. 

L'organizzazione è riuscita a dotarsi non solo, come dicevamo, di un furgone, ma anche di un operaio specializzato. Retribuito. Questo significa che non solo si svolgeranno le azioni di ripulitura, ma che ogni nuovo reimbrattamento sarà gestito in maniera tempestiva con una successiva immediata ripulitura e vediamo chi si stanca prima. Un modello mai sperimentato prima che prevede una partecipazione anche economica degli esercizi commerciali: chi vorrà avere questo presidio dovrà pagare un contributo, dovrà dimostrare di crederci.



Una cittadinanza attiva contemporanea, focalizzata sui problemi (a differenza di quello che vi raccontano gli infojati dell'ideologia di cui sopra, scritte sui muri, scarabocchi e affissioni abusive sono un problema, e grande anche) e lontana dai tic che ci hanno portato dove siamo. A San Lorenzo dopo i fatti del 2018 con l'omicidio di Desirée Mariottini la situazione è complessa. Per uscirne c'è bisogno di questo tipo di iniziative; c'è bisogno di una lucidità civica che sappia mettere nella casella dei cialtroni chi si comporta da cialtrone e nella casella delle persone oneste e per bene chi si comporta in maniera civile; c'è bisogno di attività economiche che generino trasformazione urbana di qualità e che restituiscano opportunità e speranza (e forse tra The Students Hotels e Soho House qualcosa potrà avvenire). 
La presentazione del progetto ieri

Non basta togliere di mezzo spacciatori e micro criminalità, occorre recuperare un senso di appartenenza che sia radicalmente opposto a quanto proposto fino ad oggi. Occorre un senso di quartiere occidentale e serio, non una mafietta di quartiere retrograda e in definitiva sovranista. E a quel punto chissà che non se ne possa uscire fuori dignitosamente. Chissà che San Lorenzo - ormai rassegnata ad essere comandata a bacchetta da quella roba là - non si renda conto che la vera maggioranza del quartiere è questa roba qua...

Il progetto si chiama #magnificasanlorenzo, partecipate e soprattutto portateci i vostri bambini, poi diteci... 


52 commenti:

  1. Basta aprire gli occhi! Retake prende i soldi da air bnb, è chiaro che i privati e le multinazionali vogliono tutto lindo e pulito per fare speculazione e trasformare i nostri quartieri in turistifici e studentifici!

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Dobbiamo imbrattare tutto, così airb&b non guadagna.

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    3. Comunisti. Feccia e peste dell'umanità

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  2. Dunque visto che AirBnb vuole tutto pulito, la strada per contrastare la AirBnb-economy è sporcare tutto? Ma è geniale!!!

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  3. I muri puliti sono un desiderio di AirBnb? Meno male, almeno vivremo in un quartiere un po' meno lercio e degradato. Certa gente andrebbe rieducata nei campi...

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  4. Anonimo fenomeno delle 10:15:
    Puoi dimostrare quanto sostieni? E se così fosse dov'è la colpa a finanziare la ripulitura di un bene pubblico? E ti ricordo che il quartiere non è "tuo" più di quanto lo sia di qualunque altro cittadino solo perché tu la pensi in un modo e lui in un altro.

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  5. odddio a sbegulazzzioneeeeee

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  6. San Lorenzo? Dove pure per entrare in un pub devi iscriverti ad un'associazione culturale?
    Ma anche no grazie.
    San Lorenzo ed Ostia per me ormai sono off limits: finchè a regnare sarà il malaffare io non ci metterò piede.
    Grande Retake ma sopratutto grande RFS, articolo da orgasmo.

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  7. ...ma infatti, Anonimo delle 10:15, hai troppo ragione. Non li vogliamo i turisti e gli studenti al Pigneto. Vogliamo gli spacciatori, i tossici, i fancazzisti, meglio tutto sporco e con la merda attaccata al muro così nun ce viene nessuno, bravo. Infatti se leggi bene il Manifesto di Marx c'è prorio indicato che contro la proprietà privata bisogna smerdare, taggare, grafittare, rivoluzione! Genio, ma ndo cazzo sei stato tutto sto tempo, te voto subito se te candidi, sei troppo avanti. Mo' spacco pure il cesso de casa mia e cospargo le pareti demmerda così ce cago solo io, che bomba de idea che m'hai dato.

