3 novembre 2011

A proposito di San Lorenzo. Una bellissima lettera

Sono arrivato a Roma 6 anni fa, per lavoro. Ho trovato casa quasi per caso, tramite un collega. Un monolocale a San Lorenzo. Non conoscevo la zona, ma era vicina all’ufficio (cosa rara a Roma) e, mi dicevano, pure un po’ “di moda”. Prezzo elevato, spazio ridotto, gabinetto in terrazza, ma il desiderio di vivere da solo, vicino alla stazione Termini e in zona popolata da studenti aveva prevalso su tutto. Dopo poco ho capito che ne valeva la pena. Strade affollate a tutte le ore della notte, locali, concerti, feste di condominio sul terrazzo. Difficile sentirsi soli. Sono rimasto due anni. Poi il matrimonio, un figlio, due anni di casa in affitto a Piazza Bologna e la voglia di comprare casa. Magari a San Lorenzo, vicino all’asilo, tra l’altro ottimo, e vicino al lavoro di entrambi. E così è andata. Appartamento piccolo, perché i prezzi sono più alti che a Soho, ma grazioso, con il soffitto a volte tipico del quartiere e i muri spessi. Niente garage, niente giardino, ma atmosfera da paese dentro la città. E la possibilità di mangiare la pizza o bere una birra semplicemente scendendo in strada. Ma le cose sono cambiate. E più che il quartiere, io/noi siamo cambiati. La storia del “degrado dei giorni nostri” non regge, ho trovato articoli di dieci anni fa che parlano di condizioni peggiori. La questione è diversa. Da single fuori sede poco mi importava di strade sporche, cassonetti pieni, escrementi di cane e cattivi odori in generale. Adesso ho un figlio piccolo, ha meno di due anni, cammina da poco. Faccio fatica a portarlo per strada, il suo avanzare incerto non va d’accordo con ciò che si trova in strada. Ha anche una macchinina elettrica, ma non penso che uscirà mai dalle mura del nostro piccolo appartamento. Eppure San Lorenzo è un quartiere di bambini. Tutti i genitori dei piccoli compagni di asilo abitano nel quartiere. E sono tutti medici, avvocati, ingegneri con i quali ci troviamo a condividere i pochi spazi protetti e puliti. Sarei ipocrita se criticassi il quartiere per la sua vivacità, l’ho scelto anche per questo. E non sono le scritte che (aimè) sono tornate sul nostro palazzo appena ristrutturato ad infastidirmi. Fanno parte del gioco, o, almeno, non ci limitano nel nostro vivere quotidiano. È lo sporco il problema, le strade sono piene di carte, bottiglie, rifiuti. Ma soprattutto sono imbrattate dai cani, dai tantissimi cani che vivono intorno a noi con padroni non adeguati. E che rimangono impuniti (i padroni), nonostante i divieti e le minacce di multe che mai hanno trovato riscontro. E, purtroppo, anche chi le dovrebbe pulire è responsabile. Non i singoli operatori, che sono troppo pochi per il lavoro da svolgere, ma chi organizza le risorse e gestisce i mezzi. Così la pulizia viene fatta in maniera grossolana e solo le tre – quattro vie principali vengono coperte giornalmente. La mia strada, a pochi passi da Piazza dell’Immacolata, viene pulita una volta la settimana, nonostante i cinque locali che vi si affacciano ed il continuo via vai di gente. Devo anche dire, a difesa della municipalizzata più grande d’Italia, che pulire una strada senza spostare le auto non è facile, l’ho visto fare solo a Roma. E che a breve, finalmente, partirà la raccolta “porta a porta” dell’organico (o qualcosa di simile). Bene. Forse i cassonetti sfasciati da tempo (e scambiati per orinatoi da ubriachi e senzatetto) verranno sostituiti, forse rimarranno vuoti più a lungo e forse non vedremo più sacchetti in strada. Ma se ancora non siamo tutti così civili da non sporcare i marciapiedi e le aiuole, speriamo almeno che qualcuno possa aiutarci e provvedere pulendo. I nostri figli ne hanno bisogno. Filippo Vanni *Come spesso accade (anzi, quasi sempre) le visioni lucide sulla nostra città provengono da persone che non ci sono nate, che non sono inquinate, cerebralmente corrotte, assuefatte allo schifo profondo in cui ti obbliga a vivere. Filippo dal cognome pare toscano (non sappiamo per certo se lo sia) e parla di San Lorenzo. Condividiamo quando dice che è assurdo pulire strade in "costanza di sosta". Roma è l'unica città dove questo accade, in tutto il resto del mondo (in tutto il resto del mondo) la pulizia delle strade ha un giorno per ogni strada, un orario per ogni giorno e in quell'orario occorre togliere tutte le vetture. Questo impedisce anche ai cittadini di abbandonare le vetture per strada scambiando le aree di sosta in sfasciacarrozze gratis, senza pagare i costi di smaltimento. Chissà quante auto in meno Roma potrebbe avere se solo si impedisse, con questo semplice strattagemma usato dovunque, di lasciare un'auto tre o quattro anni ferma in un luogo. Non siamo d'accordo con lui quando dice che la sporcizia è sempre stata quella, ma siamo noi ad essere cambiati. Non siamo affatto persuasi che sia così. Ma parliamone... -Roma fa Schifo

