15 maggio 2011

Sistemazione cantieri che manco nel Burundi



Questo pomeriggio (15 maggio 2011)passeggiavo per il centro di Roma. Giunto all'altezza del Circo Massimo, venendo dal Colosseo, percorro il "sentiero" contrassegnato dal cantiere.
Cammino per questa specie di tunnel senza vedere la strada alla mia sinistra. Giunto allo sbocco mi rendo conto che le auto che giungono dallo stesso lato, possono impegnare la curva senza avere la minima idea di chi attraversa le strisce pedonali.
E infatti...
Scattato il verde per i pedoni, compio due passi e con lo sguardo sempre rivolto alla mia sinistra, sopraggiunge una moto che alla mia vista, frena improvvisamente sbandano più volte prima di fermarsi completamente. Guardo il motociclista pronto a inveirgli contro ma con un solo sguardo mi accorgo che anche lui era terrorizzato.
Si, effettivamente non andava piano ma non posso dargli torto perché è impossibile sapere se qualche pedone stia uscendo o meno dal "tunnel della morte".
Alessandro Cosimetti

6 commenti:

  1. Confermo. Anch'io ci passo spesso dal "tunnel della morte", e ogni volta che attraverso (con il verde pedonale) mi faccio il segno della croce. Chi concepisce dei cantieri così, è un criminale.

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  2. Dovrebbero mettere un lampeggiante per ricordare l'attraversamento pedonale. Purtroppo non credo si potesse fare di meglio...Forse si poteva togliere la ringhiera nell'ultimo tratto, giusto per vedere almeno il busto dei pedoni. Il cantiere archeologico durerà ancora parecchio credo per via di importanti ritrovamenti, quindi è bene segnalare la pericolosità dell'attraversamento e chiedere l'installazione di lampeggianti e dissuasori.

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  3. E guardate il decoro della zona...i giorni della beatificazione di Giovanni Paolo II:

    http://riprendiamociroma.blogspot.com/2011/05/ecco-come-roma-ha-accolto-i-fedeli.html

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  4. Tutto apposto Alemanno gira in scooter...

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  5. CHI FA QUESTI LAVORI? RACCOMANDATI, NULLAFACENTI, INCAPACI BUONI A NULLA, PEZZENTI!

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  6. È chiaro, è stato l'ingegnere di mai dire gol!

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