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  8. i muri puliti non li vuole solo AirBnb, ma anche chi aspetta l'autobus, chi ci va per lavoro o per studio e deve prendere il tram alle 18. Sarebbe bello poter avere una pensilina decente e pulita, poter fare una passeggiata da piazzale del verano fino a porta maggiore senza ritrovarsi in una discarica.
    E poi: pub, centri sociali, devi fare la tessera anche per un bicchiere d'acqua... almeno estirpate le erbacce dai marciapiedi invece di far crescere cespugli rigogliosi.
    Anonimo delle 12.46: anche io del pigneto! Hai visto lo schifo delle aiuole piene di mattoncini? E quelle che sono state ripulite? Multa!!!

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  9. Teresa ma ai figli di avvocati, notai e commercialisti che popolano i centri sociali cosa vuoi che gliene importi di chi deve andare a lavoro e aspettare l'autobus? Quella è plebe...

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  10. Al furbone che gestisce questo blog Student Hotel e Soho House provocano orgasmi multipli e, probabilmente, qualche beneficio sul conto corrente, altrimenti non si spiegherebbe l'accanimento a sostegno di queste porcate. Di questo “studentato per soli ricchi” si parla ormai da tempo, nella nostra città così come a Bologna, mentre a Firenze la struttura è già operativa. Parallelamente a questo progetto si è aggiunto l’annuncio di un altro hotel di lusso che sorgerà a via De Lollis: la prima Soho House d’Italia, una catena per Vip che è presente in altre grandi metropoli del pianeta. Tutto ciò appare come un vero e proprio ripensamento a tappe forzate, e gentrificazione, degli spazi urbani che sorgono adiacenti alla città universitaria del più grande ateneo nazionale, la Sapienza. Il tentativo è quello di trasformare San Lorenzo da (ex?) quartiere popolare in una zona prevalentemente studentesca. La vicenda Student Hotel rientra in quella lenta e costante selezione della popolazione universitaria, a cui fa capo una vera e propria opera di selezione sociale nei luoghi adibiti alla formazione superiore. I nostri atenei oramai rappresentano uno spazio sempre più escludente per le fasce più deboli della società, anche grazie a strumenti classisti come il numero chiuso soprattutto nelle università di punta. In quest’ottica, l'operazione relativa a The Student Hotel va proprio in quella direzione, con l’intenzione di attrarre studenti facoltosi a scapito di quelli meno abbienti, e realizzare dunque maggiori profitti sulla pelle degli studenti. Tornando a The Student Hotel, solo un’analisi delle relazioni tra spazio urbano, ruolo della formazione e fase dell’accumulazione capitalistica permette di indicare, nella struttura alberghiera in costruzione, non solo un servizio eventualmente esclusivo per una precisa fetta della società, ma un tassello importante di un’idea di città, e dunque di mondo, tanto precisa quanto diametralmente opposta a quella auspicabile. Quello che si progetta per un quartiere appena fuori dalla città universitaria è tutt’altro che in controtendenza con quanto avviene al suo interno: si tenta di creare un diritto allo studio parallelo e privato, decisamente escludente per chi non può permetterselo, nonostante questo spazio venga presentato con una retorica vuota e pubblicitaria che parla di uno spazio dove poter “essere se stessi”. Così come i privati nei Consigli di Amministrazione degli atenei hanno decisamente influenzato le università sia nella ricerca, sia dal punto di vista didattico, ma anche di vivibilità degli spazi ormai normalizzati e chiusi alla possibilità di dissenso politico, così si tenta di fare sulle zone di Roma più vicine all’università: questo ci consegna l’immagine di uno studente universitario che per il padrone dovrebbe essere un mero consumatore, incapace di produrre istanze collettive e che vive il suo periodo di studio passivamente. Per queste ragioni, mirando a modellare le zone universitarie, cambiando nel profondo un quartiere storico come quello di San Lorenzo, e puntando alla popolazione degli studenti come bacino di estrazione di profitti, “The Student Hotel” rappresenta un ingranaggio decisivo nell’assalto che il capitale privato sta portando al cuore delle sfere di interesse pubblico, sociale, comunitario. Insomma, eccolo il vero degrado, altro che qualche manifesto o qualche scritta.