13 commenti:

  1. Tutto giustissimo.

    Il dramma di San Lorenzo è che la situazione è degenerata nel giro di pochi mesi - circa un anno e mezzo fa - e per un anno è stato un puro inferno. Adesso - da circa 3/4 mesi - la situazione è leggermente migliorata ma di passi in avanti da fare ce ne sono a bizzeffe.

    E dire che con investimenti minimi si potrebbe trasformare il quartiere in una zona modello, una sorta di vetrina per un'amministrazione che si rispetti. Se ne parlerà dal 2013.

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  2. La cosa paradossale è che San Lorenzo è ormai centro storico (per il mercato immobiliare) ma estrema borgata in quanto a pulizia e ordine; ormai sono sempre più convinto col passar degli anni che bisognerebbe legare il costo dell'immobile alla vivibilità di una zona a prescindere dalla collocazione geografica. Ma putroppo ciò non avviene; bisognerebbe legare concettualmente il tutto a ciò che vuol fare Cameron per monitorare i cittadini della propria nazione (Gran Bretagna), cioè calcolare il benessere di un cittadino non in base al PIL ma alla felicità e alla qualità di vita (diversi aspetti che non sempre camminano di pari passo).

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  3. E' un problema generale di Roma (non solo di San Lorenzo) quello dei TROPPI cani, delle troppe auto, dell'incivile gettare le cose in terra o comunque fuori dai cassonetti.

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  4. Scusate, ma questa lettera non è bellissima.

    Un quartiere come San Lorenzo diventa quello che è (una fogna a cielo aperto e una zona di spaccio libero, con tutto ciò che ne consegue) anche per atteggiamenti che escono da una lettera del genere.

    Non mi interessa dei graffitari, non mi danno fastidio. Non è colpa degli operai dell'Ama, ma di non meglio identificati capi. Non è colpa dei clienti dei locali, ma di alcuni di loro. Non è colpa dei padroni di cani, ma di alcuni di loro.

    A forza di non dare colpe, tutta Roma rischia di diventare come San Lorenzo. Che sarà pure alla moda e piena di gente allegra, ma puzza.

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  5. Invece a me questa lettera fa riflettere come le persone cambiano con l'arrivo del pargoletto di turno per cui il problema principale diventano i cani e le loro deiezioni. I marciapiedi sono sudici, sporcizia di ogni genere, bottiglie rotte, vomito e sputi, però loro vedono solo le popò dei cani!!?? Ma fatemi il piacere!!! Avete le auto che vi circolano dentro casa, vi respirate lo smog però il problema principale è la cacca dei cani!!?? Ridicoli!!!