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    1. Ma che caxdo dici?
      Il numero chiuso?
      Io sono stato uno studente della Sapienza ed ero molto molto povero.
      Come tasse all'anno pagavo 450€ annui e preferivo mangiare a mensa dove con appena 1.95€ mangiavo benissimo con primo secondo contorno e bibite a volontà.
      Poi nella mia facoltà ingegneria c'era si il numero chiuso ma gli studenti che poi si segnavano erano molto di meno del numero chiuso visto che tanti erano così caproni di non arrivare neanche ai requisiti minimi per frequentare.
      Poi che volet fare tutti i medici e non vi prendono tutti in università cavoli vostri ma in ingegneria architettura e molti altri e indirizzi gli studenti sono meno del numero chiuso.
      Poi altra caxxata che dite il degrado è rappresentato da chi vuole portare a Roma studenti con il portafogli pesante perché si vanno a creare zone di lusso.
      Certo se a delle galline le porti in un appartamento loro preferivano stare nel pollaio tanto nelle loro feci loro ci campano bene.
      A Roma non serve un sindaco capace serve solo sostituire la popolazione altro che piano periferie le periferie devono andare sempre più nel degrado perché così ci si vive meglio.
      Io vivo in un quartiere popplare ma appena avrò disponibilità economiche me ne vado perché vedere degrado non mi è mai piaciuto

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    2. Praticamente il paradiso sulla Terra.

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  11. @3:29, avrai pure tentato di studiare alla Sapienza, magari a Ingegneria, ma è davvero stupefacente, per non dire poco credibile, che tu ci sia arrivato. Per come scrivi non avresti mai dovuto ottenere neppure la licenza elementare.

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    1. Guardi ormai ho finito la magistrale con un discreto 102/110,che a lei può sembrare basso come voto, ma le assicuro che nel mio indirizzo di studi la media è anche leggermente inferiore.Al momento sto lavorando in uno studio di ingegneria qui a Roma, così da poter imparare il mestiere,in previsione di aprirmi uno studio.
      Per quel che riguarda il mio modo di scrivere ti rispondo che qui sto su internet,non devo fare nessuna relazione tecnica e quindi punteggiatura e modi verbali me ne frego, chiaro? Grazie e se vuoi criticarmi per le mie idee sei ben accetto ma criticarmi per il mio modo di scrivere no.

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  12. giugno 26, 2019 3:29 PM

    A Roma serve solo il ripristino della legalità e del decoro e chi è in grado di ripristinarli è il benvenuto, fossero pure Hitler o Stalin....mi sono trovato a disagio a torbellamonaca come a piazza vittorio; a case rosse come a san lorenzo; finchè personaggi come tarzan alzetta o luciano casamonica danno del tu a uomini delle istituzioni, finchè addirittura alti prelati benedicono e appoggiano occupazioni, finchè si tollera che minoranze di fancazzisti ma ben organizzate mascherate da finte organizzazioni politiche e culturali si appropriano di interi quartieri non ti salvi se abiti in centro o in periferia: Da una parte gli zingari, dall'altra gli occupanti, dall'altra ancora gli immigrati irregolari, dall'altra ancora i centri sociali di destra o sinistra, dall'altra gli spacciatori ci faranno vivere nell'insicurezza e nello schifo, anche perché la maggioranza deve lavorare tutto il giorno e non è organizzata. Ottima l'iniziativa di Retake ma fosse per me il primo che becchi a sporcare i muri lo manderei in giro con i moncherini, così il prossimo ci pensa due volte.

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    1. Ne Hitler ne Stalin per favore. Due pezzi di merda più uguali di quello che sembra...

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  13. @Anonimo giugno 26, 2019 2:53 PM

    Ma invece di scrivere tutta sta serie di stronzate, ma semplicemente ti dà noia una città più pulita? Qualche scritta e qualche manifesto? Ma ci giri per la città? E' 'na merda! Prima di riempirti la bocca co' Student Hotel e cazzi vari, scenni a dacce 'na mano a pulire, a' scemo. Poi Student Hotel se vedrà, ma almeno 'na città pulita e civile, cazzo.

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  14. anonimo 2:53
    certo, a te e a quelli come te, piace occupare gli spazi di tutti a proprio uso e consumo. Te ce vedo proprio a okkupare, insieme agli altri dei collettivi, imponendosi con la sopraffazione e con la forza del branco, su quelli che dissentono. A te e a quelli come te vi ho conosciuto quando vi chiamavate Pantera e m'avete fatto perdere un anno accademico per i beati cazzi vostri. Te e quelli come te siete quelli che volete il tutto gratis, che siete contro il privato nell'università perchè orienta la ricerca al mercato....ah fenomeno! Te e quelli come te vorrebbero convincere il mondo che l'università dovrebbe fare ricerca su come si sodomizzano fra loro le pulci di cane o come si riproduce il licaone nano della Tanzania, e non arriva proprio a capire che non puoi competere nel mondo senza sfornare ingegneri, informatici, medici, genetisti e invece lo riempiresti di antropologi, filosofi e storici dei babilonesi. Te e quelli come te siete la mafietta delle occupazioni delle aule "autogestite", dove accannarsi in tranquillità e scopare all'evenienza. Te e quelli come te siete quelli che vogliono affermare se stessi non con le idee, ma con il tag, con il graffio, con il "muro pulito, popoli muti". Te e quelli come te giustificate il degrado perchè lo sentite con un utero materno dove rimanere protetti dal mondo vero e competitivo che c'è fuori. Te e quelli come te siete quelli del rave clandestino nello spazio di tutti ma ad uso esclusivo vostro, con l'ingresso libero ma ad offerta minima, con il drink a 5 euro in nero, con la musica ma senza la Siae. Te e quelli come te, a Roma se chiamano "dritti".

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  15. anonimo 5:12
    APPLAUSI.

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  16. evviva il decoro, chi vuole pure faccia lo zozzone ma imbratti dentro casa sua

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  17. Ad anonimo delle 2.53

    Quante cavolate, dannose sopratutto.
    Hanno detto quasi tutto i commenti prima. Aggiungo solo questo: ho frequentato la sapienza fino alla laurea magistrale in fisica. Negli anni ho assistito a scioperi, manifestazioni e simili. Tutti mascherati da nobili ideali per poi essere scuse per feste, cazzeggio, canne e peggio.
    L'università è un luogo pubblico di istruzione, stop. Il resto è fuffa. Deve dare i mezzi al laureato di vendersi nel mondo del lavoro, che non è solo la ricerca pubblica. A parte che è assurdo che tutti entrino nel pubblico, perché vorrei proprio vedere quale gruppo di ricerca o laboratorio con 50 persone. Hai mai lavorato? Hai mai visto qualcosa che non sia il tuo quartiere? Un gruppo simile è ingestibile, oltre che enormemente costoso. Questo senza contare i casini del pubblico, fra nepotismi e concorsi truccati. Perché si, sono stato nella ricerca prima di passare il privato e conosco entrambi i mondi. Siete voi che sputtanate il pubblico al grido di "aoh, so de Roma so furbo io". Siete talmente furbi che vi state affossando da soli, togliendovi anno dopo anno margine per vivere una vita decente.
    Siete talmente ridotti male da cercare di affossare quei pochi che cercano di salvare il salvabile.
    Vai così, sei un grande e domani Roma farà più schifo di oggi. A te andrà pure bene ma è un meccanismo esponenziale quello dove sei (lo spiegano a lezione se ci vai), e presto o tardi ci resterai inguaiato pure te.
    Per inciso, il tanto marcio privato mi ha dato un lavoro vero laddove il grande pubblico mi teneva con contratti burletta al limite della povertà.
    Ma che te frega giusto? Basta che se cazzeggia.
    Le persone come te hanno portato la città e quello che c'è dentro (istituzioni e persone) nello schifo di oggi, ed anziché darvi una svegliata continuate a raccontarvi la storia che lo schifo non è tale ed è tutto apposto così. Fate veramente tenerezza se non fosse che avete rovinato una città.

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  18. ognuno la può pensare come vuole su privato e pubblico ma chi dice di tenere tanto alle cose pubbliche non le mantiene come un letamaio

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  19. i proprietari pubblici o privati dovrebbero mantenere pulito cioè spazzare e lavare ogni giorno la strada davanti alla proprietà e ripulire subito facciate e mura imbrattate. Così si crea un vero e sano conflitto di interessi : se io, come proprietario, sono obbligato (pena multa) a rirpristinare subito le cose insozzate dagli incivili, la prossima volta che ne vedo uno intervengo subito per evitare di dover pagare due volte le sue bravate da cafone

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  20. comunque i tag dei writers sono vere e proprie firme : non ci vorrebbe molto ad indoviduarli e costringerli a ripulire. In ogni caso va eliminata l'IVA sulle ripuliture delle facciate, per incoraggiare il decoro urbano. In tante parti d'Italia le case vengono ripulite spesso e questo ne aumenta il valore e accresce il turismo e il benessere

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  21. caro amico che scrivi : "eccolo il vero degrado, altro che qualche manifesto o qualche scritta" dovresti sapere che un muro lercio attira altra sporcizia e la città finisce nel degrado se vede che i responsabili non sono puliti e le scritte non sono cancellate. e al degrado segue micro e macro-delinquenza e il quartiere diventa più povero e ci rimette chi in quel quartiere ci vive. Quindi se uno ha voglia di scrivere e colorare si compri dei bei fogli di carta oppure dipinga le mura della propria camera e non le mura altrui

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  22. Migliaia di antenne sui tetti, muri insozzati per metri, strade scassate e con i cassonetti lerci : questo è un tipico quartiere centrale di una capitale europea ? altro che il profitto, questo è il regno degli autolesionisti. ma quando imparerete che tenendo un posto pulito e ordinato ci guadagnano tutti ?