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  6. Che dire... io abito a via dei Sabelli e quindi non posso che riconoscere anche le mie vicissitudini in quelle raccontate da Filippo. E a San Lorenzo ci ho fatto anche il poliziotto per due anni alla fine degli anni '90. Non era così, c'era un po' di micro criminalità, c'era qualche spacciatore, ma erano anche "noti". Solo il parco dei caduti era peggio, non era stato recintato ed era una zona off-limits anche per noi. E' un quartiere vivo, chi sporca e chi spaccia non è di San Lorenzo... chi abita qui ama il quartiere ed è vero ci sono tantissimi bambini. Più di quanti si possa immaginare, e il fatto che ci siano 3 asili e un buon numero di negozi per bimbi nello spazio di pochi isolati ne è la conferma. Io oggi ho ramazzato una 30na di metri di strada sotto casa, luridi e pieni di rifiuti... forse dovremmo fare tutti così e smettere di pagare l'AMA. Il problema di fondo è quello dell'educazione civica (che manca in chi frequenta il quartiere) e nella carenza di presenza delle forze dell'ordine.

    E i graffittari della vandal-art (per l'anonimo) fanno parte di quella risma di criminali che mi piacerebbe vedere dietro le sbarre invece che liberi di violare le nostre proprietà con le loro insulse scritte.

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  7. Certo certo... mi auguro che tu, povero ignorante (troll dei miei stivali), non debba mai averne bisogno.

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  8. se l'hanno bombardato durante la guerra un motivo ci sarà...faceva schifo prima e ora è peggio.
    Come il pigneto fogne a cielo aperto che qualcuno ha la pretesa di riqualificare.

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  9. Forse, come leggo in un commento, l'arrivo del "pargoletto di turno", fa cambiare le persone e vedere le continue cacche dei cani a terra...forse perchè sono in cinta e l'olfatto è più sensibile o forse è solo l'arrivo del nuovo pargoletto, che quando, la mattina esco di casa per andare a lavoro, mi viene sempre una forte nausea e una gran voglia di vomitare, nel vedere le cacche dei cani e nel sentire l'odore dell'urina (penso umana) a fianco ai cassonetti!!!!!!
    Basterebbe civiltà da parte dei padroni e degli esseri umani in generale!
    Non credo che soltanto ai genitori non piaccia far pestare le cacche dei cani sotto la suola delle scarpe dei propri figli....
    San Lorenzo, io lo trovo un quartiere affascinante, per la propria storia, artistico per la quantità di botteghe di artigiani, vivace per i locali sempre aperti e le mille iniziative...è un peccato che per uno straniero/turista, la prima cosa che viene agli occhi è la sporcizia e il degrado!

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  10. Sono passato stamattina per San Lorenzo e cercherò di essere breve e conciso: è veramente una merda.
    Motorini abbandonati ovunque, manifesti abusivi, escrementi umani, scritte dappertutto e per finire ho visto quelli del Decoro Urbano in Via di Porta Labicana che rimuovevano una mega-scritta ed alcuni cartelli vendesi.

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  11. infatti, il decoro urbano sta pulendo in questi giorni le vie di san lorenzo, lavoro non preciso ma che fa l'effetto che deve...

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  12. Sono una studentessa della Sapienza da questo ottobre e mi sono dovuta trasferire a Roma per studio. Abito in zona stazione Tiburtina e tutto questo l'ho sperimentato anche lì. Uscire di casa senza vomitare a causa dell'odore nauseabondo dei cassonetti strapieni, in barba a una pseudo-raccolta differenziata che non viene fatta,è un miracolo. Per non parlare degli escrementi di cani lungo tutto il marciapiede e sporcizia accumulata sulla strada. E i motorini tutti parcheggiati sul passaggio pedonale, col benestare dei vigili urbani?

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