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  23. nei luoghi turistici - e roma lo è - le facciate sono costantemente tinteggiate e i giardini curati perchè un luogo curato acquista valore. quelli che lo fanno non sono scemi, quelli che non lo fanno si

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  24. L'articolo dice che "Non basta togliere di mezzo spacciatori e micro criminalità" però quelle spariscono non appena tornano civiltà e decoro e gli abitanti riguadagnano la dignità che era stata tolta ai loro luoghi

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  25. Retake infinito?
    FASSISTI, FASSISTI!

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  26. Retake cancella la storia e l'identità dei luoghi con un colpo di spugnetta, è una prassi abominevole!

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  27. la storia sono le lordure e le scritte ? ma perchè non ve le fate dentro casa vostra se le amate tanto ?

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  28. mentre roma annega nella lordura e la sozzura tocca leggere persino commenti a favore di chi imbratta e sporca e contro chi si rimbocca le maniche e pulisce... forse è il caldo che da alla testa

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    1. "Dà" si scrive cosí nel caso, dà alla testa. Capra ignorante e probabilmente pelata come il tuo furbo opinion leader. Merda!

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  29. oltre a rimuovere le scritte sui muri, come si fa a rimuovere presto questa giunta immobile che sta facendo affogare nella palude puzzolente la città e a aggiungerei - quella roba in gran parte inutile che sono i municipi ?

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  30. l'ingegniere si esprime a grugniti e peti, ma dalla sua lingua fuoriescon parole illuminanti come quelle d'un minchia.

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    1. Ingegnere senza i.
      Prima di criticare gli altri dovrebbe anche lei imparare a scrivere i vocaboli in maniera corretta.

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  31. Bernadotto Pupponigiugno 28, 2019 5:00 PM

    meglio le scritte che sanlollo trasformata come dice Tonels

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  32. A San Lorenzo c'avevano visto bene gli americani a tirarci le bombe

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  33. in effetti sembra fatica sprecata, sarebbe meglio impiegare le energie in quartieri più civili

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  34. a te che scrivi : "A San Lorenzo c'avevano visto bene gli americani a tirarci le bombe" ... hai fatto proprio una bella battutona, complimenti, c'è gente che è crepata sotto le macerie ! ma ti rendi conto di quello che vai scrivendo ?

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  35. "Dà" si scrive cosí nel caso, dà alla testa. Capra ignorante"
    Caspita quanta cultura e quanta sapienza, aspettavamo te per questa fondamentale precisazione, cui hai pure aggiunto una imprecazione. La cortesia si nota sempre eh?

    W San Lorenzo liberata dal lerciume, dalle scritte sui muri e dalla "monnezza". Speriamo che Roma rinasca

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    1. "Alla quale hai pure aggiunto", o al massimo "a cui".
      Per il resto, sí, meglio le scritte sui muri e un quartiere verace, vibrante, reale, piuttosto che un luogo predato da Airbnb, Soho Club ed altra merda varia.
      Ma tanto la sfida vostra é persa in partenza: dormiamo sonni tranquilli.

      Cordialmente, il Castigamerde

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  36. Quartiere Piazza Vittorio tutto esattamente uguale, anzi molto peggio. Viviamo in una foresta senza regole. Che schifo di quartieri.

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  37. Quindi se roma fa schifo è colpa dei centri sociali del cinema America ed scomodo
    Ma voi romani avete esaurito i neuroni? Pagate la tassa dei rifiuti più alta d'Italia la città puzza fa schifo è sono i centri sociali a sporcare? Ma fa bene rfs a prendervi per il .... ora tutti a votare salvino al prossimo giro, così come avete votato 5stelle hehehe povera città di roma

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  38. "meglio le scritte sui muri e un quartiere verace, vibrante, reale, piuttosto che un luogo predato da Airbnb"
    Per carità Airbnb mai, come se i canoni in nero agli universitari in quel quartiere non esistessero e non ci fosse una miriade di proprietari di case che predano quei ragazzi. Ognuno fa quel che gli pare con la legalità e abbiamo un quartiere
    VIBRANTE (E LERCIO) ma i gusti non si discutono...
    AUGURI VIVISSIMI

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  39. care zecche
    le feste stanno finendo.......
    piano piano ve toccherà sloggià anche da li.....

    RispondiElimina
  40. .




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